Niels Bohr dopo un viaggio in Cina fu molto colpito nel vedere come la mentalità orientale riuscisse a conciliare meglio degli occidentali le nuove idee che venivano dalla Meccanica Quantistica. Per questo motivo, quando gli fu chiesto di scegliere uno stemma nobiliare, scelse il simbolo cinese dello Yin - Yang con il motto Contraria sunt complementa. Wolfgang Pauli collaborò con lo psicologo Jung alla definizione di un principio complemetare al principio di causalità, il principio di sincronicità, e fu talmente affascinato dalle teorie di Jung che scrisse un libro dal titolo "L'interpretazione della natura e della psiche" (1952). Erwin Scroedinger si interessò molto di filosofia sia occidentale che orientale, scrisse un libro dal titolo "Che cos'è la vita?". Fritjof Capra, fisico delle particelle, ha abbandonato la carriera di fisico per dedicarsi a scrivere libri divulgativi su quello che la Nuova Fisica gli suggerisce (Il Tao della Fisica - Il punto di svolta) Frank Tipler, cosmologo, che arriva a scrivere un libro dal titolo quantomeno sorprendente: La Fisica dell'immortalità: Al giorno d'oggi è piuttosto raro imbattersi in un libro nel quale si proponga l'unificazione di scienza e religione ed è straordinario trovarne uno nel quale si affermi, come farò nel corso di questo saggio, che la teologia è una branca della fisica, e che i fisici possono dedurre (attraverso procedimenti di calcolo, esattamente nel modo in cui calcolano le proprietà dell'elettrone) l'esistenza di Dio e la verosimiglianza della risurrezione alla vita eterna. Naturalmente, viene da chiedersi se dico sul serio. Sì, dico sul serio. Però sono sorpreso quanto il lettore. All'inizio della mia carriera di cosmologo, all'incirca vent'anni fa, ero un ateo convinto. Era al di là delle mie più strambe fantasticherie immaginare che un giorno avrei scritto un libro con la pretesa di mostrare che gli assunti fondamentali della teologia ebraico-cristiana sono di fatto veri, e che sono direttamente deducibili dalle leggi della fisica, così come le si interpreta oggi. A spingermi a queste conclusioni è stata la logica inesorabile della particolare branca dello scibile di cui mi occupo. Questo mio libro descrive la teoria fisica e sperimentabile di un Dio onnipotente, che farà risorgere ciascuno di noi alla vita eterna in una dimora che per ogni aspetto fondamentale è il paradiso della tradizione ebraico-cristiana. Non farò mai appello alla Rivelazione, ma ai risultati concreti della scienza moderna e alla ragione del lettore. Descriverò il meccanismo fisico della risurrezione universale. Mostrerò con estrema precisione come la fisica consenta la risurrezione alla vita eterna di tutti coloro che sono vissuti, che vivono o che vivranno. A chi ha perduto una persona amata, a chi ha paura della morte, la fisica moderna ora può dire: "Rasserenatevi, voi e loro tornerete a vivere".