vi racconto una storia successa quaranta minuti fa, vi racconto la mia storia.
Stasera avevo deciso di uscire con un mio amico, una serata fatta di pizza, ragazze e chiaccherate, la solita sera di due soliti 17enni.
La solita sera e la solita via, quella principale, dove abbiamo sempre percorso tranquillamente.
quaranta minuti fa ci siamo messi a chiaccherare da soli vicino a un parchetto, vicino ad un parcheggio, tranquilli.
Ad un certo punto passano due ragazzi, apparentemente normali, avranno avuto la nostra età più o meno, e uno di questi spinge l'altro apposta addosso al mio amico, ok, facciamo finta di niente, sarà il solito scherzo che fanno degli imbecilli per divertirsi. A distanza di dieci secondi ne passano altri due, sempre normali, sempre stessa età, fanno la stessa spinta, boh.. si girano e ridono.. manco il tempo di riflettere e arrivano altri due, solo che questa volta uno si mette vicino al mio amico e gli rutta nell'orecchio, c'è qualcosa che non va.
Cinque secondi dopo ne arrivano altri quattro, di età compresa tra i 18 e i 19 anni, tutti imbottiti e con la sciarpa fino al naso, con un cappellino di lana quasi fino agli occhi.. questa volta non sono così gentili come gli altri.
un tipo, il primo, doveva essere stato il capo "branco", arriva di botto addosso al mio amico e lo prende dal davanti e gli urla "tu che ***** mi guardi male eh?" il mio amico ed io siamo completamente sorpresi e non facciamo tempo ad accorgerci che siamo completamente circondati. Il mio amico risponde "io.. io stavo qua tranquillo a parlare, non ti ho guardato" "si invece, mi hai guardato male, che ***** vuoi eh?"
il mio amico cerca di togliergli le mani di dosso, e intanto vedo le sue mani.. la mano destra, o meglio, il palmo della mano destra era completamente bendata e si vedeva sotto un grosso taglio da dove gli usciva sangue, e sulle nocche aveva il "tirapugni" e sull'altra mano dei grossi anelloni. Questo vuole fare male.
"di dove sei?" il mio amico risponde e lui gli dice "bene, vieni con me.. vieni" e cerca di spingerlo verso un giardino isolato.. io non so cosa fare... il cuore mi batte a mille... poi il mio amico resiste, e cerca di liberarsi, intanto il branco si stringe attorno a lui senza lasciarmi vedere.. insiste, vuole portarlo al parco. "*****, stai fermo e vieni con me." "no" il mio amico non vuole, ha coraggio, lo ammiravo e io come un ******** a guardare.
"*****!! (e altre bestemmie che non voglio trascrivere) o vieni con me o ti becchi subito una coltellata qui" e continuava a ripetere che aveva il coltello. Bleffava, almeno credo.. spero...
io mi vergognavo di non poter fare nulla così ho urlato un "ohhhh! ma che ***** fate???".. era ovvio che io non ero l'obiettivo, credo.. però non potevo e non volevo vedere il mio amico in difficoltà, cercavo di aiutarlo anche se non sapevo come...
quello più vicino al capo, che intanto continuava a dire al mio amico di stare fermo e di andare con lui si gira verso di me..
"tu che ***** vuoi eh? le vuoi prendere anche tu" e intanto mi rifila un calcio nel culo. poppante, bastardo.
in quel momento non sentivo più niente, non so di preciso descrivere cosa provavo.. niente.. ero a sangue freddo.. il cuore non pompava più e sentivo l'adrenalina che mi scorreva nelle vene.. si avvicinava di prepotenza verso di me scagliandomi un bel ceffone diretto.. però non so come ho fatto, ma sono riuscito a schivarlo e dopo di riflesso gli ho mollato una gomitata in faccia facendolo indietreggiare dal dolore.. intanto gli altri vedendo così si erano un pò sparsi e riuscivo a vedere il capo con il mio amico che si dimenava e gli aveva pure tolto il cappello e se lo strattonavano.. allora io mi ero spostavo e ho urlato ancora e vedendo la gente passare ho cercato di chiamarli.. vedevano e passavano.. una signore si è messa pure in macchina... mi sentivo solo come un cane, e soprattutto, sapevo che le stavo per prenderne tante.. il mio amico però a forza di strattoni era riuscito ad arrivare sulla strada dove c'era più gente e quelli impauriti, hanno allentato la presa e noi siamo scappati.
Soli come cani, mentre tutti guardavano e nessuno ci ha aiutato. Abbiamo implorato, in due contro sette o otto, nessuno...
Teppisti e ancora di più la gente comune una mandria di canaglie..
poteva succedere di peggio e nessuno c'ha aiutato.. poteva finire male e gli altri ci avrebbero lasciati affogare.