Il fenomeno cinese

[Acoustique]

Come dire, sfruttiamoli ma che rimangano nel paese loro

Pape

Dopo questo intervento potrei pensare che non sai leggere.

[Acoustique]

Ad ogni modo io continuo a domandarmi la stessa cosa: "Io mi chiedo il motivo per il quale le attività gestite da cinesi si sono imbattute - negli anni - con una certa facilità nella chiusura causa motivi igienici o di sfruttamento della forza lavoro. Con tutta probabilità molti di loro hanno la convinzione che aprire una bottega o un ristorante in Italia equivalga a costituire un'ambasciata. Purtroppo (da leggersi "per fortuna") ci sono delle leggi alle quali - volenti o nolenti - bisogna sottostare, cosa che spesso risulta difficile da comprendere per taluni".

Cito me stesso perché sono sicuro che ripeterò il concetto altre cinque volte nelle prossime pagine, dunque preferisco muovermi in anticipo...

[Acoustique]

Siccome nel leggere il mio intervento a Pape è sfuggita una frase (?) vorrei riproporla qui, opportunamente spiegata per evitare che qualcuno la usi per darmi del cinico insensibile. Voglio dire, se lo ha fatto Pape, allora in buona parte degli altri non conservo speranza.

Francamente a me non interessa (non è vero, ma non è questo il punto) se in Cina la manodopera viene pagata due soldi; a me da fastidio però che questa condotta venga esportata assieme ai prodotti.

Ora, cosa significa la frase tra parentesi (che a dispetto di ciò che si potrebbe pensare esiste - le parentesi non annullano le frasi)? Semplicemente che la frase nella quale è inserita tratta in parte di un argomento che avrebbe bisogno di un altro thread che lo svisceri fino in fondo, ma che nel contesto mi è utile per saltare alla conclusione: il modo di agire di alcuni immigrati non mi sta bene a priori, e in ogni caso non sta bene all'interno di confini regolati da leggi e da un senso morale che non ammettono nemmeno lontanamente condizioni come quelle che - ahinoi - caratterizzano parte della comunità cinese in Italia.
Percui, quando scrivo "non è vero" voglio sottolineare come la frase "non mi interessa se in Cina la manodopera viene pagata due soldi" non è ciò che penso; ho voluto semplicemente glissare un argomento ponendo più forza possibile nel fatto che, nonostante questo rappresenti una triste realtà alla quale mi piacerebbe trovassero rimedio, in Italia non può e non deve esistere.

E ricordate: the brackets wants you...

[El Gugliauser]

Il mercato dell'alta fedeltà, stagnante da anni, si sta ravvivando proprio grazie ai cinesi, che costruiscono macchine eccezionali per una frazione del costo.

Basti pensare alla Nikon D70, una reflex digitale di altissimo livello venduta a un prezzo che fino a un anno fa era inimmaginabile. E questo grazie al fatto che Nikon la produce in Cina.

Se molta gente finalmente si può permettere un prodotto simile a un prezzo così basso, è grazie al fatto che è costruita in Cina.

[Acoustique]

Basti pensare alla Nikon D70, una reflex digitale di altissimo livello venduta a un prezzo che fino a un anno fa era inimmaginabile. E questo grazie al fatto che Nikon la produce in Cina.

Se molta gente finalmente si può permettere un prodotto simile a un prezzo così basso, è grazie al fatto che è costruita in Cina.

Già, tanto non lavori tu diciotto ore al giorno per uno stipendio misero e in condizioni degradanti: tu la tua bella Nikon ce l'hai.

Riporto stralci di un articolo tratto da "Le Monde", poiché sono sicuro che se dessi il link nessuno avrebbe voglia di leggere un mezzo papiro. A molti di voi sta bene scannarsi, ma quando c'è da leggere...

"L'associazione Hongkong Christian Industrial Committee ha appena terminato la sua ultima inchiesta sulle condizioni di lavoro in Cina. Constata che i subappaltatori locali, utilizzati dai giganti del giocattolo, impongono dei ritmi e delle condizioni sanitarie pericolose ai loro operai."

"Secondo la HKCIC, le imprese prevedono per i loro operai delle giornate medie dalle quattordici alle diciotto ore di lavoro, ma anche degli orari continui durante le ventiquattro per potere fare fronte ai contratti degli ordini stipulati."

"La stanchezza, dovuta alla lunghezza delle ore di lavoro, è la causa numero uno degli incidenti", spiega Chan Ka Wai, direttore socio del HKCIC che denuncia, parallelamente, "le condizioni di stipendio e di alloggi che non mostrano nessun miglioramento". Per non essere rallentati nei loro movimenti, spiega l'associazione, gli operai non utilizzano i guanti o le maschere di protezione, stessa cosa quando stanno maneggiando dei prodotti chimici pericolosi."

"I risultati di questa inchiesta non sono una novità: le condizioni di lavoro degli operai ed operaie cinesi nelle fabbriche della regione del Guangdong sono state denunciate già a più riprese"

"Dopo gli anni di pressione delle associazioni umanitarie internazionali, le multinazionali che hanno delocalizzato la loro produzione in Cina hanno deciso di mettere in opera dei "codici di condotta" su base volontaria che dovrebbero impedire gli abusi più grossolani, "ma il 90% dei lavoratori che abbiamo interrogato non ne ha mai sentito parlare , precisa Chan Ka Wai. il 99% degli operai non sanno anche che hanno il diritto alle indennità in caso di incidenti del lavoro, e in fabbrica non si incaricano di dare questo tipo di notizie agli impiegati."

Ho riportato questi stralci in piccolo, così avendo l'impressione che ci sia meno da leggere, nessuno vorrà farsi sfuggire l'occasione per aprire e chiudere una parentesi senza ignorare come funzionano realmente le cose in questo grande mercato competitivo. Evviva le Nikon a basso costo!

[Mc Out]

Già, tanto non lavori tu diciotto ore al giorno per uno stipendio misero e in condizioni degradanti: tu la tua bella Nikon ce l'hai.

Riporto stralci di un articolo tratto da "Le Monde", poiché sono sicuro che se dessi il link nessuno avrebbe voglia di leggere un mezzo papiro. A molti di voi sta bene scannarsi, ma quando c'è da leggere...

"L'associazione Hongkong Christian Industrial Committee ha appena terminato la sua ultima inchiesta sulle condizioni di lavoro in Cina. Constata che i subappaltatori locali, utilizzati dai giganti del giocattolo, impongono dei ritmi e delle condizioni sanitarie pericolose ai loro operai."

"Secondo la HKCIC, le imprese prevedono per i loro operai delle giornate medie dalle quattordici alle diciotto ore di lavoro, ma anche degli orari continui durante le ventiquattro per potere fare fronte ai contratti degli ordini stipulati."

"La stanchezza, dovuta alla lunghezza delle ore di lavoro, è la causa numero uno degli incidenti", spiega Chan Ka Wai, direttore socio del HKCIC che denuncia, parallelamente, "le condizioni di stipendio e di alloggi che non mostrano nessun miglioramento". Per non essere rallentati nei loro movimenti, spiega l'associazione, gli operai non utilizzano i guanti o le maschere di protezione, stessa cosa quando stanno maneggiando dei prodotti chimici pericolosi."

"I risultati di questa inchiesta non sono una novità: le condizioni di lavoro degli operai ed operaie cinesi nelle fabbriche della regione del Guangdong sono state denunciate già a più riprese"

"Dopo gli anni di pressione delle associazioni umanitarie internazionali, le multinazionali che hanno delocalizzato la loro produzione in Cina hanno deciso di mettere in opera dei "codici di condotta" su base volontaria che dovrebbero impedire gli abusi più grossolani, "ma il 90% dei lavoratori che abbiamo interrogato non ne ha mai sentito parlare , precisa Chan Ka Wai. il 99% degli operai non sanno anche che hanno il diritto alle indennità in caso di incidenti del lavoro, e in fabbrica non si incaricano di dare questo tipo di notizie agli impiegati."

Ho riportato questi stralci in piccolo, così avendo l'impressione che ci sia meno da leggere, nessuno vorrà farsi sfuggire l'occasione per aprire e chiudere una parentesi senza ignorare come funzionano realmente le cose in questo grande mercato competitivo. Evviva le Nikon a basso costo!

Niente di nuovo sotto il sole...
Quando si accusava le grandi aziende di sfruttare la manodopera a basso costo all'estero si veniva tacciati di essere comunisti, di non volere il progresso e via di questo passo. Ora che i cinesi a furia di fare i jeans per la Levi's prendendo 10 centesimi che sono rivenduti a 150 euro, hanno capito che se li vendono direttamente loro a 20 centesimi hanno guadagnato il doppio, i benpensanti iniziano ad avere paura.. e si scoprono filantropi, protettori delle masse operaie...
Ho appena girato il mouse della Logitech e ha la simpatica scritta "Made in China", la tastiera Microsoft ha la simpatica scritta "Made in China": ora se domani mi arriva la China SpA e mi piazza una tastiera e mouse uguali a 10 euro in meno, me ne sbatto altamente del nome scritto sopra e li compro dalla China SpA.

[Hyperwolf]

Per quanto mi riguarda stanno danneggiando la nostra economia e qui a Padova hanno ormai comprato tutti i bar del centro col solito metodo, arriva il macchinone con la valigetta piena di contanti e il bar è loro...chi non vuole vendere a loro viene raggirato da un intermediario italiano che poi gira il locale ai cinesi...pensate che per protesta non bevo più lo spritz nei locali gestiti da loro!! E per un padovanop rinunciare allo spritz vuol dire...molto!!
Comunque devo dire che la loro cultura mi affascina molto, infatti sto leggendo il corrispondente dell'Iliade e dell'Odissea cinesi...(Three Kingdoms e Outlaws of the marsh, otto libri in tutto!!).

Cosa ne pensate?

PADOVA?
io ricordo che l'otium era gestito da cinesi, ma ora non piu'...
oggi pomeriggio ci vado, con la mia girl

[XilouX]

I piccoli imprenditori sono stati danneggiati da blockbuster, mediaworld, saturn e in generale le grosse catene, che possono vendere gli stessi identici prodotti del negozio sotto casa a prezzi inferiori. i cinesi vendono i loro prodotti, non fanno concorrenza sleale correndo sul filo dell'abuso di posizione dominante. Loro vendono le loro cose, scadenti in molti casi, a bassissimo prezzo. Se davvero stanno facendo male ai negozi italiani (cosa che va dimostrata, tra l'altro), è perché la gente preferisce risparmiare e andare da loro. Mettere dazi o fermare questo tipo di offerta sarebbe solo un male per i cittadini, che avrebbero meno opzioni di scelta.

Vedi, è qui che ti sbagli...Blockbuster, Mediaworld, ecc., non danneggiano i piccoli imprenditori (in quanto operano all'interno delle regole, sotto sorveglianza delle autorità) ma portano quella "concorrenza" nel mercato che li vede primeggiare grazie alle loro maggiori economie di scala. E, grazie a loro, il cittadino ha le opzioni di scelta di cui parli.
I cinesi che, come dici tu, vendono le loro cose in molti casi scadenti, sono liberi di farlo, bassa qualità=basso prezzo, il cliente deve saperlo. Il fatto è che le loro cose scadenti non possono e non devono (come invece fanno in moltissimi casi) spacciarle come cose qualitativamente migliori di quello che sono grazie alla contraffazzione di etichette e marchi (uno su tutti il marchio CE). Ad esempio (visto su "Occhio alla spesa", Rai Uno) è stato comprato un giocattolo cinese con dell'acqua dentro che è risultata essere contaminata da non so quali batteri e questo giocattolo aveva il marchio CE contraffatto ed era praticamente uguale al giocattolo di una nota casa produttrice...

Essi poi non operano in un regime di trasparenza perchè le autorità non possono sccertare il lavoro di 50 clandestini che lavorano dentro un buco...

[Acoustique]

Niente di nuovo sotto il sole...
Quando si accusava le grandi aziende di sfruttare la manodopera a basso costo all'estero si veniva tacciati di essere comunisti, di non volere il progresso e via di questo passo. Ora che i cinesi a furia di fare i jeans per la Levi's prendendo 10 centesimi che sono rivenduti a 150 euro, hanno capito che se li vendono direttamente loro a 20 centesimi hanno guadagnato il doppio, i benpensanti iniziano ad avere paura.. e si scoprono filantropi, protettori delle masse operaie...
Ho appena girato il mouse della Logitech e ha la simpatica scritta "Made in China", la tastiera Microsoft ha la simpatica scritta "Made in China": ora se domani mi arriva la China SpA e mi piazza una tastiera e mouse uguali a 10 euro in meno, me ne sbatto altamente del nome scritto sopra e li compro dalla China SpA.

E' normale che il consumatore generalmente tende a spendere meno quando possibile, altrimenti i commercianti non avrebbero motivo di lamentarsi e questa discussione non sarebbe nata. Assodata questa ovvietà, il punto rimane nel fatto che sebbene la speculazione che si nasconde a malapena dietro esista, questa deve quantomeno restare al di fuori di un paese come l'Italia. E se la Cina resta competitiva in una maniera che entro i suoi confini è lecita, qualcuno deve fare in modo che il prodotto made in China resti al di fuori dei nostri confini se di provenienza discutibile. E questo difficilmente accadrà.
La colpa non è certo dei consumatori, visto che non gli si può chiedere di pagare arbitrariamente di più quando già sono massacrati da imposte di ogni genere. Semmai ci fosse una responsabilità (e c'è necessariamente), questa è da ricercare ben più in alto, laddove conservano il supremo potere decisionale in materia.

Per concludere, ho trovato da replicare alla frase "ringraziamo la Cina se"; e in nessun modo mi sento difensore di alcuno: ho già i normali problemi di vita quotidiana da affrontare, mentre c'è chi per mestiere certi problemi dovrebbe risolverli.
Spero di non dovermi ripetere, né di autocitarmi per ribadire il concetto...

[Hyperwolf]

i cinesi vendono a basso costo e mandano a puttane i buisness degli industriali italiani, gli stessi che ora aprono fabbriche all'estero ( paesi dell'est) per risparmiare assumendo ucraini e moldavi a 400 euri al mese e creando cosi' disoccupazione in italia. quindi viva i cinesi! fategli il cul0 a questi maledetti ricconi del cavolo!

[XilouX]

mai sentito parlare di amazon?...io lì ci ho comprato journey to the west. Secondo me quest'ultimo libro è più famoso di quelli che leggi tu, non a caso ci hanno ispirato molti fumetti e film, come saiyuki e dragon ball.

Si lo conosco, mi sono interessato a tutti i grandi classici cinesi però ho preferito prendere gli altri due visto che li ritenevo più adatti ai miei gusti ...

[Acoustique]

Hyperwolf, sono fermamente convinto che il tuo "sottonick" tocchi un punto cruciale.

[Hyperwolf]

Hyperwolf, sono fermamente convinto che il tuo "sottonick" tocchi un punto cruciale.

La tua risp mi fa capire che voti destra.

[cerberus]

i cinesi vendono a basso costo e mandano a puttane i buisness degli industriali italiani, gli stessi che ora aprono fabbriche all'estero ( paesi dell'est) per risparmiare assumendo ucraini e moldavi a 400 euri al mese e creando cosi' disoccupazione in italia. quindi viva i cinesi! fategli il cul0 a questi maledetti ricconi del cavolo!

Ad occhio e croce per un ricco a cui fannno il culo ci sono una cinquantina di operai che rimangono disoccupati...

[Hyperwolf]

gli operai sono gia' disoccupati a priori, purtroppo