Parte dal Veneto un nuovo fenomeno: utilizzare l'olio di colza per alimentare i veicoli diesel
Negli scaffali degli hard discount del Veneto, ma il fenomeno si sta ampliando a tutta l’Italia, spariscono le latte di olio di colza, utilizzate sempre più spesso come combustibile alternativo al gasolio. Il fenomeno è facilmente giustificabile dal differente costo dell’olio di colza (dai 50 ai 70 centesimi rispetto ai 85/90 centesimi del diesel e dalle quasi invariate capacità energetiche. I motori diesel recenti possono essere alimentati con olio di colza senza alcun sensibile effetto negativo sulle prestazioni e durata del motore, e inoltre i livelli di sostanze inquinanti prodotti dalla combustione sono decisamente inferiori al diesel tradizionale.
Solo vantaggi? Ma l’utilizzo dell’olio di colza non comporta solo vantaggi: chi lo preferisce al diesel viola le normative sulle tasse sul carburante, infrazione che prevede, a seconda dei casi, reclusione e pene pecuniarie non indifferenti. Inoltre, l’olio ha una viscosità maggiore del gasolio e gela a temperature più alte del gasolio, e va quindi spesso miscelato con quest’ultimo. Infine, non esistono studi a lungo termine sui motori diesel, che per loro definizione sono creati per una lungo chilometraggio di utilizzo, per vedere gli effetti deleteri dell’utilizzo dell’olio al posto del diesel
ma alla fine da dove viene quest'olio?
voi cosa ne pensate?