Secondo un rapporto del Censis del 2000, i comportamenti "trasgressivi" interessano soltanto una nicchia estremamente ristretta della popolazione italiana: meno dell'1% ammette di aver praticato rapporti sadomaso o sesso virtuale, poco più lo scambio di partner. La trasgressione ammessa più spesso è il tradimento del partner (sposato o convivente): dichiarono di aver tradito il 25% degli uomini e il 12,3% delle donne. Il 53% degli italiani ammette di avere fantasie sessuali, mentre l'amore di gruppo è il secondo comportamento trasgressivo più praticato (1,7%), ma sono più del doppio (3,9%) quelli che vorrebbero provarlo. Solo l'1,4% invece sogna rapporti sadomaso. Lo 0,8% del campione si è definito omosessuale, mentre il 2,3% dichiara di essere bisessuale.
Nel 2001 l'Eurispes dedicò parte del proprio rapporto annuale a questo argomento, traendone i seguenti dati: 2 milioni di italiani in chat, 40000 dei quali impegnati in scambi sessuali; 1225 hotline telefoniche; crescita esponenziale dei sexy shop; 300 film porno prodotti in Italia ogni anno; 400000 videocassette noleggiate.
Inoltre emerge che almeno il 70% di uomini e donne ha avuto rapporti extraconiugali nell'arco del matrimonio. E. A. Jannini, professore di Sessuologia medica all'Università dell'Aquila, è convinto che una famiglia su due abbia conosciuto il tradimento.
Un'altra trasgressione in crescita è lo scambismo, ammesso solo dall'1,4% degli italiani (ma al 4,8% piacerebbe provarlo). Tra i comportamenti trasgressivi il più desiderato è il rapporto con più partner: il 7,6% dichiara che vorrebbe praticarlo.
Dal rapporto del Censis emerge anche che il 73,4% delle persone tra i 61 e i 70 anni dichiara di avere una vita sessualmente attiva, mentre sono ben 39,1% gli italiani tra i 71 e gli 80 anni che dichiarano di fare ancora sesso regolarmente.
E adesso qualche dato sulle prestazioni sessuali degli italiani: per il 50,3% il rapporto sessuale dura mediamente tra i 3 e i 15 minuti; mentre per il 32,4% si protrae dal quarto d'ora alla mezz'ora. E non ci sono differenze tra quanto dichiarano uomini e donne. Ai preliminari il 54,1% degli italiani dedica tra i 5 e i 15 minuti, mentre il 15,3% li salta del tutto.
Il 42,6% degli italiani ha avuto il primo rapporto sessuale tra i 16 e i 18 anni. Nel 34,8% dei casi con una persona con cui si aveva un legame affettivo, nel 27,3% con la persona che poi si è sposata (il 39,3% delle donne), nel 18,9% con un partner occasionale (il 36% degli uomini).
Il 45,8% degli italiani, un quarto dei maschi (25%) e due terzi delle femmine (66%), dichiara di aver avuto un solo partner dall'inizio della loro vita sessuale. Quanto alla frequenza dei rapporti, la maggior parte degli italiani (37,3% degli uomini e 38,4% delle donne) lo fa almeno una volta a settimana.
Il rapporto del Censis sfata inoltre il falso mito che vede le donne single come donne libere e disinibite con una vita sessuale stimolante. Il 31,9% delle nubili e il 47,7% delle separate o divorziate non ha una vita sessuale, e il 30,4% di chi ce l'ha la giudica insoddisfacente o pessima.
Venendo al panorama internazionale, il Global Study of Sexual Attitudes and Behaviours, uno studio condotto nel 2003, ha analizzato la presenza e la tipologia di problemi sessuali su 27500 uomini e donne tra i 40 e gli 80 anni in 29 Paesi. L'80% degli uomini e il 65% delle donne hanno dichiarato di aver avuto problemi per almeno due mesi nell'arco dell'ultimo anno. Tra questi, per l'area dell'Europa del sud, tra cui l'Italia, il problema sessuale maschile più frequente è l'eiaculazione precoce (21,2%), seguito dalla mancanza di interesse verso il sesso (13,2%) e dalla disfunzione erettile (13%); di questa in Italia ne soffrono in 3 milioni, il 12,8% degli uomini tra i 18 e i 70 anni, ma solo 450000 si curano. Sempre a livello internazionale, il 12,2% non riesce a raggiungere l'orgasmo, mentre il il 9,2% giudica il sesso non piacevole.
Parlando di donne, per il 29,6% il problema è la mancanza di voglia, poi la mancanza di orgasmo (23,8%). Il sesso non è piacevole per il 21,8% delle intervistate, il 15,5% ha una scarsa lubrificazione ed infine l'11,3% arriva all'orgasmo troppo in fretta.