Doom 3
Permettere la vita Marte: ecco il sogno di molti scienziati. Se per caso è anche il vostro, questo sparatutto vi farà cambiare idea...
-Doom: un nome, un programma (ed in effetti lo è...)-
I primi due Doom sono i pilastri degli fps, e probabilmente senza di essi questo genere non sarebbe ora il più comune sul PC. Dunque c'è da aspettarsi che questo terzo episodio sia all'altezza dei precedenti... scopriamolo.
-Benvenuto su Marte marine!-
E' il 2145, e la Union Aerospace Corporation (UAC) ha allargato gli orizzonti dell'umanità con le sue ricerche in tutti i campi e sviluppando tecnologie stupefacenti, con cui stanno anche cercando di rendere Marte un mondo vivibile. Noi impersoniamo un marine appena trasferito sul pianeta rosso, una delle tante guardie del complesso UAC. Ora siamo a Mars City e come prima cosa dovremo andare a ritirato il nostro PDA, una sorta di palmare che permette di ricevere e spedire e-mail (da cui seguiremo la maggior parte degli svolgimenti della trama) e guardare video. Fatto ciò verremo subito spediti al lavoro (niente benvenuto con rinfresco
), e dovremo recarci al quartier generale marine. Nel percorso avremo modo di fare conoscenza (seppur non direttamente) del colonnello Campbell, che fa da guardia del corpo al consigliere UAC Swann, giunti entrambi su Marte insieme a noi per controllare le sospettose attività del professor Betruger (e capiremo da subito che questo tizio sarà il nostro antagonista). Arrivati al HQ marine ci verrà assegnato il compito di investigare sulla scomparsa di uno scienziato nei sotterranei di Mars City...
-Avete paura del buio?-
Giunti alla parte vecchia del complesso (passando fra l'altro per la superficie di Marte, purtroppo non liberamente esplorabile, anche perché rischiamo di rimanere senza ossigeno), ci verranno consegnati una pistola, una torcia e la corazza da marine. Addentrandoci nei vecchi tunnel noteremo subito che quegli oscurantisti della ID amano farci stare senza luce, e per peggiorare ulteriormente la situazione hanno fatto si che non si possano utilizzare armi e torcia contemporaneamente (anche se a mio avviso se si poteva tenere almeno la pistola era meglio). Ascoltando anche i discorsi di alcuni lavoratori, noteremo subito che non va proprio tutto alla regola...
Alla fine, siamo arrivati al vecchio centro di comando, ove si trova anche lo scienziato che cercavamo. Mostrando una certa preoccupazione e farfugliando qualcosa sul diavolo, lo scienziato si accorgerà che negli schermi che stava osservando qualcosa non quadra, e qualche attimo dopo anche la stanza diverrà un posto movimentato: è il caos nella base! L'inferno s'é scatenato su Marte! E per di più lo scienziato appena recuperato si è appena trasformato in uno zombie! Ora però senza anticipare altro sulla trama andiamo avanti...
-Guardatevi sempre intorno-
Dunque, siamo arrivati da 10 minuti e già è successo un casino: zombie e mostri ovunque, urli sovrumani (perfettamente riusciti grazie all'ottimo audio) e quant'altro ci si possa aspettare da un gioco simile. Ho detto “ci si possa aspettare”? Beh, con una grafica simile -forse la migliore mai vista in un videogioco: modelli poligonali, ambienti e texture che prima d'ora s'eran visti solo in film in CG- è difficile pensare che questo gioco possa non stupire. Eppure dopo un po' è così, ma di questo parleremo più avanti.
La scelta dei programmatori di poter utilizzare o la torcia o un'arma contribuisce, oltre che ad aumentare la tensione del giocatore, preoccupato che da un momento all'altro qualche abominio gli salti addosso, a dare un'ulteriore dimostrazione degli effetti di illuminazione dinamica del gioco, quanto di meglio si possa sperare per Doom 3.
-Gita all'inferno-
Addentrandoci sempre di più nel complesso UAC, avremo modo di visitare diversi ambienti: laboratori, magazzini, sotterranei... ed anche l'inferno. La cosa comune in tutti però, è la pessima abitudine dei nemici (che vanno da zombie, a marine dall'anima corrotta, e svariati tipi di demoni, da massacrare con un discreto arsenale, quasi identico a quello dei primi 2 Doom, con l'aggiunta del Cubo delle Anime, un'arma in grado di eliminare in nemici con un colpo e di donarci le loro energie) di saltare fuori all'improvviso quando meno ce lo aspettiamo, facendoci fare parecchi salti dalla sedia, e la cosa che fa più imprecare è la fretta di estrarre un'arma se avevamo in mano una torcia al momento. Proseguendo troveremo sempre più nuovi nemici e combattimenti difficili (nonché armi), ma dopo un po' questa tensione e paura comincierà a calare, perché ormai saremo talmente abituati ad incontri dietro angoli e al buio che non ci farà paura più nulla -inferno a parte (che di tensione ne fa anche parecchia)!
-Riassumendo-
Un gioco coinvolgente, ricco d'atmosfera... insomma, è Doom! La nuova veste grafica lo rende un'esperienza da provare, ma rimarranno un po' delusi quelli che si aspettavano un gameplay innovativo. Validissimo in ogni caso per tutti gli amanti dello “spara e poi pensa”, per gli amanti del multiplayer il supporto va benissimo (anche se personalmente trovo che non sia il miglior gioco da fare online) e il divertimento è garantito.
Voto: 9