ci sono delle volte a cui penso al mio rapporto con i videogiochi e alla vita quotidiana. mi é capitato, come sovente succede quando hai lasciato da un po' l'età adoloscenziale, di discutere di videogiochi con uno che li considera un inutile passatempo. La persona in questione lo conosco dalle elementari e con il passare degli anni é diventato sempre più serio e quadrato ( é maturato, dice lui ).
Parlandoci ho capito una cosa: che io sono fortunato. Sì, sono fortunato perché ho mantenuto in me lo spirito di qualche anno fa, mentre molti altri lo hanno perso, forse irrimediabilmente. Sono fortunato perché i videogiochi mi appassionano, perché ogni volta che schiaccio il bottoncino della play sono pronto ad immergermi in una nuova avventura, sono pronto per sognare e posso schermarmi dalla realtà, spesso monotona.
c'é chi sogna leggendo un libro, chi vedendo un film, chi dedicandosi alla scultura o alla pittura e chi videogiocando perché oramai i videogiochi sono a parer mio da considerare una forma d'arte, una fabbrica di sogni.
spero di tener sempre il mio spirito e spero che sempre lo conserverete anche voi, anche se forse incontrerete o avete incontrato persone che vi reputano eterni bambini perché videogiocate ( che male c'é a tenere il bambino che c'é in noi, qualcuno me lo dovrà prima o poi spiegare )
Continuiamo e continuate a giocare e sognare, perché quando si smette di sognare si smette anche un po' di vivere
cosa ne pensate voi? cosa vi spinge a giocare? che emozioni provate?cosa pensate di chi non capisce la vostra passione?