Videogioco:nuovo media di informazione?
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Discussione: Videogioco:nuovo media di informazione?

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  1. #1
    Virtualmente relativo. L'avatar di Minno84
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    Videogioco:nuovo media di informazione?

    Come prima volta su questo forum volevo proporre un argomento che mi ha sempre solleticato, e cioè discutere sulla possibilità che il videogioco possa realmente diventare un nuovo media informatico nel senso letterale del termine, portando nel mondo virtuale l'informazione attuale o storica, diventando quasi uno specchio "virtuale" del mondo "reale".
    Ecco alcuni esempi per esplicare al meglio le mie teorie:
    -Metal gear solid: Kojima all'interno della sua epica serie senza paura affronta temi quali il nucleare le mutazioni genetiche e più in generale la genetica, inserendo il tutto in un contesto socio politico reale e concreto, riuscendo comunque, e con abilità, a far scorrere i "suoi" eventi con quelli storici reali.
    -non so chi ha mai giocato a Egypt, era un punta e clicca ambientato nell'Antico Egitto, macchinoso e noioso ma comunque attendibile dal punto di vista storico.
    -I vari medal of honor o comunque tutti i war game storici che utilizzano situazioni reali per creare opportunità al giocatore.
    Detto questo saluto chiunque e spero che accetterete questa discussione...
    Bye Minno84

  2. #2
    Filosofo L'avatar di Soul 1001
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    Mi citi MGS1 e non il 2, filosofia allo stato simbolico ed il 3, che addirittura un letterato potrebbe definire come "romanzo storico"?

    Il videogioco è un veicolo d'informazione fantastico, poichè l'interazione tra il fattore ludico ed il fattore narrativo può essere sfruttato in una maniera totalmente innovativa, se paragonata ai racconti, o ai libri nudi e crudi.
    Ti assicuro che ho imparato più cose sulla guerra fredda in MGS3 che sui libri di Storia (anche se ho un bell'8, almeno lì); e ti giuro che è proprio il divertimento, il gioco, le emozioni di una trama solida e di un protagonista in prima persona (quando mai in un libro decidi tu, anche in minima parte, le azioni dei personaggi) che spingono all'interesse verso informazioni, che magari studiate sopra un banco con una prof che rimbomba tra Bla, BlA e bLa, potrebbero non essere così interessati

    L'unico problema, come sempre, è che il mondo è un mondo di vecchi. Questi, anzichè osservare interessati questo fenomeno, lo snobbano e lo etichettano come: "merce x bambini".
    Fortunatamente, sembra che di anno in anno, il videogioco guadagni spazio e recuperi la distanza che ha dal cinema. A quando le testures e i poligoni raggiungeranno la scultura e l'architettura, mentre le trame la narrativa?
    Ultima modifica di Soul 1001; 12-04-2005 alle 15:58:28
    Firma rimossa perchè supera i limiti imposti dal Regolamento (500x158pxl, 40KB di peso).

    lo staff.

  3. #3
    Virtualmente relativo. L'avatar di Minno84
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    02-05
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    ...Io indicavo metal gear solid per indicare l'intera trilogia (...e oltre), e infatti è proprio kojima che sembra riuscire appieno nel "fondere" insieme cultura e videogioco, il problema è sicuramente: Quand'è che un videogioco potrà essere considerato cultura, alla pari di un libro. Perche Gran turismo 4 non potrebbe essere un "resoconto culturale e tangibile" del mondo dell'automobilismo. Oppure un GTA san Andreas che invece del solito:...E' un gioco violento... Potrebbe essere benissimo una rappresentazione,fittizia, dei contrasti raziali, sociali e delle problematiche da ghetto degli anni 90, chissà quanti libri e film ci sono che trattano di questo problema e sono considerati cultura e il VG no? PERCHEEEE''''?

  4. #4
    Be Attitude for Gains L'avatar di Spiritmonger
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    Io spero mai. Nel corso della storia tutti i mezzi di informazione si sono evoluti per adattarsi alle masse ed attirarli, e solo dopo che questo processo è avvenuto ci si è accorti di come questi siano scaduti nel puro lucro e nel banale. Ammetto che mi piacerebbe vedere il Videogioco preso con maggiore considerazione, ma non mi piacerebbe vederlo diventare un business più di come lo è ora.
    O_____ro_e__Accia_i_o_e_____Sang__u
    |e_T__|___|_|___|_|r|_|id|im|__|en|
    |__sio|n.a|l|e__|N|el_|lo_S-|pa|zi|
    |_____|o__|_|_|3|_|_|!|__|__|_____|
    IveGot|_|ABikeYouCanRideItIfYouLike

  5. #5
    Virtualmente relativo. L'avatar di Minno84
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    02-05
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    Secondo Spiritmonger quindi sarebbe una cosa negativa, come giustamente lui motiva, ma secondo me, facendo sempre riferimento alla saga di MGS, in quel caso vi è,secondo me un'esplicazione dell'informazione storica e sociale molto più "elaborabile" dall'utente, nel senso che permette al giocatore che fruisce del gioco di farsi un'idea propria degli avvenimenti trattati: Io infatti in MGS3 ero in disaccordo sul fatto che snake compisse quella missione perchè sapevo che era solo un interesse economico e militare della CIA e degli Stati uniti, e giuro io ho giocato tutto il gioco e sono stato contento e mi sono commosso quando Snake alla fine "ripudia" in un certo senso gli onori e le attenzioni che gli pongono. MGS secondo me è stato sempre un resoconto comunque imparziale dei fatti storici, e solo nel 2° episodio Kojima dimostra esplicitamente il suo dissenso verso il nucleare e le falsità che lo circondano (geniale l'intuizione della Big Shell). Tutte queste chiacchiere per dire che l'informazione potrebbe essere affrontata nei VG in maniera diversa e forse giusta e imparziale.
    Una software house come la Electronic arts che sta diventando oramai la Philip morris dei VG potrebbemettere in atto ciò che dichiara Spiritmonger ma altre case minori sicuramente prenderanno strade differenti e,magari, proponendo materiale più valido in termini ludici, essere prese in considerazione dai videogiocatori che cercano sempre giochi migliori e non si accontentano dell'ultimo gioco su chissà quale licenza sportiva o cinematografica.

  6. #6
    kappa-umano L'avatar di fiffo
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    08-04
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    fiffirenze
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    perché se la gente cominciasse a prendere i videogiochi troppo sul serio, alla fine sarebbe pericoloso creare dei videogiochi totalmente di fantasia, o addirittura ci sarebbero dei limiti nei contenuti eccetera...
    Se noi dovessimo agire in stretto accordo con la ragione, dovremmo negare la nostra stessa esistenza. Il fatto che Voltaire, il quale deificò la ragione, abbia goduto di una vita lunga e felice, mostra come gli esseri umani si trovino ad uno stadio d'evoluzione inferiore a quello dei kappa.
    - Mag, Kappa filosofo

  7. #7
    Virtualmente relativo. L'avatar di Minno84
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    ... non capisco perchè il videogiocatore vorrebbe che il videogioco non fosse considerato un gioco per bambini, ma allo stesso è terrorizzato da ciò che potrebbe succedere dopo...

  8. #8
    ... L'avatar di maxlee
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    10-04
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    L'isola dell'Utopia
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    I videogiochi possono informare\educare? La risposta è assolutamente affermativa, perchè il videogioco è un mezzo di comunicazione più che adeguato per portare a termine questo compito (ne parla l'articolo del Bittanti in GMC di aprile).

    La scrittura, la cinematografia, la "videogiocologia" , sono degli strumenti di trasmissione dell'espressione umana, è su questa che dovremo concentrare le nostre richieste, sulla sua qualità e varietà piuttosto che sul mezzo con cui ci viene fornita. In poche parole sarebbe ora che, come già accade nel cinema e nella letteratura, iniziassimo a considerare i singoli prodotti piuttosto che concentrarci sul mezzo con cui ci arrivano. Apocalipse Now, Bowling a Colombine, Tre uomini e una gamba; il cinema può informare\educare? Certo che sì, ma non è detto che debba farlo, così come per i videogiochi.

  9. #9
    waiting for wii L'avatar di Lord amarant
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    Citazione Minno84
    Come prima volta su questo forum volevo proporre un argomento che mi ha sempre solleticato, e cioè discutere sulla possibilità che il videogioco possa realmente diventare un nuovo media informatico nel senso letterale del termine, portando nel mondo virtuale l'informazione attuale o storica, diventando quasi uno specchio "virtuale" del mondo "reale".
    Ecco alcuni esempi per esplicare al meglio le mie teorie:
    -Metal gear solid: Kojima all'interno della sua epica serie senza paura affronta temi quali il nucleare le mutazioni genetiche e più in generale la genetica, inserendo il tutto in un contesto socio politico reale e concreto, riuscendo comunque, e con abilità, a far scorrere i "suoi" eventi con quelli storici reali.
    -non so chi ha mai giocato a Egypt, era un punta e clicca ambientato nell'Antico Egitto, macchinoso e noioso ma comunque attendibile dal punto di vista storico.
    -I vari medal of honor o comunque tutti i war game storici che utilizzano situazioni reali per creare opportunità al giocatore.
    Detto questo saluto chiunque e spero che accetterete questa discussione...
    Bye Minno84
    non l'avevo mai vista da questo punto.
    e pensandoci si, il videogioco può essere un media.
    un'esempio che mi viene in mente è age of mithology dove c'è una spiegazione sui culti e ,ankè se sommaria ed imprecisa, sulle usanze dei popoli in gioco

  10. #10
    Virtualmente relativo. L'avatar di Minno84
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    ...Chissà se un giorno nelle scuole assegneranno lavori del tipo:"...ragazzi da domani discuteremo della Guerra Fredda, quindi voi per domani mi finite MGS 3 Snake Eater, estrapolandone i concetti chiave e evidenziando dove la finzione incontra la realtà...".

    Sarebbe questo un modo di considerare il gioco "culturalmente adatto" non facendo più caso al fatto che è un semplice giochino ma invece è un media di intrattenimento/studio/documentazione/ecc...
    Per me sarebbe bello...

  11. #11
    ... L'avatar di maxlee
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    Citazione Minno84
    ...Chissà se un giorno nelle scuole assegneranno lavori del tipo:"...ragazzi da domani discuteremo della Guerra Fredda, quindi voi per domani mi finite MGS 3 Snake Eater, estrapolandone i concetti chiave e evidenziando dove la finzione incontra la realtà...".
    Sarebbe questo un modo di considerare il gioco "culturalmente adatto" non facendo più caso al fatto che è un semplice giochino ma invece è un media di intrattenimento/studio/documentazione/ecc...
    Per me sarebbe bello...
    Il problema e che oggi apprendere è sinonimo di noiosa applicazione mentre il gioco è considerato divertimento disimpegnato;è il concetto di metodo educativo ad essere sbagliato e per capirlo basterebbe pensare a due tigrotti che giocando alla lotta apprendendo le basi che li permetteranno di diventare predatori e soppravvivere, o allo stesso bimbo che proprio con il gioco acquisisce le prime nozioni di vita; in entrambi i casi il divertimento non entra in contrasto con l'apprendimento.
    Il perchè, arrivati ad una certa età, si pretenda che debba essere sostituito del tutto da un metodo più serioso non saprei dirlo. Provando a fare delle ipotesi direi che può essere colpa di chi ha tentato di guidare lo sviluppo della società umana, come ad esempio l'esaltazione e l'incoraggiamento alla sofferenza professato da alcune religioni (e qui è meglio che mi fermi).

    Sempre riguardo al contributo che possono offrire i videogiochi come mezzo di comunicazione, pensavo a cosa potrebbe accadere se venissero messi in mano a culture diverse da quelle che attualmente lo trattano. Sarebbe un arricchimento immenso e perché no anche un buon sistema per farci conoscere ed amare popoli che sembrano così distanti da noi; se ad esempio i videogiochi hanno alimentato il mio amore irrazionale per il Giappone, non vedo perché non potrebbero farlo anche per altri popoli... (ok ora smetto di scrivere e vado a rintanarmi nuovamente nella mia isoletta di residenza).

  12. #12
    Bannato L'avatar di Genio
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    E' stato Aristotele il primo a trattare il gioco con pregiudizio.

    Il fatto che non si sia diffuso come metodo educativo è semplicemente dovuto alla necessità democratica di fornire un minimo di istruzione alla maggior parte delle persone possibili. Fino al medioevo le cose si imparavano con un metodo diretto esperienzale (come quando si gioca), ovvero io andavo nella bottega del mastro, facevo come faceva lui e imparavo il mestiere. Questo è il metodo migliore per imparare qualsiasi cosa (i bambini imparano la fisica giocando con una palla, non studiandola sui libri) ma ha il considerevole difetto di potrersi trasmettere solo a poche persone per volta. La stampa ha rivoluzionato il modo di insegnare perchè permette di produrre informazioni in serie, al prezzo però di un'efficienza davvero scarsa. E' molto più difficile imparare qualcosa dai libri (devo prima imparare il linguaggio, poi la simbologia, poi leggere il libro e tradurlo nella mia testa in concetti...) ma permette a tutti di avere un minimo di informazione su qualsiasi argomento.
    I computer potrebbero portare a una rivoluzione del modo di insegnare perchè permettono di simulare qualsiasi interfaccia, e quindi potrebbero portare il metodo di apprendimento esperienzale alla massa. ma ce ne vorrà di tempo perchè si faccia un cambiamento del genere... (sull'argomento vi considero il libro "computer per un figlio" di Antinucci...non lasciatevi trarre in inganno dal titolo da pubblicità progresso)

    A parte i pregiudizi culturali, il gioco è una cosa che ai vecchi da fastidio perchè vuol dire, appunto, imparare cose nuove, cioè mettersi in discussione...

    Venedo al discorso principale del post, il videogioco può essere un media, ma sarebbe solo una delle sue declinazioni. E comunque dovrebbe essere fatto molto meglio di Metal Gear Solid ci sono esperimenti interessanti in giro per la rete su cose del genere...

  13. #13
    Stocappio L'avatar di Zio Gigietto
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    In effetti,titoli come Rome:Total War,o comunque i titoli strategici in generale sono anch'essi molto educativi...si,credo anche io che il gioco sarebbe un'ottima forma di apprendimeto...anche perchè la maggior parte dell'inglese che so l'ho imparata giocando...

  14. #14
    Utente L'avatar di Supra6
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    Credo che il videogame possa assolutamente essere educativo, naturalmente a patto che i suoi creatori (titolo per titolo) lo vogliano...
    Quando ero bambino (Anagraficamente molto tempo fa) mi ritrovavo spessissimo con persone che mi dicevano: "Come fai a sapere queste cose? Le hai imparate a scuola?" Ed io con la tipica candida ingenuità fanciullesca rispondevo: "No, no...Le ho lette su Topolino!" Ed era assolutamente vero. Ebbene, con questo esempio volevo solo dire che ogni videogame può veicolare informazioni educative, al di là dell'argomento trattato, ma ci vorrà ancora del tempo (Vale a dire quando sarà diventata "grande" la generazione successiva alla mia) perchè ciò sia accettato come uno strumento uguale agli altri.
    In pratica, ancora oggi, se leggo un fumetto va bene, se guardo un film va benissimo, se ascolto un cd va meravigliosamente, se gioco a DeusEX sono il solito bambinone che si diverte coi "giochini" (Non conosco termine + dispregiativo...)
    Ciò spiega anche come mai mi sento imbarazzato quando mi metto a "sfogliare" i titoli nel videostore, contornato da persone max 24enni.
    Finchè le cose rimarranno così...Non verrà dato al videogame il giusto valore, e non ne potranno essere riconosciute le potenzialità positive.

  15. #15
    Bannato L'avatar di Genio
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    diciamo Milano
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    Basta che non ci si metta a pensare che un (video)gioco educativo sia un gioco semplicemente pieno di nozioni

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