Recensione Resident Evil 4
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Discussione: Recensione Resident Evil 4

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  1. #1
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    01-05
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    Recensione Resident Evil 4

    Introduzione
    Prima di cominciare quest’esposizione su Resident Evil 4 ci tengo a lasciare da parte tutte le polemiche che hanno avvolto il titolo negli ultimi mesi e mi riferisco all’accordo per l’esclusività di Nintendo, la rottura dello stesso da parte di Capcom e l’apparizione su Playstation 2… tutti dettagli che non ci interessano più di tanto o che perlomeno non vanno trattati in quest’articolo. Ciò che invece veramente importa sono le mie impressioni sulla versione PAL del quarto capitolo, in funzione della cronologia del gioco, della saga più importante di questo sub-genere adventure qual è il Survival Horror.


    Il ritorno di Shiniji Mikami
    Resident Evil 4 mi ha fatto veramente impressione: dopo le ottime critiche ricevute con la prima versione giocabile presentata all’E3 dello scorso anno, tutti avevamo la sensazione che il risultato del lavoro di Capcom sarebbe stato sorprendente. A testimonianza delle grandi ambizioni della casa di Osaka per l’attesissimo sequel, troviamo un agguerrito Shiniji Mikami a capo di un progetto che doveva necessariamente proporre degli importanti cambi di direzione. Gli ultimi titoli della serie, infatti, non facevano altro che proporre la stessa formula condita con qualche piccola novità per saziare la sete ludica dei numerosissimi fans della saga. Resident Evil 4, invece, porta con sé quella ventata d’aria fresca che tutti attendevamo e che era diventata fondamentale per garantire la continuità di uno dei più grandi capolavori del mondo dei videogames. Auspicavamo ad una grafica sensazionale e RE4 ci propone il meglio di questa generazione; pregavamo affinché venisse migliorato il sistema di controllo e siamo stati accontentati; ma soprattutto sognavamo un titolo che potesse rivoluzionare il genere da un punto di vista della giocabilità e, cari visitatori, è stato esaudito anche questo nostro desiderio.

    Tecnicamente di altissimo livello
    A livello grafico il titolo di Capcom si colloca sulle cime più alte di questa generazione. Soltanto Metroid Prime per Gamecube e qualche titolo di punta per Xbox riescono a tenere testa al sorprendente comparto grafico offerto da Resident Evil 4. La modellatura e il livello di dettaglio di alcuni personaggi è impressionante: il vestiario di Leon, per esempio, è formato da tanti piccoli complementi che si muovono in maniera indipendente ad ogni passo dell’ex poliziotto del R.P.D. . La rivista giapponese CG World, tanto per citare una curiosità, ha recentemente effettuato un confronto tra le quantità di poligoni che compongono i corpi di Leon di RE4 e Solid Snake di Metal Gear Solid 3: come facilmente pronosticabile il personaggio di Capcom ha vinto questa piccola sfida, superando il rivale Solid Snake con più del doppio dei poligoni (10.000 contro 4.000). <br> Riguardo alla futura conversione per PS2 di cui parlavamo precedentemente, sinceramente sono un po’ scettico: oggi come oggi, infatti, la console di Nintendo ha qualche piccola e sporadica (e sottolineo “sporadica”) difficoltà nel muovere tutto l’ambiente di gioco (soprattutto quando sopraggiungono effetti come il vento forte o la pioggia) e quindi sono curioso di vedere come la maestria di Capcom possa adattare un titolo del genere alla particolare architettura della PS2. <br> Un’altra suddivisione del comparto grafico che in Resident Evil 4 eccelle è sicuramente quella degli scenari: dimentichiamoci delle famose ambientazioni i cui elementi (edifici, strade, dettagli vari,…) non avevano nessuna relazione tra di loro, se non per giustificare le situazioni richieste dagli enigmi del gioco. Resident Evil 4 presenta una grafica estremamente realistica e a livello artistico ogni percorso ed edificio è costellato da ogni tipo di dettaglio, creando un’atmosfera davvero coinvolgente. Nel dare vita ad un villaggio spagnolo con reminescenze stile Micheal Bay, Capcom ha inserito fattorie abbandonate, scenari umidi, pazzia e degradazione… per non parlare del maniaco con la sega elettrica di cui parleremo più avanti. <br> Un’altra peculiarità di Resident Evil 4 è la sua longevità atipica per un Survival Horror: nell’abbandonare la vecchia idea di percorrere più volte gli stessi scenari per portare un oggetto da un lato ad un altro, Capcom ha fatto sì che uno scenario venga visitato due o tre volte al massimo (il nostro compito in ognuno di essi durerà più o meno un quarto d’ora). Tenendo conto che la longevità media del gioco è stimata sulle 20 ore circa, non sarà difficile renderci conto di essere di fronte ad un titolo davvero molto longevo.

    Un’evoluzione variata
    Gli scenari di Resident Evil 4 sono pieni di piccoli elementi interattivi che aiuteranno a differenziare il nostro modo di agire; con questo voglio dire che difficilmente ci troveremo di fronte a due partite uguali. <br> Facciamo un esempio per capirci meglio…<br> Nelle primissime fasi di gioco saremo immersi in una retata all’interno di una casa: questa è la prima dimostrazione della possibilità di risolvere una situazione in maniera diversa. A questo punto ci equipaggeremo con un fucile che troveremo nella vetrina al piano superiore… cosa fare ora? Beh, potremo distruggere la porta a colpi di fucile oppure saltare dalla finestra per affrontare i nemici in spazi aperti. In questo modo, però, correremo il rischio di farci circondare, per cui potremo considerare la possibilità di scappare dalla finestrina dell’attico, così da improvvisare una fuga sui tetti delle case… senza però dimenticarci che ai nostri nemici non manca di certo l’Intelligenza Artificiale (cercheranno in ogni momento di eliminarvi utilizzando diverse tipologie di armi). <br> La tensione che si vive in Resident Evil 4 è indescrivibile: se avete già avuto brutte esperienze con titoli come Clock Tower, non so fino a che punto vi convenga avventurarvi nell’ostile villaggio di RE4 . E avanzando nel gioco ritroveremo una situazione tipica del cinema di Romero, dove pochi sopravvissuti riescono a rifugiarsi in una casa abbandonata, perseguitati senza tregua da orde e orde di nemici. Tutte queste situazioni e circostanze di gioco, unite alla possibilità di utilizzare un gran numero di armi per uscire indenni da varie situazioni di pericolo, donano una varietà inusuale per un Resident Evil.


    Shooter o Adventure?
    Molti addetti ai lavori, forse anche un po’ malignamente, hanno voluto considerare Resident Evil 4 come un normale shooter in terza persona e sinceramente un po’ tutti abbiamo temuto che Capcom avesse messo nel dimenticatoio i pilastri fondamentali che differenziano un gioco d’avventura da uno d’azione. Per fortuna, ben lungi dal perdere quelle caratteristiche che differenziano ambo i generi, la casa di Osaka ci offre un’avventura in cui sono state curate in maniera particolare le scene d’azione. Durante tutto il gioco troveremo sia situazioni in cui regnerà l’azione nel pieno della sua accezione frenetica, sia altre in cui prevarrà una situazione di anormale tranquillità che vivremo sempre e comunque con i nervi ben tesi. Senza dubbio sono stati diminuiti la quantità di enigmi rispetto agli altri titoli della saga, tuttavia questa riduzione non è stata così drastica e scandalosa come nel caso di Silent Hill 4. <br> Come commentavamo in precedenza, i nemici godono di un’I.A. abbastanza elaborata: questi, infatti, non si limiteranno ad attaccarci da tutti i fronti bensì escogiteranno delle strategie di gruppo. Per non parlare dell’anzidetto maniaco con la sega elettrica: è letteralmente invincibile (mi ricorda tanto il ruolo ricoperto da un certo Nemesis o una certa Lisa Trevor) e solo con il fucile potremo mandarlo al tappeto per quei preziosi secondi sufficienti ad assicurarci una valida via d’uscita, premesso che un solo tocco con la sua arma causerà la fine della partita (e non poteva essere altrimenti trattandosi di una motosega).

    Controllo semplice ed intuitivo
    Controllare e gestire il caro vecchio Leon è un vero piacere: il sistema di controllo è stato ottimizzato rispetto ai predecessori ed è stato finalmente abbandonato lo stile “stick girevole” che tante critiche aveva causato tra le comunità di videogiocatori di tutto il mondo. Con “R” e “A” spareremo, mentre con “R” e “B” ricaricheremo l’arma. Con lo stick analogico (o con il digitale) e “B” correremo, mentre con un lieve tocco all’indietro effettueremo un’utile movenza a 180°. Con “Z” accederemo alla mappa e con “Y” entreremo nell’inventario. Davvero un controllo azzeccato per la tipologia di gioco: semplice ed intuitivo e senza grandi complicazioni (dal momento che saremo già abbastanza ingarbugliati nell’affrontare e scappare continuamente dalle decine e decine di uomini e donne forniti di armi bianche :P). <br> Della versione dell’E3 vennero criticati alcuni particolari come la difficoltà nel puntare l’arma: per fortuna il problema è stato brillantemente risolto e dopo poche fasi di gioco non ci sarà nemico che resisterà alla nostra furia (o almeno spero per voi sia così). Parlando della localizzazione del danno, Capcom ha deciso di assegnare ad ogni corpo varie zone d’impatto dagli effetti ovviamente diversi (per cui preparatevi ad affrontare autentici dilemmi – vabbè non esageriamo- del tipo “meglio una bella pallottola sulle gambe” o “un colpo ben assestato al braccio così che il nemico perda l’arma”?). Inoltre mentre un nemico si trova nello stato di shock derivato dall’impeto del colpo ricevuto, potremo evitargli ulteriori sofferenze assestandogli un potente calcio da K.O. <br> La telecamera ci seguirà sempre da dietro, con la possibilità di ruotare lievemente la stessa attraverso lo stick destro, magari per intravedere anche quegli oggetti che con la prospettiva standard non è possibile scorgere. Sempre in questo tema mi viene in mente un altro difettuccio che era stato riscontrato nella versione dell’E3, vale a dire l’eccessiva vicinanza della telecamera a Leon: anche questo dettaglio è stato argutamente risolto e l’inquadratura si avvicinerà o si allontanerà a seconda dello scenario e degli elementi presenti, adattandosi automaticamente per offrici la visione più utile per ogni situazione. <br> Merita di essere menzionata anche la presenza di alcuni tocchi tipici dei giochi di ruolo, in questo caso applicati all’evoluzione delle armi. In determinati scenari troveremo un misterioso venditore di armi che dovremo pagare con gli oggetti di scarsa utilità raccolti lungo il cammino. Avremo la possibilità di migliorare la potenza di fuoco, la velocità di ricaricamento o la capacità del caricatore. Non va dimenticato, inoltre, che il nostro inventario avrà, seguendo lo standard della serie, la forma di un puzzle con un determinato numero di caselle nelle quali collocare gli oggetti (ovviamente ogni items occuperà un numero predeterminato di spazi, quindi una pistola occuperà 3 caselle in larghezza e 2 in altezza, mentre una piantina verde ne occuperà soltanto 2). <br> Come appunto finale va detto che il gioco avanza mediante capitoli, e alla fine di ognuno potremo studiare le nostre statistiche (puntamento, numero di uccisioni) un po’ come avviene in titoli come Devil May Cry.



    Una trama legata al passato
    Per quanto riguarda la trama non credo sia il caso di rovinare le sorprese che Capcom ha deciso di nascondere con grande abilità fino a questo momento; nemmeno credo sia il caso di rivelare i nomi dei personaggi protagonisti della trama aldilà di quanto spiegato ufficialmente. Leon accorre in Spagna alla ricerca della figlia del Presidente degli Stati Uniti, che a quanto pare è stata rapita e portata in un villaggio i cui abitanti non sembrano avere tutte le rotelle a posto, vista la loro ansia nel voler eliminare senza pietà il povero Leon. Una volta spiegati brevemente i motivi del gioco, credo sia il caso di smentire quei rumors che parlavano di una trama che non aveva niente a che vedere con i fatti accaduti a Raccoon City anni prima. La storia di Resident Evil 4 è fortemente legata a quella del resto della saga, anche se c’è da dire che i legami iniziano a venir fuori a partire dal terzo quarto del gioco e dunque quando saremo abbastanza già inoltrati nell’avventura.


    Il miglior Resident Evil di sempre
    Non so se sia il caso di catalogare Resident Evil 4 come il miglior Survival Horror di sempre, tuttavia la qualità messa in mostra dal titolo di Capcom è un’evidente prova che il gioco si attesta su livelli altissimi (probabilmente è il miglior titolo del catalogo per Gamecube). Il mio pensiero, nonostante la più che degna concorrenza, è che Resident Evil 4 possa auspicare seriamente al titolo di gioco dell’anno.

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    Ultima modifica di Lupo1987; 15-04-2005 alle 15:24:40

  2. #2
    waiting for wii L'avatar di Lord amarant
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    veramente ottima come rece...
    superbamente espansa nei punti giusti
    5 stelle

  3. #3
    =Sentenza=
    Ospite
    molto buona 4|5

  4. #4
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    Thanks a tutti

  5. #5
    Bannato L'avatar di LeBron23
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    Citazione Lupo1987
    Il mio pensiero, nonostante la più che degna concorrenza, è che Resident Evil 4 possa auspicare seriamente al titolo di gioco dell’anno.[/font]

    Mi date un giudizio?
    ma anke di gioco del secolo....cmq bellissima rece 5 stellette

  6. #6
    Freak Boys 1986 L'avatar di Mauriz
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    molto bella 5
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  7. #7
    di tutto un pò L'avatar di darkmanor'skaz
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    bellissima recensione... ho quasi voglia di farmi un GC
    Nel momento in cui ti puntano una pistola sulla fronte hai poche scelte; inginocchiarti e chiedere pietà sperando che l'assassino si impietosisca, cercare di reagire e farti sicuramente ammazzare, oppure accettare il tuo destino e quindi la morte, a questo punto ti resta solo una cosa da fare, cioè riflettere sulla tua intera vita, ma devi fare in fretta, il tempo scorre inesorabile...

  8. #8
    Nintendaro professionista L'avatar di carre92
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    bella 3 emmezzo
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    mobo5vd2-mx

  9. #9
    Bannato L'avatar di Zart
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    Ti meriti un bel 5!
    Scritta bene, hai focalizzato l'attenzione su vari aspetti e hai presentato questo titolo in modo superbo.

  10. #10
    Utente L'avatar di Vincent_88
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    Molto bella, 5
    Ultima modifica di Vincent_88; 18-04-2005 alle 12:05:52

  11. #11
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    Di nuovo grazie a tutti

  12. #12
    Bello&Maledetto L'avatar di Egon
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    Citazione Lupo1987
    Il mio pensiero, nonostante la più che degna concorrenza, è che Resident Evil 4 possa auspicare seriamente al titolo di gioco dell’anno.[/font]
    direi DI QUESTI ULTIMI ANNI!!!!!!

  13. #13
    le comiche L'avatar di paura
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    Citazione Egon
    direi DI QUESTI ULTIMI ANNI!!!!!!
    direi mille il ponte
    "Senti me, mia nonna diceva sempre: meglio un fottuto, un bellissimo dove non c'è un cazzo....no anzi: a che serve un bel piatto se non c'è un bel cazzo dentro?". "...Vuol dire?". "Ma che ne so, mia nonna era arteriosclerotica, stava sempre a pisciarsi addosso…..e anche a cacare se per questo”

  14. #14
    Utente L'avatar di luxor91
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    beeellissiama rece,5
    xkè la prossima rece nn metti anke qualke img???

    Give Me Just Some Tears..

  15. #15
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    Beh, perchè no si può fare

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