C'erano una volta le riviste di videogiochi pure e semplici.
Poi queste riviste iniziarono a "cambiare".
Nel 1992 l'italiana "Action Amiga" (ma anche la straniera -e famosissima- "CU Amiga") iniziava ad allegare un demo alla rivista. Tutto è iniziato in quell'occasione.
Pochi anni dopo, un altro balzo radicale: non solo demo, ma giochi completi.
Giochi sempre più recenti, e sempre di maggior qualità, reperibili a prezzi BASSISSIMI insieme a riviste valide già per le loro qualità "cartacee".
Ma tutto questo negli anni si è trasformato in una lotta... una corsa alla "conquista dei diritti" di tale o talaltro gioco...
Una lotta che sarebbe stato meglio evitare?
Ci ci sono due correnti di pensiero al riguardo:
L'una vede in tutto ciò un'autentica occasione per chi non ha capitali da spendere in titoli originali.
L'altra invece analizza la questione dal punto di vista delle case editrici, costrette a spendere ingenti somme di denaro per ottenere, spesso, vendite comunque non esaltanti.
Ormai se una rivista NON allega giochi completi, rischia seriamente di finire male... anche se magari ha un cartaceo di qualità elevata.
I giochi completi al giorno d'oggi hanno un'influenza enorme sulle vendite.
Che ne pensate di questo "cane che si morde la coda?"
Il mio punto di vista è, ovviamente, di parte.
Noi PC gamers siamo "miracolati", troviamo autentici capolavori a prezzi stracciati (inferiori anche a quelli del "mercato" pirata)!
Gli stessi giochi allegati da GMC (Max Payne, per esempio) a volte erano disponibili per PS2 in versioni "budget" da 39 Euro!!!
Mi farebbe piacere leggere un commento autorevole (chi più di lui potrebbe esserlo?) di Gorman riguardo a quest'argomento.
Vale davvero la pena, per le riviste, fare parte di un meccanismo tanto "costoso"? (per noi players certamente si!!!)
p.s.
Vi invito a non citare la concorrenza, non voglio vedere chiuso il topic dopo 5 minuti di vita ^_____^