Onimusha 3 (PS2)
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Discussione: Onimusha 3 (PS2)

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    Onimusha 3 (PS2)

    Presentazione: 100

    Grafica: 85

    Sonoro: 80

    Giocabilità: 85

    Longevità: 85

    Rapporto qualità prezzo: 95

    Generale: 89



    PREFAZIONE
    Sembra essere passato così poco tempo ed invece sono trascorsi oramai tre anni da quando Capcom presentò il prologo di questa saga che miscela azione, piccoli tocchi da survival-horror e un’ambientazione tipica degli ambienti feudali giapponesi. Dopo un interessante primo capitolo (con l’unica pecca rappresentata dalla deludente conversione PAL) e un sequel impeccabile, la serie giunge al suo termine con Onimusha 3. <br> La particolare visione del periodo Sengoku Jidai della storia giapponese da parte di Keiji Inafune, uno dei maggiori produttore Capcom, chiude dunque il suo cerchio dopo 3 capitoli. Onimusha ha avvicinato noi occidentali ad uno dei periodi più burrascosi del Giappone feudale, un’epoca in cui vari signori guerrieri tentarono di unificare il paese sotto la loro bandiera. Uno dei più crudeli e sanguinari fu sicuramente Nobunaga Oda, un formidabile stratega che Inafune ha utilizzato come pilastro centrale dei suoi Onimusha.

    Onimusha Warlords.

    Secondo quanto ci narra la trama della serie, Nobunaga morì durante la battaglia di Okehazama nel 1561, contro le forze di Dosan Saito. Dopo essersi accordato con i Genma, il signore della guerra tornò in vita per vendicarsi, attaccando il castello Inabayama (sede del clan nemico) e rapendo la principessa Yuki. I suoi piani, però, vennero interrotti dall’intervento del giovane e valoroso samurai Akechi Samanosuke, il quale riuscì a sconfiggere sia Nobunaga che il suo demonio guida.

    Onimusha 2: Samurai's Destiny.
    Passarono gli anni e Nobunaga fu ancora una volta resuscitato dai Genma. La sua collera per la precedente sconfitta colpì buona parte del Giappone, compreso il villaggio dello spadaccino Jaguu Jyubei. Con i poteri ricevuti dal sangue di sua madre, Jyubei si vendicò uccidendo Nobunaga per la seconda volta, dodici anni dopo le gesta di Samanosuke.


    Onimusha 3, un incrocio di culture

    In questa terza parte saremo catapultati nel 1582, con la terza ascensione del signore della guerra. Akechi Mitsuhide, zio di Samanosuke e leader del clan, decise di lanciare un’offensiva contro Nobunaga, approfittando della sua presenza nel tempio Honnoji di Kyoto. Intanto Nobunaga, prima di affrontare l’offensiva nemica, chiese dei rinforzi al clan Genma. Inaspettatamente, però, appena le truppe Genma si mobilitarono, riapparve Samanosuke che s’infiltrò nel mezzo nemico distruggendo parte della sala macchine. Successivamente, in un epico duello sotto la luce della luna, il samurai uccise Garganto, l’assassino del suo amore platonico Kaede. <br> Con buona parte dei nemici fuori combattimento, Akechi si riunì con la gente del suo clan per sferrare l’assalto decisivo al tempio. Dopo aver dato la caccia a Nobunaga e aver ucciso il suo servo Mori Ranmaru, ebbe inizio il combattimento finale: incredibilmente, però, Samanosuke venne assorbito da un misterioso portale che lo trasportò 400 anni nel futuro, nella Parigi attuale.

    La Francia invasa dai Genma

    Questo imperscrutabile portale era opera del genio dei Genma, Guilderstein, una macchina del tempo che può far viaggiare nel tempo i demoni affinché possano conquistare qualsiasi territorio in qualsiasi epoca. Il primo obiettivo fu la Francia: civili assassinati, strade insanguinate e edifici distrutti furono le prime conseguenze. L’esercito francese, nonostante il pronto intervento, fu incapace di contrastare l’inaspettata minaccia. <br> Nel frattempo Jacques Blanc, uno degli ufficiali francesi più decorati, venne salvato appena in tempo dalla repentina apparizione di Samanosuke, ma subito dopo apparve un nuovo portale che assorbì Blanc trasportandolo nel passato, precisamente nel Giappone feudale. Due epoche diverse, due eroi al posto sbagliato e un solo obiettivo: sconfiggere definitivamente i Genma e Nobunaga Oda.

    I primi cambiamenti

    Sebbene Onimusha è stato un gioco il cui protagonista era una trasposizione di un attore in carne ed ossa, il popolare Takeshi Kaneshiro, quest’influenza si limitava unicamente al continente asiatico. Per rafforzare quest’influsso, Capcom ha acquisito i diritti di Jean Reno, il Bruce Willis francese, un bravissimo attore conosciuto per aver partecipato a film come Mission Impossible, Ronin e Godzilla. <br> La presenza di due protagonisti, dunque, ha comportato l’implementazione di un’impostazione molto simile agli altri Survival Horror (vedi Resident Evil Zero). Nasce così il Dual Hero System, un sistema di interazione tra i personaggi di cui parleremo successivamente. <br> In questa situazione viene messa in risalto la maggiore varietà degli scenari, passando dalle classiche localizzazioni del Giappone medievale ai siti più suggestivi ed incantevoli della Francia e in particolare di Parigi (vedi la Torre Eiffel, Notre Dame, l’arco di Trionfo e via dicendo).

    GRAFICA

    Proseguendo il discorso cominciato nel paragrafo precedente, analizziamo gli scenari da un punto di vista grafico. Da sempre Onimusha ci ha mostrato dei fondali prerenderizzati in 2D, ma in questa terza parte, forse anche influenzati dai buoni risultati ottenuti da altri titoli, gli uomini di Capcom hanno optato per generare il tutto in tempo reale. Il risultato ci dà dei fondali più dinamici ma sicuramente meno dettagliati rispetto ai capitoli precedenti. <br> Ciò nonostante vi sono delle localizzazioni che riescono a trasmettere una grande sensazione di bellezza, ad esempio la cattedrale di Notre Dame, il castello medievale nei sobborghi di Parigi alla luce del tramonto, oppure il tempio Honnoji. In ognuno di questi scenari potremo intravedere degli effetti molto interessanti, come riflessi di luci e ombre calcolate in tempo reale. <br> Il nuovo motore grafico implementato per gestire la renderizzazione in tempo reale non produce nessun salto qualitativo rispetto ai predecessori, anzi in alcune occasioni la sua instabilità comporta dei fastidiosi rallentamenti, specie nell’ultima parte dell’avventura o nel sottogioco di Heihachi in cui i nemici abbondano. <br> Il movimento delle telecamere, invece, sebbene sia ancora una volta statico e prefissato, è stato ottimizzato a tal punto da eliminare buona parte degli angoli morti che non ci lasciavano osservare il nostro personaggio in piena azione. La modellatura dei personaggi è molto simile a Onimusha 2, con un buon numero di poligoni, anti-aliasing e texture minuziosamente scelte e rappresentate. <br> Ottimi anche i disegni di Samanosuke e Jacques, così come quelli di alcuni boss finali e dei nemici in generale. Il nostro samurai, quasi 20 anni dopo la sua prima apparizione nella saga, si presenta più maturo, esperto e con una capigliatura lunga e folta, oltre che con un vestiario il cui apice è rappresentato dall’indumento indossato nell’introduzione. Per Jacques, invece, è stata scelta una linea più classica ed occidentale, con il classico soprabito stile militare. <br> Un altro punto dove il gioco brilla particolarmente è nel campo delle animazioni facciali, grazie ad un Motion Capture scrupolosamente perfezionato rispetto a Onimusha 1 e 2. In più, i movimenti di tutti i personaggi sono stati diretti da una figura celebre come Donnie Yen, esperto di arti marziali e di cinema made in Hong Kong, con alle spalle dei film del calibro di Hero o Blade 2. <br> Infine dobbiamo dedicare un doveroso ringraziamento a Capcom per la conversione PAL all’altezza e per l’impeccabile sequenza d’introduzione del gioco, sicuramente tra le migliori di questa generazione.

    Musica e sonoro FX

    Il doppiaggio di questa versione PAL è lo stesso della versione NTSC americana, in cui spicca l’eliminazione delle voci giapponesi. Con questa decisione non potremo ascoltare Samanosuke con la voce originale di Kaneshiro mentre, al contrario, potremo godere di Blanc doppiato direttamente da Jean Reno. A mio parere, visto quest’incrocio di culture, sarebbe stato più congeniale lasciare le voci giapponesi ai rispettivi personaggi ed appoggiare il tutto dai sottotitoli (così come per i dialoghi di Jacques in francese). <br> Per la colonna sonora si è cercato di trasmettere il classico carattere epico di cui disponevano i capitoli anteriori, anche se il risultato non è stato del tutto convincente. Pezzi orchestrali uniti a stili più attuali (data l’ambientazione contemporanea) convergono in una fusione che, nonostante sia in linee generali abbastanza interessante, pecca di ripetitività. Per fortuna Onimusha 3 pone a nostra disposizione un grande numero di possibilità sonore, con il supporto Dolby Pro Logic e vari tipi di configurazioni ambientali.

    GIOCABILITA’

    La peculiare situazione creatasi attorno alle figure dei nostri due personaggi catapultati in epoche diverse, è stata utilizzata da Capcom per apportare delle interessanti innovazioni a livello di giocabilità. Con la denominazione “Dual Hero System” ci troveremo di fronte ad una particolare impostazione nella quale dovremo sapientemente combinare le azioni di ambo i personaggi. Il controllo si è evoluto, con la possibilità di scegliere tra due sistemi di controllo: il primo è il tradizionale e criticato metodo alla Resident Evil, con il controllo dell’azione relegato unicamente al pad; il secondo, più dinamico e conforme ai tempi che corrono, verrà espletato tramite gli analogici. I tasti per eseguire azioni di vario tipo, invece, seguono fedelmente lo schema di Onimusha 2. <br> Gli enigmi presenti nel gioco sono stati semplificati, infatti alcuni di essi, a causa della loro logicità, risulteranno addirittura noiosi e ripetitivi.

    Il tempo che passa avrà la sua influenza…

    Trovandosi 400 anni nel passato, Jacques potrà effettuare delle azioni che potranno essere molto utili per Samanosuke nel futuro. Il giocatore dovrà coordinare i movimenti grazie ad una piccola macchina del tempo che permetterà di far passare degli oggetti d’epoca in epoca. Per esempio, Samanosuke potrà distruggere una parete deteriorata dagli anni e trovarci all’interno una chiave che potrà essere utile a Jacques per sbloccare una nuova zona. Oppure quest’ultimo potrà piantare un albero in prossimità di un muro e, 400 anni dopo, il suddetto, essendo cresciuto, potrà fungere da “scala” per raggiungere certe locazioni.

    Nel segno di “Ritorno al futuro”

    Viaggiando nel tempo, Jacques altererà inconsapevolmente il corso della storia, per cui nel 1582 si troverà di fronte all’alter-ego di Samanosuke, meno potente dell’originale e con un look identico a quello di Onimusha Warlords. Inoltre è stato inserito un nuovo personaggio, la fata Ako, che metterà al nostro completo servizio i suoi poteri magici. Questa piccola ed angelica creatura potrà teletrasportarsi di era in era per parlare con i due eroi ed aggiornarli sul corso degli eventi.

    French style...

    L’arma principale di Jacques Blanc sarà la frusta Oni, con la quale potrà effettuare un grande numero di azioni. Per esempio potrà catturare i nemici e lanciarli contro altri, oppure raccogliere degli oggetti dello scenario come pietre o colonne ed utilizzarle a proprio beneficio, per non parlare della possibilità di utilizzare la frusta per arrampicarsi in posti apparentemente inaccessibili. Come arma secondaria il nostro eroe francese avrà a disposizione una pistola che utilizzerà per dare il colpo di grazia ai nemici oramai stesi a terra in fin di vita. Successivamente potrà impiegare 4 armi magiche supplementari: l’Enjaken, una frusta-spada di fuoco simile a quella di Ivy in Soul Calibur; Raisenou, una doppia lancia articolata con il potere del tuono; l’Hyousaikyuu, una potente palla acuminata con la quale potremo prima freddare e poi distruggere i nemici; infine avremo a disposizione l’arma segreta Mensou e come abilità speciale quella di trasformarsi in Oni, visto che pur essendo un francese purosangue, il potere ricevuto da questo clan gli permetterà di entrare in uno “stato secondario” dopo aver raccolto sei anime porpora.

    I samurai sono samurai…

    Samanosuke dispone di un arsenale di armi sicuramente più ampio rispetto all’Ufficiale Jacques Blanc. All’inizio, durante l’assalto al tempio Honnoji, il samurai potrà utilizzare tutte le armi magiche ottenute nel primo Onimusha, vale a dire il Raizan, l’Enryuuken, la Shipuu e la leggendaria spada Bishamon. Una volta teletrasportato nel futuro, però, il nostro eroe non potrà più utilizzarle e si vedrà equipaggiato con la sola Akechi-Make, la spada del suo clan. Durante il proseguo dell’avventura, tuttavia, potrà sfruttare la potenza di ulteriori 4-5 armi: le Tensoujin, le spade del cielo con le quali Samanosuke appare nella maggior parte degli screenshot; Kuugatou, una potente spada a due mani con il potere dell’aria; Chigouhu, una gigantesca ascia con il potere della terra; infine vi è l’arma più potente del gioco, la spada Kizanrisamoji.

    Michelle, la ragazza di Jacques

    Durante il gioco avremo la possibilità di controllare un terzo personaggio, Michelle Arburi, fidanzata di Jacques e sub-ufficiale dell’esercito francese. Michelle è equipaggiata con armi da fuoco, vale a dire un moderno fucile d’assalto con mirino laser, un fucile a pompa e un lanciagranate (possiede anche delle granate a mano). Inoltre, in uno dei sottogiochi offerti da questo Onimusha, dovremo controllare un ulteriore personaggio, Honda Tadakatsu, membro di uno dei clan distrutti da Nobunaga.

    Il piacere della battaglia

    Una delle situazioni che più mi ha colpito di questo Onumisha 3, è quella che si materializza in uno dei livelli finali, durante l’assalto alla fortezza della concubina di Nobunaga. All’avvicinarci alla suddetta fortezza ci troveremo di fronte ad un esercito moltitudinario di guerrieri Genma, in apparenza imbattibile per i soli Samanosuke e Jacques. Ed è a questo punto che grazie al potere donatogli dal Clan degli Ogri, il samurai invocherà l’ausilio all’esercito Oni. <br> Ci troveremo di fronte ad un livello che ci ricorderà molto lo stile di Dynasty Warriors, con i nostri personaggi all’interno di una battaglia con centinaia di soldati coinvolti. Personalmente questa fase del gioco mi ha regalato delle emozioni molto forti. <br> Cambiando discorso, un altro elemento che fa il suo ritorno in questa terza parte è la possibilità di avanzare nelle zone oscure. In questa occasione il Dark Realm è stato impostato in maniera più ordinata, con una mappa sullo schermo che ci indicherà la struttura e ci guiderà per raggiungere tutte le stanze ed ottenere dei preziosi oggetti magici. <br> Per concludere sottolineiamo la presenza di una serie di minigiochi che ci serviranno per allenarci nella realizzazione di vari movimenti di Samanosuke, oppure per accedere ad oggetti esclusivi.

    Commento finale

    Un vero peccato che una saga come questa sia arrivata alla fine. Un titolo che è senza dubbio uno dei “must have” del catalogo di questo semestre della PS2, soprattutto per i fans di questo genere. Alcune lacune grafiche hanno sicuramente intorpidito il risultato finale, in particolare i puntuali rallentamenti e il passaggio degli scenari dal 2D al tempo reale, una scelta che personalmente non mi ha convinto del tutto. D’altra parte bisogna evidenziare l’ottimo mix tra elementi contemporanei ed elementi del Giappone feudale, il tutto a fare da testimone alla maestria con cui Capcom ha portato a termine questo progetto, un progetto che è arrivato al suo termine dopo aver stupito buona parte del mondo videoludico. GRAZIE ONIMUSHA!!!

    Il meglio

    - La nuova impostazione ha portato una ventata d’aria fresca alla serie

    - La trama è talmente ben congegnata da poter essere utilizzata per un film

    - La quantità di armi disponibili

    - L’introduzione da 10 e lode

    - Ottimi disegni

    - L’evoluzione del sistema di controllo

    - Grande numero di extra

    Il peggio

    - Gli enigmi alla lunga diventano noiosi

    - I fastidiosi rallentamenti ed altre piccole defezioni grafiche

  2. #2
    Non c'è male

    4/5
    "I sognatori sono quelli che raccontano la stessa cosa cento volte, perché sperano sempre di cambiar finale. Hanno sempre gli occhi attenti, pensano che ci sia sempre poesia, da qualche parte. I sognatori lasciano ancora il biscottino a Babbo Natale e inseguono il vento, contano le farfalle e si addormentano pensando. I sognatori sono fragili e potenti, quasi fossero nuvole che se ne fregano dell'uragano. Rimangono lì, guardano il mondo dalla loro scala invisibile, sperando di scavalcare il muro."

  3. #3
    daimyo di Kai L'avatar di Iladhrim84
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    Castello di Yogai-jo
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    10.520
    Bella rece: Onimusha era uno dei motivi per cui avrei voluto prendere una Ps2, ma non è detto che non lo faccia, perchè ho trovato tutti e tre usati all'EBgames, e magari con l'approssimarsi della PS3 i prezzi della 2 si abbasseranno un po.
    Bella rece.
    bel gioco.
    5 stars
    Quandi attacchi, attendi il momento giusto.
    Quando attendi, resta sospeso come il masso sul ciglio di un precipizio profondo mille metri.
    Quando arriva il momento giusto, annullati nell’attacco, come il masso che precipita nel vuoto
    .


    Suzume-no-kumo

  4. #4
    De Rossi sta a Rosicà L'avatar di sergio
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    Firma flammosa, rimossa.

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