Sono troppi i siti web che escludono Firefox. Anche se il browser del panda rosso ha fatto registrare oltre 50 milioni di download dal lancio di novembre 2004, anche se Firefox ha ormai una quota di mercato tra il 7% e il 10% (un visitatore su dieci lo usa), anche se esistono mercati, come la Germania, dove è diffuso ben oltre il 20%, secondo le statistiche di SciVisum, società' specializzata nel test dei siti web, un sito su dieci non permette accesso pieno e completo a chi usa browser diversi da Internet Explorer (IE).
Il 10% dei siti web testati (la ricerca si è svolta in Regno Unito) non è Firefox-friendly. Il 3% di questi addirittura non permette l'accesso a chi non utilizza Internet Explorer, mentre il 7%, si legge in una nota, include codice web non standard e interpretato correttamente soltanto dal browser di Microsoft.
Un vecchio problema quello del codice non standard visualizzato correttamente soltanto da alcuni browser. Tanto 'antico' che proprio su questo si era giocata qualche anno fa la 'guerra dei browser', e che poi vista la vittoria schiacciante e completa di IE non sembrava fosse più' un problema. Ma la continua crescita del 'piccolo' browser open source ha riportato la questione sotto i riflettori. E ora il mancato supporto di Firefox può' significare la perdita di un visitatore su 10, avvisa SciVisum.
Per questo SciVisum consiglia agli sviluppatori quella che comunque dovrebbe essere ormai una best practise comune per lo sviluppo web, e cioè utilizzare soltanto standard ampiamente accettati e diffusi. Nel caso in questione il consiglio è costruire il sito intorno alle specifiche CSS2 (cascading stye sheet 2) del W3C, supportate da tutti i browser.
"Quando un webmaster progetta un sito pensando prima di tutto a Internet Explorer e ai browser non standard, finisce per limitare l'accesso al sito da parte di alcuni utenti e questo ha un effetto negativo per l'azienda - ha detto Deri Jones, CEO di SciVisum -. Sorprendentemente dopo tutti questi anni chi utilizza browser pienamente compatibili con gli standard si trova ancora ad avere a che fare con siti web che, invece, non supportano tali browser oppure con un link invitano a scaricare Internet Explorer".