Le nostre poesie - Resumed
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Discussione: Le nostre poesie - Resumed

Cambio titolo
  1. #1
    Utente L'avatar di Guo Jia
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    Le nostre poesie - Resumed

    http://forum.gamesradar.it/showthread.php?t=73174

    Provo a riproporre questo vecchio thread, che considero molto interessante. Spero di non essere l'unico a pensarla così... io ci provo almeno

    Se volete partecipare, postate qui le vostre poesie, componimenti o qualunque cosa considerate coerente con l'argomento del thread.
    Scrivere qualcosa senza poterlo condividere, lasciandolo a marcire in un cassetto, è un vero peccato... non trovate? ^^
    "Quanti gioielli dormono sepolti nell'oblio e nelle tenebre, lontano dalle zappe e dalle sonde; quanti fiori effondono il profumo, dolce come un segreto, con rimpianto, nelle solitudini profonde." - Charles Baudelaire

    "Bonaire preferisce concentrarsi sull'ondeggiare delle onde piuttosto che su quello delle mie tette." - The legend of Alundra

    http://www.youtube.com/user/heita3 - ecco un genio.

  2. #2
    Io mento sempre. L'avatar di Artemisia
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    Rifuggo dall'amore,
    nell'ombra,
    in cerca della morte.


    Ha un profondo significato per me.
    Rifuggo dall'amore,
    nell'ombra,
    in cerca della morte.

  3. #3
    Bannato L'avatar di Zahk
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    L'UOMO DI FRONTE ALLA MORTE

    Giunte a due passi dal fragile ghigno
    Le vesti mortali son sempre esitanti
    Di cupa attrazione non mostrano segno
    Poichè di timore sarebbero fanti
    Credono in miti, canti et leggende
    Di dove lo spirito andrà a riposare
    E se verità l'animo fende
    Altro non hanno che mettersi a urlare
    Chi di rimpianti piange l'istante
    Chi null'ha da dire et giace 'n silenzio
    Comunque la morte è una gelida fonte
    Chi di veleno, per altri d'assenzio.

  4. #4
    SPURTIGLIONE L'avatar di Edivad Snake
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    o cavolo le dobbiamo inventare noi????se non diro di certo delle grandi cazzate

  5. #5
    Utente L'avatar di Guo Jia
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    Artemisia, Zack... complimenti ad entrambi per avere "rotto il ghiaccio".
    E complimenti per le poesie. Due poesie molto diverse tra loro, soprattutto nello stile, eppure... simili.

    Per quello che conta, mi sono piaciute entrambe


    Beh... proverò a partecipare anch'io, anche se non ho granchè da postare °_°

    Un attimo

    E'stato un attimo, lo sai
    come un lampo di notte
    un crepuscolo spoglio
    di pensieri
    di desideri

    Non so chi sei
    non oso imitare il soffio
    del tuo respiro
    non comprendo le spirali
    vorticose
    della tua anima errabonda

    Eppure
    in quel momento
    in quel luogo qualunque
    in quell'unico
    sguardo

    un attimo
    più breve del nulla

    due fari nella nebbia
    brivido insostenibile
    intenso come il Sole

    ti ho sentito

    Le nostre strade
    una volta incrociate
    si allontanano di nuovo

    Eppure
    per sempre
    conserverò
    quel frammento di te
    che hai voluto donare
    - a me? -
    "Quanti gioielli dormono sepolti nell'oblio e nelle tenebre, lontano dalle zappe e dalle sonde; quanti fiori effondono il profumo, dolce come un segreto, con rimpianto, nelle solitudini profonde." - Charles Baudelaire

    "Bonaire preferisce concentrarsi sull'ondeggiare delle onde piuttosto che su quello delle mie tette." - The legend of Alundra

    http://www.youtube.com/user/heita3 - ecco un genio.

  6. #6
    Bannato L'avatar di Zahk
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    non male
    mi ha fatto tornare in mente che ho una decina di lavori in qualche cassetto
    provo a tirarli fuori

  7. #7
    Un uomo senza qualità L'avatar di Dynamite
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    Citazione Edivad Snake
    o cavolo le dobbiamo inventare noi????se non diro di certo delle grandi cazzate
    Non devi un bel niente.
    Può anche darsi che non ci vedremo mai più.


  8. #8
    Io mento sempre. L'avatar di Artemisia
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    Citazione Zahk
    L'UOMO DI FRONTE ALLA MORTE

    Giunte a due passi dal fragile ghigno
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    Chi di veleno, per altri d'assenzio.
    Davvero notevole... davvero notevole.
    Rifuggo dall'amore,
    nell'ombra,
    in cerca della morte.

  9. #9
    Utente L'avatar di Guo Jia
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    Haiku #1

    Notte confusa
    pensieri a occhi chiusi.
    Sabbia nel mare.
    "Quanti gioielli dormono sepolti nell'oblio e nelle tenebre, lontano dalle zappe e dalle sonde; quanti fiori effondono il profumo, dolce come un segreto, con rimpianto, nelle solitudini profonde." - Charles Baudelaire

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  10. #10
    Bannato L'avatar di Zahk
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    non ho mai sofferto gli haiku

  11. #11
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    Ne pubblicai due su un sito Internet... ecco ad esempio la prima:

    Guardo oltre l'orizzonte
    e vedo una nube immensa
    sovrastare il cielo.
    I miei pensieri, i miei ricordi
    scompaiono in un abisso
    come l'azzurro si è perso nel grigio.

    Splende il rosso del tramonto
    in lontananza
    sull'erba, poi sempre più vicino
    e io resto a guardare,
    poggiato alla cornice
    di questo stretto terrazzo.

  12. #12
    Utente L'avatar di Guo Jia
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    Citazione Zahk
    non ho mai sofferto gli haiku
    Lo immagino. E' un tipo "particolare" di poesia.
    A me piace comunque... 5-7-5. Uno stile conciso, intenso e istintivo.
    Ultima modifica di Guo Jia; 25-07-2005 alle 19:29:54
    "Quanti gioielli dormono sepolti nell'oblio e nelle tenebre, lontano dalle zappe e dalle sonde; quanti fiori effondono il profumo, dolce come un segreto, con rimpianto, nelle solitudini profonde." - Charles Baudelaire

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  13. #13
    Bannato L'avatar di Zahk
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    il fatto è che non ho mai capito come farli
    ogni volta qualcosa non andava

  14. #14
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    Sanno anche di purezza, serenità. Avrei intenzione di cimentarmi anch'io in futuro, btw.

  15. #15
    Was ist das? L'avatar di Eyedol
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    Non è una poesia, ma un racconto breve. Lo posto lo stesso

    L’essenza del divino essere

    Saremo mattini nebbiosi, in cui il cielo ed il mare si confondono in un’unica sfumatura di grigio, mentre vedono placarsi le ire della marea che da incommensurabile tempo scaglia onde spumeggianti contro scogli inerti, turbando l’orizzonte. Cancelleremo i dolorosi addii che rimangono sospesi nell’etere mattutina, allorché l’ultima nave, salpata da un porto affollato da visi malinconici, lancia l’ennesimo segnale sonoro la cui eco si perde nel vuoto di quegli sguardi rassegnati, cedendo il posto ad un silenzio denso di amarezza.
    Saremo ciechi molluschi, sovrani di fluorescenti fondali marini sprofondati in abissi senza luce, mai baciati da quel sole abbagliante al cui vivido calore inutilmente aneliamo, imprigionati tra le immense spire del nostro regno sommerso.
    Saremo angeli glaciali che, fieri e superbi, brandiscono spade lucenti con possenti mani, per immolare vittime sull’altare di un dio crudele, genitore snaturato di orrende creature il quale, ormai dimentico della propria aberrante prole, vaga delirante in un limbo di pazzia. Liberemo innalzando calici traboccanti del sangue delle nostre misere vittime al cospetto di quel dio senza identità, sentendoci alla sua stregua indomiti ed invincibili.
    Saremo demoni alati e danzeremo avvolti da lingue di fuoco, similmente a draghi spettrali perduti in un mitico labirinto senza uscita. Ci diletteremo con i turpi giochi delle nostre malate coscienze e recheremo in eterno, sulla nostra pelle dilaniata, i segni inconfondibili dei sublimi peccati della carne.
    Saremo oscuri cavalieri, ambasciatori dell’Apocalisse per un’umanità che ostenta indifferenza verso il proprio destino. Sottrarremo il respiro ad ingenui figli della razionalità, vigliaccamente ancorati a catene di idealizzata giustizia, e fagociteremo quei gustosi aliti di vita nell’attimo stesso in cui quest’ultima compie il proprio ciclo terminale, permettendo all’incomprensibile mistero, che è la morte, di sostituirla definitivamente.
    Saremo amanti che si nutrono di sguardi ardenti come braci e splendenti su volti tragici di maschere greche, che mostrano indelebili lacrime dorate dipinte sugli zigomi e strappano stentati sorrisi ad un silente pubblico di morti viventi.
    Saremo miserabili esseri umani, creature della terra che recidono, incoscienti, il sottile legame tra questa e l’altra vita, dimentichi dell’assurdità che rappresenta il perpetrare un’esistenza ignobile.
    Saremo i custodi del tempo ed estenderemo all’inverosimile ogni minimo istante del cui possesso potremo fare vanto, forgiando con mani ardite interpretazioni traslate di quel medesimo tempo, fino a mutarle in immagini surreali catturate dall’atroce pensiero di qualche artista perverso, tramite il quale assumeranno l’aspetto di molli orologi senza orario.
    Saremo sanguinari carnefici che in un lampo di lucida follia seppelliranno la Grande Consolatrice in un giardino della Terra di Nessuno, ed esaltati canteranno sulla sua marmorea lapide una ballata dei giorni perduti, immemori di tutti gli attimi estatici ormai resi immortali sul calendario dei ricordi. E canteremo instancabili fino a quando, nauseati ed esausti, verremo risucchiati dallo scarno grembo di colei che giace sepolta ai nostri piedi in un vortice straziante, sino alla fine.
    Saremo incontaminabili come paesaggi maledetti, realizzati dalla mente distorta del destino mentre, varcando la soglia dell’infinito per nascere nel dolore una seconda volta, rinunceremo ad essere di nuovo solamente uomini. E mai più saremo gli umili schiavi della famelica terra, ma diverremo eternamente gli unici, eletti ed incontrastati, padroni dei cieli infiniti.
    Saremo eterni, e questa è una certezza.

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