No, sia che si parli di politica o di tutto il resto.
Penso che partirò per gli Stai Uniti appena potrò
Si, molto.
No, mi fa schifo.
No, sia che si parli di politica o di tutto il resto.
Penso che partirò per gli Stai Uniti appena potrò
Purtroppo ho letto il titolo del sondaggio alla veloce e ho frainteso e ho votato si.
[Premessa: Il mio post non vuole essere offensivo verso alcuno. Ho cercato, nel limite del possibile, di evitare le generalizzazioni. E' tutto ovviamente In My Humble Opinion.]
Globalmente no.
In una buona metà del paese ci sono delle mafie opprimenti che si sono diffuse e legate allo stato stesso come metastasi.
La classe politica che abbiamo è particolarmente scadente. Anche le amministrazioni migliori, IMHO quelle di centro-sinistra, fanno delle porcate non da poco e gestiscono il potere in modo clientelare.
Esempi: per moltiplicare le poltrone, la giunta regionale campana ha creato un assessorato per il mare ed uno per il mediterraneo. La giunta regionale toscana (*****, la mia regione!) ha creato l'assessorato al perdono.
Qui in Toscana poi, la nomina dei direttori delle aziende a partecipazione pubblica (es: aziende sanitarie, società della salute ecc.) avviene in base alle tessere di partito (ho un conoscente primario...). Se non sei di Ds o Margherita non farai mai carriera ai vertici, indipendentemente dalle tue qualità.
Va detto che la Sanità toscana resta una delle migliori tra le regioni non a statuto speciale.
Una buona parte della popolazione rifiuta alcuni valori in cui credo: tolleranza, laicità dello stato, giustizia sociale.
La legalità è spesso un optional: a tutti i livelli, il malcostume dilaga. Dai concorsi universitari truccati, al semplice menefreghismo dell'uomo della strada.
Quando qualcuno, magari di sinistra (cit. Cofferati) prova a ripristinare la legalità, c'è sempre qualche ... che blatera "la legalità non è una parola di sinistra". Complimenti.
Nel paese vi è una radicata maggioranza di persone che hanno votato nel 2001 Berlusconi. Solo davanti al disastro in cui ci troviamo ora alcuni si sono resi conto dell'assurdità che hanno commesso votando Berlusconi. Ma non se ne potevano accorgere prima? Ci voleva molto a capire che un uomo che è entrato in politica per salvare se stesso ed i suoi amici dalla giustizia avrebbe fatto solo i propri interessi? O forse chi l'ha votato pensava: "ma farà anche i nostri". Sempre a discapito di qualcun'altro, comunque. E questo qualcun'altro si è rivelato essere la maggioranza del paese.
Per me votare Silvio Berlusconi e la sua cricca non è una scelta politica, è uno stato mentale. Quale, lo lascio supporre a voi...
E' un paese poco dinamico: ormai siamo in recessione e c'è poca circolazione di moneta. Leggevo uno studio che diceva che in genere le famiglie di uno stato europeo hanno da parte circa 3 volte il Pil annuo. In Italia 7 volte questo valore. Tradotto: i soldi ci sono, ma non circolano, e più passa il tempo più perderanno di valore.
Soluzione: investire in aziende, darsi all'impresa? No, comprare case.
Finchè la bolla speculativa non scoppierà.
E' un paese senza più industrie. L'industria chimica di rilievo è sparita. L'industria farmaceutica non brevetta più niente, non fa nulla di nuovo, compra all'estero. L'industria meccanica affonda con la Fiat. Quella informatica è morta a suo tempo con l'Olivetti. L'industrai dell'energia sfrutta all'estero le capacità nucleari che ha acquisito perchè in Italia glielo abbiamo vietato.
Per reagire a questo, cosa fanno le industrie? Investono in ricerca? No grazie. In Italia la ricerca da tanto tempo è ormai solo pubblica, a differenza che nei paesi più sviluppati (Usa). Ed oramai anche quella è in declino, per ragioni che dirò dopo. Fatto sta che le industrie non investo in ricerca e formazione.
La ricerca pubblica è in declino per due ragioni: la prima, perchè questo governo sta strangolando le università. E' un fatto facilmente accertabile, bsata leggere i proclami di Piero Tosi, capo dei rettori italiani.
La seconda, più irreparabile, è dovuta ai sistemi di potere interni delle università. Tranne eccezioni rarissime, i concorsi li vincono quelli che hanno appoggi potenti. La bravura, la dedizione al lavoro sono del tutte accessorie rispetto all'essere proni al potere. Chi fa lezione oggi nelle aule universitarie spesso è stato il lacchè di chi l'ha perceduto. Certo ci saranno eccezioni. Per carità. Ma l'andazzo è questo. E gli altri paesi ci passano avanti.
Anche perchè spesso chi è competente e piano di voglia di fare prende e se ne va all'estero. Cioè, lo stato investe nell'istruzione di persone cui poi non può offrire un lavoro adatto alle proprie competenze. Geniale.
Un'altro problema, sempre connesso all'istruzione, è la scarsa qualità delle scuole. Chi si diploma oggi (ma anche quando mi sono diplomato io) o certe cose se le studia per passione in privato, o esce dalla scuola come un ignorante totale.
E questa disfatta educativa e di insegnamento si riflette anche nei comportamenti illeciti, nel malcostume politico e pure nbelle scelte politiche della popolazione. "Un popolo ha la classe politica che si merita", diceva qualcuno. Noi abbiamo davvero la classe politica che più ci rispecchia.
A questo devastante problema soluzioni non ne vedo. Forse, riqualificando il ruolo dell'insegnante (stipendi più alti, liberarlo dal timore di essere selettivo ecc...) e puntando su un grande sostengno alle famiglie (non tanto economico, ma sociale) si potrebbe fare qualcosa. Certo, gli insegnanti andrebbero selezionati meglio di come si fa adesso. Ma è solo un'idea...
Una delle poche cose che funzionasse in italia fino a poco tempo fa era l'industria del turismo. Ma oggi i prezzi sono troppo alti, la qualità delle strutture turistiche troppo scarsa, i rischi di attentati elevati e gli stranieri preferiscono starsene a casa o andarsene altrove.
L'Italia si sta trasformando nell'...
Fino a un po' di tempo fa pensavo che forse l'Europa c'avrebbe fatto da "ombrello", sia economico che politico. Ma ormai il progetto europeo sta andando sempre più a fondo, e non sono più così ottimista.
e l'Italia è lì che si sta trasformando nell'Argentina.
Buona fortuna a tutti.
C'è qualche primario/mosca bianca privo di tessere, ma è raro. Questo è anche dovuto al fatto che alcune regioni le amministrazioni di sinistra sono ininterrotte dal dopoguerra ed è inevitabile che si instaurino delle baronie. (nel mio collegio elettorale il Pc prendeva più o meno il 75% dei voti)Gargoyle
Per resto, analisi condivisibile (manca solo l'infatuazione della destra per le leggi liberticide e la sua infinita non-normalizzazione).
"Il sonno della ragione genera mostri"
Giusto, me ne sono scordato. Così tanto da dire e così poco tempo...Melchior
Quanto alla mala amministrazione della sinistra, io sono particolarmente inca.zzato perchè voto per quella parte politica, e da loro vorrei un comportamento più morale, come Fassino ed il Correntone hanno detto.
Se una persona che odio fa una stro.nzata me ne frega il giusto.
Se la stro.nzata la fa un mio amico mi ci incazzo e ci stò male... tanto per rendere l'idea...
In parte mi piace e in parte mi fa schifo
"Viviamo nell'attesa"
Questo è quello che hanno pensato un po'tutti dopo la passata legislatura. La sinistra va al potere (e c'è voluto il crollo del muro di Berlino e Mani Pulite) e si comporta come un governo democristiano, tra l'altro con i sindacati che stanno zitti.Gargoyle
Da quel governo mi aspettavo:
-Lotta all'evasione fiscale vera
-Verità sulle stragi di stato
-Impegno maggiore contro la criminalità organizzata
-Impegno per la laicità
Poi alla fine l'alternativa è un governo palesemente antipolitico e ti trovi a doverti turare il naso e votare contro.
"Il sonno della ragione genera mostri"
Politicamente non amo moltissimo berlusconi,ma sono cmq uno di centrodestra. Aborro a priori i rossi e tutti i patetici comunisti che ci sono in italia.
Per il resto,diciamo che sto bene.
< Rey > < Ken > < Juuza > < Shin > < Shu >
No, siamo troppo indietro rispetto ad altri paesi.
no, non mi piace com'é governata... e non mi riferisco solo al governo attuale ma alla politica italiana in generale...
Acclamazioni, adulazioni, servitù volontarie, spergiuri, rapide conversioni di accesi democratici, che sarebbero state comiche se non fossero state umilianti, restrizioni mentali, accomodamenti, e timori e terrori e abbandoni di amici e viltà di denunzia, insensibilità per la violata giustizia e pei quotidiani soprusi, infingimenti di non vedere e non sapere quel che ben si vedeva e si sapeva per acchetare così i rimproveri della coscienza, ignoranza circa l'andamento dei pubblici affari con congiunto e incessante bisbigliare di scandali, supino plauso di ogni detto o asserzione che venisse dall'alto e insieme incredulità per ogni notizia di carattere ufficiale; e, in mezzo a questo generale tremore, audacia degli audaci nel dare l'assalto alla fortuna, e prontezza a cogliere privati vantaggi o a soddisfare odi privati con sembianze di politico zelo, senza che alcuno osasse opporsi o protestare; tutte queste cose, insomma, che, praticate talvolta anche da uomini ai quali la società non rifiuta la sua stima, fecero esclamare al romanziere che dipinse quei tempi: "Che canaglia, la gente onesta". B. Croce
Moderazione in rosso e grassetto. Chiarimenti in privato o su MSN.
Allora siamo in 2fedex
Anche se mi "accontenterei" volentieri di Los Angele, San Francisco, Miami...
Sì certo, non lo metto in dubbio.Melchior
Ma forse in certi posti come la Toscana, dove il partito ormai si confonde con la regione e gli stessi enti locali, un bel cambio, una svolta verso una destra vera e seria non sarebbe malissimo. Così, giusto per spezzare la sequenza.
Il solo fatto è che secondo me una "destra seria", civile, laica e democratica, alla Chirac per intendersi, non esiste in Italia. E ci tocca affidarci al solito centrosinistra per evitare il disastro.