Banana Yoshimoto
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Discussione: Banana Yoshimoto

Cambio titolo
  1. #1
    Utente L'avatar di Guo Jia
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    Banana Yoshimoto

    Che ne pensate di questa scrittrice?

    Sto leggendo Kitchen, e devo ammettere che mi piace molto. E mi piace molto anche il suo stile, il suo modo di scrivere... spero che gli altri suoi libri siano altrettanto belli.
    "Quanti gioielli dormono sepolti nell'oblio e nelle tenebre, lontano dalle zappe e dalle sonde; quanti fiori effondono il profumo, dolce come un segreto, con rimpianto, nelle solitudini profonde." - Charles Baudelaire

    "Bonaire preferisce concentrarsi sull'ondeggiare delle onde piuttosto che su quello delle mie tette." - The legend of Alundra

    http://www.youtube.com/user/heita3 - ecco un genio.

  2. #2
    Bananocrate L'avatar di giobbe
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    A piccole dosi la Yoshimoto non è male.
    Abusandone però i "toni" un po' ciclostilati stancano...
    Kitchen è bellissimo, comunque, fra quelli che ho letto il più bello.

  3. #3
    Utente L'avatar di Guo Jia
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    Citazione giobbe
    A piccole dosi la Yoshimoto non è male.
    Abusandone però i "toni" un po' ciclostilati stancano...
    Kitchen è bellissimo, comunque, fra quelli che ho letto il più bello.
    A quel "tono" ci ho fatto l'abitudine, ormai... sono sopravvissuto a Baricco, che sarà mai qualche libricino della Yoshimoto?

    In ogni caso vorrei prendermi anche Hard Boiled/Hard Luck, dicono che ne valga davvero la pena.
    "Quanti gioielli dormono sepolti nell'oblio e nelle tenebre, lontano dalle zappe e dalle sonde; quanti fiori effondono il profumo, dolce come un segreto, con rimpianto, nelle solitudini profonde." - Charles Baudelaire

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  4. #4
    Bananocrate L'avatar di giobbe
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    Citazione Guo Jia
    A quel "tono" ci ho fatto l'abitudine, ormai... sono sopravvissuto a Baricco, che sarà mai qualche libricino della Yoshimoto?
    Non ho letto molto di Barricco, solo un saggio, ma non mi pare che suicidio, depressione e vago senso di morte siano suoi elementi distinitivi...

  5. #5
    Utente L'avatar di Guo Jia
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    Citazione giobbe
    Non ho letto molto di Barricco, solo un saggio, ma non mi pare che suicidio, depressione e vago senso di morte siano suoi elementi distinitivi...
    A volte Baricco è anche peggio... nei suoi libri c'è sempre qualcosa che ha a che fare con la morte o con l'inutilità e la "follia" della vita. Mi viene in mente City, ad esempio.
    E' anche vero che Baricco sa essere ironico, ma la sua ironia è amara...

    Diciamo che non sono scrittori "allegri" ^^
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  6. #6
    Shickadance L'avatar di arachnia
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    Io ho letto Kitchen e devo dire che mi ha deluso...un po' monotono e banale a mio parere...preferisco il racconto breve alla fine.

    Consiglio invece vivamente Tsugumi che è piacevole da leggere e riesce a trasportarti in un altro "mondo", ovvero la località di cui parla. E anche il personaggio che dà il nome al libro è assai carismatico.

    Diciamo che Banana ha uno stile tutto suo, che quasi si avvicina agli Shojo Manga e che tocca quasi sempre il paranormale (cosa che non apprezzo tantissimo, in verità), tanto che mi chiedo se lei stessa abbia avuto esperienze di questo tipo...

  7. #7
    Shickadance L'avatar di arachnia
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    Citazione Guo Jia
    A volte Baricco è anche peggio... nei suoi libri c'è sempre qualcosa che ha a che fare con la morte o con l'inutilità e la "follia" della vita. Mi viene in mente City, ad esempio.
    E' anche vero che Baricco sa essere ironico, ma la sua ironia è amara...

    Diciamo che non sono scrittori "allegri" ^^
    Naah, Baricco non è così tetro...certo City può essere considerato "tetro" ma credo vada letto anche sotto altri punti di vista.
    Se parliamo di Murakami, invece, direi che in effetti lì c'è gente che si suicida ovunque...e in verità anche con la Yoshimoto si assiste sovente a scene simili. Tanto che mi chiedo se i giapponesi in generale non siano più vicini di noi a questo tipo di morte, dato che il Giappone ha il più alto tasso di suicidi, o comunque uno dei più alti del mondo...

  8. #8
    Utente L'avatar di Guo Jia
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    Citazione arachnia
    Diciamo che Banana ha uno stile tutto suo, che quasi si avvicina agli Shojo Manga e che tocca quasi sempre il paranormale (cosa che non apprezzo tantissimo, in verità), tanto che mi chiedo se lei stessa abbia avuto esperienze di questo tipo...
    Sicuramente... mentre leggevo Kitchen mi sembrava di sfogliare un manga. Vedevo tutte le scene, le vignette, i paesaggi. E gli occhioni grandi e sognanti, eternamente sorpresi tipici dei personaggi degli Shojo Manga. Nessun libro mi aveva fatto questo effetto, prima d'ora.

    Forse è per questo che mi è piaciuto.

    Naah, Baricco non è così tetro...certo City può essere considerato "tetro" ma credo vada letto anche sotto altri punti di vista.
    Beh, prendiamo Oceanomare allora
    In alcune sue parti il romanzo è scabroso fino all'inverosimile. Un collage impressionista di morte e sangue.

    Si, sono due stili diversi, ma sia Baricco che Banana hanno una predisposizione per l'impressionismo-pessimismo.
    Ed entrambi, volendo, possono essere interpretati come degli scrittori "positivi"... anche se è decisamente faticoso.

    Di Banana ho letto ancora ben poco, per cui potrebbe essere troppo presto per dare un giudizio... ma ho questa sensazione.

    Tanto che mi chiedo se i giapponesi in generale non siano più vicini di noi a questo tipo di morte, dato che il Giappone ha il più alto tasso di suicidi, o comunque uno dei più alti del mondo...
    Il Giappone è la terra dei samurai, del seppuku-harakiri. Il suicidio è insito nella sua cultura, e non viene considerato così negativamente come possiamo pensare noi occidentali.
    Certo, la cultura giapponese è cambiata parecchio negli ultimi cinquant'anni... ma se pensiamo ai kamikaze, quelli veri, che si schiantavano sulle navi americane senza battere ciglio nel corso della seconda guerra mondiale, allora ci rendiamo conto di quanto la loro cultura sia diversa dalla nostra.
    Non era certo il fondamentalismo religioso a spingerli alla morte... una morte atroce, tra l'altro.

    Diciamo che in Giappone la vita di un singolo individuo vale ben poco... dire "io", nella terra del Sol Levante, è (o era) motivo di vergogna, o quasi.
    E i giovani sono inevitabilmente influenzati da questo bagaglio culturale.

    Ci sono tante cose che dovremmo imparare dai giapponesi... dovremmo imparare soprattutto ad essere un po' più umili. Spesso commettiamo l'errore di credere che l'universo giri intorno ad un unico punto fermo, noi stessi.
    Ma c'è anche il rovescio della medaglia... dare alla propria vita un valore nullo.
    E se c'è una cosa che sarebbe meglio evitare di assimilare dalla cultura giapponese, è proprio questa: la tendenza a buttare la vita.
    "Quanti gioielli dormono sepolti nell'oblio e nelle tenebre, lontano dalle zappe e dalle sonde; quanti fiori effondono il profumo, dolce come un segreto, con rimpianto, nelle solitudini profonde." - Charles Baudelaire

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  9. #9
    Utente L'avatar di emiliano
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    Ho letto solo Kitchen e N.P., li ho apprezzati.
    Visto che parliamo di giappone, ti consiglio Haruki Murakami, se non hai mai letto nulla. Uno dei miei scrittori preferiti.

  10. #10
    Utente L'avatar di Tigereye
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    E' una zoccola

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