La Ricerca in Italia
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Visualizza Risultati Sondaggio: La fuga dei cervelli ed i problemi della Ricerca italiana: cosa ne pensate?

Partecipanti
72. Non puoi votare in questo sondaggio
  • La fuga dei cervelli è un bene. Gli scienziati sono un pericolo per l'Italia

    1 1,39%
  • Non mi interessa il problema. Gli scienziati non aiutano la società, sono inutili

    1 1,39%
  • E' un problema grave cui si deve porre rimedio

    66 91,67%
  • Non so - Non sono informato

    8 11,11%
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Discussione: La Ricerca in Italia

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  1. #1
    Utente
    Registrato il
    09-03
    Messaggi
    21.046

    La Ricerca in Italia

    Cosa ne pensate dello stato della ricerca scientifica in Italia?
    Vengono erogati soldi sufficienti a questo settore?
    O bisognerebbe incentivare di più la ricerca privata? Ma sei privati non investono che fare?
    Le Università reclamano soldi per interessi di parte o per poter davvero svolgere il proprio lavoro?

    La fuga dei cervelli: ogni anno migliaia di laureati italiani lasciano il proprio paese per andare all'estero.
    Per guadagnare di più, per fare cose che in Italia non si possono fare per mancanza di fondi o per divieto legislativo. Per avere una sistemazione che in Italia non è possibile avere a causa del nepotismo nelle Università.
    E' un bene tutto questo?
    Sono persone di cui si possa fare a meno?
    L'Italia può andare avanti trascurando la ricerca scientifica?

    A voi, invitandovi a a mantenere la discussione su livelli pienamente civili.

    http://cnu.cineca.it/docum05/ricerca.html

  2. #2
    boh L'avatar di Jack89
    Registrato il
    11-03
    Località
    Bolzano (Alto Adige)
    Messaggi
    13.902
    Assolutamente no, la situazione è piuttosto tragica, ed è così da diversi anni, non solo dall'inizio dell'attuale legislatura.

    Pochi mesi fa avevano pure fatto un'interessantissimo documentario su Raitre dedicato interamente alla situazione della ricerca in Italia e paragonata a quella estera.

    Tra le decine di casi ne riporto uno clamoroso:

    Uno studente viene per futili e improbabili motivi bocciato presso il Dipartimento di Informatica di non so quale Università in Italia, sto qui va in una prestigiosa università danese, e diventa professore universitario di informatica, e lo è da diversi anni, ha compiuto studi prestigiosi a livello europeo e mondiale.

    Edit: Nel sondaggio ho messo che è un problema grave e che andrebbe risolto.


  3. #3
    Matrice
    Ospite
    Assolutamente no, la situazione è piuttosto tragica, ed è così da diversi anni, non solo dall'inizio dell'attuale legislatura.

    Pochi mesi fa avevano pure fatto un'interessantissimo documentario su Raitre dedicato interamente alla situazione della ricerca in Italia e paragonata a quella estera.

    Tra le decine di casi ne riporto uno clamoroso:

    Uno studente viene per futili e improbabili motivi bocciato presso il Dipartimento di Informatica di non so quale Università in Italia, sto qui va in una prestigiosa università danese, e diventa professore universitario di informatica, e lo è da diversi anni, ha compiuto studi prestigiosi a livello europeo e mondiale.

    Edit: Nel sondaggio ho messo che è un problema grave e che andrebbe risolto.

    Esatto, speriamo per il futuro!!!!!

  4. #4
    Ogni lasciata è persa L'avatar di iMaX
    Registrato il
    05-03
    Località
    : àtilacoL
    Messaggi
    26.917
    voglio vedere chi sarà in grado di dire che non è una tragedia...siamo il paese europeo più arretrato, ormai viaggiamo a braccetto con Turchia e Portogallo...
    Amici,
    per questioni di tempo mi è impossibile controllare contemporaneamente tutte le sezioni del forum.

    Per qualsiasi necessità Vi invito caldamente a:

    • Usare il tasto "Segnala"
    • Citarmi/Quotarmi all'interno delle discussioni
    • Inviarmi un MP

    Grazie!

  5. #5
    C'thulhu fhtagn!
    Registrato il
    07-04
    Località
    The Threshold
    Messaggi
    19.230
    Fosse per me stanzierei somme ingentissime nella ricerca e combatterei strenuamente la fuga di cervelli



  6. #6
    Utente
    Registrato il
    09-03
    Messaggi
    21.046
    Sarebbero tanti i problemi da dibattere.
    Incomincio da quello del nepotismo, non perchè sia più importante ma perchè è più accessibile.

    Succede spesso che nelle università ci siano intere famiglie. Tutta gente imparentata, con lo stesso cognome, che in genere si occupa delle stesse cose. Questo non è un male a priori.
    Diventa un male nel momento in cui la selezione per accedere ai posti fissi nelle università (che sono sempre di meno...) viene fatta in base ai vincoli famigliari anzichè sulle competenze.
    All'estero non succede questo.
    Come mai, secondo voi?

  7. #7
    Neo-Atlantideo L'avatar di Marcus85
    Registrato il
    12-02
    Località
    Toronto (ON) - Canada
    Messaggi
    8.360
    Sono d'accordo con iMaX. La situazione della ricerca in Italia è critica. Per quanto esistano dei poli di eccellenza, in campi circoscritti, la larga parte dell'infrastruttura italiana, per quanto riguarda la ricerca è estremamente arretrata. Mancano i finanziamenti e gli investimenti, sia pubblici che privati, e mancano anche laboratori e centri di ricerca di fama internazionale, con poche eccezioni, che si diradano soprattutto se si considerano i settori dell'alta tecnologia, nei quali l'Italia ha già accumulato ritardi difficilmente colmabili, anche a causa di vincoli legislativi.
    E' sorprendente che paesi in via di sviluppo, come la Cina, abbiano compreso le potenzialità della ricerca. In particolare, gli investimenti in ricerca, sia essa ricerca di base o applicata, hanno un ritorno medio per il sistema pubblico nell'ordine del 33%, un rientro molto superiore a qualsiasi altra forma di incentivazione, interventi fiscali inclusi.
    In questo quadro desolante, e a fronte di questa miopia, che è sia politica che economica, fanno quasi sorridere i piani varati dal ministro Moratti per incentivare la ricerca applicata nelle imprese, lasciando invece ad altri i settori della ricerca pura, come se le due componenti fossero liberamente scindibili.
    La realtà che lo Stato e la società paga, in termini di costo dell'istruzione e della formazione universitaria, molte decine di migliaia di Euro per la formazione di un ricercatore, con il risultato che, a seguito della "fuga dei cervelli" nel settore della ricerca e della quasi totale assenza di sbocchi professionali soddisfacenti e adeguatamente remunerativi, non si ha alcun rientro da questi investimenti. Sulla ricerca ottengono invece ricavi i paesi ospiti, che danno asilo ai ricercatori. Anche per questo motivo è necessario arginare il fenomeno, devolvendo quote significative del PIL nell'incentivazione della ricerca e nella creazione di poli di eccellenza sotto questo profilo, che risultino attrattivi anche a livello internazionale. Ciò non può tuttavia prescindere da una riforma dei concorsi, che premi effettivamente il merito, e non le conoscenze o relazioni di parentela.
    Repubblica della nuova Atlantide 1,2,3

    GLI DEI TORNERANNO (?)

    Moderazione in rosso e grassetto.Chiarimenti ne Il forum del forum o in privato.

  8. #8
    Utente
    Registrato il
    09-03
    Messaggi
    21.046
    Citazione Marcus85
    Mancano i finanziamenti e gli investimenti, sia pubblici che privati,[...]
    E' sorprendente che paesi in via di sviluppo, come la Cina, abbiano compreso le potenzialità della ricerca.[...]
    In questo quadro desolante, e a fronte di questa miopia, che è sia politica che economica, fanno quasi sorridere i piani varati dal ministro Moratti per incentivare la ricerca applicata nelle imprese, lasciando invece ad altri i settori della ricerca pura, come se le due componenti fossero liberamente scindibili.
    La realtà che lo Stato e la società paga, in termini di costo dell'istruzione e della formazione universitaria, molte decine di migliaia di Euro per la formazione di un ricercatore, con il risultato che, a seguito della "fuga dei cervelli" nel settore della ricerca e della quasi totale assenza di sbocchi professionali soddisfacenti e adeguatamente remunerativi, non si ha alcun rientro da questi investimenti. [...]. Ciò non può tuttavia prescindere da una riforma dei concorsi, che premi effettivamente il merito, e non le conoscenze o relazioni di parentela.
    Quoto in toto.
    Si stanno sommando due aspetti negativi.
    Uno esterno, ed è la scarsa quantità di fondi destinati alla ricerca devoluti da stato e privati.
    L'altro è un malcostume interno all'università: il posto spesso lo ottengono parenti e leccapiedi, non chi merita davvero.

  9. #9
    Utente
    Registrato il
    09-04
    Messaggi
    7.149
    La burocrazia unita ai favoritismi e' uno dei cancri del nostro paese



  10. #10

  11. #11
    Utente L'avatar di ELEKTRON
    Registrato il
    04-05
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    656
    E' uguale alla scuola Italiana: fa letteralmente schifo

  12. #12
    Utente L'avatar di ELEKTRON
    Registrato il
    04-05
    Messaggi
    656
    Citazione Gargoyle
    Quoto in toto.
    Si stanno sommando due aspetti negativi.
    Uno esterno, ed è la scarsa quantità di fondi destinati alla ricerca devoluti da stato e privati.
    L'altro è un malcostume interno all'università: il posto spesso lo ottengono parenti e leccapiedi, non chi merita davvero.
    Ne so qualcosa... Si va avanti così dalle elementari se è per questo...

  13. #13
    Utente
    Registrato il
    09-03
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    21.046
    Citazione ELEKTRON
    E' uguale alla scuola Italiana: fa letteralmente schifo
    Secondo me è meglio l'università.
    La scuola non ha il problema del nepotismo, ma quello della scarsissima preparazione di molti docenti e della scarsa motivazione degli stessi.
    I docenti universitari, anche quelli che non meriterebbero il posto che ricoprono, in genere sono comunque accetabilmente preparati.

  14. #14
    The Right Swedish L'avatar di Fabry1999
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    1.972
    Citazione Gargoyle
    Sarebbero tanti i problemi da dibattere.
    Incomincio da quello del nepotismo, non perchè sia più importante ma perchè è più accessibile.

    Succede spesso che nelle università ci siano intere famiglie. Tutta gente imparentata, con lo stesso cognome, che in genere si occupa delle stesse cose. Questo non è un male a priori.
    Diventa un male nel momento in cui la selezione per accedere ai posti fissi nelle università (che sono sempre di meno...) viene fatta in base ai vincoli famigliari anzichè sulle competenze.
    All'estero non succede questo.
    Come mai, secondo voi?
    Perchè il tengo famiglia da noi tira moltissimo
    SOCING!

  15. #15
    Mezzala L'avatar di frankie85
    Registrato il
    02-05
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    Asti
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    57.278
    purtroppo penso che in italia non ci sia abbastanza supporto per i giovani che sia avvicinano alla scienza (e non solo),quindi la conseguenza immediata è la fuga all'estero...bisognerebbe dare incentivi a queste persone,altrimenti chi ci rimette è lo stato intero...

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