Istat: Pil +0,7%
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Discussione: Istat: Pil +0,7%

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  1. #1
    101 Airborne L'avatar di maverick84
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    Messaggio Istat: Pil +0,7%

    Il Tesoro: l'economia italiana esce formalmente dalla recessione
    Istat: Pil nel secondo trimestre 2005 a +0,7%

    Si tratta dell'incremento maggiore dal primo trimestre 2001, cioè da prima dell'11 settembre. Pezzotta: movimento ancora modesto


    ROMA - Economia italiana in ripresa nel secondo trimestre del 2005. Il Pil italiano, destagionalizzato e corretto per giorni lavorativi, è salito infatti nel secondo trimestre 2005 dello 0,7% rispetto al primo trimestre dell'anno. Si tratta dell'incremento maggiore dal primo trimestre 2001, cioè da prima dell'11 settembre. Lo annuncia l'Istat precisando che in base alle stime preliminari il Pil è salito dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre del 2004.

    LA NOTA DEL TESORO - La stima dell'Istat sul pil del secondo trimestre segna l'uscita dalla recessione. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze sottolinea in una nota che «il dato del Pil trimestrale comunicato oggi dall'Istat riflette, al di là delle aspettative, i segnali positivi già ricordati dal Ministro Domenico Siniscalco sia in Parlamento sia all'assemblea dell'ABI, quando aveva affermato - già un mese fa - che l'Italia era uscita dalla recessione.
    Il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco (Emblema)
    Tiene la domanda interna, aumentano le esportazioni. L'accentuata varianza della serie statistica del Pil - prosegue la nota di via XX Settembre - pone in luce una mutata natura del ciclo, con alti e bassi più accentuati che in passato. È interesse di tutti consolidare questi andamenti e trasformare il dato trimestrale, che è il più elevato dal 2001, in una tendenza positiva. Il Governo proseguirà - rafforzandola - la linea di politica economica», conclude la nota del minsitero.

    BERLUSCONI SODDISFATTO - Il positivo dato sul Pil comunicato dall'Istat ha prodotto commenti di soddisfazione da parte di diversi esponenti della maggioranza di governo. Primo fra tutti il premier Silvio Berlusconi per il quale «Il dato sul prodotto interno lordo smentisce le Cassandre del "tutto va male" e dimostra che l'economia tiene, che gli italiani sanno reagire e stanno reagendo». « I segnali di ripresa - aggiunge il premier - ci sono ed inducono a ristabilire quel clima di fiducia che è essenziale per le famiglie e per le imprese. La svolta c'è stata e la crescita appare a portata di mano nonostante il quotidiano tentativo di una sinistra catastrofista e distruttrice di creare un clima pessimista, con il supporto di molti media e con il risultato di frenare i consumi e gli investimenti».

    GLI ALTRI COMMENTI - Il dato Istat sulla crescita del Pil nel secondo trimestre suona come «campane a morto per le Cassandre del declinismo» sottolinea il ministro per l'Innovazione Tecnologica Lucio Stanca. «Il dato dell'andamento del Pil - continua il ministro - è molto positivo soprattutto in relazione all'ampiezza del recupero rispetto ai mesi precedenti. Questo è un segnale che l'economia italiana è viva». Secondo Stanca «sono 3 i settori che in questo momento limitano la nostra capacità di crescita economica: tessile, calzaturiero e l'auto. Ma molti altri comparti presentano segni di grande vitalità».
    «C'è piena soddisfazione. Questi buoni dati, nonostante le polemiche politiche del nostro Paese, sono il riscontro dell'azione del Governo. Questo significa che le iniziative strutturali che abbiamo intrapreso danno fiducia e rendono i mercati più affidabili» aggiunge il ministro della Funzione Pubblica, Mario Baccini.
    «Siamo usciti dal tunnel della recessione» spiega il vice ministro alle Attività produttive Adolfo Urso. «I dati Istat smentiscono le cassandre del catastrofismo. Sicuramente, sono numeri incoraggianti, superiori alle aspettative, che segnano una significativa e importante inversione di tendenza, supportata anche dalla sensibile crescita delle esportazioni».

    I SINDACATI - Ma al contrario del centrodestra il fronte sindacale invita alla prudenza. «I dati del Pil non mi riempiono di entusiamo nè di altro. E' ancora un movimento molto modesto per dire che siamo ad una svolta dell'economia italiana» sottolinea il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta. «Non si può sempre parlare della situazione economica italiana guardando ai dati congiunturali che variano rapidamente, ma ai problemi strutturali sui quali bisogna intervenire: vale a dire affrontare il divario nord-sud, il reddito dei lavoratori, la politica energetica».
    «Mi sembra che dal Tesoro si facciano professioni di ottimismo fuori luogo. La situazione economica è gravissima e spargere cloroformio non serve a niente se non a far morire il paziente» aggiunge Paolo Pirani, segretario confederale della Uil. Secondo Pirani «il problema è tornare a produrre ricchezza» e per fare questo «occorrono misure decise e precise da parte del Parlamento».

    www.corriere.it
    ----------------------------------------------------------------------

    Credo sia un'ottima notizia,finalmente esistono dei dati di una ripresa dell'economia italiana.E' un dato importante anche perchè è il maggior incremento dall'11 settembre.
    Spero sia soltanto l'inizio e di riuscire a vedere in positivo anche i tre settori di cui parla Stanca nell'articolo..
    Adesso tocca a voi,che ne pensate?
    "I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti"
    Ennio Flaiano


  2. #2
    Gold Saint di Gemini L'avatar di Blacktiger
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    mah non saprei, sarà che ho una certa prevenzione contro questo governo, ma ho l'impressione che non sia tutto così rose e fiori.non sono un esperto di economia ma non credo che bastino pochi dati per dire che l'economia di una paese sia in ripresa; non ci credero finchè non vedrò un abbassamento dei prezzi ed una diminuzione del costo della vita che negli ultimi anni è arrivato alle stelle

  3. #3
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    Citazione Blacktiger
    mah non saprei, sarà che ho una certa prevenzione contro questo governo, ma ho l'impressione che non sia tutto così rose e fiori.non sono un esperto di economia ma non credo che bastino pochi dati per dire che l'economia di una paese sia in ripresa; non ci credero finchè non vedrò un abbassamento dei prezzi ed una diminuzione del costo della vita che negli ultimi anni è arrivato alle stelle
    Penso che un dato del genere ai tempi dei governi ulivisti venisse etichettato come "distastroso".
    Anche così, le stime parlano di una crescita zero del Pil nel 2005.

    PS: l'11 settembre secondo me c'entra poco. L'economia americana marcia a passo spedito da tempo, e loro l'attacco l'hanno subìto in prima persona.

  4. #4
    Inuyasha89
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    Citazione Blacktiger
    mah non saprei, sarà che ho una certa prevenzione contro questo governo, ma ho l'impressione che non sia tutto così rose e fiori.non sono un esperto di economia ma non credo che bastino pochi dati per dire che l'economia di una paese sia in ripresa; non ci credero finchè non vedrò un abbassamento dei prezzi ed una diminuzione del costo della vita che negli ultimi anni è arrivato alle stelle
    Quoto!

  5. #5
    Looking 4 a Wii L'avatar di volpegrigia
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    Citazione maverick84
    Il Tesoro: l'economia italiana esce formalmente dalla recessione
    Istat: Pil nel secondo trimestre 2005 a +0,7%

    Si tratta dell'incremento maggiore dal primo trimestre 2001, cioè da prima dell'11 settembre. Pezzotta: movimento ancora modesto


    ROMA - Economia italiana in ripresa nel secondo trimestre del 2005. Il Pil italiano, destagionalizzato e corretto per giorni lavorativi, è salito infatti nel secondo trimestre 2005 dello 0,7% rispetto al primo trimestre dell'anno. Si tratta dell'incremento maggiore dal primo trimestre 2001, cioè da prima dell'11 settembre. Lo annuncia l'Istat precisando che in base alle stime preliminari il Pil è salito dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre del 2004.

    LA NOTA DEL TESORO - La stima dell'Istat sul pil del secondo trimestre segna l'uscita dalla recessione. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze sottolinea in una nota che «il dato del Pil trimestrale comunicato oggi dall'Istat riflette, al di là delle aspettative, i segnali positivi già ricordati dal Ministro Domenico Siniscalco sia in Parlamento sia all'assemblea dell'ABI, quando aveva affermato - già un mese fa - che l'Italia era uscita dalla recessione.
    Il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco (Emblema)
    Tiene la domanda interna, aumentano le esportazioni. L'accentuata varianza della serie statistica del Pil - prosegue la nota di via XX Settembre - pone in luce una mutata natura del ciclo, con alti e bassi più accentuati che in passato. È interesse di tutti consolidare questi andamenti e trasformare il dato trimestrale, che è il più elevato dal 2001, in una tendenza positiva. Il Governo proseguirà - rafforzandola - la linea di politica economica», conclude la nota del minsitero.

    BERLUSCONI SODDISFATTO - Il positivo dato sul Pil comunicato dall'Istat ha prodotto commenti di soddisfazione da parte di diversi esponenti della maggioranza di governo. Primo fra tutti il premier Silvio Berlusconi per il quale «Il dato sul prodotto interno lordo smentisce le Cassandre del "tutto va male" e dimostra che l'economia tiene, che gli italiani sanno reagire e stanno reagendo». « I segnali di ripresa - aggiunge il premier - ci sono ed inducono a ristabilire quel clima di fiducia che è essenziale per le famiglie e per le imprese. La svolta c'è stata e la crescita appare a portata di mano nonostante il quotidiano tentativo di una sinistra catastrofista e distruttrice di creare un clima pessimista, con il supporto di molti media e con il risultato di frenare i consumi e gli investimenti».

    GLI ALTRI COMMENTI - Il dato Istat sulla crescita del Pil nel secondo trimestre suona come «campane a morto per le Cassandre del declinismo» sottolinea il ministro per l'Innovazione Tecnologica Lucio Stanca. «Il dato dell'andamento del Pil - continua il ministro - è molto positivo soprattutto in relazione all'ampiezza del recupero rispetto ai mesi precedenti. Questo è un segnale che l'economia italiana è viva». Secondo Stanca «sono 3 i settori che in questo momento limitano la nostra capacità di crescita economica: tessile, calzaturiero e l'auto. Ma molti altri comparti presentano segni di grande vitalità».
    «C'è piena soddisfazione. Questi buoni dati, nonostante le polemiche politiche del nostro Paese, sono il riscontro dell'azione del Governo. Questo significa che le iniziative strutturali che abbiamo intrapreso danno fiducia e rendono i mercati più affidabili» aggiunge il ministro della Funzione Pubblica, Mario Baccini.
    «Siamo usciti dal tunnel della recessione» spiega il vice ministro alle Attività produttive Adolfo Urso. «I dati Istat smentiscono le cassandre del catastrofismo. Sicuramente, sono numeri incoraggianti, superiori alle aspettative, che segnano una significativa e importante inversione di tendenza, supportata anche dalla sensibile crescita delle esportazioni».

    I SINDACATI - Ma al contrario del centrodestra il fronte sindacale invita alla prudenza. «I dati del Pil non mi riempiono di entusiamo nè di altro. E' ancora un movimento molto modesto per dire che siamo ad una svolta dell'economia italiana» sottolinea il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta. «Non si può sempre parlare della situazione economica italiana guardando ai dati congiunturali che variano rapidamente, ma ai problemi strutturali sui quali bisogna intervenire: vale a dire affrontare il divario nord-sud, il reddito dei lavoratori, la politica energetica».
    «Mi sembra che dal Tesoro si facciano professioni di ottimismo fuori luogo. La situazione economica è gravissima e spargere cloroformio non serve a niente se non a far morire il paziente» aggiunge Paolo Pirani, segretario confederale della Uil. Secondo Pirani «il problema è tornare a produrre ricchezza» e per fare questo «occorrono misure decise e precise da parte del Parlamento».

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    Credo sia un'ottima notizia,finalmente esistono dei dati di una ripresa dell'economia italiana.E' un dato importante anche perchè è il maggior incremento dall'11 settembre.
    Spero sia soltanto l'inizio e di riuscire a vedere in positivo anche i tre settori di cui parla Stanca nell'articolo..
    Adesso tocca a voi,che ne pensate?
    vogliono la botte piena e la moglie ubriaca.... non si accontentano mai! vabbè che sono l'opposizione, ma tutto questo accanirsi in modo barzellettistico su Berlusconi mi sembra troppo: non sono obbiettivi, dunque incoerenti. e ancora

  6. #6
    boh L'avatar di Jack89
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    Citazione Gargoyle
    Penso che un dato del genere ai tempi dei governi ulivisti venisse etichettato come "distastroso".
    Anche così, le stime parlano di una crescita zero del Pil nel 2005.

    PS: l'11 settembre secondo me c'entra poco. L'economia americana marcia a passo spedito da tempo, e loro l'attacco l'hanno subìto in prima persona.
    1) Ai tempi dei governi ulivisti non c'era una crisi economica così profonda.

    2) Esci dal gioco per favore, guarda la realtà.
    L'economia americana è stata duramente provata, e incombe una crisi economica non da ridere, che è stata uno dei cavalli di battaglia dei democratici alle ultime elezioni.


  7. #7
    AttrattoreStrano
    Ospite
    Citazione maverick84
    Il Tesoro: l'economia italiana esce formalmente dalla recessione
    Istat: Pil nel secondo trimestre 2005 a +0,7%

    Si tratta dell'incremento maggiore dal primo trimestre 2001, cioè da prima dell'11 settembre. Pezzotta: movimento ancora modesto


    ROMA - Economia italiana in ripresa nel secondo trimestre del 2005. Il Pil italiano, destagionalizzato e corretto per giorni lavorativi, è salito infatti nel secondo trimestre 2005 dello 0,7% rispetto al primo trimestre dell'anno. Si tratta dell'incremento maggiore dal primo trimestre 2001, cioè da prima dell'11 settembre. Lo annuncia l'Istat precisando che in base alle stime preliminari il Pil è salito dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre del 2004.

    LA NOTA DEL TESORO - La stima dell'Istat sul pil del secondo trimestre segna l'uscita dalla recessione. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze sottolinea in una nota che «il dato del Pil trimestrale comunicato oggi dall'Istat riflette, al di là delle aspettative, i segnali positivi già ricordati dal Ministro Domenico Siniscalco sia in Parlamento sia all'assemblea dell'ABI, quando aveva affermato - già un mese fa - che l'Italia era uscita dalla recessione.
    Il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco (Emblema)
    Tiene la domanda interna, aumentano le esportazioni. L'accentuata varianza della serie statistica del Pil - prosegue la nota di via XX Settembre - pone in luce una mutata natura del ciclo, con alti e bassi più accentuati che in passato. È interesse di tutti consolidare questi andamenti e trasformare il dato trimestrale, che è il più elevato dal 2001, in una tendenza positiva. Il Governo proseguirà - rafforzandola - la linea di politica economica», conclude la nota del minsitero.

    BERLUSCONI SODDISFATTO - Il positivo dato sul Pil comunicato dall'Istat ha prodotto commenti di soddisfazione da parte di diversi esponenti della maggioranza di governo. Primo fra tutti il premier Silvio Berlusconi per il quale «Il dato sul prodotto interno lordo smentisce le Cassandre del "tutto va male" e dimostra che l'economia tiene, che gli italiani sanno reagire e stanno reagendo». « I segnali di ripresa - aggiunge il premier - ci sono ed inducono a ristabilire quel clima di fiducia che è essenziale per le famiglie e per le imprese. La svolta c'è stata e la crescita appare a portata di mano nonostante il quotidiano tentativo di una sinistra catastrofista e distruttrice di creare un clima pessimista, con il supporto di molti media e con il risultato di frenare i consumi e gli investimenti».

    GLI ALTRI COMMENTI - Il dato Istat sulla crescita del Pil nel secondo trimestre suona come «campane a morto per le Cassandre del declinismo» sottolinea il ministro per l'Innovazione Tecnologica Lucio Stanca. «Il dato dell'andamento del Pil - continua il ministro - è molto positivo soprattutto in relazione all'ampiezza del recupero rispetto ai mesi precedenti. Questo è un segnale che l'economia italiana è viva». Secondo Stanca «sono 3 i settori che in questo momento limitano la nostra capacità di crescita economica: tessile, calzaturiero e l'auto. Ma molti altri comparti presentano segni di grande vitalità».
    «C'è piena soddisfazione. Questi buoni dati, nonostante le polemiche politiche del nostro Paese, sono il riscontro dell'azione del Governo. Questo significa che le iniziative strutturali che abbiamo intrapreso danno fiducia e rendono i mercati più affidabili» aggiunge il ministro della Funzione Pubblica, Mario Baccini.
    «Siamo usciti dal tunnel della recessione» spiega il vice ministro alle Attività produttive Adolfo Urso. «I dati Istat smentiscono le cassandre del catastrofismo. Sicuramente, sono numeri incoraggianti, superiori alle aspettative, che segnano una significativa e importante inversione di tendenza, supportata anche dalla sensibile crescita delle esportazioni».

    I SINDACATI - Ma al contrario del centrodestra il fronte sindacale invita alla prudenza. «I dati del Pil non mi riempiono di entusiamo nè di altro. E' ancora un movimento molto modesto per dire che siamo ad una svolta dell'economia italiana» sottolinea il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta. «Non si può sempre parlare della situazione economica italiana guardando ai dati congiunturali che variano rapidamente, ma ai problemi strutturali sui quali bisogna intervenire: vale a dire affrontare il divario nord-sud, il reddito dei lavoratori, la politica energetica».
    «Mi sembra che dal Tesoro si facciano professioni di ottimismo fuori luogo. La situazione economica è gravissima e spargere cloroformio non serve a niente se non a far morire il paziente» aggiunge Paolo Pirani, segretario confederale della Uil. Secondo Pirani «il problema è tornare a produrre ricchezza» e per fare questo «occorrono misure decise e precise da parte del Parlamento».

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    Credo sia un'ottima notizia,finalmente esistono dei dati di una ripresa dell'economia italiana.E' un dato importante anche perchè è il maggior incremento dall'11 settembre.
    Spero sia soltanto l'inizio e di riuscire a vedere in positivo anche i tre settori di cui parla Stanca nell'articolo..
    Adesso tocca a voi,che ne pensate?
    i giudizi se si esce o no dalla recessione non si danno nell'arco di un trimestre e con punti percentuali dello 0,7; se si era usciti un solo trimestre poteva avere tranquillamente una crescita superiore all'1%. I conti si fanno alla fine....i cavalli se vedono all'arrivo, le bucie c'hanno le gambe corte ecc.. ecc..

  8. #8
    EXEC_SPHILIA/. ♥ L'avatar di Glenn
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    Era... vediamo... ovvio? Dopo una caduta simile, quasi per inerzia c'è un momento di ripresa.
    Ora, speriamo che non si adagino troppo sugli allori... fosse per me, terrei alzata la guardia almeno fino a metà dell'anno prossimo...

  9. #9
    AttrattoreStrano
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    Citazione Glenn
    Era... vediamo... ovvio? Dopo una caduta simile, quasi per inerzia c'è un momento di ripresa.
    Ora, speriamo che non si adagino troppo sugli allori... fosse per me, terrei alzata la guardia almeno fino a metà dell'anno prossimo...
    ......questo è un governo che si può adagiare sugli allori?
    hanno fatto dei danni allucinanti; anche a sinistra non è che ci siano esattamente dei geni, ma questo governo è stato il peggiore dal 1920.

  10. #10
    Che eleganza! L'avatar di jindua
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    Non è affatto detto che la crescita del pil corrisponda sempre e comunque ad un arricchimento del ns bel paese.

    Vi ripropongo il quesito che Grillo fa nei suoi spettacoli: se crolla un ponte siamo più poveri o più ricchi?

    Risposta: siamo di certo più poveri, ma il pil ingrassa, perché qualche azienda fatturerà i lavori di riparazione e manutenzione di tale ponte.

    Gran parte del pil italiano sono sfighe.

  11. #11
    Araldo della Dea
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    Anch'io direi di aspettare a gioire. Insomma, è vero, è una nota positiva, ma bisogna vedere come prosegue il concerto...




    E tra l'altro lo 0,7% non mi sembra così tanto. Ma sono piuttosto ignorante in materia.


  12. #12
    Life mission: Failed L'avatar di xboy84
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    si ok...pil +0,7...ma non mi interessa se l' inflazione aumenta in modo spropositato...il PIL misura la ricchezza del paese: misura 2 cose: il reddito totale dei componenti della società e la spesa totale per i prodotti della socetà stessa...

    se si aumentano ancora un po' gli stipendi i politici faranno aumentare il pil...

    PIL= consumo+investimenti+spesa pubblica+(esportazioni-importazioni)




    è un dato che va confrontato con altri valori, appunto con l' inflazione (variazione(in questo caso aumento) dei prezzi dei beni)
    se il pil aumenta del 0,7% e l' inflazione del 2% il nostro potere d' acquisto diminuisce...

    quello che mi fa ridere è che nei TG l' economia è sempre taciuta e fatta stare in pochi secondi ...ora salta fuori questo dato (non so come sia stato calcolato) e tutti i tg lo mettono come primo servizio come fosse una notizia sensazionale!!! ci prendono proprio per dei babbei...rifletteteci...

    (io non mi ricordo alla perfezione queste cose...se qualche d' uno più esperto di me vuole correggermi...ho nozioni universitarie non realtà)

  13. #13
    Neo-Atlantideo L'avatar di Marcus85
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    Mentre il PIL, secondo stime ISTAT, cresce dello 0,7% rispetto ai valori dello scorso già disastroso trimestre, l'inflazione registra l'incremento più significativo nel secondo trimestre dal 2003, attestandosi al 2,1%. Provo solo pena per un governo che trastullandosi con questa vittoria di pirro pronostica rose e fiori sul nero futuro del paese, senza di fatto avere ad oggi adottato nessuna delle misure, urgenti quanto necessarie, richieste dalla criticità della situazione economica attuale.
    Repubblica della nuova Atlantide 1,2,3

    GLI DEI TORNERANNO (?)

    Moderazione in rosso e grassetto.Chiarimenti ne Il forum del forum o in privato.

  14. #14
    Nothing to no one L'avatar di Toad
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    Il PIL sarà cresciuto del 0,7% ma la produzione industriale è calata del 3%.

    Ormai tutte le scuse che dicono quelli della Casa della LIbertà non reggono più,la crisi economica italiana è derivata da una crisi strutturale,non da eventi.

  15. #15
    Gold Saint di Gemini L'avatar di Blacktiger
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    Citazione xboy84
    si ok...pil +0,7...ma non mi interessa se l' inflazione aumenta in modo spropositato...il PIL misura la ricchezza del paese: misura 2 cose: il reddito totale dei componenti della società e la spesa totale per i prodotti della socetà stessa...

    se si aumentano ancora un po' gli stipendi i politici faranno aumentare il pil...

    PIL= consumo+investimenti+spesa pubblica+(esportazioni-importazioni)




    è un dato che va confrontato con altri valori, appunto con l' inflazione (variazione(in questo caso aumento) dei prezzi dei beni)
    se il pil aumenta del 0,7% e l' inflazione del 2% il nostro potere d' acquisto diminuisce...

    quello che mi fa ridere è che nei TG l' economia è sempre taciuta e fatta stare in pochi secondi ...ora salta fuori questo dato (non so come sia stato calcolato) e tutti i tg lo mettono come primo servizio come fosse una notizia sensazionale!!! ci prendono proprio per dei babbei...rifletteteci...

    (io non mi ricordo alla perfezione queste cose...se qualche d' uno più esperto di me vuole correggermi...ho nozioni universitarie non realtà)
    hai ragione, e infatti non mi sembra ci sia stato ultimamente un aumento degli stipendi ma solo una crescita vertiginosa dei prezzi; e poi la cosa più odiosa è che si diano all'euro colpe che in realtà non ha, non credo onestamente che questo aumento spropositato dei prezzi (praticamente raddopiati dal 2000/2001) sia dovuto al cambio di moneta ma ai commercianti che hanno approfittato della situazione per alzare i prezzi, oltre che, ovviamente al governo che ha creato una situazione economica disastrosa. anche perchè in altri paesi europei non si è registrato un fenomeno di questo tipo. infine io personalmente avrei lasciato per più tempo il doppio prezzo perchè a volte il fattore psicologico è importante: se prima vedevo un paio di scarpe da 300000 lire dicevo stanno bene dove stanno, se ora le vedo a 150 euro mi viene da dire, è un affare...e non credo di essere l'unico a fare ragionamenti di questo tipo...

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