La parola fobia (dal greco antico phobos significa timore, paura) indica un sentimento di paura intensa, inquietante, devastante e invincibile provocata da oggetti o situazioni che normalmente non dovrebbero spaventare o preoccupare molto. In realtà, più che di paura, spesso si tratta di vere crisi di angoscia grave che si manifestano ogni volta che la persona fobica si trova in quella peculiare situazione.
E’ bene ricordare, tuttavia, che la paura rientra nell’esperienza umana universale e che ognuno di noi cerca, in qualche modo, per il grado di sofferenza che essa provoca, di evitarla il più possibile. In genere, la paura è la risposta emotiva a un pericolo incombente riconosciuto e identificato nel proprio ambiente esterno: è una condizione di apprensione, di malessere, ma di cui si ha perfettamente consapevolezza dell’oggetto. Quando, invece, questa paura diventa “irrazionale” e non è soggetta al controllo della volontà, ci si trova di fronte a un tipo di disagio chiamato fobia.
La fobia, dunque, è sì una reazione di paura, ma ossessiva, irreale, inappropriata e irrazionale (la persona non riesce a controllarla e spiegarla in modo adeguato e logico).
Possiamo già osservare una differenza tra paura e fobia: la paura può essere considerata un’emozione vantaggiosa e necessaria per la nostra sopravvivenza, la fobia, al contrario, ostacola l’individuo anche nelle sue attività più semplici, più elementari (condotte di evitamento).
Riassumendo possiamo dire che la fobia è un complesso di sentimenti, un misto di paura fino al terrore, e di ripugnanza sino all’orrore nei confronti di un animale, di una situazione o di un oggetto che di per sé normalmente non provoca queste esagerate reazioni emotive.
Soffrite di qualche fobia particolare?
Sapreste darvene una spiegazione?
Avete mai consultato uno psicologo o un medico per provare a superarla?
Ecco qui un elenco di fobie