NOTA: a causa dei fraintendimenti generati dal mio accenno alla guerra in corso, ho deciso di rimuovere la parte introduttiva del topic. Questo thread NON riguarda più la guerra in Iraq in alcun modo.
Imboccati dai reparti marketing a caccia di metodi per fidelizzare la clientela, sono in tanti ad essersi trasformati in tifosi, partigiani della propria console pronti a "dare battaglia" per difenderne la presunta superiorità. Perfette pedine di un gioco ricco, che vede partecipare solo chi ha e sborsa i soldi necessari, sono vittime del paradosso: i soldati ed i testimonial pubblicitari sono pagati per difendere la patria e promuovere i prodotti; i crociati della console war, invece, devono pagare. Consumatori animati come da fede religiosa, fonte inesauribile di promozione gratuita: cosa potrebbero desiderare di più le case di produzione?
Ed eccoli, i burattini della console war, ancora a riempire i forum ed i siti di mezzo mondo con i loro credo. Appiattiti su posizioni acritiche ed intransigenti, ostacolano il dialogo rendendo impossibile parlare serenamente di videogiochi, una passione che per pochi è rimasta fine a sè stessa, per molti è solo espressione subordinata della supremazia della propria console.
Anche il solo concetto di "console war", oggi, pare di una stupidità senza limiti.