Devo ammettere che, alla prima vista di lettere che criticavano la casa ID Software, non ho apprezzato i pareri degli autori che amavano un gioco tattico o dove il cervello deve essere utilizzato da qualche parte piuttosto che uno sparatutto frenetico, quale Quake 3 Arena.
Ho giocato a Q3A per quattro mesi, ho collezionato migliaia di Frags, centinaia di Excellent, tante Railgunnate, decine di Perfect e quant'altro il gioco desse come bonus (anche il Gountlet [o come cacchio si chiama] e l'Accuracy) divertendomi senza interruzione per circa un ora al giorno.
Con il tempo sono arrivato a giocare al grado Nightmare e, alla fine, sono riuscito a completare il gioco a quel livello; da allora ho abbandonato Quake 3, non potendo usufruire della possibilità del multiplayer gaming.
Qualche mese fa mi sono trovato fra le mani la recensione di n gioco, Medal Of Honor: Allied Assault. Non mi sono divertito mai così tanto in un videogame dai tempi di Half Life, e posso assicurare che di sparatutto ne ho provati molti, videogioco dal primo Doom a Splinter Cell, altro capolavoro.
Con l'uscita de 'La cosa, No one lives forever 2, Jedi Outcast, Splinter Cell, Igi2, Vietcong..' ho compreso che quei videogame con più spazio dedicato alla risoluzione di enigmi, allo studio di tattiche e strategie mi appassionano, o meglio, mi fanno divertire molto di più.
Senza nulla togliere alla ID, rivalutando i giochi che ha fabbricato, ne è risultato un quadro piuttosto scadente: è vero, Doom I ha creato un nuovo genere di videogioco, ma è stato superato.
Forse la ID Software punta più alla massa (di sicuro un videogiocatore inesperto non si cimenta nelle peripezie di MOH) che ad agli utenti un po' più veterani?
Forse la ID Software non merita tutta la stima che gli viene oggi attribuita?
Forse le mie sono tutte fantasie e tutto quel che dico è errato?
Forse Doom III potrebbe farmi cambiare idea?