Nn mi è mai piaciuto, xò devo dire ke nn è male questa poesia
Nn mi è mai piaciuto, xò devo dire ke nn è male questa poesia
Secondo me è un grande poeta e filosofo.Inviato da Ager_Screamer
Nn mi è mai piaciuto, xò devo dire ke nn è male questa poesia
Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, e prevedere il futuro non è come sparare ragnatele!
Visto che ultimamente in agorà si discute di personaggi che per i loro ideali di libertà hanno tenuto determinati atteggiamenti ho pansato di mettere questo scritto sempre da il Profeta:
La Libertà
E un oratore disse, Parlaci della Libertà.
E lui rispose:
Alle porte della città e accanto ai vostri focolari vi ho visti
prostrarvi e adorare la vostra stessa libertà,
Così come gli schiavi si umiliano davanti al tiranno e lo lodano sebbene lui li abbatta.
Si, tra gli alberi del tempio e nell'ombra della cittadella ho veduto i più liberi tra voi portare come un giogo e una catena la loro libertà.
E il mio cuore sanguinò; giacchè potrete essere liberi soltanto quando vi peserà finanche il desiderio d'essere liberi, e quando più non parlerete della libertà come di un fine e di un compimento.
Voi sarete invero liberi quando i vostri giorni avranno il loro affanno e le vostre notti bisogno e dolore.
Liberi sarete quando stretti da tutto ciò riuscirete comunque a ergervi nudi e senza vincoli.
Ma come elevarvi oltre i vostri giorni e le vostre notti se non spezzando le catene con cui agli albori della vostra comprensione avete cinto il vostro meriggio?
Invero voi chiamate libertà la più forte di queste catene, sebbene i suoi anelli risplendano al sole abbagliandovi lo sguardo.
E cosa vorreste getttare per essere liberi se non frammenti di voi medesimi?
Se è un'ingiusta legge che volete abolire, essa fu scritta di mano vostra sulla vostra fronte.
Non potrete cancellarla mettendo al rogo i libri delle vostre leggi nè lavando la fronte ai vostri giudici, se anche riversaste su di loro il mare.
E se è un despota che vorreste destituire, badate prima che distrutto sia il suo trono in voi.
Infatti , come può un tiranno regnare sui liberi e sui fieri, se non per una tirannia che si agita nella stessa loro libertà e una vergogna che oscura la stessa loro fierezza!
E fosse un affanno che volete respingere, badate: voi l'avete scelto e non vi è stato imposto.
Se è una paura che vorreste disperdere, essa ha sede nel vostro cuore e non nella mano di chi temete.
In verità le cose tutte si muovono nel vostro essere in un continuo semi abbraccio e così desiderio e paura, ripugnanza e attrazione, voglia e disgusto.
In voi si agitano queste cose come luci e ombre insieme strette.
E quando l'ombra disperdendosi più non è, la luce che permane diviene ombra per un altra luce.
Così la libertà vostra quando smette le catene diviene essa stessa catena a una grande libertà.