THE SKY WAS THE LIMIT...
THE MEMORY REMAINS
Ci sono uomini discreti, uomini capaci di lasciarsi fondere con le immagini dei loro prodotti immortali fino a scomparire. Dietro il logo della Nintendo, tecnologie, vite e protagonisti si uniscono per dare sostanza a una società che ha accompagnato per oltre un secolo i giocatori di tutto il mondo. Ma se Shigeru Miyamoto, padre di Mario e Zelda, rappresenta il volto noto della casa di Kyoto, l'immagine vincente e sacra della Grande N, un altro uomo altrettanto importante pare perdersi nelle nebbie della memoria.Eppure, ogni volta che toccate il D-Pad della vostra console, quale essa sia, gli rendete omaggio, ogni volta che un nuovo Game Boy viene venduto, lui probabilmente sorride, ovunque ora sia. Il suo nome era Gumpei Yokoi, e cambiò la storia dei videogiochi. Per sempre.
Egli inventò il D-Pad, ilGame&Watch e il Game Boy
Oggi, a 13 anni di distanza; 100 milioni di unità vendute gridano forte il nome di Yokoi
IL TRAMONTO
Se questa fosse una favola, Gumpei starebbe progettando un nuovo hardware o magari supervisionando un ambizioso progetto dal suo ufficio da Direttore nei quartier generali della Nintendo. Ma, sfortunatamente, così non e stato.Yokoi, nella sua ricerca di innovazione, nonpoteva mai ritenersi appagato. Le sue fortune le scontò nel 1995, quando venne lanciato il suo Virtual Boy, un' avveniristica console portatile che, attraverso un visore egrazie al connubio di due specchi e della tecnologia LED monocromatica (rosso su sfondo nero), riusciva a dare l' illusione della terza dimensione. Il Virtual Boy fu un terribile flop, l'unico vero terribile e oneroso insuccesso della storia della Nintendo. Presto Yokoi lasciò la società, dopo una cerriera ultra ventennale... Fu indotto ad andarsene o sentì troppo forte il peso di una colpa ampiamente surclassata dai suoi meriti storici? La verità, ormai, Gumpei non potrà più raccontarla. Il 4 ottobre 1997, infatti, un' automobile stroncava la vita del genio nipponico, un uomo che alla Nintendo aveva dato tutto, un lavoratore modesto e infaticabile che, al game over finale, poteva essere rimproverato di una sola cosa: aver voluto guardare troppo avanti. Il prossimo autunno saranno passati 6 anni dalla sua morte.
Sarebbe bello, guardando il nostro Game Boy Advance o sfiorando la croce direzionale di un Dual Shok, dedicargli un piccolo pensiero. Grazie Gumpei. Il popolo dei videogiocatori non ti dimenticherà.
BlindDefender