PER FAVORE LEGGETELA TUTTA...L'INIZIO è TURBOLENTO FORSE,
MA NON VI FARà SENTIRE GIù ALLA FINE...l'ho fatta stamatina...
Tristezza. Angoscia. Morte, penosa morte inperversavano
nell'animo suo. Si disperò, si uccise lentamente, con le sue parole, pensò di farla finita, si rallegrò dentro nell'animo...si rattristò, e pensò, pensò.
Penso di esser avverso e diverso al beato mondo, penso di essere un infame, un egoista, pensò di esser entrato in un tunnel avvezzo a chiunque, convinto che sarebbe riuscito nel suo intento. Ma non sapeva, no, non sapeva, non sapeva che in realtà, nel corso della nostra vita, ciarlar non conta, pensar, dando troppa voce al pensiero nostro virtuoso, conta fin poco. Cos'è che conta, allora???PArlare non è la mia arte?Non è il mio tesoro, la mia spada, il mio arco scudiero che lancia frecce arroventate???NO, seppe, dal suo animo, che la sola arte vera, per cui val la pena di dar battaglia, si, quell'arte è la vita. Angoscia turba il suo animo in accordo minore rispetto a prima, vita entra nel suo corpo. Ma di odio ce ne ancora, odio per se stesso, più che per gli altri, odio che si combatte giornalemnte..questa è la sua vita. Viveva, cirlava e non viveva appieno, semmai esisteva, vegetalizzato, come un uomo che non sapeva fare nulla, e aspettava la sera, pensando, anzi, combattendo per voler che fose l'ultima, dandosi bataglia, con se tesso, nulla e tutto, con l'apparente suo se stesso, diviso e ancorato rispetto al suo candore.
modelli creava, modeli distruggeva, credendo di esser forte, sapendo solo in profondo cuore suo di esser ancora fragile, fragile e molliccio,sospeso e attaccato ad una corda finissima di vetro, lui viveva, fragile come cristallo appena lucido. Fragile, splendende ma fragile, acerbo ma pieno di paure, perchè catteverie, perchè paure, non toccavan la sua persona, ma toccavan gli animi del supereroe, del monaco saggio e avventuroso, del pio padre nostro amato. Del dio terreno e spirituale...dell'universalità di tutte le cose. Teorie su teorie lo appestavano, quasi fosse malato veramente, ricerche, ricerche sulla vita, come attimo prima della morte. Ma non sapeva, il misterioso giovincello, che le sue vicerie, le sue angosce, non eran le sue, ma eran di persone con carattere diametralmente avverso al suo...suo fragile dolce fresco carattere di ragazzo avvezzo alla vita, di ragazzo 14enne. E allora, per impersonarsi nei mitici Siddartha, negli altrettanto superbi Frodo e Bilbo Bagins, una sola persona andava persa, non imaginata, perchè sua, la sua persona..quell'Andrea VAlentini odiato e amato da tutti, surclassato e definito, destinato, ucciso e rivissuto, convinto di essere oramai intoccabile, convinto di aver acquistio virtute e conoscenza, di non essere stolto e ingombro, ma di essere una brillante stella nel ciel dell'Universo, perchè padrone di forza di siddartha, di forza di io e di forza definita e astratta, convinto di essere spirituale, convinto di esser lui quel tutto che tanto cercava, e mai trovava, appagato voleva divenire, ma non sapeva che l'appagamenteo, quello supremo, viene incontro da solo, quando ogni piccolo grande essere umano svolge l'esistenza, accomuna le passioni, vive, si diverte, si sente un che, un qualcosa, non si mette in discussione rispetto a cosa inanimate, parla e anima discorsi con person degne di nome. E' questa la riscoperta che il ragazzo doveva per forsa far divenire sua.
Perchè non serve l'odio nella vita, non serve il laustricante senso di vendetta, di raccolta e di vendemmia, non serve indagar le cose estraniandosi dall'ottica vissuta, dal proprio IO, perchè cè ne è da andare fieri, e tutti hanno un proprio io, io ho un mio io, tutti hanno io, e io è la persona stessa, che vive stolta sul fattor del niente compiuto, ma virtuosa sul fattore di vita felcida. Come un falco che cammina Andea viveva, e un falco che cammina, ha rotto le ali, ed è destinato a perire. Ma forutnatamente, il nostro giovine e fragilino falco, le ali le ha rimesse, ali libere che volano, che giocano, che si buttano in terreno, che si riperverano fra mitiche e folli grida di gioia in cui l'odio per la vita non ha più importanza, l'odio di se stessi, l'odio oper tutto e per niente, l'odio dell'indefinito, poichè di indefintio si parla, non ha più accesso libero nella mia persona. Alt, metto io, perchè l'odio non fa più per me. Ho capito, ora, a 14 anni, passato da una crisi ad un periodo folle, che l'odio,che ci accomuna tutti come sentimentalisti, non fa più per mia persona. PErchè so che di odio non si deve più trattare. Questa è la vita, questa è la storia. E questa storia la facciamo noi, volontà e coscenza assieme, e ognuno fa la sua storia, e fra 1000 storie si crea il circolo vitale, che rende grande l'uomo, la vita, l'uomo e la vita, due cose che vanno d'accordissimo insieme, proprio perchè è l'uomo che oramai forma la vita, questo il compito dell'uomo. Nulla più è, nessuna concezione astrale. La vita è un circolo con l'uomo nel di mezzo, uomo che crea emozioni, che cerca di sottovalutarssi continuamente per ripudiar qualcosa all'animo, ma non sa che l'animo non va scoperto, ma va vissuto, proprio come la vita, perchè la vita e l'animo vanno ancor daccordo insieme, cose brutte e cose belle, vanno ancor d'accordo insieme, e queste cose formano la vita. e con queste sue dicerie, il ragazzo non è più falco senza ali, non è più falco che impara a volare ma cade e rotola sommessamtne ogni qualvolta. ORa è Aquila Reale, reale, reale che con le sue ali si nonda in un benessere scaturito da se stesso, e da nulla più. Si sente riscoperto, si sente bambino dentro, perchè è felice della sua incombente vita, dei suoi mille mille attimi, che lo portano avanti, fraudolento prima, forte, forte e vigoroso, oggi.
vi piace???ho deciso di mandarla quì su Agorà perchè sono sicuro che voi capirete la condizione in cui risiedevo prima. L'ho mandata quì perchè su GR mi sento parte di un gruppo, e sono contento.
per favore vorrei sapere se una qualche altra persona è incappata nella mia stessa situazione...e come ha fatto a risolverla...e se gli ha portato qualche frutto...
a me ha fato una corazza per esempio, ora riesco a non incappare più nelle crisi ESISTENZIALI.