Atei convinti ascoltatemi
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Partecipanti
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  • Accetto l'ultima possibilità indifferentemente dalle mie convinzioni ideologiche abbandonandoi all'ultima speranza

    8 18,60%
  • Non rinnego la mia vita! moriro con onore, dignita e serenità finche mi è possibile

    28 65,12%
  • Sono interdetto...ho paura di rispondere a questa domanta; non so cosa risponderò diviso tra il raziocinio e la remota speranza

    7 16,28%
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Visualizzazione risultati da 1 a 15 di 53

Discussione: Atei convinti ascoltatemi

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  1. #1
    Utente L'avatar di Devil 87
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    Atei convinti ascoltatemi

    Mi è venuta una tremenda paura...paura per la mia forza di volontà e ideologia convinta, quindi usate l'immaginazione e seguitemi nella mia surreale situazione pensata

    Qualcuno mi ha incastrato...i pulotti mi hanno trovato, sono accusato di duplice omicidio ma è una colpa che non ho comesso, sono innocente! Però nessuno mi crede, le prove sono tutte contro di me, anche i miei migliori amici per cui avrei dato la vita diffidano di me, mi trattano con freddo timore e io non li riconosco più sono rimasto solo scaricato da ogni affetto...
    Il processo è stato un monologo dell'accusa, mentre mi facevo piccolo piccolo ero convinto che la verità sarebbe venuta a galla prima o poi...non ne sono più tanto sicuro, la mia esecuzione è prevista per le 6.30 di domani.
    Due mesi isolato in una cella da tutto ciò che è civile, scarto della società ho passato tutto il tempo che mi rimaneva nell'angoscia, nella paura, nella solitudine e nella speranza, propri questultima mi ha tradito, ormai non c'è più futuro per me, lunico raggio di luce si è spento nella mia vita e mi attende solo più l'oscurità, l'oblio eterno senza scampo che mi viene a prendere prima del tempo sono giovane, mezzo innamorato e avevo tanti progetti...ma ormai sono solo sabbia che si sparge nel vento.
    Il mondo andrà avanti senza di me, si sarà tolto un peso, un'appendice malata che era diventata lesiva per tutti: che sollievo ora che non ci sarà più, potremo continuare felici le nostre esistenze con la coscienza a posto per un'opera di giustizia compiuta.
    Il mio animo sta passando il momento più cupo della sua esistenza quando la porta si grigia scricchiolante della cella si apre, entra un prete con aria tragica e speranzosa, non ho mai creduto in dio ma adesso mi si apre una nuova possibilità che mi riscatterebbe di tutto liberare il mio cuore e confessarmi per avere una nuova vita più felice a detta di lui; mi si apre una nuova speranza di riscatto dall'infamia e dalla crudelta della vita, passa intanto l'attimo più lungo della mia esistenza con due strade ben marcate ma insicure, senza certezze; devo rinnegare quello in cui ho sempre creduto in previsione di una nuova possibilità...o non rinnegare la mia esistenza e morire con dignità?

    Vi prego di fare mente locale...state per morire ingiustamente, quanto è forte la vostra volontà?
    Si vive per scoprire nuova bellezza, di solito tanta quanta se ne dimentica.

    - Half Devil -

  2. #2
    101 Airborne L'avatar di maverick84
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    Nn posso rispondere....
    Sono cattolico e me ne vanto...
    "I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti"
    Ennio Flaiano


  3. #3
    Utente L'avatar di LUCIFERO
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    ho messo la seconda, se si è sempre stati atei accettare il prete e come dirsi cogli.one dasolo
    La vita è un gran compiacimento, la morte una grande astinenza.
    Per questo, godetevi il meglio della vita......QUI E ORA

  4. #4
    Utente L'avatar di vegeth85
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    Inviato da maverick84
    Nn posso rispondere....
    Sono cattolico e me ne vanto...
    quoto...

    cmq devil sono sicuro al 100% che la seconda opzione sara' la piu' votata...
    “Dunque, la vera e perfetta comprensione del bello nell'arte non può ottenersi se non attraverso la visione degli originali stessi e, più che altrove, a Roma. A tutti quelli che dalla natura sono stati dotati della capacità di comprendere il bello e che a ciò sono stati sufficientemente istruiti, è da augurarsi che facciano un viaggio in Italia. Fuori di Roma bisogna, come molti amanti, contentarsi d'uno sguardo e d'un sospiro, cioè apprezzare il poco e il mediocre.”[J.J.Winckelmann];

  5. #5
    Utente L'avatar di Diddy
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    Sono cattolico(ma nn molto praticante... ), cmq io credo che se ero ateo scelgo la prima ormai!
    cmq nn posso rispondere visto che nn lo sono..

  6. #6
    Utente L'avatar di Flagg
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    Premesso che non sono ateo, posso solo fare un'ipotesi:

    Se io fossi l'ateo in quella situazione, voterei la seconda. Anche in caso di conversione all'ultimo minuto ed accettazione della possibilità dell'esistenza divina dovuta a dubbi come quelli di cui si parla nel testo rifiuterei di confessarmi col prete. Non vorrei presentarmi al Dio cristiano che penserebbe di me che ho fatto il gallo per tutta la vita e poi in punto di morte mi sono pentito perché ho avuto paura.
    Sarei a posto con me stesso. In fondo perché dovrei temere un giudizio divino se non ho la coscienza sporca?

    Piuttosto, sempre ammettendo tutta una serie di ragionamenti, diventerei cristiano se per caso l'esecuzione dovesse essere annullata ed io venissi risparmiato. In quel caso sarebbe diverso.
    Ricorda: quando leggi Agorà, anche Agorà sta leggendo dentro di te.

  7. #7
    Agente Segreto L'avatar di Lisa
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    Mah, essendo atea convinta credo che sceglierei la seconda.

    Certo, quella che hai descritto è una situazione difficile, in cui ci si dovrebbe trovare per sapere come comportarsi.
    Comunque, io penso che se fossi innocente e mi capitasse una simile ingiustizia, ciò non farebbe altro che rafforzare il mio pessimismo e la convizione che Dio non esiste, perchè altrimenti non permetterebbe certe cose.

    Inoltre, ho un certo diffidenza verso la Chiesa (non per la religione, sia chiaro, ma per l'istituzione), quindi la visita del prete mi darebbe addirittura un po' fastidio.

    Comunque, al di là di tutti i ragionamenti logici che si possono fare, non si potrà mai dimostrare l'esistenza di un Dio, nè la sua inesistenza. Difatti i cristiani spesso affermano di credere per fede, perchè sentono l'esistenza di Dio senza aver bisogno di prove: ecco, allora anche io come atea "sento", senza aver bisogno di prove, la non esistenza di Dio e proprio non riesco a crederci, neanche nei momenti duri come può essere quello descritto da te.

    Infine, trovo che tradire un' idea in cui si è creduto per tutta la vita sia un atto un po' vigliacco e segno che forse non si era molto convinti (non che abbia qualcosa contro le conversioni, comunque).
    Non permettere mai che la morale ti impedisca di fare ciò che è giusto.
    Tratto da "Cronache dalla Galassia" (di Isaac Asimov)

    Abitua il tuo intelletto al dubbio e il tuo cuore alla tolleranza.
    G. C. Lichtenberg

  8. #8
    Utente L'avatar di Phoenix
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    Sono ateo, e l'idea di confessarmi "in extremis" mi fa semplicemente ridere...
    Non tanto per la vigliaccheria della scelta in sè, ma perchè razionalmente non avverrebbe mai, solo un indeciso potrebbe scegliere di credere alla fine, ma un ateo convinto... mah...


    He who is not bold enough to be stared at from across the abyss
    is not bold enough to stare into it himself.

  9. #9
    Ex admin L'avatar di Lex
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    Resterei fedele ai miei principi, più che altro perchè cercare scampo nella fede mi sembrerebbe solo una scelta vigliacca e non certo una sincera conversione. Poi è ovvio...in determinate situazioni non si va molto per il sottile, sono anche convinto che per salvarmi la vita farei qualsiasi cosa, anche essere vigliacco.
    You will die, mortal


    Gli interventi di moderazione sono in rosso e grassetto. Chiarimenti a riguardo in privato.
    A causa di limiti di tempo, non risponderò a questioni relative al forum su MSN salvo in casi di reale emergenza. Se avete bisogno di contattarmi, mandatemi un mp.

  10. #10
    Down is the New Up. L'avatar di Cold Winter
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    Non rinnegerei mai quello che ho creduto per anni giusto perchè sono arrivato nel momento del bisogno, mi sembra una cosa completamente vigliacca. Per questo motivo continuo per la mia strada.

  11. #11
    Bannato L'avatar di x-max
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    Inviato da maverick84
    Nn posso rispondere....
    Sono cattolico e me ne vanto...
    quoto

  12. #12
    Utente L'avatar di Diadora
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    Bene, devo scegliere tra vita e morte, sinceramente senza falsa ipocrisia sceglierei sempre e comunque la prima, poichè anche se "diventassi cristiano" uscito di prigione farei la mia bella vita da ateo e, in tutta onestà, chissenefrega. Ora un ateo convinto che alla fine sceglie il cristianesimo per salvarsi la pelle mi sembra più naturale, di un ateo convinto che non lo fa, per il semplice fatto che lui può fare finta di credere senza sentirsi "in colpa" verso Dio e ne verso nessuno. Per questo ho scelto la prima.
    P.S io sono cristiano convinto e quindi...
    Con "Diadora" non intendo la marca di scarpe.
    Ovunque tu vada ricorda che la Katana di Diadora sarà sempre al servizio della giustizia.

  13. #13
    Utente L'avatar di LUCIFERO
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    Inviato da Diadora
    Bene, devo scegliere tra vita e morte, sinceramente senza falsa ipocrisia sceglierei sempre e comunque la prima
    non è una scelta tra vivere o morire, è una scelta fra morire cristiano o ateo (se ho capito bene)
    La vita è un gran compiacimento, la morte una grande astinenza.
    Per questo, godetevi il meglio della vita......QUI E ORA

  14. #14
    Utente L'avatar di Phoenix
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    Appunto, se dichiararmi credente mi salvasse la vita sarei un pirla a dichiararmi ateo. Ma se l'unica funzione è la confessione "per andare in Paradiso" rinnegherei il prete


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  15. #15
    Mr. Google L'avatar di FbeShox
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    Inviato da vegeth85
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    cmq devil sono sicuro al 100% che la seconda opzione sara' la piu' votata...
    detto così è vero.. ma vorrei prooprio vedre nella realtà.. sperando che una cosa del genere cmq, non accadi mai!!!
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