Ho il nuovo disco e mi piace un casino... Domanda per chi ce l'ha, cosa ne pensate? Ciao metallari!
Ho il nuovo disco e mi piace un casino... Domanda per chi ce l'ha, cosa ne pensate? Ciao metallari!
L'album nn l'ho ancora ascoltato ma ce una canzone che mi piace veramente tantissimo! Ciao MAGGOT!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Guarda... dato che questo è il 100° thread sullo stesso argomento, ti posto direttamente la mia recensione personale, così facciamo prima!Inviato da CoreyTaylor8
Ho il nuovo disco e mi piace un casino... Domanda per chi ce l'ha, cosa ne pensate? Ciao metallari!
Cradle Of Filth Damnation And A Day (2003)
Dani Filth - Voce
Paul - Chitarra
Martin Foul – Tastiera
David Pubis - Basso
Adrian – Batteria
Sarah Jezebel Deva – voce femminile
Tracce:
1. A Bruise Upon The Silent Moon
2. The Promise Of Fever
3. Hurt And Virtue
4. An Enemy Led The Tempest
5. Damned In Any Language (a Plague On Words)
6. Better To Reign Hell
7. Serpent Tongue
8. Carrion
9. The Mordant Liquor Of Tears
10. Presents From The Poison Hearted
11. Doberman Pharaoh
12. Babalon A.d. (so Glad For The Madness
13. A Scarlet Witch Lit The Season
14. Mannequin
15. Thank God For The Suffering
16. The Smoke Of Her Burning
17. End Of Daze
Damnation And A Day: From Genesis To Nemesis… I vampiri più famosi per quanto riguarda il panorama black metal sinfonico, si rifanno sotto prepotentemente con questo loro nuovo full-length di 17 tracce, per un totale di ben 77 minuti di musica. L’album è suddiviso in 4 piccoli concept, di 4 tracce ognuno, più una traccia di chiusura del disco. I 4 mini-concept si chiamano “Fantasia Down”, “Paradise Lost”, “Sewer Side Up” e “The Scented Garden”, e come argomenti toccano: la genesi del mondo, il peccato originale e la figura di Lucifero. Ognuno di questi 4 mini capitoli è introdotto da una traccia strumentale piuttosto corta (da 1 a 2 minuti), seguita da tre canzoni. Dopotutto si tratta del solito black sinfonico dei Cradle Of Filth, comprendente le veloci sfuriate dettate dalle leggi del black metal e possenti riff che talvolta richiamano alla mente influenze thrash. Paragonato al precedente “Midian”, DAAD è molto più veloce, più imponente dal punto di vista orchestrale, e davvero ben preparato sotto tutti i punti di vista. Grazie anche all’apporto della nuova etichetta “Sony Music”, la qualità di registrazione è ottima per quanto riguarda ogni strumento presente, e la scelta dell’Hungarian Film Orchestra di Budapest ed un coro di ben trentasette elementi fa capire come i CoF abbiano voluto fare le cose davvero in grande, specialmente trovandoci di fronte a questa raccolta di 17 brani veramente maestosi! Di conseguenza si tratta di un album complesso e molto articolato, che ha bisogno di un certo numero di ascolti per essere pienamente apprezzato, inoltre consiglio di ascoltarlo con le cuffie e i bassi al massimo. Per quanto riguarda l’analisi di ogni singolo brano, posso dire che da ogni canzone si può capire qual è lo stampo generale del CD, comunque secondo me le canzoni più rappresentative del disco sono: “The Promise Of Fever” cattiva e battente, “Better To Reign In Hell” veloce ed esaltante, “Presents From The Poison Hearted” molto aggressiva e “Mannequin” melodica e claustrofobia; anche se, dopotutto, questi aggettivi sono comuni a tutte le song dell’album. Per quanto riguarda la tecnica dei musicisti, nel sound risultato dalla registrazione appare perfetta, una nota di merito a Dani, unico nel suo genere, e ad Adrian, la sua batteria è davvero travolgente, è impossibile trattenersi dal fare hand-banging quando la si ascolta. Cos’altro dire? Di sicuro DAAD piacerà ai fan dei Cradle Of Filth, mentre chi ascolta black metal puro continuerà ad escluderli sempre più da questo genere. Questo lavoro non penso che attragga nuovi fan alla band, in quanto non ha un grande impatto al primo ascolto, che invece aveva “Midian”. Consigliato, come già detto, agli attuali fans e a chi apprezza il black appoggiato da cori, orchestra e tastiere (definito sinfonico).
Voto: 9
io questo cd nn lo ancora ascoltato!
cmq la muscia loro è davvero particolare! almeno di quello che ho sentito!
io ce l'ho ed è un album da avere a tutti i costi...dani è sempre dani...una volta ascoltata la sua vocina nn se ne può fare a meno...
lasciamo perdere...
è pur sempre un album dei Cradle of Filth
We are the music makers, and we are the dreamers of the dreams
Una recensione veramente bella! concordo con quello che hai scrittoInviato da Damien7
Guarda... dato che questo è il 100° thread sullo stesso argomento, ti posto direttamente la mia recensione personale, così facciamo prima!
Cradle Of Filth Damnation And A Day (2003)
Dani Filth - Voce
Paul - Chitarra
Martin Foul – Tastiera
David Pubis - Basso
Adrian – Batteria
Sarah Jezebel Deva – voce femminile
Tracce:
1. A Bruise Upon The Silent Moon
2. The Promise Of Fever
3. Hurt And Virtue
4. An Enemy Led The Tempest
5. Damned In Any Language (a Plague On Words)
6. Better To Reign Hell
7. Serpent Tongue
8. Carrion
9. The Mordant Liquor Of Tears
10. Presents From The Poison Hearted
11. Doberman Pharaoh
12. Babalon A.d. (so Glad For The Madness
13. A Scarlet Witch Lit The Season
14. Mannequin
15. Thank God For The Suffering
16. The Smoke Of Her Burning
17. End Of Daze
Damnation And A Day: From Genesis To Nemesis… I vampiri più famosi per quanto riguarda il panorama black metal sinfonico, si rifanno sotto prepotentemente con questo loro nuovo full-length di 17 tracce, per un totale di ben 77 minuti di musica. L’album è suddiviso in 4 piccoli concept, di 4 tracce ognuno, più una traccia di chiusura del disco. I 4 mini-concept si chiamano “Fantasia Down”, “Paradise Lost”, “Sewer Side Up” e “The Scented Garden”, e come argomenti toccano: la genesi del mondo, il peccato originale e la figura di Lucifero. Ognuno di questi 4 mini capitoli è introdotto da una traccia strumentale piuttosto corta (da 1 a 2 minuti), seguita da tre canzoni. Dopotutto si tratta del solito black sinfonico dei Cradle Of Filth, comprendente le veloci sfuriate dettate dalle leggi del black metal e possenti riff che talvolta richiamano alla mente influenze thrash. Paragonato al precedente “Midian”, DAAD è molto più veloce, più imponente dal punto di vista orchestrale, e davvero ben preparato sotto tutti i punti di vista. Grazie anche all’apporto della nuova etichetta “Sony Music”, la qualità di registrazione è ottima per quanto riguarda ogni strumento presente, e la scelta dell’Hungarian Film Orchestra di Budapest ed un coro di ben trentasette elementi fa capire come i CoF abbiano voluto fare le cose davvero in grande, specialmente trovandoci di fronte a questa raccolta di 17 brani veramente maestosi! Di conseguenza si tratta di un album complesso e molto articolato, che ha bisogno di un certo numero di ascolti per essere pienamente apprezzato, inoltre consiglio di ascoltarlo con le cuffie e i bassi al massimo. Per quanto riguarda l’analisi di ogni singolo brano, posso dire che da ogni canzone si può capire qual è lo stampo generale del CD, comunque secondo me le canzoni più rappresentative del disco sono: “The Promise Of Fever” cattiva e battente, “Better To Reign In Hell” veloce ed esaltante, “Presents From The Poison Hearted” molto aggressiva e “Mannequin” melodica e claustrofobia; anche se, dopotutto, questi aggettivi sono comuni a tutte le song dell’album. Per quanto riguarda la tecnica dei musicisti, nel sound risultato dalla registrazione appare perfetta, una nota di merito a Dani, unico nel suo genere, e ad Adrian, la sua batteria è davvero travolgente, è impossibile trattenersi dal fare hand-banging quando la si ascolta. Cos’altro dire? Di sicuro DAAD piacerà ai fan dei Cradle Of Filth, mentre chi ascolta black metal puro continuerà ad escluderli sempre più da questo genere. Questo lavoro non penso che attragga nuovi fan alla band, in quanto non ha un grande impatto al primo ascolto, che invece aveva “Midian”. Consigliato, come già detto, agli attuali fans e a chi apprezza il black appoggiato da cori, orchestra e tastiere (definito sinfonico).
Voto: 9
bravo, avrei voluto scrivere anche io la stessa cosa, anche perchè damien che ***** spari visto cruelty non lo hai mai ascoltatoInviato da Lydser
be vedi oltre al tuo cervellino iperrecensore ci sono anche altre materie grigie che pensano in modo diverso dal tuo e si sbrigano in due righe.
We are the music makers, and we are the dreamers of the dreams
1^ cosa: come caz.zo fai a sapere che cruelty non l'ho mai ascoltato! (Ho quell'album!)Inviato da Apo Destroy World
bravo, avrei voluto scrivere anche io la stessa cosa, anche perchè damien che ***** spari visto cruelty non lo hai mai ascoltato
2^ cosa: secondo me DAAD è moooolto più sinfonico rispetto a cruelty (ed è meglio che controlliate prima il vostro di cervellino!!)