Ieri, quando sono tornato a casa, ero distrutto. Ero appena tornato dal Raduno dei Romani de Roma, e stavo per uscire di nuovo per andare a una festa. Ero disteso sul mio letto con il walkman sulle orecchie. A un certo punto, ho sentito qualcosa che sbatte sulla porta di camera mia. Non è insolito che i miei fratellini, giocando nel corridoio, diano qualche botta, e sul momento non me ne preoccupai. Non mi è venuto in mente che avevo sentito distintamente la botta, nonostante la musica. Non subito.
Dopo qualche minuto, sento mio fratello che piange. Tanti anni passati a essere il maggiore mi hanno insegnato i diversi "tipi" di pianto dei bambini. E quello era il pianto da dolore, non da capriccio. Quindi, mi sono alzato e sono uscito dalla camera. In corridoio, c'era mio fratello che, seduto sulla poltrona, piangeva. "La botta sulla porta" ho pensato subito. Quindi, l'ho consolato un po'. Di solito, i bambini sui quattro anni, dopo un po' che li coccoli smettono di piangere. Quindi, visto che continuava a piangere, l'ho portato in cucina, dove mia madre stava mangiando insieme alle mie due sorelle.
"Ma', si è fatto male..." faccio io
"No, no, no... non è niente - lo prende in braccio - è solo una bot.. ... ti esce un po' di sangue..."
"Sangue?" fa lui, ricominciando istanteneamente a piangere.
In effetti, guardando da vicino, tra i capelli si vedeva un piccolo grumo rosso. Fra le urla (più per la paura che per dolore vero e proprio) sposto i capelli, e vedo una taglio netto, preciso. Quasi una lama. I due lembi di pelle giaciono tagliati, e non si toccano. Si vede (bleah!) il rosso sottostante, e del sangue comincia a uscire e a incrostare i capelli.
"Non voglio andare all'ospedale, non voglio!" grida lui, spaventatissimo. Dai racconti dei miei, infatti, l'ospedale è sempre stato un luogo bruttissimo e molto spaventoso, dove vanno i bambini che hanno disobbedito alla mamma e si sono fatti male.
"Non ci vado all'ospedale, vero? Non ci vado?" continua a ansimare lui, con la testa sanguinante.
Insomma, per farla breve, non ce l'ho abbiamo portato. Io ritenevo di sì, sopratutto per disinfettare la ferita. Troppo aperta, il rischio di infezioni mi sembrava alto. Ma mia madre prima, e mio padre poi, hanno ribattuto che (cosa vera) al pronto soccorso lo avrebbero scioccato. In effetti, solo l'idea di andarci lo terrorizzava, e lì gli avrebbero sicuramente tagliato i capelli, come minimo. In più, mio padre ha detto anche che la testa sanguina sempre molto, non bisogna impressionarsi più di tanto.
Stamattina forse, pressando mia madre, riesco almeno a convicerla a disinfettarlo, anche solo con l'acqua ossigenata. Non che non gli faccia male, ma almeno si elimina il rischio di infezioni.
Voi che ne dite? Vi è mai successo? Secondo voi andava portato al pronto soccorso?