é tipico dell'età adolescenziale-giovanile, ma spesso anche in quella adulta, avere degli idoli.
Essi rappresentano un pensiero, uno stile di vita, di comportamento o abbigliamento, e si è appagati nel seguirlo.
Ma quanto c'è di vero negli idoli? Dov'è il confine fra idolo e strumentalizzazione? è giusto seguirli, compresi i relativi ideali?
dipende da caso a caso, ma in generale i miti + famosi sono anche quelli + strumentalizzati. Vediamo degli esempi di miti o idoli giovanili:
Il Che. Un classico dei miti, e anche un classico di strumentalizzazione. nonostante abbia "liberato" (parola un po' grossa) un popolo, ha fatto altre cose ben peggiori, tipo fucilare i suoi compagni di guerra perche democratici, o perche fregavano un pezzo di pane, amava la guerra e l'odio, ha chiamato suo figlio col nome di lenin in suo onore.
Indubbiamente ha anche degi elementi positivi, ma è giusto allora glorificare una persona cosi? Spesso chi adora il Che nn sa, o nn vuole sapere dei suoi difetti, occultati bene dalla strumentalizzazioni politiche ed economiche (qualcuno ha parlato di magliette?). Penso di no.
Valentino Rossi. Un mito recente, che rappresenta i fancazzisti che guadagnano un mucchio di soldi con una loro abilità sportiva, un po' come i calciatori. non ho niente contro di lui, ne contro i calciatori in generale (paghe a parte), ma nn trovo motivi sufficienti per considerare grandi queste figure dello sport.
Idoli del rock, tipo Kurt Cobain. Kurt Cobain ha rappresentato suo malgrado un icona per molti giovani "ribelli". Ma in fin dei conti, chi era? Un cantante, neanche con una bellissima voce, drogato, con frequenti depressioni e instabilità dell'uomre che l'hanno portato al suicidio. Davvero questo rappresenta gli ideali dei giovani?(E cmq, viva i nirvana!!!)
Esistono pero molte altre figure, che meritano la stessa attenzione, ma che nn hanno. E direi anche: Per fortuna.