L'Astensionismo
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Discussione: L'Astensionismo

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  1. #1
    Rivoluzionario L'avatar di Gendo Ikari
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    L'Astensionismo

    65%, 50%, 40%, 30%. No, non è il calante tasso di coesione del centro sinistra negli ultimi anni, ma bensì la percentuale delle persone che rispettivamente in Inghilterra, in USA, in Francia, in Italia si astengono dall'esprimere un'opinione politica. Astensionismo, il morbo delle cosidette democrazie avanzate, un morbo apparentemente senza vaccino che corrode e si diffonde ad una velocità incredibile. Un problema che mai i padri della costituzione avrebbero pensato potesse sussistere.
    E' allarmante pensare che volontariamente e coscientemente dei cittadini possano rifiutare il diritto di esprimere le proprie opinioni, il diritto di votare, un diritto che è stato conquistato con il sangue di molti, con la lotta continua e la fatica di generazioni in tutto il mondo; un diritto che ancora intere popolazioni lottano per avere.
    Ma tutto questo non può essere imputato semplicemente a disinteresse e qualunquismo. L'astensionismo è solo il fusto di una pianta che ha radici molto profonde, e in parte sconosciute. Dietro l'astensionismo risiede una malessere popolare, uno scontento, un'amaro sentimento di sfiducia che permea ampie fasce di popolazione, che rispondono ad un problema pressante con il non-votare, con il disinteressarsi degli esiti politici.
    Ma qual'è il problema?
    Paradossalmente ci risponde proprio Silvio Berlusconi che, nel lontano 1994, proclamava orgogliosamente, nella sua pervasiva e onnipresente campagna pubblicitaria, di non essere assolutamente un politico.
    La parola "politico" è dunque ormai divenuta una caratteristica negativa che i politici stessi rinnegano e allontanano da se per sperare di ottenere più fiducia dai cittadini. "Politico" è ormai divenuto sinonimo di falso, bugiardo, opportunista, e talvolta anche ladro. E francamente, spesso non senza ragione.
    Il tempo e le legislature hanno corrotto e trasformato la concezione popolare di classe dirigente politica, e l'astensionismo è uno degli effetti negativi di questo processo. Dal '46 a oggi la sfiducia nei vari governi è cresciuta sempre di più, fino ad arrivare a soglie, nel 2003, del 53%; l'ovvia deduzione è che i cittadini non credono più nei loro governanti.
    Come è potuto succedere tutto questo? La risposta non è certo di facile portata.
    Col passare degli anni, dopo scandali, rivelazioni agghiaccianti, processi, promesse non mantenute, condizioni di vita non migliorate il cittadino ha perso quell'ingenuità che lo portava a credere, a sperare. Negli USA solamente il 30% di tutti gli operai va regolarmente a votare. la consapevolezza che ogni politico non crederà mai in quello che dice, non sarà mai in buona fede, non farà mai veramente il bene comune, non rischierà mai nulla per gli altri, non rispetterà mai le promesse che regolarmente riempiono le televisioni prima delle elezioni, genere risentimento e disinteresse profondo. Ma perchè devo io votare l'uno o l'altro se tanto non farà nessuna differenza? Perchè devo aver io fiducia in una persona ipocrita e falsa? Perchè devo credere all'ennesima promessa fittizia?
    Dire che queste domande non hanno mai sfiorato la nostra mente quando accendiamo la televisione per sintonizzare i nostri apparecchi su un dibattito politico, equivarrebbe a mentire a se stessi.
    Ma anche di fronte ad una simile situazione, anche di fronte a simili problemi, non sia mai pensata coma soluzione l'affidarsi ciecamente ad una persona sola che ci prometta di rompere questo circolo vizioso. Le più grandi dittature si sono instaurate dopo periodi di delusione di massa, garantendo la fine di ogni problema col dare ogni potere ad un unico uomo dotato di carismatiche capacità. Davanti all'inettitudine della classe dirigente non si può rispondere proponendo un regime, ma cercando di cambiare lo stato delle cose con i mezzi civili che la repubblica stessa prevede e garantisce.
    Si prospetta, per il futuro delle democrazie avanzate, un duro periodo, nel quale saranno affrontati problemi come l'astensionismo, e nel quale però non dovranno essere dimenticati i diritti e le libertà di ogni cittadino, per nessun motivo, e per nessuna ragione.

    Che ne pensate voi?
    Viva l'Itaglia!

  2. #2
    Culo Natalizio L'avatar di Bzzo_
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    è un diritto ma non un obbligo. è comunque colpa di chi non vota o chi vota a caso se la società va male,quindi dico no.
    [move] quanti frogi,in 3 immagini.[/move]

  3. #3
    Momentaneamente assente L'avatar di roland
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    Se mi astengo, automaticamente il mio voto nullo farà vincere chi ha ottenuto il maggior numero di voti.
    Se poi avessi da lamentarmi, saprei che anche io, nel mio piccolo ho contribuito a creare la situazione.
    Meglio votare (non a casaccio...)
    Non basta essere bravi, bisogna essere i migliori.

  4. #4
    Utente L'avatar di cerberus
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    Ritenevo anch'io che l'astensionismo fosse figlio della sfiducia verso la classe politica.
    I fatti però smentiscono questa analisi.
    Difatti se c'è un paese in cui i politici hanno deluso e in cui di conseguenza l'astensionismo dovrebbe raggiungere i massimi livelli, questo paese è l'Italia.
    Nei fatti l'Italia è uno dei paesi Europei con la minor percentuale di astensionismo.
    In paesi come l'Inghilterra, gli USA, la Francia, in cui il benessere è generalizzato, l'astensionismo è invece considerevole.
    Pertanto se un Inglese ( francese, tedesco...) non vota è perchè ha fiducia in entrambi i contendenti. O comunque perchè non ha interesse nel votare l'uno piuttosto che l'altro.
    Engineers do it better
    "Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché ne prova piacere e ne prova piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena studiarla e la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”.( Henri Poincaré )
    "Scientists discover the world that exists; engineers create the world that never was."

  5. #5
    Veterano dell'Inferno L'avatar di Born to Kill
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    Voto scheda bianca, la politica di oggi non merita niente




  6. #6
    Oggettivista L'avatar di space king
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    Se le ideologie politiche continueranno ad essere così ottuse e miranti alla demagogia, è chiaro che, con l'aumentare dell'istruzione e dell'alfabetismo, la gente inizierà sempre più a capire la vera essenza di queste orazioni.

    Ritengo di dover aggiungere che non è comunque un buon motivo per asterersi da un giudizio oggettivo, poichè la morte della possibilità di scelta è la morte della libertà.
    Ultima modifica di space king; 3-06-2003 alle 00:45:42
    Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta,
    non donna di provincie ma bordello! (VI Purgatorio)

    Di rider finirai pria dell'aurora!


  7. #7
    101 Airborne L'avatar di maverick84
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    Ritengo l'astensionismo una delle peggiori cose in campo politico,il nn votare non è un modo x non favorire l'azione di certi politici,ma anzi è una sconfitta dell'uomo e della sua natura democratica
    "I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti"
    Ennio Flaiano


  8. #8
    Inno alla gioia L'avatar di IL CONTE
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    Inviato da maverick84
    Ritengo l'astensionismo una delle peggiori cose in campo politico,il nn votare non è un modo x non favorire l'azione di certi politici,ma anzi è una sconfitta dell'uomo e della sua natura democratica
    Mi quoti sempre, adesso ti quoto io

    Cmq per il referendum io nn penso di votare, ma è un chiaro indirizzo politico(che burla 'sto referendum)

  9. #9
    Veterano dell'Inferno L'avatar di Born to Kill
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    Ritengo l'astensionismo una delle peggiori cose in campo politico,il nn votare non è un modo x non favorire l'azione di certi politici,ma anzi è una sconfitta dell'uomo e della sua natura democratica
    la natura dell'uomo democratica? ma non scherziamo...




  10. #10
    TheCalsipher L'avatar di Kalozzo
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    Certo che se devono essere queste le vere scelte della nostra vita...
    Aborro la politica, ci rende tutti uguali.

  11. #11
    101 Airborne L'avatar di maverick84
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    Inviato da Born to Kill
    la natura dell'uomo democratica? ma non scherziamo...
    detto da una persona che,come te si professa fascio-nazista,nn ha molto "peso" questa frase...
    "I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti"
    Ennio Flaiano


  12. #12
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    Inviato da maverick84
    detto da una persona che,come te si professa fascio-nazista,nn ha molto "peso" questa frase...
    per prima cosa io non mi professo per niente, secondariamente da sempre una persona, lasciata libera di agire, non tende certo alla democrazia, anzi tenderà sempre a fare ciò che è nel suo interesse calpestando i diritti degli altri, come è sempre successo. terzo ma non ultimo, nazismo e fascismo non hanno niente da spartire




  13. #13
    Inno alla gioia L'avatar di IL CONTE
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    per prima cosa io non mi professo per niente, secondariamente da sempre una persona, lasciata libera di agire, non tende certo alla democrazia, anzi tenderà sempre a fare ciò che è nel suo interesse calpestando i diritti degli altri, come è sempre successo. terzo ma non ultimo, nazismo e fascismo non hanno niente da spartire
    Ed è per questo che interviene il sistema per regolamentare gli istinti.
    L'uomo non è solo istinto, ma anche ragione...quindi aspira alle regole e al rispetto reciproco.

    PEr quanto riguarda nazismo e fascimo hanno una base comune e le differenze sono poche.
    Entrambi negano la democrazia e il rispetto dei diritti.

  14. #14
    Veterano dell'Inferno L'avatar di Born to Kill
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    Inviato da IL CONTE
    Ed è per questo che interviene il sistema per regolamentare gli istinti.
    L'uomo non è solo istinto, ma anche ragione...quindi aspira alle regole e al rispetto reciproco.

    PEr quanto riguarda nazismo e fascimo hanno una base comune e le differenze sono poche.
    Entrambi negano la democrazia e il rispetto dei diritti.
    tu hai detto che l'uomo è democratico, questo non è vero, la l'uomo non è ne un democratico, ne un dittatore, ne un comunista: mira alla salvaguardia dei propri interessi e basta, da perfetto egoista. La società semmai è democratica, teoricamente per impedire il sopravvento di un individuo su un'altro, ma si sa che in questo campo fallisce miseramente essendo una ideologia nata dai potenti per i potenti.

    per quanto riguarda nazismo e fascismo ti consiglio di non parlare di cose che non conosci o che conosci solo per sentito dire.

    Il fascismo nella sua forma originale non prevedeva il razzismo e poteva sposarsi benissimo con la democrazia, il nazismo è stato un delirio solo all'origine simile al fascismo ma successivamente ha preso una connotazione completamente diversa. E' ora che ve lo mettiate in testa: il nazi-fascismo dei media non esiste, è stata solo una sfortunata alleanza militare. comunque non è questo il posto per parlarne.




  15. #15
    101 Airborne L'avatar di maverick84
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    Inviato da Born to Kill
    tu hai detto che l'uomo è democratico, questo non è vero, la l'uomo non è ne un democratico, ne un dittatore, ne un comunista: mira alla salvaguardia dei propri interessi e basta, da perfetto egoista. La società semmai è democratica, teoricamente per impedire il sopravvento di un individuo su un'altro, ma si sa che in questo campo fallisce miseramente essendo una ideologia nata dai potenti per i potenti.
    L'uomo per natura tende verso la democrazia,fin da quando è sulla terra ha sempre cercato di riunirsi e vivere con i suoi simili e questo è antropologicamente provato.
    Di mezzo c'e l'istinto che prevale a volte nell'uomo e lo porta a fare quello che tu hai detto.

    Inviato da Born to Kill
    per quanto riguarda nazismo e fascismo ti consiglio di non parlare di cose che non conosci o che conosci solo per sentito dire.
    Io nn parlo x sentito dire,io ho fatto innumerevoli studi su entrambe le ideologie fornendomi di materiale storico il piu moderato.
    Quindi te ne potrei parlare x ore

    Inviato da Born to Kill
    Il fascismo nella sua forma originale non prevedeva il razzismo e poteva sposarsi benissimo con la democrazia,
    Verissimo.
    Ne parla di quello che dici tu lo storiografo De felice nel suo libro "intervista al fascismo" con la sua divisione in fascismo movimento e fascismo regime.
    Temporalmente il primo nasce dal Mussolini socialista e muore nel 1925 con le cosidette "leggi fascistissime" ovvero nell'edificazione dello stato totalitario.

    Inviato da Born to Kill
    il nazismo è stato un delirio solo all'origine simile al fascismo ma successivamente ha preso una connotazione completamente diversa.
    Anche questo è in minima parte vero.Ma rimane il fatto che nella sua totalita il fascismo è 1 movimento che rinnega la democrazia e promulga la violenza,quindi è totalmente da condannare.
    "I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti"
    Ennio Flaiano


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