Referendum
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Discussione: Referendum

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  1. #1
    101 Airborne L'avatar di maverick84
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    Messaggio Referendum

    Allora x fare un po di chiarezza sull'ormai prossimo referendum posto 1 articolo preso dal ilnuovo.it che fa chiarezza sulla decisione da prendere....
    ------------------------------------------------------------------------------------


    ROMA- Tre giorni di campagna elettorale, uno di silenzio poi, di nuovo alle urne. L'estensione della tutela dell'articolo 18 (reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento ingiusto o, nel caso il lavore volesse, 15 mensilità) nelle aziende che hanno meno di 16 dipendenti è la domanda che gli italiani si troveranno di fronte domenica prossima.

    Una domanda che divide il centrosinistra e rompe l'asse che ha portato alla vittoria nel turno elettorale appena concluso. Una domanda che colloca un pezzo d'Ulivo da una parte, quella dell'astensione, e Rifondazione comunista, Italia dei valori, Verdi, Comunisti italiani dall'altra, quella del "sì". Una domanda che divide anche il sindacato: Cgil da una parte, quella del "sì" e Cisl e Uil dall'altra, quella dell'astensione. Una domanda che mette d'accordo la maggioranza sull'astensione, con qualche deragliamento sul "no", sul quale insiste, per esempio il ministro del Welfare, Roberto Maroni.

    E, infine, una domanda che mette insieme - ma qui le divisioni sono sempre minori - i datori di lavoro, piccoli e grandi, con un maggior impegno, stavolta, di artigiani e commercianti che allargano l'astensione di Confindustria in un "no" che è diventato anche campagna elettorale.

    Si vota, dunque. E le ragioni del "sì", del "no" o dell'"astensione" sono una volta tanto abbastanza semplici.

    Chi dice "si" parte dall'assunto che la tutela contro il licenziamento ingiusto, soltanto quello ingiusto, deve essere la più larga possibile e quella che oggi abbiamo in Italia è quella fornita dalle Legge 300 del 1970 meglio conosciuta come Statuto dei lavoratori. In base all'articolo 18 di quella legge, chi viene ingiustamente licenziato, così deve decidere il giudice, deve essere riammesso al lavoro. Lo stesso lavoratore può scegliere, solo in questo caso, un'indennità pari a 15 mensilità di salario. Ciò, però, avviene nelle aziende che hanno superato i 15 dipendenti, e dunque ne sono escluse circa l'85 delle imprese. In Italia un'azienda media ha 6,6 dipendenti.

    Chi dice "no" vuol lasciare le cose come stanno e soprattutto vuol mandare un segnale politico ai promotori della consultazione. Chi dice "no" vuole vincere sul "sì" per dimostrare che gli italiani hanno scelto la strada della flessibilità e che ogni nostalgia di rigidità non ha speranza.

    Chi sceglie l'astensione vuol lasciare le cose come stanno, ma qui la partita è fatta di più mosse. Perché, se è vero che Silvio Berlusconi e Pietro Fassino non andranno a votare, le motivazioni che li spingeranno a compiere lo stesso gesto sono assolutamente diverse.

    I Ds, per esempio, hanno presentato proposte di legge che mirano ad estendere i diritti a chi non ne ha alcuno come i Co.co.co che nella nuova Legge Biagi si chiamano lavoratori a progetto. Chi si astiene vuol far mancare il quorum, una delle possibilità che offre il referendum e quindi una chiara indicazione di voto.

    E se nel centrosinisrta si mira a far mancare il quorum per poi insistere sulle leggi presentate e che estendono i diritti, nel centrodestra, come in Confindustria, si opta per l'astensione per andare avanti con i progetti di riforma del mercato del lavoro.


    ------------------------------------------------------------------------------------

    Io devo ancora farmi una mia idea,ma sicuramente nn scegliero l'astensionismo che ritengo la via peggiore....
    "I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti"
    Ennio Flaiano


  2. #2
    Tifoso Azzurro L'avatar di Glaciale
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    io voto SI
    De Laurentiis:"Lavezzi è il loco, nel senso che rende pazzi gli altri".

  3. #3
    Mr. Google L'avatar di FbeShox
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    io non posso ancora votare... ma voterei no! Ragà... scusate.. non bisogna pensare solo ai licenziamenti, ma anche alle assunzioni! Se si va con non licenziare nessuno, alla fine non si potrà assumere nemmeno nessuno! Qua parliamo di piccole imprese, anche se abbiamo visto che la media n italia è di 6,6 dipendenti ad impresa!
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  4. #4
    SenzaPensieri L'avatar di Tozai
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    2.014
    Perchè nessuno parla a dovere del referendum sull'elettrosmog?8(

  5. #5
    Mr. Google L'avatar di FbeShox
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    Inviato da Tozai
    Perchè nessuno parla a dovere del referendum sull'elettrosmog?8(
    cosa è l'elettrosmog?
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  6. #6
    Rika78
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    Inviato da Tozai
    Perchè nessuno parla a dovere del referendum sull'elettrosmog?8(
    Il referendum popolare intitolato "Servitù coattiva di elettrodotto: abrogazione" è finalizzato all'abrogazione della servitù coattiva di elettrodotto prescritta dall'art. 119 del Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici, approvato con r.d. 11.12.1933, n. 1775, il quale dispone che "Ogni proprietario è tenuto a dare passaggio per i suoi fondi alle condutture elettriche aeree e sotterranee che esegua chi ne abbia ottenuto permanentemente o temporaneamente l'autorizzazione dall'autorità competente", nonché dall'art. 1056 del codice civile, secondo cui "Ogni proprietario è tenuto a dare passaggio per i suoi fondi alle condutture elettriche, in conformità delle leggi in materia".

    L’obiettivo del referendum è duplice:

    SVILUPPO SOSTENIBILE:
    Tale normativa autoritaria (1933-1942) ha agevolato un modello di sviluppo energetico basato sulla concentrazione dei centri di produzione dell'energia elettrica, sul trasporto e sulla distribuzione dell'energia mediante una rete di elettrodotti di centinaia di migliaia di chilometri, sovradimensionata rispetto alle effettive esigenze del Paese.
    L’abrogazione della servitù coattiva consentirà di rimettere in discussione questo modello di sviluppo insostenibile, poiché i gestori di energia elettrica non godranno più del potere “coattivo” di imporre la propria scelta ma dovranno necessariamente concordarla.
    L'affermazione di tale modello, permesso dal basso costo di uso del suolo “espropriato” su cui sorgono gli elettrodotti, ha così impedito lo sviluppo delle tecnologie di produzione dell'energia pulita o di quelle legate alle fonti rinnovabili. L'abrogazione delle norme referendarie porterebbe ad un riequilibrio del mercato tale da favorire l'innovazione tecnologica.

    TUTELA DELLA SALUTE:
    Il potere “coattivo” di imporre il passaggio dell’elettrodotto ha permesso ai gestori-proprietari di costruire prevalentemente linee elettriche aeree (assai meno costose di quelle interrate) ovunque (deturpando il paesaggio) e di mantenerle in condizioni di evidente insalubrità ambientale (lo IARC, la massima autorità scientifica mondiale sul cancro, ha classificato nel giugno 2001 i campi elettromagnetici prodotti dagli elettrodotti in classe 2b – possibili agenti cancerogeni umani -, ove vi è anche la diossina).
    Senza il potere di servitù coattiva i gestori-proprietari dovranno concordare e ponderare i nuovi tracciati di elettrodotti con i proprietari dei terreni e gli enti locali, nell’ottica di una attenta pianificazione urbanistica e sanitaria che privilegerà certo l’interramento delle linee elettriche (con un ridottissimo impatto ambientale e sanitario).

    ***

    Sicché l’obiettivo di tale referendum è di restituire ai cittadini un potere che, per presunti motivi di interesse collettivo (l’energia elettrica), è stato completamente sacrificato e svilito per circa 70 anni per meri interessi economici.
    Lo sviluppo sostenibile e la tutela della salute sono beni costituzionali che non possono essere espropriati ma devono essere attentamente ponderati.

  7. #7
    Utente L'avatar di vegeth85
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    se potessi votare,voterei NO...

    anche se nn ho capito bene la differenza tra "no" e l'astenersi...

    tozai il "siiiii" della firma e' riferito al referendum per caso?
    “Dunque, la vera e perfetta comprensione del bello nell'arte non può ottenersi se non attraverso la visione degli originali stessi e, più che altrove, a Roma. A tutti quelli che dalla natura sono stati dotati della capacità di comprendere il bello e che a ciò sono stati sufficientemente istruiti, è da augurarsi che facciano un viaggio in Italia. Fuori di Roma bisogna, come molti amanti, contentarsi d'uno sguardo e d'un sospiro, cioè apprezzare il poco e il mediocre.”[J.J.Winckelmann];

  8. #8
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    Inviato da vegeth85
    se potessi votare,voterei NO...

    anche se nn ho capito bene la differenza tra "no" e l'astenersi...

    tozai il "siiiii" della firma e' riferito al referendum per caso?

    se t astieni, non te ne frega nulla e vivi bene così come stai.. cmq non ti opponi al si!
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  9. #9
    Rivoluzionario L'avatar di Gendo Ikari
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    Io voterei SI as entrambi, per numerosi motivi.
    Uno di questi è che è Mooolto più facile levare un diritto che estenderlo, e i vari governi hanno sempre levato, poco o tanto, ma qualcosina sempre.
    Questo referendum è solo un modo per invertire la tendenza.
    E per citare i Beatles:
    "Si! E' la migliore parola che esista..."
    Viva l'Itaglia!

  10. #10
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    Inviato da Gendo Ikari
    Io voterei SI as entrambi, per numerosi motivi.
    Uno di questi è che è Mooolto più facile levare un diritto che estenderlo, e i vari governi hanno sempre levato, poco o tanto, ma qualcosina sempre.
    Questo referendum è solo un modo per invertire la tendenza.
    E per citare i Beatles:
    "Si! E' la migliore parola che esista..."
    io pensando al futuro direi no.. ora a 16 anni me ne potrebbe fregare.. ma poi
    ? niente più licenziamenti.. e niente più posti!!1 Manco nelle piccole imprese!
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  11. #11
    SenzaPensieri L'avatar di Tozai
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    Inviato da FbeShox
    ..... ma poi
    ? niente più licenziamenti.. e niente più posti!!1 Manco nelle piccole imprese!

    Ma bene!
    Ricordati di queste belle parole quando vorrai costruire qualcosa e sarai schiavo della precarietà di contratti tipo CO.CO.CO.,ecc; o quando sarai tu al posto di quello licenziato...
    Comunque, al referendum sull'art.18, votate come volete ; ma please, al referendum sull'elettrosmog votate SI, per il nostro bene.
    Grazie...



    Tanto non raggiungeranno il quorum...
    8(

  12. #12
    Mr. Google L'avatar di FbeShox
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    e chi ti dice che dovrò per forza lavorare in un'azienda con meno di 16 dipendenti.. perchè non essere al posto del capo... perchè non c'entrare affatto con questo tipo di lavoro!!!

    Cmq.. quello dell'elettrosmog è quello dei tralicci dell'enel o qualcosa del genere?

    Chi mi spiega chi dice si cosa vuole, chi dice no cos'altro vuole?
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  13. #13
    j-addicted guardian L'avatar di flepa
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    Per il referendum sull'articolo 18 non so ancora come mi comporterò (tanto alla fine sono convinto che faranno come gli pare), per il discorso dei "tralicci" invece sono propenso a votare perchè tutto rimanga così come è, non voglio trovarmi un domani senza corrente perchè il vicino non vuole che i fili passino sotto casa sua...

    Tutto sommato quindi penso che me ne starò a letto.

  14. #14
    Mr. Google L'avatar di FbeShox
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    Inviato da flepa
    Per il referendum sull'articolo 18 non so ancora come mi comporterò (tanto alla fine sono convinto che faranno come gli pare), per il discorso dei "tralicci" invece sono propenso a votare perchè tutto rimanga così come è, non voglio trovarmi un domani senza corrente perchè il vicino non vuole che i fili passino sotto casa sua...

    Tutto sommato quindi penso che me ne starò a letto.
    concordo!!! io credo che bisognerebbe votare no per quello della corrente ecc.... proprio per il tuo stesso motivo.. stavo sentendo prima i miei che ne parlavano! daltronde... da qualche parte dovranno pur passare sti tralicci!
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  15. #15
    SenzaPensieri L'avatar di Tozai
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    Inviato da flepa
    ... non voglio trovarmi un domani senza corrente perchè il vicino non vuole che i fili passino sotto casa sua...

    Scusa, senza offesa, ma mi sa tanto che di campi elettromagnetici ne capisci poco...
    (senza offesa perchè sono questioni tecniche che non tutti hanno studiato)
    Un conto è avere i cavi dell'alta tensione sopra la tua testa ed un'altra è che ti passino 4-5 metri sotto il tuo pavimento, interrati...

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