“Vorrei una discoteca labirinto,
bianca, senza luci colorate
larga un centinaio di chilometri
dalla quale non si possa + uscire….”
Subsonica, “discoteca labirinto”
In effetti, nn dovrebbe essere male stare in una discoteca labirinto? Cos’è? È uno stato mentale, un luogo astratto, dove ci sei, ma nn ci sei. Discoteca, perché evoca un luogo talmente rumoroso da renderti solo coi tuoi pensieri, isolato da altri, che azzera i nostri sensi. Labirinto perché c’è un desiderio di rimanere soli, confusi, perdersi nei meandri della propria mente…bianca perché ci evoca un colore vuoto, assente, neutro, come quel posto, senza luci colorate che ci possano evocare delle sensazioni, ma il bianco, un colore silenzioso, che nn si esprime. Larga un centinaio di km, perché vogliamo uno spazio infinito, immenso, dal quale nn possiamo più uscire nonostante tutte le nostre esplorazioni. Ma cos’è allora una discoteca labirinto? È un essenza, un luogo mentale astratto, senza confini, nel quale siamo liberi dagli altri, liberi da pregiudizi, idee, tutto quello che abbiamo interpretato dalla vita: un entità pura insomma, nella quale siamo soli,in cerca di una via, di pensieri, oppure in cerca di calma…si dorme, ma siamo consapevoli di esserlo.
Un posto dove c’è libertà assoluta, perché siamo soli, perché siamo liberi da pregiudizi e realtà impostaci dalla nostra vita. Insomma, imagginando di poter essere dio e creare un mondo, è possibile dare a ogni suo abitante una liberta assoluta? purtroppo nn credo, perche dal momento che esiste uan societa e si è più di uno, a seconda di dove si nasce e cosa ci capita siamo obbligati a fare certe scelte, ma sempre vincolate da quella realtà che abbiamo imparato. la libertà assoluta nn esiste, ma solo una relativa riguardo il nostro contesto.
Non so cosa volessero intendere i Subsonica con questo pezzo ma io l’ ho interpretato cosi, anche se temo di nn essermi spiegato bene, come al solito
Probabilmente concluderete che ho scritto un mucchio di stronzat.e , anche perche nn so neanch'io cosa ho voluto scrivere, ma pazienza, aveva voglia di scirvere qualcosa, ormai ci dovreste essere abituati alle mie cavolate