La Stazione era piena, quasi banale dirlo la stazione è sempre piena.
l'atmosfera squallida era enfatizzata da un cielo livido prossimo alla pioggia, il vento che pareva una palese parodia del duro maestrale si accontentava di portare gocce di umidità e il tanfo dell'autostrada.
il treno si ferma, in un racconto di altri tempi il suo annuncio verebbe descritto dal clangore dei binari e da un soffice fumo, niente altri tempi, niente fumo, solo clangore.
Rumore assordante e stridente.
Escono i Passeggeri.
"Teeeessssssoooooroooooo" una donna sulla sessantina si avvicina con passo malfermo, tacchi troppo alti, eleganza nel portarli assente, risultato deprecabile.
"eh?cosa?"
"ma come sei cambiato!oddddioooo sei magrissimo, e più alto"
"ver..."
"ma Jean non porti gli occhiali! lenti a contatto vero?"
sorride...patetico.
"i capelli sono neri...li ricordavo rossi! comunque sei sempre bellissimo Jean!"
"guar..."
"tutto un nuovo look!,ma la tua lunga barba ? a me piaceva molto ! perchè l'hai tagliata ? no...aspetta non me lo dire Jean! l'hai tagliata perchè con il tuo colorito olivastro stonava vero ?"
altro sorriso se è possibile ancora più falso di quello precedente.
"odddiooooo ma ti sei abbronzato vero ? ti ricordavo palliduccio Jean"
"Sig.."
"e poi mi ricorda..."
"SIGNORA ! io veramente mi chiamo Baptiste".
"biricchino! hai cambiato anche nome!"
telecamera che si allontana, errore di concezzione, vento teso quello di prima non era scenografico, musica, violini, acre,lacrima di errore oramai versata, come queste righe, errore, lacrima.
a parte il fatto che stò facendo un esperimento , una sorta di esercizio di stile , continuo a modificare testi semplicemente applicando una narrazzione differente ( inutile ma appagante ).
questo è il pietoso risultato di uno di questi "allenamenti" ma apparte tutto non vi sembra che molte volte la vita e gli incontri che si fanno in essa siano erronei come capita alla donna della stazione ? altrettanto fallaci come imbarazzanti anche nel ricredersi su di una persona che giudicarla nuovamente ci costa troppo e siamo costretti a non vedere o semplicemente abbandonarci ad una placida rassegnazione.
( nessuna virgola stò testando vari stili "estremi" )