Milo di Pascal Franchot (1998)
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Notte Horror ci ha appena regalato un altro filmetto piu' che discreto, tale "Milo" (USA 98) di Pascal Franchot con attori pressoche' misconosciuti (almeno credo), a parte il buon vecchio Antonio Fargas (il bidello coi baffetti "da sparviero", per capirci).
Davvero niente male, sulla scia dei *Racconti della cripta*; pare proprio che ogni tanto anche quelli di Notte Horror ne azzecchino qualcuna anche loro.
Protagonista della vicenda, Milo (e come potrebbe essere altrimenti, visto il titolo?), un bambino creduto morto annegato da un pezzo (Jason ne sarebbe lieto...), e invece di nuovo in giro a fare danni, per portare a termine un certo lavoretto iniziato anni prima:
seviziare e giustiziare un gruppo di "bambinette" nel frattempo cresciute e diventate "signorine".
Raccontato cosi' sembra il solito film del cavolo e in effetti la trama non spicca certo per originalita', ma la regia e' davvero grandiosa, cosi' come l'atmosfera che prende un casino, anche se forse il finale non e' all'altezza del resto.
Probabile "scena cult": il momento in cui la protagonista e' nella casa di Milo e vede l'incubatrice con cui il padre di Milo, un medico abortista piuttosto stonato (= scienziato pazzo), fa rivivere i feti nati morti.
Brrrrrrrr........