Principiante
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Discussione: Principiante

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  1. #1
    I.A. L'avatar di Wenemith
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    Principiante

    Sto provando a scrivere qualche pagina della storia del mio pg di DaoC e siccome vorrei che il primo impatto fosse micidiale vorrei qualche parere dei più esperti dato che in questi anni il mio italiano è finito nel ce55o
    La storia è estremamente detagliata nei combattimenti ma la mia iniziativa era quella di raccontare di più il lato sentimantale
    Vedete voi


    NOTA BENE: nonostante il racconto rappresenti decisamente il gioco sotto il punto di vista del combattimento più di molti altri, anche questo ha parecchie modifiche: noterete presto che si fanno decisamente più esperienze di quante se ne fanno nel gioco reale e che le razze sono originarie di un reame ma si possono trovare anche negli altri seppur più raramente. Pure le abilità e gli incantesimi sono cambiati RADICALMENTE.




    Capitolo 1: Lo svezzamento


    ...Mi alzai abagliato, la luce invernale dell'alba a Vasudheim è sempre così tarda la mattina, è il momento più freddo: fuori c'è solo neve e ghiaccio ma non appena sorge il sole la luce riflessa sull'acqua fredda e limpida e quella diretta sono forti come quella di mezzogiono.
    Il momento più freddo è seguito da quello più caldo e mentre si è lì a guardare la nascita di un nuovo giorno di questa vita spietata, come il sole scalda lo spirito, la fame aumenta l'astuzia; presi il mio equipaggiamento, accesi il caminetto e lasciai il mio rifugio di legno e pietra dirigendomi verso il maestro.
    -Buongiorno Wheenemith- disse il cocoboldo rivelando senza volere con un movimento della testa un'altra cicatrice sotto la grigia chioma
    -Sembra che tu sia pronto per iniziare a cacciare da solo-
    Tutt'a un tratto mi sentii solo: Vasudheim mi sembrò un territorio ostile e selvaggio... ma non è forse la realtà? Si, la mia culla non è mai stata acogliente; ma ora mi sembrò un territorio del tutto selvaggio e inospitale.
    -Ne è sicuro maestro? Non sono ancora sicuro di poter cacciare da solo-
    La sua espressione tranquilla e serena cambiò in una di intolleranza e disprezzo
    -IDIOTA! Se non ti fidi di tè stesso oggi cosa farai domani?-
    Ametto di esser stato parecchio codardo all'epoca e nonostante fossi già abbastanza intelligente continuai a temere il prossimo.
    -Vai da Fide ora, mi ha detto di aver un incarico per te-
    Quindi con un brivido dovuto più alla fifa che al freddo mi diressi da Fide e le chiesi se aveva un lavoretto per me...

    ...-3 orecchi di selvaggio? e lo chiami aiutare il villaggio portarti 3 orecchi di selvaggio?-
    -So che ti sembra strano ragazzo ma, quei radruncoli ci stanno svuotando le dispense, e se non abbiamo abbastanza cibo per camminare come credi che potremmo andare a sacheggiare Camelot?-
    -Sacheggiare? Ma non sono loro ad averci ataccati per primi?-
    Fide mi guardò come se fossi lo scemo del villaggio, sorrise e poi disse
    -Si vede che non tenti nemmeno un attimo di immedesimarti nel personaggio!-
    -Eh?-
    -Siamo vichinghi, ricordatelo, siamo noi a sbarcare coi "Daurkar" [se così si scrive] sulle coste di quei balordi inglesi! [Non per niente è Dark age of CAMELOT... mica Dark age of Jordheim]-
    -...-
    In quel momento pensai che attaccare per primi è una s*ronzata. Cosa vai a rischiare la vita e iniziare una guerra a fare se il bottino è un po' d'oro?

  2. #2
    I.A. L'avatar di Wenemith
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    Capitolo 2: Prime esperienze


    Sfoderai la spada, mi avvicinai di soppiatto anche se quella ridicola creatura non era in grado di comprendere le mie intenzioni, e colpii con tutta la forza che avevo!
    Il selvaggio lancio un urlo che non mi lasciò indifferente, (questi "hudlunoidi" anno una voce che rischia di farmi cadere al suolo ridendo durante il combattimento...) si girò e colpì con i suoi ridicoli pugnetti
    -Ha ha mancato!-
    Lanciai un fendente e colpii all'altezza del duodeno [che non è quello che pensa la maggior parte di voi]
    Uno spruzzo di sangue mi prese in faccia e mi accecò per qualche instante.
    Nonostante il dolore l'avversario non mollò e colpì usando le unghie.
    -Augh- [Saranno colpi ridicoli ma fanno comunque male.]
    Ero ancora vulnerabile per il sangue in faccia ma lanciai comunque 2 fendenti nella speranza di colpire; il primo andò chiaramente a vuoto, il secondo...
    Non sentii più alcun rumore: chi dei due era morto?
    -Ops- dissi quando mi pulii la faccia con le maniche.
    Lo avevo decapitato! La cosa mi tolse un peso, pulii la spada e mi accinsi a prendere l'orecchio, ma il ghigno che avevo sul viso scomparve all'improvviso: dov'era finita la testa?
    Ero in pendenza il che aveva due fattori:
    1)La testa poteva essere andata in una sola direzione
    2)Ma si sarebbe spostata finche non avrebbe trovato un ostacolo!
    Guardai giù e vidi la testa che continuava a rotolare, poco più avanti c'era il lago!
    Non sò se le teste dei selvaggi galeggiano ma non ho l'intenzione di scoprirlo, mi precipitai, quando mancava un metro saltai e tesi le braccia in avanti... SPLASH!
    Feci un buco nel finissimo ghiaccio quindi riemersi nello stesso punto
    -Per Odino che freddo-
    Non avevo intenzione di perdere la riconpensa per paura di una polmonite: un giorno davanti al fuoco mi avrebbe rimesso in sesto, quindi mi guardaii intorno...
    -Dannazione è andata a fondo!
    Tornai sotto e, con gli occhi che mi facevano male, cercai una scia di sangue o una sagoma spigolosa... niente! Emersi, andai a riva e mi tolsi la maglia, quindi corsi in casa.
    Mi tolsi tutti i vestiti, alimentai il caminetto e mi ci sedetti davanti con una coperta.
    Aspettai alcuni minuti, pensando che se la testa non era in acqua avevo ancora qualche possibilità; dovevo tornare fuori, dovevo trovarla prima di perderne le tracce.
    Mi vestii, tornai fuori e seguii la scia di sangue: alla riva la testa si era fermata su un tronco semi nascosto e da li si era... spostata lungo la riva!
    -Odino aiutami tu!-
    Continuai la ricerca e arrivai a una tana di granchio dalla corazza molle; beh nessun probelema allora, spero solo che il fortunato non si sia già mangiucchiato l'orecchio.
    Scavai colla spada e raggiunsi direttamente il cuore della tana, da li uccisi il granchio calpestandolo e presi la testa malridotta; il granchio non aveva mangiato l'orecchio ma io l'avevo tagliuzzato colla spada, poco male: gli orecchi da cercare erano ancora 2 percui presi l'orecchio integro, al prossimo selvaggio le cose andarono per il verso giusto e quindi gli presi entrambi gli orecchi!

    Tornai da Fide, le porsi gli orecchi e lei annuendo tirò fuori il sachetto d'oro poi si fermò con lo sguardo immobile sui tre bottini; "uh oh" pensai con la tentazione di ritirare la mano. Lei mi guardò per alcuni interminabili secondi col suo sguardo profondo, poi disse.
    -Ti prego di portarmi tre orecchi sinistri oppure altrettanti destri-
    -Perchè?-
    -Perchè sono tre i selvaggi che devi eliminare-
    Ah Whenemith, c'è in città un altro candidato alla missione che ti ho dato, chi dei due tornerà per primo con tre orecchi riceverà la ricompensa.-
    Spalancai le palpebre senza accorgermi e la guardai con disprezzo; lei sorrise con aria innocente e tornò in casa.
    Non c'era più tempo, corsi verso la zona dove avevo trovato il primo selvaggio; gli sfilai la leggera armatura di lana rovinata e la indossai velocemente.
    Quindi mi diressi verso dei rumori dietro alcuni alberi; era un troll armato di maglio che stava ripetutamente colpendo il malcapitato selvaggio.
    -Dho!-
    "E' sicuramente il mio avversario! devo trovare un modo per fermarlo!" Guardai velocemente il suo equipaggiamento: aveva due orecchi ataccati alla cintura!
    Corsi velocemente verso di lui e, anche se non aveva bisogno di aiuto, trapassai con un affondo il selvaggio.
    -Grazie, ma non avevo bisogno di aiuto-
    Se si sarebbe accorto di quello che avevo appena fatto non mi avrebbe lasciato andare tanto facilmente; percui tentai di distrarlo con un innocente sorriso.
    Lui prese l'orecchio, se lo ataccò alla cintura, e si diresse da Fide; io lo seguii.

    -Spiacente Grommi, niente orecchi, niente ricompensa-
    -Ma sono sicuro di averne amazzati tre!- disse l'anziano troll.
    -Allora perchè non hai tre orecchi?-

    Il troll lacrimò e si mise a piangere con quella voce tonante e profonda che solo un troll può avere.
    Azz, questa non ci voleva! Io mi commossi e restituii l'orecchio che gli avevo rubato pochi istanti prima (ovviamente menzionando che l'orecchio fosse parte dei 3 che avevo preso io).
    Lui mi ringraziò, si asciugò le lacrime con un fazoletto di una stoffa gialla, poi mi chiese di tenerglielo un attimo... ormai ero in balia della comozzione e mi ci soffiai il naso anch'io. [hua hua hua! sono gasato]
    Fide gli diede la ricompensa e lui me ne offrì una metà. Eravamo entrambi arrivati a 60 monete di rame!



    Capitolo 3: Nuovi orizzonti

    Andai verso nuove vittime per far nuove esperienze, avevo appena raggiunto il livello 2 quindi, un po' ottimista, puntai direttamente verso un cucciolo di lince.
    Sfoderai la spada e mi avvicinai di soppiatto come faccio sempre per far pratica.
    A 6 metri dalla vittima calpestai un ramo e pregai Odino per avere pietà della mia maldestria. La lince non si accorse della mia presenza fino a quando lanciai un gemito per il morso del ramo.
    -Uh Oh- Evidentemente non era un ramo ma una serpe!
    Ero nei guai: la lince si voltò e mi guardò con aria curiosa e confusa; la serpe si staccò dal polpaccio, si alzò ritto guardandomi le spalle; ero decisamente confuso sul da farsi: se fossi andato avanti la lince potrebbe scegliere fra ataccarmi o scappare e così la serpe, esattamente la stessa cosa se mi volto; l'ultima chance sarebbe rimanere immobile e qui mi ataccherebbero entrambi.
    Che fare? Mi spostai a sinistra usando la spada dietro di me come fosse un aratro; la serpe mi morse e subito dopo la mozzai a metà.
    Il pericolo rimanente si alzò sulle zampe posteriori e apoggiando quelle anteriori sulle spalle mi balzò adosso, alzai la spada e la misi in orrizontale davanti alla faccia così da fermare il felino; all'urto mi sbilanciai indietro e caddi nelle vicinanze del lago con il nemico adosso. La belva lasciò la presa e morse alla coscia; -Haaaaaa- battei molto violentemente col pomolo dell'impugnatura dell'arma sul cranio del felino. Ringhiò, balzò indietro accennando a scappare poi si voltò e mi balzò nuovamente adosso.
    Io, stando sempre a terra, mi girai sul ventre, mi alzai pogiando palmi sul fine strato di neve; la lince, tenace com'è, continuò l'atacco con un semplice duello cogli artigli: stando poggiata a terra sulle zampe posteriori usava a turno le altre per colpirmi ripetutamente all'altezza del ventre. Niente di più facile: facendo ben attenzione a non farmela scivolare per i colpi, posi la spada verticalmente con l'impugnatura rivolta verso le innevate fronde dei pini.
    Il nemico non seppe come reagire: colpendo la lama avrebbe rischiato di perdere gli artigli (cosa che gli avrebbe causato la morte per fame) e non riuscendo a colpire efficacemente in verticale, tentò di aggirarmi e colpirmi sui fianchi.
    Era una mossa che mi aspettavo ma nonostante ciò noi fui abbastanza veloce da reagire: mi graffiò al braccio, poi, con una mossa ormai poco originale, mi balzò adosso per l'ennesima volta; questa volta però c'era qualcosa di diverso: col graffio al braccio avevo involontariamente mollato la spada!
    Ero in guai seri, portai le mani alla gola del felino e ne mantenei le fauci a debita distanza, ero comuncue in grado di sentire il suo fetido alito in pieno volto.
    In condizioni normali sarei stato in grado di strangolarla dato che era un esemplare non ancora adulto, ma con la ferita al braccio e la situazione che in quel momento consideravo comica (non sò perchè ma il fatto è che stavo quasi per mettermi a ridere, e ridere si sà, fa perdere la forza che si possiede) stavo velocemente perdendo la resistenza che mi rimaneva, avvicinando sempre più il suo morso fatale alla mia tenera gola...
    SBLAM! La piccola lince venne spazzata via, il terreno tremò per il balzo di Grommi che colpi nuovamente e una letale parablola si diresse verso il felino stordito. Il bersaglio agile com'era si rialzo dopo il primo colpo e saltò subito via; il maglio quindi cadde sul terreno nevoso, una nuova scossa si trasmise sotto la neve e io potei avvertirla distintamente.
    -Per Thor che colpo!-
    -Si, DIREI CHE è il mio miglior colpo nella carriera di Thane- disse il troll con la voce lenta e perofonda che aveva [per chi ha Warcra.ft 3 immaginatevelo come Cairne, il capo tauren della campagna]
    -Un Thane che usa un arma a due mani? Mai visto-
    -Davvero? Non ti sei mosso molto da qui giovanotto...-
    -Tutto ciò che ho visto nella mia vita è entro l'orizzone e all'interno di Jordheim-
    -Bene, ti va di unirti a me e andare a Mularn?-
    -So dov'è ma non ci sono mai andato. Bah, un po' di movimento non può farmi che bene: ho bisogno di conoscere il mondo-
    -Prima però hai bisogno di cure e di maggiore esperienza. Torniamo a casa ora, domani quando sarai in forma ci alleneremo per affrontare il viaggio-

  3. #3
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    Capitolo 4: Il gruppo

    -Dunque ragazzo, hai mai cacciato orsi e lupi in vita tua?-
    -No mai, ho già abbastanza difficoltà con le linci...-
    -Molto bene...-
    Molto bene? Vuol farmi cacciare orsi? Questo è fuso!
    -...Ho osservato attentamente il tuo duello con la giovane lince giovanotto, e devo dire che riesci a difenderti bene anche nella situazione più ardua
    Cosa ne pensi se mentre tu distrai il nemico io lo atacco alle spalle?-
    -Penso che farò una brutta fine-
    -No, se concentri l'attenzione su di tè e ti mantieni in posizione difensiva, nessuno dei due rischierà la pelle. Ora io lo attirerò fuori dall'aiuto dei suoi compagni, tu con un affondo attirerai la sua attenzione, mentre ti starà colpendo ripetutamente io lancerò il colpo più potente che potrò.
    -Mi piace-
    Grommi prese il maglio che portava sulla schiena e disse -Non hai un arco vero?-
    -No-
    -Poco male, gli orsi sono soliti combattere in solitaria: non sarà un problema evitare che chiami aiuto dai suoi compagni. Non sono ancora in grado di far cadere fulmini...-
    -???- sicuramente sta scherzando
    -...Dovrò avvicinarmi. Aspetta qui giovanotto-
    Grommi si avventurò cauto nel sottobosco della pineta, salì un ripido pendio e scomparve dalla mia vista. Un ruggito si alzò da oltre quel ripido pendio e potei infine vedere Grommi che scendeva velocemente saltando di masso in masso
    -Fermalo giovanotto!-
    Mi appostai col cuore in gola dietro un albero e aspettai che la belva ci passasse davanti. Col poco coraggio che avevo saltai fuori e non avendo il tempo per preparare un affondo preciso e letale provai con un fendente
    Lo colpii lungo il fianco, il giovane orso si fermò confuso sul da farsi; poi si getto verso di me, si alzo su due zampe (era alto una volta e mezza il sotoscritto) e mi piombò adosso.
    Questa situazione mi è famigliare!
    -Grommi dove sei finito?!- dissi mentre le mie mani erano intente a far si che la bocca dell'orso non si chiudesse.
    -Giù le zampe dal mio amico- Grommi abracciò l'orso al busto e lo alzò in piedi. La forza di quel troll non fermerà mai di stupirmi.
    -Colpisci!-
    Io esitai, poi senza guardare, sgozzai il malcapitato.
    La tenera carcassa cade a terra senza vita e la neve diventò rossa per il sangue
    -Ben fatto giovanotto, avremo un ecellente spezzatino per una settimana-
    -Si Grommi, si-
    -Ahhh giovanotto, ora capisco, è la dura legge della natura-
    -Grommi-
    -Si?-
    -E' che gli orsi mi sono sempre stati simpatici-
    -Bene giovanotto, molto bene-
    -Eh?-
    -Per un attimo ho temuto che non fossi adatto a fare il cacciatore, sono i ranger di Hiberina che vanno daccordo con la natura; noi invece ci conviviamo in maniera spartana e non ci facciamo problemi a uccidere per nutrirci. Se non ci riesci in questo modo rischi di essere esiliato dai tuoi compagni di battaglia. Ma avere simpatia per alcuni esseri viventi invece è un bene; il perchè lo scoprirai quando diventerai cacciatore. Se non ti fa piacere cacciare orsi, possiamo sempre cacciare altre creature.
    La saggezza, la forza, e la debolezza di quel troll mi confondevano: non riuscivo a capire che carattere avesse in fondo al cuore.
    -Allora?-
    -Eh? emm.. si, dunque... che ne dici di chiedere in giro-
    -Ha ha ha. E a chi?-
    -A quel tipo laggiù-
    Il lontantanza sopra un piccolo dosso avevo notato una sagoma umana, quindi ci dirigemmo lì. Avevo intuito bene: era un nordico alto e robusto dalla chioma bianca; teneva incatenato accanto a lui un uomo malridotto che non sembrava essere di questo reame.
    -Mi scusi, può consigliarci un buon posto dove fare esperienze di battaglia?-
    -Certamente, capiti a proposito: stavo cercando validi avventurieri per una missione importante. Vedi quel rifugio laggiù oltre il lago?-
    -Si-
    -Beh io sono il guardiano degli schiavi e vedi... laggiù è il nascondiglio di alcuni schiavi fuggiaschi. Che siano scappati non è un problema, ho un piano per questo ma ho urgente bisogno di alcune catene e se potresti andare lì per prendere le loro te ne sarei grato; ci andrei io ma hanno un rancore profondo nei miei confronti e ho paura di non tornare-
    -Benissimo: non dovrebbe essere un problama. Che ne dite di un piccolo extra per ogni schiavo che recuperiamo?-
    -Certamente! 70 monete di rame?-
    -Ehh? state scherzano spero-
    -Va bene, va bene. 120?-
    -Adesso si che ragioniamo-
    A dir la verità me ne bastavano anche 50 ma è sempre meglio tirar sul prezzo per certe cose-
    Ci avventurammo dopo il tramonto verso il rifugio passando lungo la riva e, senza farci scoprire, arrivammo fino alla facciata della piccola struttura
    -(sottovoce) Bene giovanotto, e ora?-
    -(sottovoce) Avevo intenzione di provare a prenderle di nascosto. Tu aspetta qui, se la situazione si fa critica avrò bisogno di te
    Spiai l'interno attreverso le finestre.
    -(sottovoce) Sono in 3- Avevano rotto le cantene e le avevano appogiate su un piccolo tavolo
    Erano schivi malridotti, ma avevano in qualche modo ottentuto delle armi; meglio non far un combattimento diretto: se sono schiavi di battaglia sono in grado di farci a pezettini anche senza un armatura decente. Mi arrampicai sul tetto, feci segno a Grommi di ripararsi dietro un albero e lanciai un piccolo sasso che avevo preso poco prima, sul retro della casa
    Parlarono in una ligua che non capii, non sembrava Hiberiano
    -*******?-
    -*******!-
    -*********... ***********-
    Uscirono in due, io mi calai dal camino, con la lama alla gola del rimanente e le catene in mano corsi via dal rifugio. Quando ebbi il tempo di incatenarlo (legando le catene come fossero corde dato che erano rotte sui polsi) si accorsero della scomparsa del compagno. Erano abbastanza lontani ma riuscii a vedere che avevano trovato le impronte sulla neve.
    -Dovvevo avvicinarmi saltando da pino in pino! Senza armature sono più veloci, ci prenderanno!
    -Dividiamoci giovanotto-
    -Ottima idea, io non ho problemi a noscondermi; ma tu come farai?-
    -Dammi il tuo pugnale e anche lo schiavo: lo userò come ostaggio-
    Ci dividemmo, io andai lungo la riva, lui si avventuro nel fitto della pineta.
    "Non ce la farò mai a seminarlo" pensai. "Mhhhh..." Corsi verso un abete che stava nelle immediate vicinanze del lago e, con estrema difficoltà, mi ci arrampicai usando la spada come sostegno.
    L'inseguitore dopo aver raggiunto il grosso albero ed essersi guardato intorno alla ricerca di rumori o tracce inizio anch'egli la scalata.
    "Bene, dovrò passare al piano b" a una media altezza raggiunsi dei rami che sovrastavano il lago il ramo più lungo.
    Le mia intenzioni erano di buttarmi in acqua a una distanza dalla riva che avrebbe scoraggiato il nemico a seguirmi; ma ero troppo debole per il tuffo che avevo già fatto grazie alla testa di selvaggio e un altro tuffo assieme a qualche imprevisto mi avrebbe portato a una polmonite fatale
    Staccai la pigna più grande che trovai e la gettai con tutta la forza che avevo in acqua
    Il rumore mi regalò le disattenzioni dell'inseguitore per qualche interminabili secondi, secondi durante i quali mi accinsi ad arrampicarmi più in alto e nascondermi fra la neve e aghi
    La mia salita era stata abbastanza silenziosa da convincere il nemico che ero in acqua
    Scese in tutta fretta e scrutando i riflessi sulla gelida suerfice si grattò il capo, quindi lasciò perdere la facenda e tornò sulle sue tracce. Lo scrutai ancora per qualche tempo poi all'improvviso lo vidi svoltare a destra. "Oh NO! Grommi! Devo aiutarlo! Ma se quello che se ne appena andato pensa che sia sopra l'albero e aspetta solo che scenda per amazzarmi? Devo rischiare!"
    Dapprima saltai su un ramo vicino di un altro albero per confondere le tracce. Poi scesi e senza congiungermi alle tracce di Grommi le seguii a distanza, lungo il fianco del percorso.
    Dopo poco vidi Grommi che stava ancora indietreggiando con la lama alla gola dello schiavo e il suo inseguitore davanti, si dirigeva verso Vasudheim. Sentii dei passi e mi buttai a terra, era il secondo abiloniano (non sembravano celti) che si avvicinava alla scena da dietro.
    La situazione era molto grave: se lo avvessi avvisato del pericolo mi avrebbero preso come ostaggio e la situazione si sarebbe risolta nella maniera più tragica
    "Devo avvisarlo senza farmi scoprire!" Cercai sotto la neve qualche sasso, o un altro ogetto qualsiasi. Trovai un osso ( -_-')... Lo lanciai alle spalle del mio compagno e per puro caso beccai il nemico in testa!
    Grommi si voltò, "Perfetto!" e tutta la scena si immobilizzò.
    Aspettai per alcuni interminabii minuti, nulla da fare: ognuno di loro (me compreso) non sapeva come agire.
    "Devo agire" Con la velocità di un bradipo, e il silenzio di una serpe mi arrampicai lungo l'albero più vicino.
    I nemici avevano ricominciato ad avvicinarsi e passo dopo passo Grommi stringeva sempre più il pugnale alla gola. Si vedeva di già una sottile linea rossa. Si femarono di nuovo, parlarono in una lingua che non compresi e Grommi astuto com'era a ogni parola stringeva di più il pugnale. I due si fermarono dopo poche parole
    Ero ormai arrivato a 5-8 metri sopra il primo.
    Gli saltai adosso e ovviamente lui cadde a terra; ne strinsi la spada alla gola, lo incatenai e lo disarmai.
    -Meglio del previsto!-
    -Era ora che arivassi givanotto-
    -Sono qui da più di quanto tu possa immaginare-
    Feci cenno al rimanente di squagliarsela: non volevo problemi e daltronde sarebbe stato difficile tenerne sotto controllo 3 viste le condizioni delle catene
    Andammo a Vasudheim e risquotemmo la riconpensa.
    Da tutto l'oro che avevo feci i salti di gioia.



    Capitolo 5: Comincia la caccia

    Andai dal mio allenatore e gli chiesi varie cose a riguardo della mia carriera
    -Quanto mi mance a diventare un vero cacciatore?-
    -Raccontami le tue esperienze-
    Gli raccontai tutto, ero molto eccitato all'idea di poter usare un arco-
    -Beh direi che sei già un cacciatore! Pochi avrebbero saputo cosa fare in casi come quelli che hai affrontato tu. Per ottenere l'arco vai a Jordheim, parla con Damma che conosci già bene e ecco tieni, dagli questa autorizzazione; serve per consentirti di unirti a una guarnigione in caso di bataglia: non vogliamo patrioti che durante delle complicate tattiche perdano la vita inutilmente e confondano le idee più a noi che al nemico-
    -WOW!-

    Andai da Grommi che in quel momento stava parlando con un mercante di armature
    -Tieni giovanotto-
    -?-
    -Non puoi continuare a combattere senza un armature adeguata percuimi sono permesso di comprarti con la tua parte di soldi la parte del completo che ti mancacva. Era a un costo basissimo e, fidati, ne vale la pena-
    -Va bene ma ti prego, non farlo più: la prossima volta consgliami e non agire al posto mio. Andiamo a Jordheim ora?-
    -Ahhh finalmente potrai infilzare i nemici da lontano eh? Vabene givanotto, in fondo anch'io ho bisogno di fare pratica nel governare le forze dei cieli-
    E così ci dirigemmo verso Jordheim, atraversemmo il grande ponte e nell'avvicinarmi alle porte mi sentivo diverso: ero già stato a Jordheim almeno un centinaio di volte nella mia vita ma ora la capitale con le sue imponenti mura innevate mi sembrava un luogo più votato alla guerra-
    Appena entrati Grommi disse -Ci vediamo alle porte di Mularn fra 10 mminuti giovanotto-
    -Va bene-
    Trovare Damma non fu un problema: ci conoscevamo già bene. Quando gli dissi che ero diventato cacciatore lei non mi prese sul serio e fingendo di non capire mi ignorò. Gli diedi l'autorizzazione e solo allora capì la verità. Ci fu una breve cerimonia durante la quale giuravo fedeltà a [dio cacciatore]. Quindi mi venne regalato il mio primo arco e una faretra piena di frecce dalla lavorazione grezza. Inoltre mi feci insegnare da Damma il più possibile su come usare un arco e ammaestrare un animale da combattimento
    "Beh, ho talmente tanto oro per ora che penso potrò permettermi il lusso di avere una nuova arma anche in corpo a corpo. Non ho intenzione di utilizzare lo scudo e nemmeno due armi a una mano... Un martellone è troppo pesante per mè così come un ascia; lo spadone funziona bene solo coi fendenti e odio le armi con un impugnatura corta" Quindi presi una lancia; era molto lunga e la punta, di una lega di ferro con una picolissima aggiunta di bronzo, era stretta e lunga: era la lancia più adatta per una carica.
    "Bene, ora sono pronto per la battaglia più ardua"
    Come d'accordo mi incontrai con Grommi davanti alle porte di Mularn...


    Spero vi sia piaciuto!

  4. #4
    In game dal 1989.. L'avatar di Conte Wolfers
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    sorry,saro' scemo io ma nn ho capito il tuo intento!

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