Il titolo del topic può sembrare un controsenso poichè solitamente ecologia e ambientalismo tendono a venire fusi fra loro e a venire considerati la stessa cosa. E questo credo che sia un errore perchè non è necessario considerare la vita di un cane al pari di quella di un uomo, o essere particolarmente sensibili al fascino della natura per avere una coscienza ecologica del nostro mondo.
Mi trovo spesso di fronte a persone che a parlargli di problemi ecologici tendono a non badarci perchè li considerano il frutto di una mentalità alla moda, una sorta di ideologia politica. Forzando la mano gli si può anche dar ragione prendendo in considerazione l' ambientalismo. L' ecologia però è una scienza in tutto e per tutto è alcune drammatiche estrapolazioni che gli conseguono sono un dato di fatto, non una considerazione o un presentimento.
Ora ho il timore che la bassa presa di coscienza ecologica sia dovuta anche a una sorta di inquinamento ambientalista: molte persone tendono a pensare che per avere una coscienza ecologica debbano essere vegetariani, e considerare ogni animale come una persona, o addirittura sia una prerogativa di un dato schieramento politico ( talvolta a parlare di problemi ecologici m' hanno preso per no-global ).
Credo che sè la presa di coscienza ecologica venisse divulgata in maniera più tecnica, depurandola dall' auto fustigazione umana. E problemi come l' estinzione degli animali da parte di caccie più o meno legali anzichè considerarle singolarmente e facendo sbottare parte della popolazione in un ( uno più uno meno... ), cosiderandole invece come facenti parte di un processo estintivo globale già in corso che riguarda molte speci e ha già mietuto molte vittime causando già danni alquanto irreparabili. Forse una coscienza ecologica attecchirebbe più facilmente sulle persone.