Ragazzi,me l'hanno regalato per il compleanno,sapevo era un gran film,ma dopo averlo visto mi sono ricreduto!!
E' un grandissimo film!!
Una riflessione introspettiva alla Dawson's Creek senza tutti quei sensi di colpa,menate e seg.e varie che caratterizzano il telefilm su Italia 1,ma uno spunto originale sul rapporto tra adolescenti e adulti,trattato con una sorprendente spontaneità da un regista che adesso annovera un posto nella bacheca dei grandissimi e interpretato con sconvolgente attaccamento.
Parlo di Sam Mendes e Kevin Spacey,la mente e il braccio per un capolavoro,un must,un cult e chi più ne ha più ne metta.
Grandissima ispirazione del regista,che inventa alcune tra le più belle scene della storia del cinema,con inquadrature a tratti innovative,una bella narrazione che non può mancare per i classici del genere e un Kevin Spacey alla Beautiful Mind,perdonatemi il paragone scomodo ma da solo eleva il film a livelli magistrali.
Due Oscar strameritati,senza dubbio.
Ma cosa vuol comunicarci questo film?
Premetto che l'ho visto solo una volta,e forse una seconda in lingua originale non guasterebbe(e conto di farlo presto).
Il pregio di questo film è che riesce a toccare argomenti delicati e profondi come sesso,adolescenza,amori,tradimenti e demoni interiori con il sorriso sulle labbra,a tratti sembra una commedia,anche se,analizzandola con un minimo di attenzione,si capisce che l'humor nasconde verità ben più inquietanti.
Vi ricordate,io tendo spesso a ricondurre un film ad una frase o ad un evento particolari che riassumono in sè lo strato superiore di un film,ad esempio in Forrest Gump ho ricondotto la frase "Stupido è chi stupido fa" all'essenza del film.
In questo caso credo che il film possa essere riassunto nel video di (mi pare si chiami) Ricky,il ragazzo di Thora Birch,nel quale si osserva un poco romantico sacchetto di spazzatura volteggiare e librarsi nell'aria come il più bello degli uccelli,è uno spettacolo,eppure alcuni sostengono che quello è un insignificante e comune sacchetto di platica,ma altri vedono oltre e nel movimento danzante di quel sacchetto vedono la bellezza,quella interiore,quella parte di noi che non tutti possono comprendere.
Ed ecco che Mena Suvari,da tutti considerata bellissima per la sua bellezza esteriore,viene criticata aspramente dal ragazzo,che riconosce in Thora l'incarnazione della bellezza che ha sempre cercato,una bellezza non materiale,più spirituale e meno fisica della bionda pulzella.
Credo questo sia l'insegnamento del film,che però va ben oltre,toccando anche l'omosessulità,la droga,l'adulterio.
Tutto ciò si intreccia in un mix davvero ben congegnato e,da una comune famiglia presentataci all'inizio,si scovano tutti i problemi esistenziali più profondi e la difficoltà nel combatterli,le reazioni,i cambiamenti di umore,le problematiche collaterali.
Concludo nel fare un altro plauso al regista,di carne al fuoco ce n'era tanta,ma nel mettere insieme tutto ciò non ha ostentato il deja-vu o le possibili ripetitività cui sarebbe potuto andare incontro,a mio avviso la regia è geniale,bellissima la scena dell'audizione nella quale Kevin e la Suvari si incrociano;spettacolari le immagini scaturite dalla fervida mente del nostro protagonista che,in astinenza da sesso, immagina la ragazza nuda coperta solo da petali di rose rosse,o quando si ritrova in bocca un petalo dopo averla baciata(finzione),o quando lei fa il bagno in una stanza coperta da effetti sauna e tra lui,lei e la vasca ci sono di mezzo migliaia di petali.
Insomma,il petalo rosso va interpretato.
Io vi do la mia interpretazione,poi vo a letto.
Il petalo rosso rappresenta la freschezza,la giovinezza,la continua evasione da una realtà che è sfuggita di mano al nostro protagonista,il desiderio di riassaporare quelle sensazioni provate nell'età adolescenziale,età nella quale non aveva responsabilità nè doveri di ogni sorta.
In quell'attimo prima della morte Kevin Spacey si rende conto che non poteva calpestare i sentimenti della ragazza e sbagliava a inseguire la giovizza che era per lui un macigno insostentabile per un uomo della sua età,sposato e con una figlia.
Ed ecco che finalmente si rende conto dei sentimenti delle altre persone e capisce di aver passato una vita nell'equivoco di una non-comunicazione,e questo un attimo prima di morire,riguardando una vecchia foto della sua famiglia,pensando probabilmente a quello che sarebbe potuto essere ma non è stato.
Ho finito,se vi va,fatemi un applauso,se siete arrivati fino in fondo leggendo tutto di un fiato,vi applaudo io.
La comunicazione è importante,è il fulcro della vita,non dimenticatelo mai.
Alessandro Cosci