La censura non è l' unico problema che anime e manga devono affrontare in Italia. O perlomeno il problema principale è il perchè delle censure.
Ammettiamolo, chissà quante orde di denigratori avrebbero prodotti come Futurama e South park se fossero stati fatti in Giappone... Perchè invece questi prodotti vengono accettati come "non per bambini" e non vengono stratagliuzzati?
Il primo fattore è l' impatto visivo, come può un anime che rappresenta ragazzini con gli occhioni enormi non essere roba per bambini (...e south park?)? Spesso questo è un discorso che trascende totalmente i contenuti dell' anime e il risultato si sà: censure su censure.
Poi entra in campo il moralismo. Viene davvero poco ben visto che spesso i personaggi di anime e manga siano dei veri e propri antieroi, personaggi con molte macchie e ancor più paure. Nelle produzioni nipponiche spesso il bene e il male si fondono, e Le persone spesso combattono non perchè uno è l' eroe buono e l' altro è il bastardissimo cattivo, semplicemente si tratta di persone su posizioni differenti. E anche quando i protagonisti sono dei personaggi quantomai positivi viene molto mal visto che gli episodi non siano intrisi dei moralismi tipici dei telefilm giovanili americani.
Poi c' è una sorta di nazionalismo, che fà ritenere anime e manga come promotori di una cultura estranea che spesso dà fastidio anche agli editori e disegnatori nostrani, poichè mette in mostra un sistema di produzione fumettisco molto diverso dal nostro: in cui se un soggetto ha successo si preferisce darlo a più sceneggiatori e disegnatori, e pubblicare volumetti più o meno autoconclusivi finchè la barca và (magari 50 anni).
Veramente l' intento era di incentrare la discussione sul modo che i vari denigratori dei manga usano per svolgere la loro funzione. E' più un topic sul come vengono considerati i manga e, presumibilmente, perchè.