Sono stato qui per mesi, è il momento di fare conclusioni.
In una parola: Addio.
Ma non sono qui per parlare di questo.
Vorrei poter dire che stare su Agorà non è servito a nulla, che ogni discussione che ho visto, anche senza partecipare, è stata inutile, che tutto questo è stato tempo buttato via. Vorrei poterlo fare, ma sarei un disonesto. Ma non posso nemmeno dire che stare su Agorà mi è servito a capire i miei errori, ad eliminare i miei sbagli, eccetera.
Allora, in che modo Agorà mi è stato utile?
A capire la natura umana. Che parolone, vero? Ma prima di sputare sentenze, aspettate che abbia finito.
Che cosa ho capito?
L'uomo è fondamentalmente, radicalmente, totalmente, senza speranza, incapace di capire i propri errori. E mi ci metto di mezzo anch'io. NOI siamo incapaci di capire i nostri errori. TOTALMENTE incapaci. Ma non solo, il problema è molto più grave.
Quello in cui crediamo, lo crediamo senza motivo.
E siamo TUTTI uguali, di destra, di sinistra, di centro, di su, di giù, di qualsiasi paese e razza.
Perchè ci sono persone di destra e persone di sinistra? Perchè alcuni hanno ragioni e motivazioni che li spingono a credere in un senso? Certo che no. Per un fortuito caso della vita, per una serie interminabile di coincidenze sono stati convinti di un'idea invece che di un'altra. Sia gli che gli altri senza uno straccio di pensiero coerente e logico dietro. Casualità. Uno è nato in una famiglia di destra, oppure uno ha sentito per la prima volta un politico di sinistra, e si è convinto.
Qualunque persona parli di qualsiasi argomento, chiedigli approfonditamente il PERCHE' la pensa così, e ti risponderà con il nulla. O peggio, ti offenderà, eluderà la tua domanda, e ti farà passare per un fazioso/antidemocratico/comunista....
E siamo TUTTI uguali.
Una massa di persone che non conoscono niente al di là del loro naso, che vivono in una loro dimensione soggettiva, in cui credono, a cui si attaccano con ogni forza, con ogni loro pensiero.
E il parlare con noi è inutile, poichè nessuno cambierà mai idea. Non proprio mai. Un modo c'è.
Se putacaso hai ragione, l'unico modo per diffondere questa ragione in un'altra persona, è usare ogni più subdola arte per far si che egli caschi in una serie AUTONOMA di ragionamenti che lo portino a dubitare della propria idea. Ma tutto questo deve essere fatto senza che egli sospetti MINIMAMENTE che tu voglia convincerlo di qualcosa, senza che egli sappia che tu la pensi in maniera diversa da lui. Perchè altrimenti è finita.
Allora dovrai spingerlo nel dubbio parlando di tutt'altre cose, senza nemmeno sfiorare l'ergomento da lontano, e devi sperare che la catena di pensiero lo faccia finire su particolari a cui non aveva fatto caso, e che da solo si ravveda.
E di Tutto questo c'è una probabilità su un miliardo che accada.
Di fatto le persone sono spinte dalle loro idee, dalle loro parole, dai loro pensieri fittizi e illusori in avanti. Verso un non-si-sa-bene-dove. E la più palese conferma di questo è la completa e monotona ripetitività dei prorpi errori, dei propri sbagli, ripetuti fino alla nausea all'infinito.
E non ha importanza quanto sia stato clamoroso lo sbaglio, quanto famoso è divenuto, quanto criticato sia stato, perchè tanto l'uomo lo rifarà. Inevitabilmente. Fra 5-10-15 anni, lo rifarà.
Perchè tanto TUTTI diranno che in quel caso è diverso, che in quel caso non è la stessa cosa. E se qualcuno si accorgerà di questo, non sarà grazie al ragionamento, ma sarà solo perchè magari ha sentito una persona che parlava in maniera carina a cui ha creduto, prima di sentire quella persona che in maniera altrettanto carina diceva il contrario.
Ci sono eccezioni? Si ci sono eccezioni, rare, minuscole, ma ci sono. Ma non ha importanza, poichè la forza della loro voce è nulla, la potenza del loro messaggio è niente, e nella folla spariscono senza lasciare traccia. Gli unici che capiscono veramente il mondo che li circonda, che hanno delle convinzioni create e rafforzate da ragionamenti logici e motivazioni forti e veritiere sono spinti e trascinati dalla marea di altri che vivono ciechi e sordi nel loro mondo fatto di soggettività e belle parole.
Ragionamento, logicità, motivazioni, tutte parole conosciute su carta, che vengono pronunciate da inconsapevoli ipocriti che vivono nella totale negazioni di esse. Questa è la vita umana.
Magari felice, magari solare e illuminata dalle risa di un bambino, di una famiglia, ma nient'altro che negazione della realtà. Ovviamente parlando dal punto di vista ragionativo.
Ogni uomo ha un pacchetto di idee base, con cui è nato, che ha ottenuto dall'infanzia, e con quelle ci morirà. Con gli stessi errori, con le stesse mancanze, con le stesse debolezze e illusioni.
E NIENTE è mai così ovvio, così lampante, così ufficialmente vero da poter scalfire il muro di menzogne che ognuno di noi ha. NIENTE. Avete visto Mussolini? Bene, è solo questione di tempo, lo rivedrete. Voi non lo riconoscerete, poichè direte che non è lo stesso, che è diverso, che è un caso a parte, che non è il solito errore, ma lo rivedrete, e subirete gli stessi problemi che subirono i nostri nonni. Saranno lievemente diversi, invece di essere ebrei saranno ariani, invece di essere zingari saranno marocchini, ma ci saranno nuovamente, analogamente e tragicamente uguali.
La storia si ripete, sempre. E nulla può cambiare questo stato delle cose, poichè questo stato è di per se immutabile per le sue stesse caratteristiche.
L'uomo non capisce la realtà, e per questo non può cambiare e migliorare. E continuerà a non capirla.
Non mi credete?
Leggetevi tutte le risposte di tutti i post di tutti i forum di tutto il mondo, e ne avrete le prove, se saprete guardare. Ma ovviamente non lo saprete fare, poichè ve l'ho detto, direttamente, e allora il vostro orgoglio, vi impedirà di farlo. La stessa cosa sarebe successa a me, se invece di essere io a scrivere sarebbe stato un'altro, poichè siamo tutti miseramente uguali.