Quando picchia il sol di mezzogiorno e non si può uscire dall'ombra salvifica dell'ombrellone, o si legge o si dorme.
Mi sono letto i numeri di Gmc di agosto e settembre, vorrei far notare che:
Nel numero di agosto, nella sezione dedicata a Max Payne il tizio che ci ha lavorato ha commesso qualche errore.
Nell'introduzione dice "Max Payne è un poliziotto -omissis- non vive di ideali, si limita a fare bene il proprio lavoro.
Almeno fino a quando la moglie e il figlio neonato [peccato che si tratti di una bambina] vengono massacrati da un gruppo di criminali [sarebbero dei comuni drogati] sotto l'effetto di Valchiria [della Valchiria, semmai. Il pezzo è stato rippato e tradotto?], una nuova e devastante droga -omissis- .
Max Payne si trasforma, quindi, in un angelo vendicatore, il cui unico scopo è di distruggere la tentacolare organizzazione che produce e smercia la sostanza stupefacente."
Ora, a parte gli errori generali, questo riassunto della trama è totalmente erroneo, tanto che mi viene il dubbio che qui si sia confuso Max Payne con The Punisher...
Max non si trasforma in nessun "angelo vendicatore", rimane un comune poliziotto, si fa trasferire e segue il caso come un comune agente della Dea, e successivamente diventa un infiltrato in una cosca mafiosa eccetera eccetera.
Un analisi alquanto superficiale, lasciatevelo dire.
Poi dappertutto nella recensione, nei titoli dei box, persino nell'editoriale all'inizio della rivista si favoleggia di un misterioso "Bullet Mode".....
Peccato che come dicono tutte le altre riviste, il manuale del gioco ed il gioco stesso, l'innovativo sistema si chiama "Bullet Time" ¬ ¬
Bella gaffe, eh.
------------------------------------------------------------------
Tralasciando Max Payne e guardando ne "La Posta in Gioco" di agosto Nemesis descrive la famosa frase "Deus Ex Machina" come "un'usanza teatrale di far comparire qualche divinità che aggiustava tutto quando l'autore del copione non sapeva più come districarsi nella trama".
Basta pensarci su un attimo per rendersi conto di quanto poco sensata sia una spiegazione simile.
In realtà non è che compaiono degli "Dei" a sistemare tutto (sarà mica una puntata di Hercules ? ), ma l'autore si inventa qualcosa di artificioso e totalmente esterno all'azione dei personaggi per sistemare il problema, come un intervento della "Provvidenza", ma di certo non compare qualche Dio in scena....
Sempre stando sul latino, nel numero di settembre "Botta e Risposta" Skulz esordisce una sua risposta con "Mea culpa mea parzialissima culpa".
Peccato che al paese mio si dica "Mea culpa mea massima culpa".
--------------------------------------------------------------------
Appurato che in latino siete scarsi, un ultimo svolazzo sullo speciale di Jedi Academy del numero di agosto.
Tralasciando l'espressione "Spada a lame di luce" per definire una Lightsaber (decisamente inconsueto ma ci può anche stare, se la tiriamo un po' per i capelli), i "Sabbipodi" si chiamano Tuskan Raider, Predoni Tuskan.
"Sabbipodi" è la traduzione italiana, un po' come Darth Vader che l'hanno fatto diventare Darth Fener per evitare strane allusioni ai Water.
Infatti nella nuova trilogia vengono chiamati Predoni Tuskan.
E, infine, i "Dark Jedi" (termine corretto, comunque) vengono comunemente chiamati Sith, sapete ?
Ok, non mi viene in mente altro da dire, magari la prossima volta un po' più di cura nel lavoro sarebbe preferibile.
Specie se da parte di persone che si autodefiniscono "uno staff d'eccezione, che include i migliori esperti del settore"..........