Cile 11 settembre 1973: anatomia di un colpo di stato - Pag 2
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Discussione: Cile 11 settembre 1973: anatomia di un colpo di stato

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  1. #16
    Rivoluzionario L'avatar di Gendo Ikari
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    Le vicende che portarono alla dittatura di Pinochet mi erano del tutto oscure. Oggi ho imparato qualcosa di nuovo...
    Non ho ben capito però cosa centrino gli Stati Uniti con l'abbassamento del prezzo del rame.
    Esempio, gli USA immettono Rame sottocosto sul mercato, per un breve tempo, con l'unico scopo di abbassarne il valore per far concorrenza sleale al Cile. E' solo un possibile esempio.
    Viva l'Itaglia!

  2. #17
    Sigh. [cit.] L'avatar di Cloud-Skywalker
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    Un pezzo di storia, e di vita, che fino ad oggi non ho avuto il modo di approfondire. Ed un altro punto aggiunto al mio disprezzo nei confronti degli U.S.A.
    Grazie mille BILBAO

  3. #18
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    Esempio, gli USA immettono Rame sottocosto sul mercato, per un breve tempo, con l'unico scopo di abbassarne il valore per far concorrenza sleale al Cile. E' solo un possibile esempio.
    Si, ma l'hanno fatto?
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    "Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché ne prova piacere e ne prova piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena studiarla e la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”.( Henri Poincaré )
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  4. #19
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    Si, ma l'hanno fatto?
    Non lo so, l'articolo dice solo che adottarono metodi per far abbassare il prezzo del rame, ovviamente non approfondendo, essendo un articolo storico e non economico.
    Io ti dico che la guerra economica è possibilissima, e ti ho fatto un esempio di come avrebbero potuto fare. Non so come hanno fatto, ma la cosa non ha molta importanza, giusto?
    Viva l'Itaglia!

  5. #20
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    Non lo so, l'articolo dice solo che adottarono metodi per far abbassare il prezzo del rame, ovviamente non approfondendo, essendo un articolo storico e non economico.
    Io ti dico che la guerra economica è possibilissima, e ti ho fatto un esempio di come avrebbero potuto fare. Non so come hanno fatto, ma la cosa non ha molta importanza, giusto?

    giusto gendo, la cosa ha importanza relativa, alla luce della targedia cilena, di un popolo sconfitto dalla violenza, che ha sopportato sulla propria pelle il dolore della sconfitta democratica, della violenza, della repressione, del tardimento anche di quella sx internazionale che prese spesso le distanze dal golpe e dalla repressione brutale, in cui solo la chiesa cilena riusci' ad ergersi a balurado dei diritti negati, mentre in Argentina pochi anni dopo la stessa chiesa negò aiuto o sostegno a chi cercavo un rifugio sicuro dalla dittatura del colonnelli......sono passati 30 anni ma mi pare che qs vicenda possa essere da monito per il futuro, come riflessione per una visione della politica non fatta di odio, no sopraffatta dalla volontà di potenza internazionale.....il mio ricordo va alle migliaia di uomini e donne fucilate, alle persone torturate, ai martiri gettati dagli aerei ancora vivi, alle madri che non hanno una fredda lapide su cui versare le poche lacrime che rimangono.......leggete se volete il libro "La Casa degli spiriti" di Isabell Allende, uno squarcio illuminate sul buio della repressione brutale, oppure guardante il bellissimo film "La morte e la fanciulla" sul dramma di una sopravvissuta che a teatro dopo anni dalla fione del regime è sicura di riconoscere davanti a se la voce del suo aguzzino, ora rispetatbile membro della società cilena, senza potere fare nella per placare il suo desiderio di giustizia, non di vendetta(

    ULTIMA DIFESA Santiago 11 settembre '73: Salvador Allende combatte in difesa del palazzo presidenziale della Moneda il giorno del colpo di stato . Si suiciderà poche ore dopo rifiutando l'esilio.


    Ultima modifica di BILBAO; 5-09-2003 alle 23:40:35

  6. #21
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    Salvador Allende, mi sembra veramente un grand'uomo. Se la storia non mi riserva qualche sorpresa, penso proprio che sia veramente un eroe.
    Viva l'Itaglia!

  7. #22
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    Salvador Allende, mi sembra veramente un grand'uomo. Se la storia non mi riserva qualche sorpresa, penso proprio che sia veramente un eroe.
    tu chiedevi delle sorprese, invece io ti invio dei dati storici, che suffragano alcuni tuoi post precedenti: fai tesoro delle parole che leggerai:


    "La partita si gioca tra la metà di settembre e il 24 ottobre, data in cui il congresso si riunisce per l'elezione del presidente. E gli Stati Uniti non esitano a praticare, fin da subito, il gioco duro. "Deve sapere - scrive l'ambasciatore USA Korry al presidente. uscente Frei - che non lasceremo arrivare in Cile una sola vite o un solo dado, sotto Allende. Se Allende assumerà il potere faremo tutto il possibile per condannare il Cile e i cileni alle più dure privazioni e miserie. Non si faccia illusioni signor Frei".

    cvd, come scrivevo ai tempi del liceo al termine dei compiti in classe di matematica (2 lustri fa) ): una delle tante prove del coinvolgimento usa, non solo a parole ma con i fatti, fatti che portarono allo scorrere di sangue innocente in quello stadio di Santiago a memoria delle violenze militari

  8. #23
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    Se non leggete Sepulveda vi consiglio un paio di libri splendidi in cui viene rimembrata la tragedia del popolo cileno:La frontiera scomparsa e un nome da torero,ma un pò in tutti i suoi libri si respirano queste tematiche.Ottimo lavoro questo,sei un grande,è una cosa stupenda far conoscere a tutti dei pezzi di storia finiti nell'oblio del materialismo moderno,non solo per aumentare la nostra indignazione e odio verso le ingiustizie commesse dai cosiddetti "paladini della pace" ma per ricordare la memoria dei più di TREMILA desaparecidos del governo di criminali e assassini guidati da quel porco di Pinochet.
    Grazie di cuore

  9. #24
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    Solo una nota a margine: ricordiamo che gli Stati Uniti stavano disputando proprio in quegli anni un'immensa partita a risiko con l'Unione Sovietica. Ricordiamo anche che il sostanziale equilibrio tra le parti evitò che il tutto degenerasse in un terzo conflitto mondiale. E' chiaro a questo punto il perchè delle mosse statunitensi nell'America Latina.
    Forse il socialismo di Allende non sarebbe scaturito in un comunismo filosovietico ( o forse si ), i precedenti cubani non erano comunque benauguranti, e forse ( e sottolineo forse ) la mossa Statunitense, ha risparmiato al mondo un conflitto nucleare.
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  10. #25
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    Solo una nota a margine: ricordiamo che gli Stati Uniti stavano disputando proprio in quegli anni un'immensa partita a risiko con l'Unione Sovietica. Ricordiamo anche che il sostanziale equilibrio tra le parti evitò che il tutto degenerasse in un terzo conflitto mondiale. E' chiaro a questo punto il perchè delle mosse statunitensi nell'America Latina.
    Forse il socialismo di Allende non sarebbe scaturito in un comunismo filosovietico ( o forse si ), i precedenti cubani non erano comunque benauguranti, e forse ( e sottolineo forse ) la mossa Statunitense, ha risparmiato al mondo un conflitto nucleare.
    No, assolutamente no. Il conflitto nuclere se si è evitato non è stato certo per il Cile. Si è evitato perchè alla fine i danni che ne sarebbero venuti fuori avrebbero superato di mille volte i benefici. E allora non conveniva. Non posso che essere contrarissimo.
    Non è ammissibile nessuna scusa per questo operato USA, volto solo al rafforzamento della sua potenza nel mondo e nell'america latina a discapito della democrazia.
    Viva l'Itaglia!

  11. #26
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    No, assolutamente no. Il conflitto nuclere se si è evitato non è stato certo per il Cile. Si è evitato perchè alla fine i danni che ne sarebbero venuti fuori avrebbero superato di mille volte i benefici. E allora non conveniva. Non posso che essere contrarissimo.
    Non è ammissibile nessuna scusa per questo operato USA, volto solo al rafforzamento della sua potenza nel mondo e nell'america latina a discapito della democrazia.
    Ciò che è avvenuto in Cile non ha certo bloccato il conflitto nucleare; stavo semplicemente tentando di contestualizzare il tutto in uno scenario politico più ampio che comprendesse l'intero sud America. Perchè l'operato statutitense certo non si fermò a Cile e Cuba, ma con tutta probabilità coinvolse l'intera America latina; probabilmente temeva un'eventale apertura allo stalinismo, da parte degli Stati sudamericani ( di sicuro questo avrebbe provocato la rottura dell'equilibrio tra le due superpotenze ).
    Ma lasciando da parte queste divagazioni; semplicemente volevo puntalizzare, che non va giudicato l'operato degli Stati Uniti analizzando la questione Cilena in se. Semmai è opportuno analizzare la politica adottata nei confronti dell'intero sud America. E' giusto pilotare la democrazia degli stati (accettandone le conseguenze certe e immediate ) per evitare una catastrofe che magari non avverrà mai?
    PS Boh
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  12. #27
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    Ciò che è avvenuto in Cile non ha certo bloccato il conflitto nucleare; stavo semplicemente tentando di contestualizzare il tutto in uno scenario politico più ampio che comprendesse l'intero sud America.
    Adesso si ragiona

    Inviato da cerberus
    Perchè l'operato statutitense certo non si fermò a Cile e Cuba, ma con tutta probabilità coinvolse l'intera America latina;
    probabilmente temeva un'eventale apertura allo stalinismo, da parte degli Stati sudamericani ( di sicuro questo avrebbe provocato la rottura dell'equilibrio tra le due superpotenze ).
    Ma lasciando da parte queste divagazioni; semplicemente volevo puntalizzare, che non va giudicato l'operato degli Stati Uniti analizzando la questione Cilena in se. Semmai è opportuno analizzare la politica adottata nei confronti dell'intero sud America. E' giusto pilotare la democrazia degli stati (accettandone le conseguenze certe e immediate ) per evitare una catastrofe che magari non avverrà mai?
    PS Boh
    Cioè, distruggere le democrazie, serve a evitare una guerra nucleare? Con che criterio dici questo?
    (non è ironia, è una domanda interressata).
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  13. #28
    Utente L'avatar di cerberus
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    Inviato da Gendo Ikari
    Adesso si ragiona



    Cioè, distruggere le democrazie, serve a evitare una guerra nucleare? Con che criterio dici questo?
    (non è ironia, è una domanda interressata).
    La mia non era una domanda retorica, non volevo lasciare intendere che la politica statunitense fosse corretta.
    Semplicemente constatavo che questa con tutta probabilità fosse quella adottata dagli Stati Uniti: stroncare sul nascere ogni velleità stalinista, per non trovarsi poi a dover affrontare vicini ostili ( una eventualità non proprio remota ).
    Personalmente ritengo probabile, quantomeno, che col nemico alle porte, gli Stati Uniti, sarebbero stati un pò meno riluttanti a utilizzare l'atomica.
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  14. #29
    Utente L'avatar di BILBAO
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    La mia non era una domanda retorica, non volevo lasciare intendere che la politica statunitense fosse corretta.
    Semplicemente constatavo che questa con tutta probabilità fosse quella adottata dagli Stati Uniti: stroncare sul nascere ogni velleità stalinista, per non trovarsi poi a dover affrontare vicini ostili ( una eventualità non proprio remota ).
    Personalmente ritengo probabile, quantomeno, che col nemico alle porte, gli Stati Uniti, sarebbero stati un pò meno riluttanti a utilizzare l'atomica.
    non quoto, come è ovvio, in quanto mi pare il tuo un processo alle intenzioni, un contestualizzare una situazione che NON aveva ragione di essere, visto che in quei 1000gg il governo cileno NON si macchiò di azioni staliniste, che non sono solo i gulag o le persecuzioni razziali vs gli ebrei, gli zingari, gli armeni, ma aanche un concetto di politica in cui l'avversario non va legittimmato, ma distrutto ed eliminato.....mi pare di poter affermare che lo stalinista, non nelle idee forse, ma neimetodi fu Pinochet, che rase al suo la Moneda, come metafora della viloenza che abbatte un governo democraticamente eletto, in cui le mire staliniste e sovietiche NON erano realizzate

  15. #30
    (un po' meno) cattivo L'avatar di L33T
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    Il coinvolgimento degli Usa nelle vicende dell'America Latina inizia già con la dottrina Monroe ("l'america agli americani") che ben presto si trasforma, come ha scritto uno storico, in "l'america agli statunitensi".
    Non si contano già da prima dell'inizio del 900 gli interventi statunitensi nella vita dei giovani stati sudamericani, nè d'altra parte è quantificabile la portata dell'azione americana in sudamerica fino alla seconda guerra mondiale.
    Mi sembra azzardato supporre che l'intervento americano in Cile sia legato solo allo scontro con la Russia: è piuttosto un segno di continuità con la tradizionale politica estera.
    Ultima modifica di L33T; 6-09-2003 alle 21:08:11
    Es ist nichts schrecklicher als eine tätige Unwissenheit.

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