La Cultura(assente)del Videogioco - Pag 4
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Discussione: La Cultura(assente)del Videogioco

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  1. #46
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    [QUOTE]Inviato da jindua
    [B]X me il videogioco è arte quanto è arte qualsiasi prodotto di massa... Cioè ZERO!

    Se è vero che esistono(o esstevano) degli artisti del VG(penso a Dino Dini, Carmack, MikamiSan, KojimaSan), è vero altrettanto che esistono squadre di avvocati e commercialisti in doppio petto che analizzano il mercato per vedere quale VG produrre con 1 squadra di tecnici . Non so quanto i termini in bold facciano parte del bagaglio di 1 artista...

    Non voglio scadere in 1 discorso demagogico sul mondo e sulla sua lenta ma inesorabile globalizzazione... Allora mi limito a dare atto di questo fenomeno.

    Se c'è qualcuno che pensa che il videogioco è arte vuol dire che è stato indotto a pensarlo dal mercato! La pubblicità è arte: arte di plagiare le menti, soprattutto se giovani!



    Dopo questo sfogo dico: ben vengano i VG! Ben venga MGS, PES, GT, AC3(così accontento Iama!!! ), ma non mi dite che sono opere d'arte! La vera arte è ben altra!



    Mai lette tante stronzate tutte in file sul tema dei vg come arte.
    I vg SONO arte e chi non lo pensa non ne capisce nulla..

  2. #47
    Che eleganza! L'avatar di jindua
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    Mi verrai mica a dire che i RockstarNorth(già DMA Designs) hanno ceduto i diritti alla M$ degli ultimi 2 GTA xché "volevano che la propria opera d'arte fosse goduta appieno anche dai Boxari"... Ma per favore! Scendiamo dai peri! L'industria del VG è 1 macchina da soldi, non c'è tempo x gli artisti!
    Se poi vuoi vivere in 1 mondo fatto da benefattori che sollazzano il nostro appetito videoludico fai pure...

    Spiegami te xché 1 VG deve costare così tanto! Forse x "ripagare gli immani sforzi creativi degli artisti designers" o x coprire i buchi di bilancio che si formano quando si investe tempo, fatica e denaro nella produzione di 1 VG?
    Ti sembra che i game designers si combattano a forza di textures compresse e di modelli poligonali per vedere quale gioco esce meglio o x vedere quale sarà + venduto?

    Sono finiti i tempi in cui il mitico Dino Dini programmava i suoi splendidi giochi nel suo scantinato...



    L'arte è qualcosa che va al di là del mero guadagno... E purtroppo mi sa proprio che di artisti nell'industria(notare l'ossimoro...) dei VG non ce ne potrà essere + nessuno! Certo buoni programmatori, buoni designers, ma di artisti ZERO! E se non ci sono gli artisti le opere d'arte non nascono!

    Come in tutti i campi i capozza(coi soldi) non vedono l'ora che i computer possano inventarsi da soli 1 gioco spettacolare, in modo da non dover + pagare la "risorsa uomo"(caro vecchio dottor Frattale...)...



    E poi

    Mai lette tante stronzate tutte in file sul tema dei vg come arte.
    I vg SONO arte e chi non lo pensa non ne capisce nulla..
    la prossima volta potresti moderare i termini? Ho 20 anni, videogioco da 16, penso di intendermene 1 pò...
    Ultima modifica di jindua; 7-09-2003 alle 00:30:54

  3. #48
    Che eleganza! L'avatar di jindua
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    Essere Culture dei Video Giochi significa interessarsi non solo dei giochi in se, ma della maniera in cui vengono concepiti, dai particolari tecnici a quelli produttivi. Significa interessarsi a come si muove l'industria del video gioco, della sua storia, del suo passato, della sua relazione con le altre industrie. Significa interessarsi dell'evoluzione del videogioco, dei concept, della maniera di giocare. Significa anche interessarsi alle macchine che fanno girare i giochi, ai marchi. Significa interessarsi a tutto ciò che è oltre il gioco.
    Giobbe essere cultore dei VG non prescinde dal fatto che essi siano o meno opere d'arte! Quindi ci si può(come me del resto) interessare di tutto ciò che sta dietro la produzione di 1 VG, ma con la consapevolezza che 1 opera d'arte è 1 altra cosa!

    Quello che io contesto va al di là del VG: è 1 discorso molto + ampio! xò andrei OT. Lo farò solo se chiesto!

  4. #49
    Bananocrate L'avatar di giobbe
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    X me il videogioco è arte quanto è arte qualsiasi prodotto di massa... Cioè ZERO!

    Permettimi di contraddirti... se è un bene di massa è sicuramente un prodotto culturale. Quanto poi se sia portatore di cultura o meno, questo non te lo so dire. So solo che l'anitesi fra commerciale e cultura è una baggianata. Può essere un indice di riferimento, ma fino ad un certo punto, superato il quale è semplice e mera generalizzazione, e la generalizzazione e semplice pre-giudizio e pre-giudizio significa giudicare un qualcosa prima di conoscerlo. E mi pare un'atteggiamento inutile.

    Quello che è più comprensibile è un pò di sano sospetto.

    Se è vero che esistono(o esstevano) degli artisti del VG(penso a Dino Dini, Carmack, MikamiSan, KojimaSan), è vero altrettanto che esistono squadre di avvocati e commercialisti in doppio petto che analizzano il mercato per vedere quale VG produrre con 1 squadra di tecnici . Non so quanto i termini in bold facciano parte del bagaglio di 1 artista...

    Tanti. Perchè il videogioco è prodotto complesso. Come ogni prodotto complesso ha bisongo di diverse specializzazioni. Ma qui non stiamo parlando di videogioco come arte, ma di semplice cultura dei videogiochi. Per il videogioco come arte c'è un'altro topic dove ci stiamo educatamente scannando con profitto...

    Non voglio scadere in 1 discorso demagogico sul mondo e sulla sua lenta ma inesorabile globalizzazione... Allora mi limito a dare atto di questo fenomeno. Se c'è qualcuno che pensa che il videogioco è arte vuol dire che è stato indotto a pensarlo dal mercato! La pubblicità è arte: arte di plagiare le menti, soprattutto se giovani!

    Ancora con l'arte... mi sa che hai sbagliato topic... e poi con tutta questa gente che parla di modellazione delle masse ho qualche dubbio che esista davvero qualcuno che venga plagiato... davvero, tutti parlano di sta benedetta modellazione delle masse, del plagio globale, dei mass media dominatori, di Berlusconi ipnotizzatore ecc. ecc... a un sacco di gente piace crogiolarsi in questi luoghi comuni. E' una contro massa. Modellata da altri modelli anti-massa. Si può dire che la massa viene ad esistere solamente per questa presenza di anti-massa minoritaria.

    La massa non esiste. Esistono solo individui che fanno ciò che vogliono. Sono influenzabili, certo, ma non sono deficienti. Non tutti almeno. Se ci fosse davvero qualcosa che non volessero fare, non la farebbero.

  5. #50
    Bananocrate L'avatar di giobbe
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    Mi verrai mica a dire che i RockstarNorth(già DMA Designs) hanno ceduto i diritti alla M$ degli ultimi 2 GTA xché "volevano che la propria opera d'arte fosse goduta appieno anche dai Boxari"... Ma per favore! Scendiamo dai peri! L'industria del VG è 1 macchina da soldi, non c'è tempo x gli artisti!
    Se poi vuoi vivere in 1 mondo fatto da benefattori che sollazzano il nostro appetito videoludico fai pure...


    Cumpà, sono davvero pochi gli artisti che, a memoria d'uomo, non si sono fatti pagare. Tutte le grandi opere architettoniche ne sono un esempio... e ti assicuro che ci vuole più tempo a costruire un Duomo che a programmare un VG...

    Spiegami te xché 1 VG deve costare così tanto! Forse x "ripagare gli immani sforzi creativi degli artisti designers" o x coprire i buchi di bilancio che si formano quando si investe tempo, fatica e denaro nella produzione di 1 VG?

    Per coprire i buchi del bilancio, è ovvio... e per guadagnarci... ma il fatto che dove ci sia guadagno non ci sia arte è un'affermazione del tutto priva di senso critico e senso realista. E' se il fenomeno è sfruttato, tanto meglio.

    Ti sembra che i game designers si combattano a forza di textures compresse e di modelli poligonali per vedere quale gioco esce meglio o x vedere quale sarà + venduto?

    I Designer fanno quello che fanno perchè è il loro lavoro. Questo non significa che non ci mettano passione. Questa è un'altra generalizzazione, cumpà.

    Sono finiti i tempi in cui il mitico Dino Dini programmava i suoi splendidi giochi nel suo scantinato..

    Sarà, ma io preferisco Pes3 a Kick-Off... me ne sbatto altamente che il concetto all'epoca era rivoluzionario (perchè davvero era rivoluzionario)... ti invito ad un'osservazione: se kick off non fosse uscito e non fosse uscito neanche sensible soccer, se ti trovassi per le mani un titolo del genere lo reputersti un buon titolo?

    Non è più possibile oggi giorno programmare videogiochi da solo. C'è bisongo di tanta gente, e tanti costi. E' normale. Ma, se guardi bene, esistono ancora le menti dei videogiochi. Ora non sono più tutto-fare, ma sono direttori dei lavori...

    L'arte è qualcosa che va al di là del mero guadagno... E purtroppo mi sa proprio che di artisti nell'industria(notare l'ossimoro...) dei VG non ce ne potrà essere + nessuno! Certo buoni programmatori, buoni designers, ma di artisti ZERO! E se non ci sono gli artisti le opere d'arte non nascono!

    L'arte è qualcosa che va al di là del mero guadagno.. certo. Ma, ti ripeto, il fatto che postuli che dove ci sia guadagno non c'è arte lo reputo, fondamentalmente, un'ingenuità.

    Come in tutti i campi i capozza(coi soldi) non vedono l'ora che i computer possano inventarsi da soli 1 gioco spettacolare, in modo da non dover + pagare la "risorsa uomo"(caro vecchio dottor Frattale...)...

    Seeeee... non dico che non potrà succedere, ma all'epoca saremo entrambi sepolti o cremati...

    la prossima volta potresti moderare i termini? Ho 20 anni, videogioco da 16, penso di intendermene 1 pò...

    Io ne ho 25 e videogioco più o meno da quando sei nato tu... ho vinto qualcosa? ... al'età non conta, e non è molto educato porre a base delle proprie argomentazioni l'età. E, in effetti, ho visto diversi sedicenni scrivere cose sensate in questo forum.

    Cadi nello stesso errore per cui mi quotavi qualche post fa: dico che non esiste chi se ne intende. Esiste chi si interessa e chi si diverte.
    Ultima modifica di giobbe; 7-09-2003 alle 02:30:22

  6. #51
    Utente L'avatar di Nemesis
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    Slurp Slurp, ma che buona sta nutella!

    $.t.a.r.s.
    "We are so young, our lives have just begun but already we are considering escape from this world. And we've waiting for so long for this moment to come, we're so anxious to be together, together in death. Won't you die tonight for love? This world is a cruel place and we're here only to lose, so before life tears us apart let's death bless me with you... This life ain't worth living."


  7. #52
    Redattore L'avatar di MACCA
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    Noto con piacere che se si propone un argomento interessante la qualità del forum si alza non di poco...comunque:
    la cultura del videogioco esiste e tutte le risposte date in questo topic lo confermano...SuperConsole a suo tempo l'ha dimostrato e molti giochi di oggi lo confermano.Il problema è che in italia e in fondo in euuropa in generale non vi è consapevolezza...trovo triste che in fondo gente che passa così tanto tempo a discutere sul videogioco e sul videogiocare metta in dubbio l'assenza di una vera e propria cultura.In alcuni casi il videogico-arte da delle conoscenze,sviluppa interiormente delle emozioni che l'utente assimila contribuendo al suo arricchimento...se questa non è cultura non so proprio come chiamarla....ancora:
    il fenomeno retrogaming ci dimostra come esista anche una cultura storica del videogioco...
    la competenza e l'estro dei programmatori di un videogioco-arte è segnale di cultura tecnica e cioè l'insieme di conoscenze pratiche e intellettuali...
    Personalmente ho acquistato la consapevolezza della presenza di una cultura del videogame leggendo anni fa l'opera magna del Bittanti "L'INNOVAZIONE TECNOLUDICA" .La completezza e la competenza con cui veniva affrontato l'argomento era tale da suscitare in me l'idea che finalmente il videogioco si fosse evoluto passando da prodotto commerciale ghettizzato a prodotto di massa.Anticipo subito le critiche che solleverà la mia affermazione:il prodotto di massa non è in antitesi col concetto d'arte e lo è ancora meno con quello di cultura.Il passato ci ha insegnato come sia sbagliato credere che la massificazione porti a un progressivo peggioramento del prodotto.E il presente (leggi:i giochi attuali)ce lo ricorda ogni giorno.buonanotte
    Don't believe the truth

  8. #53
    Che eleganza! L'avatar di jindua
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    Per coprire i buchi del bilancio, è ovvio... e per guadagnarci... ma il fatto che dove ci sia guadagno non ci sia arte è un'affermazione del tutto priva di senso critico e senso realista. E' se il fenomeno è sfruttato, tanto meglio.
    Giobbe caro, 1 opera d'arte nasce quando 1 persona dotata crea qualcosa di unico al di là del guadagno. Purtroppo converrai con me che quella del VG è 1 industria e come ho già detto industria ed arte sono 2 termini che non si possono associare(quella storia sulle macchine che creano VG era ripresa da 1 libro sul McDonald's e per analogia fa lo stesso effetto). Hai ragione quando dici che 1 artista cmq si fa pagare(ci mancherebbe), ma questo periodo non è fatto x loro: questo è il periodo della massificazione del pensiero! Se c'è chi crede all'utopia che "i vg sono arte" vuol dire che è già stato massificato!



    inoltre io ho risposto così
    la prossima volta potresti moderare i termini? Ho 20 anni, videogioco da 16, penso di intendermene 1 pò...
    a questo...
    Mai lette tante stronzate tutte in file sul tema dei vg come arte.
    I vg SONO arte e chi non lo pensa non ne capisce nulla..

  9. #54
    Che eleganza! L'avatar di jindua
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    P.s. mi sono accorto di aver sbagliato 3d, che ce n'è 1 altro che tratta dell'argomento... Dite se mi devo spostare la o se continuare la discussione qui!

  10. #55
    Bananocrate L'avatar di giobbe
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    Giobbe caro, 1 opera d'arte nasce quando 1 persona dotata crea qualcosa di unico al di là del guadagno. Purtroppo converrai con me che quella del VG è 1 industria e come ho già detto industria ed arte sono 2 termini che non si possono associare

    Allora tutta l'arte Rinascimentale, basata sul concetto di magnate e commissione? Il tuo è un discorso di principio, astratto, e smentito dai fatti. E' un idealizzazione.

    Hai ragione quando dici che 1 artista cmq si fa pagare(ci mancherebbe), ma questo periodo non è fatto x loro: questo è il periodo della massificazione del pensiero! Se c'è chi crede all'utopia che "i vg sono arte" vuol dire che è già stato massificato!

    Non è vero. E' il periodo della fruibilità del pensiero. Una volta la cultura, in qualsiasi campo, era un prodotto da elite. Adesso semplicemente si ha una maggiore fruibilità... è normale che in questa situazione determinati aspetti tendano ad essere uniformati... perchè adesso, al contrario di 50 anni fa, ognuno ha la possibilità di comprare libri, dischi ecc. ecc.... raggiungendo un pubblico così ampio è normale che sia arrivi a prodotti talvolta omogeneizzati... ma le nicchie di appassionati, di cultori della musica, libri, videogioco ecc. ecc. esistono ancora, e non sono di meno rispetto a tempo fa... solo che, a quanto pare, la nicchia non ci sta ad essere nicchia. Ci tiene ad essere detentrice del vero sapere, custode dei segreti del passato glorioso e via discorrendo... e la trovo una cosa un pò patetica, tutto qui...

  11. #56
    Che eleganza! L'avatar di jindua
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    Non è azzeccato il paragone che tu fai tra il sistema industria - massa con artista - mecenate :mi sembra che tu sia abb. colto e intelligente ([OT]oltretutto parlare con gente così fa solo bene![/OT])da comprendere il fenomeno della globalizzazione, fenomeno descritto con questo termine straabusato ma che ora ti dico come lo intendo io in questo specifico caso!
    Se un produttore vede che tira 1 certo genere non "commissionerà" a nessuna équipe un gioco di tutt'altro tipo(o che in quel periodo non tira), anche se convinto che questa équipe produrrà 1 capolavoro, piuttosto tale équipe creerà 1 gioco magari brutto ma che tira magari x la licenza, magari x i dati aggiornati alla stagione in corso...
    In questo contesto storico - industrial - culturale non c'è spazio x l'arte. Certo x la creatività, x il divertimento ma da qui all'arte ce ne vuole!
    Quindi il rapporto che c'era tra il mecenate e l'artista era intimo, personale... Tra il sistema industriale e la massa non c'è nulla di così profondo!


    Sono parzialmente d'accordo invece sul fenomeno che tu chiami fruibilità del sapere(io lo chiamo come già detto semplicemente globalizzazione del sapere, ma anche questo termine da te coniato non mi dispiace affatto!). Sono d'accordo sul fatto che esista, non sulla sua utilità. Mi scuso se andrò 1 pò OT...
    Io sono convinto che quando uno ha a disposizione l'intera rete mondiale "a portata di clic"
    -o sa ESTREMAMENTE BENE dove, cosa, quando e come cercare(e non so quanti siano così)
    -o si perderà nei meandri dello scibile umano
    La libertà fa paura xché non da punti di riferimento!
    mi scuso ancora x l'OT... a era x contestualizzare la mia argomentazione: il VG è 1 industria e 1 industria non crea opere d'arte! (a meno di casi particolarissimi tipo la Bauhaus di inizio secolo...)

  12. #57
    Bananocrate L'avatar di giobbe
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    Non è azzeccato il paragone che tu fai tra il sistema industria - massa con artista - mecenate :mi sembra che tu sia abb. colto e intelligente ([OT]oltretutto parlare con gente così fa solo bene![/OT])da comprendere il fenomeno della globalizzazione, fenomeno descritto con questo termine straabusato ma che ora ti dico come lo intendo io in questo specifico caso!

    Il problema della globalizzazione è un problema finanziario e industriale. E' un vero problema quando ci sono gli sfruttamenti dei popoli più poveri. E' un vero problema quando si ha una serie di traffici di capitali non controllabili che girano tutto il mondo per andare poi a fininire su un conto numerato delle Galapagos.
    Non è un problema quando si parla di comunicazione... anzi, è solamente un vantaggio che ne traiamo... anche parlare in questo forum è effetto della globalizzazione. In questo momento io potrei stare a Bankog e parlare con te...

    Se un produttore vede che tira 1 certo genere non "commissionerà" a nessuna équipe un gioco di tutt'altro tipo(o che in quel periodo non tira), anche se convinto che questa équipe produrrà 1 capolavoro, piuttosto tale équipe creerà 1 gioco magari brutto ma che tira magari x la licenza, magari x i dati aggiornati alla stagione in corso...

    Certo. Non metto in dubbio che molti VG vengano prodotti con questo intento. Tutti i VG vengono prodotti per guadagnarci, chi più chi meno, è normale, tutti i VG sono commerciali. Ma non è detto che produttore e mecenate non vadano mai d'accordo. E' possibile che, invece, produttore e mecenate vogliano la stessa identica cosa. Prendi Fable... non sappiamo se è un capolavoro, ma ha tutti i presupposti per esserlo... la Microsoft ha preso Zio Peter e gli ha detto: "voglio qualcosa che mi tiri le vendite dell'X.Box"... e cosa ti crea? Un Gdr... genere che, se non sei un giapponese e non schiaffi nel gioco una bella ragazza da salvare di cui innamorarti, non è esattamente un genere di richiamo...

    E' vero. I produttori puntano sul guadagno sicuro. Ma in situazione di concorrenza come quella del mercato dei VG cìè sempre qualche produttore pronto a rischiare, e pronto a produrre qualcosa di nuovo... allora posso essere d'accordo con te che la massificazione porti a un'appiattimento della creatività, ma i colpi di genio, quelli veri, non sono destinati a comparire... ti invito poi ad un'altra riflessione: la qualità media dei giochi di oggi è superiore a quella dei tempi di Dino Dini.
    Per il video giocatore oggi è una pacchia perchè, l'80% delle volte che compra il videogioco, avrà un gioco curato sotto molteplici aspetti. Perchè, 10 anni fa, si sognavano di notte un gioco tipo Fifa mentre Fifa è solo un contentino per chi non ha la Ps2...
    Quanto al periodo Dino Dini, ti ricordo che all'epoca c'era un problema molto simile... ricordi i titoli "ocean" e tutti i Tie-In di quella casa? Quanti se ne salvavano? Solo "Bat Man", probabilmente... poi giù tutti con i videogiochi multi-evento.
    All'epoca ti poteva succedere di comprare un "Street Figher" per Amiga 500 e portarlo con le lacrime a casa, per poi scoprire che il gioco era di quanto più brutto fosse mai girato sulla macchina commodore... succede anche oggi, per carità, ma titoli effettivamente così penosi vengono stroncati sul nascere...

    ETM è un gioco al di sotto delle aspettative. Ma ci ho giocato e, tutto sommato, mi ci sono divertito. E' un gioco decente.

    In questo contesto storico - industrial - culturale non c'è spazio x l'arte. Certo x la creatività, x il divertimento ma da qui all'arte ce ne vuole!
    Quindi il rapporto che c'era tra il mecenate e l'artista era intimo, personale... Tra il sistema industriale e la massa non c'è nulla di così profondo!


    Non è detto che non ci sia spazio. A parte che dai al concetto di arte un valore estremamente soggettivo, basandosi sulla qualità del prodotto... ma arte non significa qualità. Esistono canzoni brutte, ma sono sempre musica ed è sempre arte... allora, probabilmente, fai riferimento alla Bell'Arte... e sebbene questo sia un discorso particolarmente soggettivo, non posso darti torto. Escono un buon numero di titoli brutti... ma sono molti di più che in passato, quindi è più facile avere giochi brutti, e come detto sopra la qualità media è cresiuta.
    Non è detto che non ci sia poco per l'arte. C'è poco spazio per l'arte, il che è diverso. Ma ce n'era poco anche prima. Quanti sono secondo te i Bitmap Brothers rimasti negli scantinati? Ma la massificazione fa in maniera tale che quando un gioco sensazionale/creativo/definitivo/artistico esca, questo sia davvero un gran gioco, e che sia fruibile ad un numero maggiore di videogiocatori.

    ... ho paura che il problema, molte volte, non siano i videogiochi, ma i videogiocatori che crescono... perchè la maturità dei VG sta crescendo, certo, ma noi nel frattempo siamo cresciuti di più... e molte volte siamo eccessivamente nostalgici e legati ad un passato d'oro che tanto dorato non era... e te lo dice un giocatore di avventure grafiche incallito, cioè una sottoclasse di videogiocatore più colpita dalla nuova epoca di videogiochi... ma nel frattempo l'idea base delle Adventure ha messo radici, e il concetto di videogioco come storia, forse l'unica possibilità che ha il VG di divenire "arte", ci deriva direttamente da Roberta Williams, Ron Gilbert, Richard Garriot e Chris Roberts e tanti altri(geniale... un simulatore spaziale fatto a film...)... per non dimenticarci della Cinemaware...

    Sono parzialmente d'accordo invece sul fenomeno che tu chiami fruibilità del sapere(io lo chiamo come già detto semplicemente globalizzazione del sapere, ma anche questo termine da te coniato non mi dispiace affatto!). Sono d'accordo sul fatto che esista, non sulla sua utilità. Mi scuso se andrò 1 pò OT...
    Io sono convinto che quando uno ha a disposizione l'intera rete mondiale "a portata di clic"
    -o sa ESTREMAMENTE BENE dove, cosa, quando e come cercare(e non so quanti siano così)
    -o si perderà nei meandri dello scibile umano


    Certo. Ma nel secondo caso troverà milioni di spunti. Sarà dispersivo, ma è un qualcosa di assolutamente miracoloso. Noi diamo per scontati gli effetti positivi e rivoluzionari della massificazione. E' un vizio che abbiamo, perchè siamo, senza dubbio, viziati. Allora bisogna anche rivedere le nostre misure, mettere qualcos'altro sull'altro piatto della bilancia.

  13. #58
    Io SO! Tu impara, quindi L'avatar di iamalfaandomega
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    Giobbe, non sono più intervenuto nella discussione solo perchè tu hai espresso perfettamente ogni mio pensiero, e anche ora posto solo per dirti che sono d'accordo con te. Ma se non cominci a dire qualche cavolata, io come faccio ad intervenire ?
    Scherzavo, continua così e sappi che io ti sto seguendo.
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    Né dei, né giganti

  14. #59
    Bannato L'avatar di K- K
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    quoto tutto quello che e stato detto in questo 3d

  15. #60
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    Sorrisone

    E poi



    la prossima volta potresti moderare i termini? Ho 20 anni, videogioco da 16, penso di intendermene 1 pò... [/B][/QUOTE]


    Non credo di averti offeso ho solo espresso la mia opinione. Io nono sono abituato ad andare molto per il sottile. Ho il doppio della tua età e gioco da quasi il doppio dei tuoi anni, lavoro in campo accademico da più di dieci e mi permetto di definire "stronzate" quelle che mi paiono tali. Comunque, al di là della polemica sterile, questo forum è molto bello proprio perché ognuno esprime le proprie opinioni in libertà.
    giobbe ha detto giustamente che è più corretto parlare di poco spazio per lìarte nei vg, derivante da un'industria videoludica sempre più orientata verso il facile guadagno e la realizzazione di titoli di sicuro impatto sul pubblico a scapito di innovazione e creatività. Ma questo non vuol dire che che non sia possibile trovare dei vg che siano grandi esempi di arte.
    Quando si parla di vg e arte, ci si deve riferire ad alcuni titoli, che si elevano dalla massa di bruttezze che imperversano sugli scaffali dei negozi.
    Halo è arte
    Zelda è arte
    Ico è arte
    Ho citato volutamente solo tre titoli, uno per ciascuna console, ma ne potrei citare ancora almeno una decina. Questi vg sono arte perché costituiscono la punta più elevata della capacità di mescolare la programmazione con la poesia, con il saper far sognare, coivnolgere, emozionare. Come ci si emoziona di fronta ad un dipinto di Leonardo o a un film di Spielberg. così ci si emoziona, artisticamente parlando, davanti ad un vg realizzazto con perizia. Io sonoconvinto che i vg siano oggi un prodotto culturale come lo fu il cinema all'inizo del XX secolo; ci vorrà un pò di tempo mail riconoscimento dei vg come prodotto artistico è prima o poi inevitabile.
    Ultima modifica di sarrko; 7-09-2003 alle 21:14:03

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