- Retro Computer & Console Museum - - Pag 2
  • In diretta da GamesVillage.it
    • News
    • -
    • In Evidenza
    • -
    • Recensioni
    • -
    • RetroGaming
    • -
    • Anteprime
    • -
    • Video
    • -
    • Cinema

Pag 2 di 6 PrimoPrimo 12345 ... UltimoUltimo
Visualizzazione risultati da 16 a 30 di 79

Discussione: - Retro Computer & Console Museum -

Cambio titolo
  1. #16
    retrogamer juventino L'avatar di Garet
    Registrato il
    03-04
    Località
    A casa mia
    Messaggi
    5.712
    Nome: Game Boy

    Produttore: Nintendo

    Tipologia: console portatile

    Anno di uscita: il GB venne presentato nel 1988 e venne commercializzato in Giappone nel 1989. Ad Agosto sbarcò negli Stati uniti.

    Versioni esistenti: Oltre la versione originale, nel 1995 uscì il Game Boy Play It Loud!, con uno speaker migliore e colorato in varie parti (4 pile stilo).

    Nel 1996 uscì il Game Boy pocket, che presenta una forma più piccola e sottile (quindi più "portatile"). Funziona con due pile ministilo che possono garantire un'autonomia di 10 ore circa ed il suo schermo è più nitido e tendente al grigio.

    Nel 1997 uscì il Game Boy Light, dotato di retroilluminazione per lo schermo e che funziona con due pile stilo. Questo modello venne commercializzato solo in Giappone.

    Visto che i giochi di queste versioni sono gli stessi dell'originale GB, esse non sono considerate nuove console, ma soltanto degli upgrade della versione base.

    N. di giocatori: generalmente 1 (per ovvi motivi), ma per alcuni giochi, tipo Drx. Mario, era possibile collegare fra loro due o più (fino a 4) dispositivi tramite l'apposito cavo Game Link consentendo di giocare in più giocatori.

    Dati Tecnici:

    CPU: Custom 8-bit Sharp Z80 a 4,194304 MHz (differente dallo standard Z80, e ha il suono integrato)
    RAM: 8 kByte S-RAM interna
    ROM: cartucce da 256 kbit, 512 kbit, 1 Mbit, 2 Mbit, 4 Mbit e 8 Mbit
    Display: LCD da 160 x 144 pixel
    Video: 8 kByte RAM interna
    Suono: 4 canali stereo. L'unità ha un solo speaker, ma l'uscita audio per le cuffie è stereo
    Comunicazione: fino a 4 game boy collegabili tra loro con il cavo Game Link
    Batterie: 4 stilo che garantiscono un'autonomia di circa 35 ore di gioco

    Periferiche: Essendo una console portatile non vi sono periferiche da collegare, vi sono gli stessi tasti del Joypad del NES integrati: la croce direzionale, i pulsanti di azione A e B, i tasti START e SELECT.

    Lista dei giochi da avere:

    Tetris
    Drx. Mario
    Super Mario Land 1 e 2
    Warioland 1 e 2
    Pokémon Rosso, Blu e Giallo
    Zelda: Link's Awakening
    Kirby's Dreamland 1 e 2
    R-Type
    Lemmings
    The Castlevania Adventure

    Immagini di repertorio:



    A sinistra il GB originale, al centro il GB pocket, a destra il GB light
    Ultima modifica di Garet; 17-03-2009 alle 23:54:44

  2. #17
    retrogamer juventino L'avatar di Garet
    Registrato il
    03-04
    Località
    A casa mia
    Messaggi
    5.712
    Presentazione:

    La prima vera console portatile della Nintendo riuscì a vendere anche più del NES, proprio per la sua caratteristica principale: l'essere "portatile". Tutti coloro che all'epoca erano ragazzini, del resto, non vedevano l'ora di possedere un Game Boy da portare in giro, tirarlo fuori dalla propria tasca e far esclamare agli amici invidiosi "Che bello! Il nintendo portatile! Posso farci una partita?"
    La Nintendo aveva comunque già una discreta esperienza di roba portatile perchè da tempo aveva già messo sul mercato i giochi della serie Game & Watch (uno di questi Donkey Kong), che ottennero grande successo.
    I giochi che funzionano con questa leggendaria console progettata dal team di Gunpei Yokoi (famoso anche per aver creato le saghe di Metroid, Kid Icarus, Super Mario Land e anche il Virtual Boy) sono delle ROM contenute in piccole scatole grigie (le cartucce) dotate di una porta che consentiva la loro lettura da parte del GB. In alcune di esse erano presenti dei file vuoti che consentivano anche di salvare i propri progressi di gioco.
    Per evitare che a qualche utente poco prudente venisse l'idea di sfilare la cartuccia durante il gioco, cosa che poteva far perdere i salvataggi e compromettere il funzionamento della cartuccia stessa, la console è stata dotata di un blocco che ne impedisce l'estrazione mentre questa è accesa.
    I primi giochi che accompagnarono il GB durante i suoi primi mesi di vita furono il Tetris e Super Mario Land. Questi due titoli furono le piattaforme di lancio per quasi tutti i giochi successivi: il tetris per i vari maze games e Super Mario Land per i platform. Se poi uniamo i giochi al fatto che quattro pile del tipo AA sono in grado di offrire 35 ore di autonomia alla console possiamo capire come abbia fatto il GB a tenere tranquillamente testa alle avversarie Lynx e Game Gear, malgrado queste fossero a colori (cosa che diminuiva drasticamente la durata delle pile).
    Dopo molti anni i pokèmon sbarcarono in Europa e diventarono una moda con una velocità impressionante, cosa che non fece mancare i titoli dedicati a loro e che diedero alla console nuova linfa vitale.
    Dopo aver letto ciò non c'è da stupirsi come il GB sia diventato una delle console più vendute in assoluto, se non la più venduta.

    Note e curiosità:

    1) Le varie versioni del Game Boy vennero commercializzate in diversi colori tra cui rosso, giallo, verde, nero, trasparente.

    2) Alcuni giochi per Game Boy color sono compatibili anche con il Game Boy originale, ma chiaramente i colori si possono vedere solo con il GB Color.
    Ultima modifica di Garet; 1-04-2008 alle 23:56:54

  3. #18
    retrogamer juventino L'avatar di Garet
    Registrato il
    03-04
    Località
    A casa mia
    Messaggi
    5.712
    Nome: Game Boy Color

    Produttore: Nintendo

    Tipologia: Console portatile

    Anno di uscita: 1998

    Versioni esistenti: ce n'è una sola

    N. di giocatori: generalmente 1 (per ovvi motivi), ma per alcuni giochi, tipo Super Mario Bros Deluxe, era possibile collegare fra loro due o più (fino a 4) dispositivi tramite l'apposito cavo Game Link consentendo di giocare in più giocatori, si poteva giocare anche via infrarossi.

    Dati Tecnici:

    CPU: Z80 8-bit Custom a 8 MHz
    RAM: 32 kByte interna + 256 kByte esterna dalla CPU
    ROM: cartucce da 1 Mbit, 2 Mbit, 4 Mbit, 8 Mbit, 16 Mbit (inoltre il Game Boy Color può leggere anche tutti i giochi per il vecchio GB)
    Display: LCD da 160 x 144 pixel
    Video: 96 kByte RAM interna
    Suono: 4 canali stereo. L'unità ha un solo speaker, ma l'uscita audio per le cuffie è stereo
    Comunicazione: fino a 4 Game Boy collegabili via cavo, porta a infrarossi
    Batterie: 2 batterie stilo che garantiscono un'autonomia di 10 ore di gioco, alimentatore a corrente

    Periferiche:

    Nel GB Color sono incorporati gli stessi pulsanti del Game Boy, inoltre esistono questi accessori:

    Game Boy camera: questo accessorio, che si inserisce nel normale ingresso della cartuccia, permette di trasformare il Game Boy Color in una fotocamera capace di scattare foto in bianco e nero.

    Stampante Game Boy: questo accessorio, collegato alla Game Boy camera, è capace di stampare le foto scattate con essa. Inoltre alcuni giochi supportano una funzione che consente di inviare screenshots alla stampante.

    Lista dei giochi da avere:

    Oltre quelli citati per il vecchio GB:

    Super Mario Bros Deluxe
    Pokémon Oro, Argento e Cristallo
    The Legend of Zelda: Link's Awakening
    The Legend of Zelda: Oracle of Ages
    The Legend of Zelda: Oracle of Seasons
    Metal Gear: Ghost Babel
    Worms Armageddon
    Street Fighter Alpha
    Warioland III

    Immagini di repertorio:
    Ultima modifica di Garet; 17-03-2009 alle 23:55:26

  4. #19
    retrogamer juventino L'avatar di Garet
    Registrato il
    03-04
    Località
    A casa mia
    Messaggi
    5.712
    Presentazione:

    Il successore del GB, non essendo una novità, almeno non tanto quanto il predecessore, non riuscì a vendere quanto quest'ultimo, ma fu comunque una rivoluzione nel campo delle console portatili della grande N in quanto spianò la strada per le console successive a colori, il Game Boy Advance e il Nintendo DS.
    Per il Game Boy Color uscirono i giochi dedicati ai pokèmon che vendettero così tanto da tenere in piedi la Nintendo che non stava vivendo il suo periodo più roseo a causa delle vendite non molto alte del Nintendo 64.
    Per ringiovanire il GB, la cui età cominciava a pesare, vennero ideati degli speciali accessori, quali la GB camera, che inserendosi nella porta della cartuccia consentiva di trasformare il GBC in una vera e propria fotocamera capace di scattare foto (ma solo in bianco a nero) e la GB printer, una stampante con la quale si potevano stampare le foto scattate e gli screenshots che in alcuni giochi, come SMB Deluxe, potevano essere salvati.
    Come già detto il GBC non vendette certo quanto il predecessore, anche perchè il suo ciclo vitale fu piuttosto breve visto che solo due anni dopo la sua uscita incominciò a essere sostituito dal Game Boy Advance.

    Note e curiosità:

    Oltre alle varie colorazioni monocromatiche con le quali il GBC venne commercializzato, erano disponibili anche delle versioni speciali decorate secondo giochi specifici, come quella sui pokèmon.
    Ultima modifica di Garet; 4-04-2009 alle 12:24:15

  5. #20
    PC Engine owner \m/ L'avatar di Stefano Lucchi
    Registrato il
    09-06
    Località
    Viale Mani Dallezinne
    Messaggi
    18.216
    Nome: Neo Geo AES/MVS

    Produttore: Neo Geo

    Tipologia: Console/Scheda per cabinati

    Anno di uscita: 1990

    Versioni esistenti: 2: l'MVS e AES; vedasi presentazione per approfondimenti

    N. di giocatori: 2

    Dati Tecnici:
    CPU: Motorola 68000 (12 MHz), ZiLOG Z80 (4 MHz)
    audio: Yamaha YM2610 a 15 canali
    video: 320x240 a 65k colori
    Ram 64kb + 64kb video + 2kb per lo ZiLOG
    uscite audio/video: composito, RF, RGB
    supporto cartucce da 330 a 716 MBit

    Periferiche:

    Arcade stick
    Memory card

    Lista dei giochi da avere:
    principalmente le serie di King of Fighters e Metal Slug ma in pratica QUALUNQUE gioco troviate

    Immagini di repertorio:
    Ultima modifica di Stefano Lucchi; 26-02-2009 alle 23:27:00

  6. #21
    PC Engine owner \m/ L'avatar di Stefano Lucchi
    Registrato il
    09-06
    Località
    Viale Mani Dallezinne
    Messaggi
    18.216
    Presentazione:
    Negli anni '80 per i gestori di bar e sale giochi avere dei giochi arcade voleva dire avere dei cabinati dedicati per ogni singolo gioco. Questa situazione si perpetrò fino al 1990, anno in cui la Neo Geo pensò di lanciare sul mercato il sistema Multi Video System (MVS) che era costituito da una scheda madre che coniugava ad un incredibile potenza hardware la possibilità di cambiare a piacimento i giochi che risiedevano su cartuccia così come già avveniva nel mercato casalingo delle console. Il successo fu immediato: ai negozianti bastava spendere i soldi per comprare un unico cabinato e la relativa scheda madre e poi potevano cambiare tutti i giochi che volevano perchè era sufficiente comprare i giochi che per altro erano su un supporto economico -la cartuccia, per l'appunto-. Il desiderio di portare questo sistema nelle case della gente si fece presto sentire così la Neo Geo pensò bene di prendere quella scheda madre e di infilarla nel chassis di una console dotandola di serie di due arcade stick; nacque così il Neo Geo AES (Advanced Entertainment System), la prima piattaforma in grado di portare nelle case i giochi da sala così com'erano, senza necessità di downgrade grafici o limitazioni di sorta; dato che l'hardware dell'MVS e dell'AES era il medesimo il gioco non necessitava di riscritture di sorta ed era possibile giocarli in casa così com'erano stati concepiti su arcade.
    Tutto ciò, purtroppo, aveva un prezzo ed era anche molto alto: tanta potenza tutta insieme aveva dei costi di realizzazione talmente alti che la Neo Geo per un pò non riuscì a produrre in serie la console ma si dovette limitare a noleggiarla; quando finalmente i costi di produzione scesero ne venne realizzata una serie da mettere in vendita ma il prezzo era ancora alto -si aggirava intorno ai 600$- con il risultato che solo in pochi se la potevano permettere. Purtroppo questo si riflettè sulla sorte della console stessa e la conseguenza fu che non valicò mai i confini del Giappone, con il risultato che ben presto divenne insieme ai suoi giochi una delle cose più costose dell'intero panorama videoludico; migliore sorte ebbe la scheda MVS proprio per via della sua natura di essere semplicemente una scheda nuda e cruda e del fatto che i giochi fossero semplici cartucce senza "abbellimenti" come i libretti di istruzioni ma, nel corso del tempo, anche i suoi prezzi sono rimasti comunque alti.
    Due sono i fattori positivi di questa console: uno è la dotazione di serie di arcade stick, da sempre da comprare a parte per le console casalinghe "comuni" mentre il secondo è che su di essa ha prosperato la SNK che, nel corso degli anni, ha pubblicato autentiche perle di tecnica e gameplay come le serie di Fatal Fury o Samurai Spirits (Showdown in occidente). Nonostante la graduale conclusione del ciclo vitale della console, la SNK ha continuato a realizzare -ottimi- titoli per questa doppia piattaforma della Neo Geo ben oltre gli anni 2000, rendendola una delle console più longeve mai esistite e graziata da una qualità media dei titoli semplicemente inarrivabile.
    Qualora voleste provare a recuperare una delle due piattaforme Neo Geo e i suoi giochi sappiate che ne vale assolutamente la pena ma che vi dovrete preparare a sborsare cifre non indifferenti. Questa è più di ogni altra LA console per collezionisti.

    Note e curiosità:
    - come già scritto in fase di presentazione i giochi per le due piattaforme Neo Geo sono tra le cose più rare e costose in assoluto nell'intero mercato videoludico; la palma di titolo più raro spetta alla versione Pal di Kizuna Encounter di cui ne esistono circa una dozzina di copie -una è qui in Italia- e il cui valore stimato è di circa 12.000$
    - per rientrare delle spese la SNK ha convertito le sue saghe più popolari per quasi tutte le piattaforme dalla Ps1 in poi; tenetelo a mente se non siete in vena di spendere biglietti da 100€ come fossero monetine..
    Ultima modifica di Stefano Lucchi; 26-02-2009 alle 23:24:03

  7. #22
    Retrogamer Ducatista L'avatar di Mad Max'78
    Registrato il
    04-05
    Località
    Custode del Museum
    Messaggi
    9.417
    Nome: Game Gear

    Produttore: SEGA

    Tipologia: Console portatile

    Anno di uscita: 1990 (Giappone), 1991 (Nord America ed Europa), 1992 (Australia)

    Versioni esistenti:
    Esiste un unica verisone del Game Gear

    N. di giocatori: 1

    Dati Tecnici:
    CPU: Zilog Z80 (8-bit a 3.6 MHz)
    CPU video: custom TMS9918 (8-bit)
    RAM: 8 KByte
    RAM video: 16 KByte
    Risoluzione video: 160x146 (3,2") a 32 colori scelti tra 4096 disponibili
    Audio: 3 canali tonali + 1 canale rumore bianco
    Interuttore On/Off
    Presa Alimentatore Min 9V /12V 750mah / 1A
    Slot per Cartucce Proprietarie
    Porta di Espansione
    Jack Cuffia 3,5""
    Rotella regolazione Volume

    Periferiche:
    Tv Tuner: Questo accessorio trasformava la console in una televisione portatile da 3" con ingressi audio e video e sintonizzatore analogico
    Master Gear Converter: Un comodo adattatore per poter giocare ai giochi per Master System sul Game Gear
    Super Wide Gear: Una lente per poter ingrandire lo schermo del portatile Sega
    Cavo Link
    Battery Pack

    Lista dei giochi da avere:

    Il Game Gear non può vantare il numero di titoli del suo acerrimo rivale (Game Boy), tuttavia i giochi presenti offrivano per la maggior parte un ottima qualità complessiva.
    I titoli di maggior spicco sono (oltre ai titoli presenti per Master System):

    Castle of Illusion Starring Mickey Mouse
    Columns
    Deep Duck Trouble Starring Donald Duck
    Ecco the Dolphin
    Mortal Kombat
    Shinobi
    Sonic Blast
    Sonic the Hedgehog
    Sonic the Hedgehog 2
    Sonic the Hedgehog: Triple Trouble
    Sonic Chaos
    Shining Force: The Sword of Hayja
    Mega Man
    Bubble Bobble
    Dr. Robotnix's Mean Bean
    Wonder Boy III

    Immagini di repertorio:




    Ultima modifica di Mad Max'78; 15-01-2009 alle 10:58:37

  8. #23
    Retrogamer Ducatista L'avatar di Mad Max'78
    Registrato il
    04-05
    Località
    Custode del Museum
    Messaggi
    9.417
    Presentazione:
    Il Game Gear è un console portatile prodotta da SEGA al tempo lanciata per provare a contrastare il colosso Nintendo con il suo Gameboy.
    La console fu lanciata in tutto il mondo in diversi periodi, il Giappone fu il primo paese in cui vide la luce la “piccola” console della SEGA, esattamente il 6 ottobre 1990, successivamente fu lanciata anche in Nord America ed Europa nel 1991 e in Australia nel 1992.
    Il Game Gear era sostanzialmente un Master System portatile, l’hardware montato all’interno della console era lo stesso, tanto che con un adattatore venduto a parte era possibile giocare a tutti i titoli presenti sulla console casalinga a 8 bit di SEGA.
    Come detto pocanzi il Game Gear era nato proprio con l’intento di spodestare la console della Nintendo dal podio delle console portatili, progetto assai ambizioso visto soprattutto il notevole vantaggio che aveva ormai acquisito il Gameboy.
    La console SEGA era un passo avanti alla concorrente in termini di caratteristiche, possedeva un hardware più potente, uno schermo più grande e a colori e soprattutto retroilluminato che permetteva di giocare anche con scarse fonti di luce nelle vicinanze (cosa impossibile con il Gameboy), ma tutta questa superiorità nascondeva anche dei punti deboli.
    Anzitutto il costo maggiore rispetto alla rivale influì negativamente sulle vendite della console e in seconda battuta il pesante handicap dell’autonomia delle batterie, (6 batterie contro le 4 della console Nintendo) che avevano una scarsa durata se confrontate con quelle del Gameboy.
    Il Game Gear non poteva inoltre vantare una linea propriamente snella, le 6 batterie e la maggiore potenza hardware influenzavano anche le dimensioni della stessa e il suo peso, rendendo la console un piccolo mattoncino da tenere in mano, decisamente più scomodo rispetto allo snello Gameboy (e stiamo parlando del primo modello, non del pocket).
    Altro fattore determinante và inoltre considerato l’ormai ampio parco di titoli a disposizione del Gameboy al tempo del lancio del Game Gear.
    Anche la conversione di notevoli serie di indubbia qualità provenienti dal Master System non servi a dare la giusta spinta alla console.
    In definitiva la console SEGA pur avendo venduto oltre 11 milioni di unità non può essere considerata un successo, visto soprattutto le forti ambizioni di SEGA al momento del lancio.
    Nonostante i suoi difetti e il mancato successo ottenuto in termini di vendite globali, il Game Gear resta comunque una console di valore che ha saputo regalare ottimi titoli e ore di divertimento ai suoi fortunati possessori che ha solo avuto la sfortuna di scontrarsi con un colosso come il Gameboy.
    Pur non battendo la sua concorrente diretta il Game Gear riuscì comunque a ottenere piccole soddisfazioni battendo altre console portatili uscite in quegli anni come il famoso Atari Lynx (prima console portatile a colori) e il semisconosciuto Watara Supervision.

    Note e curiosità:
    - La console nacque originariamente con il nome di Project Mercury;
    Ultima modifica di Mad Max'78; 25-02-2009 alle 12:07:17

  9. #24
    retrogamer juventino L'avatar di Garet
    Registrato il
    03-04
    Località
    A casa mia
    Messaggi
    5.712
    Nome: Game & Watch

    Produttore: Nintendo

    Tipologia: serie di console portatili

    Anno di uscita: Nel 1980 uscì Ball, il primo gioco della serie. Consiste nel controllare un giocoliere il cui obiettivo è quello di mantenere in aria delle palline senza farle cadere per terra.

    Versioni esistenti:

    Serie Silver: questa serie comprende i primi Game & Watch usciti, tra cui Ball. (1980)

    Serie Gold: l'immediata evoluzione dei Silver, l'unica differenza significativa era un colore diverso dello chassis. (1981)

    Serie Multiscreen: i titoli realizzati per questa serie (tra cui Donkey kong e Life boat della prima e della seconda figura) potevano godere di un doppio schermo. (1982–1989)

    Serie Tabletop, serie Supercolor e serie Panorama screen: queste particolarissime serie riescono a portare perfino il colore nella collana Game & Watch. Giocarci era una gioia sia per gli occhi sia per le orecchie, con uno speciale sistema di specchi gli schermi a cristalli liquidi apparivano colorati. Tanta tecnologia aveva però il difetto di aumentare di molto il costo dei titoli di questa serie. (1983–1984)

    Serie Wide screen: come dice il nome, questa serie è caratterizzata da uno schermo più ampio. (1982–1991)

    Serie Mirco Vs. System: questa serie fu il primo passo per la realizzazione di giochi per più persone contemporaneamente. Gli chassis comprendono infatti uno schermo più allungato e addirittura dei piccoli controller per una sfida a due giocatori. I giochi realizzati per questa serie furono: Donkey Kong Hockey, Donkey Kong 3 e Boxing. (1984)

    Serie Crystal: tra i Game & Watch vi sono anche quelli della serie Crystal. Erano veri gioielli in quanto avevano lo schermo trasparente, privo di sfondo argentato che caratterizzava invece i normali Game & Watch. Questo consentiva di giocare guardandoci attraverso o anche tenendoli dalla parte posteriore.
    Gli chassis di questa serie avevano anche una forma più larga ma meno alta rispetto a quella della serie normale, cosa che impedì l'alloggiamento sotto lo schermo di cavi e CPU, che furono quindi inseriti nei lati.
    I tre giochi prodotti per questa serie furono: Super Mario bros, Climber e Baloon fight. (1986)

    Serie Miniclassics: in realtà il ciclo vitale della serie Game & Watch termina nel 1991, ma diversi anni dopo la Nintendo permise la creazione di Game & Watch che erano in realtà dei portachiavi con incatenata una versione più piccola (nello chassis) del titolo in questione. (1998)

    N. di giocatori:

    generalmente 1, ma alcuni titoli erano dotati di veri e propri controller, ciò consentiva di giocare in due.

    Dati Tecnici:

    ogni titolo usufruiva di un hardware e di uno chassis dedicato. Ciò che avevano tutti i titoli in comune era però che al funzionamento erano necessarie due pile a bottone.

    Periferiche:

    Solo alcuni titoli erano dotati di due controller, ma essendo console portatili nella maggior parte dei giochi (tra cui Donkey Kong) erano incorporati la famosa croce direzionale e un tasto che, a seconda del gioco stesso, permetteva di saltare o attaccare. Altri invece, come Life Boat, comprendevano due soli pulsanti che consentivano il movimento verso sinistra o destra, oppure verso giù o verso su. Ogni titolo era comunque accomunato da due tasti aggiuntivi che consentivano la scelta del Game A (facile) o del Game B (molto più difficile).

    Lista dei giochi da avere:

    Ball (il primo gioco della serie)
    Donkey Kong (che divenne ben presto uno dei più giocati)
    Life boat
    Mario bros
    Parachute
    Super Mario Bros crystal version (il migliore della serie)

    Immagini di repertorio:



    Super Mario bros della serie Crystal

    Ultima modifica di Garet; 1-05-2009 alle 00:15:23

  10. #25
    retrogamer juventino L'avatar di Garet
    Registrato il
    03-04
    Località
    A casa mia
    Messaggi
    5.712
    Presentazione:

    Nel 1980, grazie al genio di Gunpei Yokoi, il mondo ebbe la prima dimostrazione delle enormi capacità dell'industria nipponica in campo videoludico.
    Ciò che ideò l'ingegnere della grande N (che era già grande allora anche se non certo quanto adesso) sembrava a prima vista un banale cofanetto, che appena veniva aperto faceva restare a bocca aperta per diversi motivi: in primis la vista di uno (o due) schermo a cristalli liquidi unita al gradevole posizionamento dei comandi che consistevano in pochi ma essenziali tasti; in secundis ci si rendeva quasi subito conto di quanto il dispositivo in sé fosse piccolo e leggero (quindi portatile), tanto da potersi portare comodamente in una tasca. Una volta inserite, ovviamente ansimando frementi di curiosità, le due batterie necessarie al suo funzionamento e aver premuto il pulsante “game A” o “B” si intuiva velocemente che quel curioso omino nero fosse il protagonista che, a seconda del gioco, doveva arrivare alla fine del percorso facendo attenzione alle insidie o evitare di far cadere a terra oggetti che dovevano perennemente restare sospesi per aria a pena della perdita di una vita.
    Il prodotto si rivelò fin da subito vincente visto che l'idea era semplice ed attraente oltre che originale, se a questo aggiungiamo un sistema di gioco immediato possiamo capire perchè la collana comprenda ben 59 giochi prodotti nelle varie serie nell'arco di 11 anni!
    Lo straordinario successo che ebbero questi scacciapensieri (nome decisamente riduttivo per questi piccoli gioielli) portò all'ovvia nascita di imitazioni che tentarono di replicare il successo di Nintendo spesso avvicinandosi molto a ciò senza però mai riuscirci (non intaccando in ogni caso il colosso nipponico), ma sopratutto iniziò un gran numero di persone ai videogiochi. Tale successo servì inoltre a spianare la strada per le prime vere console casalinghe, stiamo parlando ovviamente del NES e del Game Boy, che poterono così essere lanciate sul mercato con una certa sicurezza.

    Note e curiosità:

    1) Per commemorare i Game & Watch, venne creata per Game boy color una serie di giochi chiamata per l'appunto Game & Watch Gallery. In questi titoli è possibile rigiocare alcuni Game & Watch in versione classica e in una divertente rivisitazione moderna con protagonisti i personaggi di Mario.

    2) L'omino nero protagonista della maggior parte dei Game & Watch è chiamato per l'appunto Mr. Game & Watch. E' uno dei primi personaggi creati dalla Nintendo.
    Ultima modifica di Garet; 7-12-2009 alle 00:45:03

  11. #26
    Utente L'avatar di halfman87
    Registrato il
    09-09
    Messaggi
    752
    Nome: NeoGeo Pocket

    Produttore: SNK

    Tipologia: Console Portatile

    Anno di uscita: 1998 (NGP) - 1999 (NGP Color)

    Versioni esistenti: La console venne inizialmente diffusa con uno schermo monocromatico ma, visto l'insuccesso del primo modello, venne immediatamente diffusa la variante Color, i cui giochi eraeno comunque spesso giocabili anche sul primo modello.

    N. di giocatori: 1-2 (con due console e cavo link apposito)

    Dati tecnici:

    • CPU: Toshiba TLCS900H 16 bit con clock a 6.144 Mhz
    • RAM: 16 KB di cui 4 dedicati alla gestione del sonoro
    • Video: schermo Reflective TFT monocromatico (8 livelli di grigi) con risoluzione 160*152px (schermo virtuale 256x256) *
    • Audio: coprocessore dedicato Zilog Z80 che controllava l’SN76489, 6 toni stereo PSG e
    • Supporto: cartuccia fino a 2 MB
    • Autonomia: 20 ore dichiarate con 2 pile AAA
    • Peso: 160 grammi

    *la versione color aveva un reflective TFT a colori con sei colori da una pallette di 16.

    Periferiche: Esisteva un cavo link che permetteva alle console di connettersi per sfide multiplayer, caratteristica fondamentale vista la natura arcade del parco titoli. Tuttavia la scarsa diffusione del sistema rese ancor più rara tale periferica e soprattutto inutile, vista la difficoltà nel trovare un altro possessore di NGP con cui giocare.

    Lista di giochi da avere:

    The King of Fighters R2
    SNK VS Capcom: Match of the millennium
    Fatal Fury: First Contact
    Metal Slug 2nd Mission
    Sonic The Hedgehog: Pocket Adventure
    Gals Fighter
    Crush Roller

    Immagini di repertorio:


    A sinistra
    il NeoGeo Pocket originale, a destra la versione COLOR
    Ultima modifica di halfman87; 22-11-2009 alle 17:42:24

  12. #27
    Utente L'avatar di halfman87
    Registrato il
    09-09
    Messaggi
    752
    Presentazione: Nel 1998 SNK raggiunse, con il suo King of Fighters 98, l'apice qualitativo della sua storia ma, contemporaneamente, iniziò un declino che la portò di lì a pochi anni al fallimento.
    Il lancio della PlayStation di Sony e del Saturn di SEGA (a cui si sarebbe unito pochi anni dopo anche il Nintendo 64) aveva reso infatti sempre più difficile tenere il passo con la grafica casalinga per i sistemi arcade.
    In sala giochi, insomma, c'erano giochi che si potevano giocare benissimo anche a casa, e questo portò ad una crisi del mercato Coin-Op e dei sistemi che da esso dipendevano.
    Consapevole dunque che il suo NeoGeo e i suoi cabinati avrebbero avuto vita breve, SNK decise di tentare il tutto per tutto con un improvviso azzardo: l'ingresso nel mercato delle console portatili, dominato da Nintendo e dal suo Gameboy a cui si opponeva con poca convinzione il GameGear di SEGA.
    Fu così che nel 1998 fu lanciato in Giappone e successivamente negli USA il NeoGeo Pocket, la prima console portatile di SNK destinata purtroppo ad un destino decisamente funesto.
    Il sistema si presentava davvero bene: lo schermo era nitido e retro-illuminato, le dimensioni lo rendevano poco ingombrante e i controlli erano i migliori mai visti in una console portatile, forte di uno stick analogico comodissimo e perfetto per i picchiaduro, che negli anni a venire sarebbe rimasto ineguagliato almeno in ambito handheld.
    Tuttavia i primi dati di vendita furono da mani nei capelli: il NGP faticava a decollare e l'utenza, soprattutto a causa dello scarso supporto delle third parties, preferì appoggiare la già affermata Nintendo, che offriva più giochi a prezzo minore e che soprattutto nello stesso anno aveva rilasciato il GB Color permettendo ai suoi utenti di giocare a colori.
    Per tentare di salvare la console, SNK seguì l'esempio della concorrenza rilasciando il NGP Color. Le vendite migliorarono, ma non riuscirono a salvare il sistema, condannato a morte dal fallimento della società datato 2001.
    In realtà la console non era affatto un disastro, vista con gli occhi odierni, ma semplicemente arrivò in ritardo rispetto alla controparte della grande N.
    Molti ritengono, infatti, che se la console fosse uscita 5 anni prima, quando il GB doveva ancora affermarsi e i giochi SNK spopolavano nelle sale giochi, la bellezza di titoli come SNK Vs Capcom, KOF R2 e Metal Slug 2nd mission avrebbero dato molto filo da torcere alla grande N.

  13. #28
    Utente L'avatar di halfman87
    Registrato il
    09-09
    Messaggi
    752
    Nome: WonderSwan

    Produttore:
    Bandai

    Tipologia: Console Portatile

    Anno di uscita: 1999 (JAP Only)

    Versioni Esistenti: Tre. Una in bianco e nero, una a colori (WonderSwan color) e una dotata di uno schermo più nitido e una nuova disposizione di tasti (WonderSwan Crystal)

    N. di giocatori: 1-2 (con apposito link cable)

    Dati Tecnici:

    • CPU: processore 16-bit NEC V30 MZ a 3.072 MHz
    • Schermo: FSTN reflective LCD
      • Risoluzione: 224 x 144 pixels
      • 2.49 inch diagonale

    • Display performance: Max. 512 caratteri, max. 128 sprites (32 su una linea orizzontale), due schermi (possibile overlay), finestra schermo e finestra sprites.
    • Grafica: 8 tonalità di grigio nella sezione a griglia e sei icone su quella statica.
    • Audio:
      • Suono stereo digitale a 4 canali.
      • Speaker mono incluso o auricolari opzionali con adattatore stereo.

    • Grandezza: 74.3 mm x 121 mm x 24.3 mm
    • Peso: 93g (without battery) 110g (with battery)
    • Alimentazione: 1 batteria AA o ricaricabile, ~10-20 ore di gioco

    La versione color aveva inoltre 512Kb di memoria RAM e uno schermo a 241 colori da una pallette di 4096.

    Periferiche:

    Il sistema ebbe una delle più lunghe liste di accessori nella storia dei videogames. Dalle classiche cuffie e cavi link, fino ad un adattatore wireless per il multiplayer e ad un kit di batterie ricaricabili, passando per il controverso wondergate (una periferica in grado di trasformare la console in un telefono cellulare con tanto di web broser e software e-mail) e il più comune screen light, che permetteva di avere uno schermo retroilluminato alimentato dalla batteria del wonderswan.

    Lista di giochi da avere:

    Gunpey
    GunpeyEX
    Final Fantasy
    Final Fantasy II
    Final Fantasy IV
    Chocobo no Fushigina Dungeon
    Mr. Driller
    Golden Axe

    Immagini di repertorio:







    Dall'alto verso il basso: WonderSwan, WonderSwan Color e SwanCrystal
    Ultima modifica di halfman87; 22-11-2009 alle 21:43:58

  14. #29
    Utente L'avatar di halfman87
    Registrato il
    09-09
    Messaggi
    752
    Presentazione: Il nome WonderSwan, probabilmente, dirà ben poco anche al più smaliziato dei retro-gamers. La questione diventa, però, molto più interessante se si pensa che questa è stata l'ultima console sviluppata da Gunpei Yokoi, il compianto genio di nintendo che, prima di morire in un tragico incidente stradale, diede vita alle serie di Metroid, Kid Icarus e Fire Emblem e soprattutto al leggendario GameBoy e alla sua revisione Pocket.
    Yokoi, però, viene ricordato anche per un grande passo falso, quel Virtual Boy (lungimirante console in grado di creare l'illusione della realtà virtuale, che risultò all'epoca un flop senza precedenti) che ne causò il licenziamento e l'allontanamento da Nintendo e la fondazione di Koto Laboratory, che grazie ad un fruttuoso accordo con Bandai diede luce al WonderSwan.
    Il papà del gameboy, purtroppo, non vide mai la sua console, ma quello che importa (e che ci interessa) è che quest'ultima vide la luce, esattamente come egli l'aveva progettata: un sistema versatile e comodo da usare, leggero ed ergonomico (dalle 10 alle venti ore con un'unica batteria AA!) e forte del supporto delle licenze possedute da Bandai (Dragon Ball, Digimon e affini) e di un puzzle game che avrebbe dovuto rivaleggiare con tetris e che fu rinominato Gunpey in memoria dell'autore.
    Ancora una volta, però, la console fu sopraffatta dal successo del gameboy che, pur essendo molto meno potente della concorrente, possedeva già da un anno uno schermo a colori (GBColor, 1998) e un prezzo più accessibile.
    La versione Color del WonderSwan, inoltre, arrivò decisamente troppo tardi (30 Dicembre 2000), decretando la mancata diffusione oltreoceano del sistema e la morte commerciale dello stesso, che di lì a un anno si sarebbe trovato a dover competere con il GameBoy Advance!
    Col proverbiale senno di poi il WonderSwan era davvero una console dalle incredibili potenzialità e dotata di un parco titoli di tutto rispetto.
    Ben 3 i Final Fantasy sviluppati, o meglio convertiti (si tratta di versioni migliorate di FFI, II e IV), senza contare l'eccellente Chocobo no Fushigina Dungeon, uno dei capitoli più riusciti della serie di spin-off.
    Anche sul versante action il sistema si difendeva molto bene: Sammy graziò la console con ben due capitoli del suo Guilty Gear (GG Petit e Petit2), caratterizzati da un gameplay molto fluido e da un piacevole stile grafico super deformed.
    Molto interessanti, infine, erano le potenzialità arcade della macchina, che nel 1999 permetteva conversioni portatili arcade-perfect di capolavori come Golden-Axe e Mr. Driller, che sarebbero state realizzabili solo anni dopo sul GBA di Nintendo.
    WonderSwan, insomma, è stato un sistema interessante e controverso esattamente come il suo creatore: il supporto di square e bandai lo resero un vero e proprio paradiso per gli otaku, ma proprio in quanto tale non realizzò mai il suo potenziale, rimanendo relegato ad un mercato di nicchia che, oggi, continua attraverso il retrogaming.

    Note:
    Lo schermo molto largo della console e la particolare disposizione dei tasti permetteva agli sviluppatori di programmare giochi sia in orizzontale che in verticale. Questa feature fece la fortuna degli sparatutto aerei, particolarmente adatti a questo orientamento dello schermo, e fu sfruttata per la prima volta proprio da Gunpey
    Ultima modifica di halfman87; 23-11-2009 alle 06:04:32

  15. #30
    Utente L'avatar di halfman87
    Registrato il
    09-09
    Messaggi
    752
    Nome: Saturn

    Produttore: Sega

    Tipologia: Home console

    Anno di uscita: 1994

    Versioni esistenti: Le versioni PAL e NTSC non differiscono per nessuna caratteristica particolare, fatta eccezione per alcuni menù e per la schermata iniziale.

    Numero di giocatori: 1-2

    Dati Tecnici:


    * Due processori Hitachi SuperH-2 7604 32-Bit RISC a 28.63 MHz (50-MIPS) – ognuno ha 4 KiB di cache on-chip
    * Processore SH-1 a 32-bit RISC per controllare il CD-ROM
    * Processore custom VDP 1 32-bit video display (7.1590 MHz su sistemi NTSC, 6.7116 MHz su sistemi PAL)
    * Processore custom VDP 2 32-bit video display (7.1590 MHz su sistemi NTSC, 6.7116 MHz su sistemi PAL)
    * Custom Saturn Control Unit (SCU) con DSP per calcolo delle geometrie e controller DMA a 14.3 MHz
    * Motorola 68EC000 sound controller a 11.3 MHz / 1,5 MIPS
    * Yamaha FH1 DSP sound processor, "Sega Custom Sound Processor" (SCSP), a 22.6 MHz
    * Hitachi 4-bit MCU, "System Manager & Peripheral Control" (SMPC)
    * 1 MiB (8 mebibits) SDRAM
    * 1 MiB (8 mebibits) DRAM, combinato con SDRAM per portare la memoria a 2 MiB
    * 1.5 MiB (12 mebibits) VRAM
    * 4 KiB VDP2 on-chip color RAM
    * 512 KiB (4 mebibits) audio RAM
    * 512 KiB (4 mebibits) CD-ROM cache
    * 32 KiB nonvolatile RAM (battery backup)
    * 512 KiB (4 mebibits) BIOS ROM
    * VDP1 32-bit video display processor
    * VDP2 32-bit background and scroll plane video display processor
    * Drive CD-ROM a doppia velocità
    * Due 7-bit bidirectional parallel I/O ports (controller ports)
    * Seriale High-speed
    * Cartridge connector

    Periferiche: La console fu prodotta in origine con un normale joypad a croce direzionale, ma per tenere il passo della concorrenza SEGA allegò un joypad analogico con il gioco Nights: Into Dreams.

    Lista di giochi da avere:

    Burning Rangers
    Virtua Fighters 1 e 2
    Nights: Into Dreams
    Guardian Heroes
    Sega Rally
    Panzer Dragoon

    Immagini di repertorio:




    Ultima modifica di halfman87; 23-11-2009 alle 21:12:38

Pag 2 di 6 PrimoPrimo 12345 ... UltimoUltimo

Regole di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •