Bill vs Steve
  • In diretta da GamesVillage.it
    • News
    • -
    • In Evidenza
    • -
    • Recensioni
    • -
    • RetroGaming
    • -
    • Anteprime
    • -
    • Video
    • -
    • Cinema

Visualizzazione risultati da 1 a 14 di 14

Discussione: Bill vs Steve

Cambio titolo
  1. #1
    Lalala L'avatar di MisticJapo
    Registrato il
    10-02
    Località
    Varese
    Messaggi
    388

    Bill vs Steve

    Da settembre anche in Italia sarà possibile scaricare canzoni a 0,99 euro grazie a un nuovo sistema Windows. Ma è solo l'inizio di una guerra con Steve Jobs e la rediviva Napster.

    Sono le prime parole di un articolo che ho letto su panorama:
    ecco il seguito:

    La Microsoft di Bill Gates ha deciso di entrare in forze nel settore della musica online. E per farlo la casa di Seattle ha scelto l'Europa come trampolino di lancio. Il nuovo servizio, rivale di un analogo sistema lanciato con successo dalla Apple in America, si chiama Music club e permette di scaricare brani musicali attraverso internet pagando solo le singole canzoni. Il prezzo? Ogni brano costa 0,99 euro e per avere un album intero si spendono in media 12,5 euro. Oggi Music club è disponibile attraverso il portale Msn della Microsoft solo in Gran Bretagna, Germania e Francia, ma da settembre sarà offerto anche in Italia e in altri paesi europei dalla Tiscali, partner dell'iniziativa. Questo sistema si avvale della tecnologia per la distribuzione della musica via internet sviluppata da On demand distribution (Od2), società che vede tra i suoi fondatori l'ex leader dei Genesis, Peter Gabriel. Attualmente Music club dispone di un catalogo online di circa 300 mila canzoni di 8.500 artisti provenienti dalle case discografiche Emi, Warner, Sony, Universal, Bmg e da importanti etichette indipendenti. Ma perché le case discografiche, che fino a pochi mesi fa vedevano internet come il fumo negli occhi, ora concedono i diritti sulle canzoni e ne permettono la vendita online? La risposta è nei numeri. L'anno scorso, secondo le stime della Pricewaterhouse Coopers, le vendite complessive di musica sono scese dell'11 per cento (9 per cento il solo settore dei compact disc). E in un mercato che si aggira sui 20 miliardi di dollari l'anno non è poco. È per questo che le major ora puntano sul web. Sono convinte che la rete le aiuterà a uscire dalla crisi. Grazie in particolare alla Apple che per prima ha creato un vero grande mercato legale per la musica online aprendo così la via ad altri operatori. Steve Jobs, numero uno della Apple, ha stabilito infatti in pochi mesi un primato difficile da battere. Con il suo servizio iTunes da maggio a oggi ha distribuito via internet oltre 6,5 milioni di brani a 0,99 euro l'uno. Successo che ha spinto la Microsoft a scendere in campo. Il colosso di Seattle ha deciso di partire dall'Europa perché questo mercato non è ancora raggiunto dal servizio iTunes della Apple, attivo solo in America e solo su computer con la mela. Il vantaggio di Bill Gates in Europa però è destinato a essere di breve durata. In autunno infatti Steve Jobs lancerà anche nel Vecchio continente il suo iTunes e soprattutto ne estenderà le funzionalità agli utenti Windows. Ma il business delle canzoni via web non fa gola solo alla Apple e alla Microsoft. In questa guerra tra titani, c'è anche la Aol Time Warner che, per non perdere un treno importante, sta stringendo accordi con la Microsoft per diffondere insieme contenuti su internet (tra cui la musica), mentre la più grande libreria virtuale del mondo, la Amazon di Jeff Bezos, si è schierata al fianco della Apple. Da alcune settimane, inoltre, è scesa in campo anche la RealNetworks, società americana che produce software per l'ascolto di musica e filmati su pc.
    Per far fronte al difficile periodo finanziario la casa statunitense ha deciso di dare vita a un servizio che permetta agli appassionati di musica di scaricare da internet canzoni al costo di 79 centesimi l'una. Ossia meno di quanto chiedono Apple e Microsoft. Attualmente il suo lettore multimediale (Real One Player) è popolare quanto quello della Microsoft (Windows Media) e più di quello della Apple (Quicktime). La sfida è aperta, ma a decidere quale sarà il sistema più cliccato saranno i navigatori della rete.
    E i pirati della musica? Alla Apple e alla Microsoft pensano che avranno vita breve o che torneranno a essere una percentuale trascurabile. «L'inasprirsi delle leggi sulla tutela dei diritti d'autore, la chiusura dei principali siti pirata porterà molti naviganti a scegliere di acquistare legalmente, senza rischi e a basso prezzo la musica dal web» dicono alla Microsoft.
    E che siamo davanti a un cambiamento epocale lo dimostra il caso Napster. Il popolare sito che per primo fece dilagare lo scambio illegale di brani musicali in rete e che fu costretto a chiudere in seguito alla massiccia offensiva legale delle major discografiche ora è pronto a rinascere dalle sue ceneri.
    Dopo essere stato acquistato dalla Bertelsmann il marchio è stato poi rilevato dalla Roxio, software house famosa per i programmi di masterizzazione di compact disc. Chris Gorog, numero uno della società, ha annunciato il debutto di Napster 2.0 entro Natale con un archivio iniziale di circa 500 mila brani musicali che potranno essere acquistati, legalmente, via internet.
    Nonostante il successo che sta riscontrando il fenomeno, i cataloghi di musica online sono però ancora decisamente incompleti e non possono competere con i grandi negozi online di compact disc che propongono anche un milione di dischi. Di fronte a un mercato in netto calo (681 milioni di pezzi acquistati dalla clientela nel 2002 contro i 785 milioni nel 2000), le principali catene Usa di grande distribuzione hanno deciso di unirsi e lanciare un nuovo servizio di vendita online.
    Best Buy, il primo rivenditore di elettronica negli Stati Uniti, le famose Tower Records e Virgin Entertainment, insieme a Wahrehouse Entertainment, Hastings Entertainment e Trans World Entertainment hanno scelto di fondere le proprie competenze varando Echo, piattaforma comune destinata alla vendita di cd musicali su internet. Nei piani delle catene di distribuzione, Echo rivenderà a prezzi competitivi cd musicali sul proprio sito e su quelli delle aziende affiliate al servizio. Sia che si tratti di scaricare brani singoli o di compact disc interi, a quanto pare le case discografiche hanno cambiato idea: internet non è più un nemico.


    Mah... Mi pare una una buona idea...

  2. #2
    no pietà per internet L'avatar di ODB_Nuesco[FS]
    Registrato il
    01-03
    Località
    Facing worlds
    Messaggi
    1.917

    Re: Bill vs Steve

    Inviato da MisticJapo
    Da settembre anche in Italia sarà possibile scaricare canzoni a 0,99 euro grazie a un nuovo sistema Windows. Ma è solo l'inizio di una guerra con Steve Jobs e la rediviva Napster.

    Sono le prime parole di un articolo che ho letto su panorama:
    ecco il seguito:

    La Microsoft di Bill Gates ha deciso di entrare in forze nel settore della musica online. E per farlo la casa di Seattle ha scelto l'Europa come trampolino di lancio. Il nuovo servizio, rivale di un analogo sistema lanciato con successo dalla Apple in America, si chiama Music club e permette di scaricare brani musicali attraverso internet pagando solo le singole canzoni. Il prezzo? Ogni brano costa 0,99 euro e per avere un album intero si spendono in media 12,5 euro. Oggi Music club è disponibile attraverso il portale Msn della Microsoft solo in Gran Bretagna, Germania e Francia, ma da settembre sarà offerto anche in Italia e in altri paesi europei dalla Tiscali, partner dell'iniziativa. Questo sistema si avvale della tecnologia per la distribuzione della musica via internet sviluppata da On demand distribution (Od2), società che vede tra i suoi fondatori l'ex leader dei Genesis, Peter Gabriel. Attualmente Music club dispone di un catalogo online di circa 300 mila canzoni di 8.500 artisti provenienti dalle case discografiche Emi, Warner, Sony, Universal, Bmg e da importanti etichette indipendenti. Ma perché le case discografiche, che fino a pochi mesi fa vedevano internet come il fumo negli occhi, ora concedono i diritti sulle canzoni e ne permettono la vendita online? La risposta è nei numeri. L'anno scorso, secondo le stime della Pricewaterhouse Coopers, le vendite complessive di musica sono scese dell'11 per cento (9 per cento il solo settore dei compact disc). E in un mercato che si aggira sui 20 miliardi di dollari l'anno non è poco. È per questo che le major ora puntano sul web. Sono convinte che la rete le aiuterà a uscire dalla crisi. Grazie in particolare alla Apple che per prima ha creato un vero grande mercato legale per la musica online aprendo così la via ad altri operatori. Steve Jobs, numero uno della Apple, ha stabilito infatti in pochi mesi un primato difficile da battere. Con il suo servizio iTunes da maggio a oggi ha distribuito via internet oltre 6,5 milioni di brani a 0,99 euro l'uno. Successo che ha spinto la Microsoft a scendere in campo. Il colosso di Seattle ha deciso di partire dall'Europa perché questo mercato non è ancora raggiunto dal servizio iTunes della Apple, attivo solo in America e solo su computer con la mela. Il vantaggio di Bill Gates in Europa però è destinato a essere di breve durata. In autunno infatti Steve Jobs lancerà anche nel Vecchio continente il suo iTunes e soprattutto ne estenderà le funzionalità agli utenti Windows. Ma il business delle canzoni via web non fa gola solo alla Apple e alla Microsoft. In questa guerra tra titani, c'è anche la Aol Time Warner che, per non perdere un treno importante, sta stringendo accordi con la Microsoft per diffondere insieme contenuti su internet (tra cui la musica), mentre la più grande libreria virtuale del mondo, la Amazon di Jeff Bezos, si è schierata al fianco della Apple. Da alcune settimane, inoltre, è scesa in campo anche la RealNetworks, società americana che produce software per l'ascolto di musica e filmati su pc.
    Per far fronte al difficile periodo finanziario la casa statunitense ha deciso di dare vita a un servizio che permetta agli appassionati di musica di scaricare da internet canzoni al costo di 79 centesimi l'una. Ossia meno di quanto chiedono Apple e Microsoft. Attualmente il suo lettore multimediale (Real One Player) è popolare quanto quello della Microsoft (Windows Media) e più di quello della Apple (Quicktime). La sfida è aperta, ma a decidere quale sarà il sistema più cliccato saranno i navigatori della rete.
    E i pirati della musica? Alla Apple e alla Microsoft pensano che avranno vita breve o che torneranno a essere una percentuale trascurabile. «L'inasprirsi delle leggi sulla tutela dei diritti d'autore, la chiusura dei principali siti pirata porterà molti naviganti a scegliere di acquistare legalmente, senza rischi e a basso prezzo la musica dal web» dicono alla Microsoft.
    E che siamo davanti a un cambiamento epocale lo dimostra il caso Napster. Il popolare sito che per primo fece dilagare lo scambio illegale di brani musicali in rete e che fu costretto a chiudere in seguito alla massiccia offensiva legale delle major discografiche ora è pronto a rinascere dalle sue ceneri.
    Dopo essere stato acquistato dalla Bertelsmann il marchio è stato poi rilevato dalla Roxio, software house famosa per i programmi di masterizzazione di compact disc. Chris Gorog, numero uno della società, ha annunciato il debutto di Napster 2.0 entro Natale con un archivio iniziale di circa 500 mila brani musicali che potranno essere acquistati, legalmente, via internet.
    Nonostante il successo che sta riscontrando il fenomeno, i cataloghi di musica online sono però ancora decisamente incompleti e non possono competere con i grandi negozi online di compact disc che propongono anche un milione di dischi. Di fronte a un mercato in netto calo (681 milioni di pezzi acquistati dalla clientela nel 2002 contro i 785 milioni nel 2000), le principali catene Usa di grande distribuzione hanno deciso di unirsi e lanciare un nuovo servizio di vendita online.
    Best Buy, il primo rivenditore di elettronica negli Stati Uniti, le famose Tower Records e Virgin Entertainment, insieme a Wahrehouse Entertainment, Hastings Entertainment e Trans World Entertainment hanno scelto di fondere le proprie competenze varando Echo, piattaforma comune destinata alla vendita di cd musicali su internet. Nei piani delle catene di distribuzione, Echo rivenderà a prezzi competitivi cd musicali sul proprio sito e su quelli delle aziende affiliate al servizio. Sia che si tratti di scaricare brani singoli o di compact disc interi, a quanto pare le case discografiche hanno cambiato idea: internet non è più un nemico.


    Mah... Mi pare una una buona idea...
    Buona idea copiata da apple che in un mese ha ricevuto 6000000 di click permettendo di downloadare cansoni a 1dollaro
    [img]clicca[/img]
    [4:03am] <+Dd`NueSCO> *** [spiXel] walle killed SK|SpawN with a headshot from ak47 ***
    [4:03am] <+Dd`NueSCO> SK|fisker killed SK|HeatoN with grenade
    [4:03am] <+Dd`NueSCO> SK|fisker killed [spiXel] walle with ak4

  3. #3
    Oh my iPod! L'avatar di er patata
    Registrato il
    11-02
    Località
    Bari Downtown
    Messaggi
    13.118
    ma i pagamenti arrivano via carta di credito? non mi fido....

    A volte credo di essere fin troppo nerd. Naa, never too much.
    Vuoi personalizzare l'aspetto del forum di GamesRadar? Clicca qui!
    Consortium.ru 2004 3D Motion Demo, shocking graphics. (QuickTime 60MB)

    Vuoi guadagnare soldi velocemente? Clicca qui!

  4. #4
    Utente L'avatar di devilheart
    Registrato il
    01-03
    Messaggi
    28.310
    la microsoft allunga la mano rapage
    cmq la notizia mi lascia indifferente visto che nn ho mai scaricato musica, nn scarico musica e nn intendo scaricare musica.

  5. #5
    Lalala L'avatar di MisticJapo
    Registrato il
    10-02
    Località
    Varese
    Messaggi
    388
    Bhe però pensate... Con quello che costano gli album al giorno d'oggi...

  6. #6
    Utente L'avatar di livio749
    Registrato il
    10-02
    Località
    Roma
    Messaggi
    18.360
    Il p2p è troppo forte,Questo sistema è una speranza di far cambiare rotta ai milioni di europei che scambiano mp3,e sicuramente non riscuoterà successo.

    ora per favore non lokkate il 3d solo perchè si parla di p2p , come è accaduto troppe volte

  7. #7
    .:MacBookOwner:. L'avatar di jedipro88
    Registrato il
    12-02
    Località
    Magenta(MI)
    Messaggi
    3.293
    Inviato da livio749
    Il p2p è troppo forte,Questo sistema è una speranza di far cambiare rotta ai milioni di europei che scambiano mp3,e sicuramente non riscuoterà successo.

    ora per favore non lokkate il 3d solo perchè si parla di p2p , come è accaduto troppe volte
    non mi pare si stia parlando di p2p!
    MacBook PRO C2D 2.53gHz 4Gb RAM

    Apple is the way.......

  8. #8
    GrBnBtB L'avatar di cloud125
    Registrato il
    11-02
    Località
    Torino
    Messaggi
    11.348
    Inviato da jedipro88
    non mi pare si stia parlando di p2p!
    appunto O_o

  9. #9
    Utente L'avatar di livio749
    Registrato il
    10-02
    Località
    Roma
    Messaggi
    18.360
    Inviato da jedipro88
    non mi pare si stia parlando di p2p!
    perchè,tu adesso paghi per scaricare le canzoni

  10. #10
    GrBnBtB L'avatar di cloud125
    Registrato il
    11-02
    Località
    Torino
    Messaggi
    11.348
    Inviato da livio749
    perchè,tu adesso paghi per scaricare le canzoni
    no ma cosa centra con sto topic O_o

  11. #11
    Polygon Window L'avatar di Stix
    Registrato il
    05-03
    Località
    Chieri(TO)
    Messaggi
    4.043
    Inviato da livio749
    perchè,tu adesso paghi per scaricare le canzoni
    Ma non penso sia questo l'argomento...

  12. #12
    ISWT - Ad Vitam Aeternam L'avatar di red.devil
    Registrato il
    02-03
    Località
    London • UK
    Messaggi
    3.003
    quando bill sfi.gates si deciderà a scopiazzare le idee altrui? ..però è l'unica cosa che sà fare... peccato che quando copia i programmi si dimentica della stabilità

  13. #13
    Bannato L'avatar di Bastard Crow
    Registrato il
    01-03
    Località
    Roma
    Messaggi
    8.714
    Se il pagamento avvenisse in maniera sicura sarebbe una buona cosa........
    Ma il tempo ci aiuterà a decidere con il senno di poi

  14. #14
    janky
    Ospite
    ma, sui pagamenti online vige sempre un certo tabù... mi chiedo il perchè, anche i miei genitori hanno paura ad acquistare online, ma sinceramente non ne vedo il motivo

Regole di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •