Giochini E Censura
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Discussione: Giochini E Censura

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  1. #1
    Redattore L'avatar di MACCA
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    Giochini E Censura

    Negli ultimi anni è innegabile come il videogioco,inteso come media,abbia assunto un importanza sempre maggiore,vuoi per la crescita delle tecnologie impiegate vuoi per la crescita del mercato...di conseguenza anche i contenuti sono mutati per venire incontro alle esigenze dell'utente che è cresciuto col media stesso.
    Si è passati da un tipo di contenuti "bambineschi" a contenuti "adulti" che sono andati a toccare argomenti più complessi quali politica,società e sessualità;ovviamente si è cercato ,giustamente,di tutelare gli utenti più giovani inserendo dei bollini che identificassero la tipologia del prodotto nella speranza che un certo tipo di games "adult oriented" non finisse nelle mani sbagliate.Purtroppo però si sono verificati casi(RESIDENT EVIL2 su tutti)in cui la mano del censore ci è andata più pesante ritirando dal mercato o vietando addirittura la pubblicazione di alcuni giochi.Ancora la censura è intervenuta più di una volta nelle conversioni da un mercato(quello nipponico solitamente)all'altro giustificando un simile comportamento nelle differenze sociali e religiose sussistenti tra diverse popolazioni.In pratica c'è chi decide a cosa o a come dobbiamo giocare e magari chi prende queste decisioni di giochini non ne capisce nulla.Fermo restando che sia giusto cercare di evitare che,ad esempio,un bambino si sollazzi con titoli come "FEAR EFFECT" O "POSTAL" è QUESTO IL MODO PER ARGINARE IL PROBLEMA(è come se vietassero la produzione di film porno o dell'orrore)?La popolazione videoludica è invitata ad esprimere il proprio parere...
    Don't believe the truth

  2. #2
    Andrei Ayanori
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    Re: Giochini E Censura

    Inviato da MACCA
    Negli ultimi anni è innegabile come il videogioco,inteso come media,abbia assunto un importanza sempre maggiore,vuoi per la crescita delle tecnologie impiegate vuoi per la crescita del mercato...di conseguenza anche i contenuti sono mutati per venire incontro alle esigenze dell'utente che è cresciuto col media stesso.
    Si è passati da un tipo di contenuti "bambineschi" a contenuti "adulti" che sono andati a toccare argomenti più complessi quali politica,società e sessualità;ovviamente si è cercato ,giustamente,di tutelare gli utenti più giovani inserendo dei bollini che identificassero la tipologia del prodotto nella speranza che un certo tipo di games "adult oriented" non finisse nelle mani sbagliate.Purtroppo però si sono verificati casi(RESIDENT EVIL2 su tutti)in cui la mano del censore ci è andata più pesante ritirando dal mercato o vietando addirittura la pubblicazione di alcuni giochi.Ancora la censura è intervenuta più di una volta nelle conversioni da un mercato(quello nipponico solitamente)all'altro giustificando un simile comportamento nelle differenze sociali e religiose sussistenti tra diverse popolazioni.In pratica c'è chi decide a cosa o a come dobbiamo giocare e magari chi prende queste decisioni di giochini non ne capisce nulla.Fermo restando che sia giusto cercare di evitare che,ad esempio,un bambino si sollazzi con titoli come "FEAR EFFECT" O "POSTAL" è QUESTO IL MODO PER ARGINARE IL PROBLEMA(è come se vietassero la produzione di film porno o dell'orrore)?La popolazione videoludica è invitata ad esprimere il proprio parere...
    Se si sostituisse la censura con il buon senso, andrebbe tutto bene. Poichè nel mondo non c'è buon senso, è intervenita la censura. Io sono contrario al 100% alla censura.
    Per i contenuti di violenza nelle scuole medie c'è almeno una rissa al mese o un film di pallottole e decapitamenti alla settimana.
    Per la sessualità i bambini di paese vedono, quando vanno in giro la sera accompagnati o non, le prostitute sui viali o i film porno del vicino di casa. Ma basta la pubblicità...
    In un modo o nell'altro un bambino di 11 anni sa già molto di violenza, sesso e tutte quelle cose che si voleva non fargli vedere. Quindi la censura, specie nei videogiochi, è inutile.

  3. #3
    Bananocrate L'avatar di giobbe
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    Re: Re: Giochini E Censura

    Inviato da Andrei Ayanori
    Se si sostituisse la censura con il buon senso, andrebbe tutto bene. Poichè nel mondo non c'è buon senso, è intervenita la censura. Io sono contrario al 100% alla censura.
    Per i contenuti di violenza nelle scuole medie c'è almeno una rissa al mese o un film di pallottole e decapitamenti alla settimana.
    Per la sessualità i bambini di paese vedono, quando vanno in giro la sera accompagnati o non, le prostitute sui viali o i film porno del vicino di casa. Ma basta la pubblicità...
    In un modo o nell'altro un bambino di 11 anni sa già molto di violenza, sesso e tutte quelle cose che si voleva non fargli vedere. Quindi la censura, specie nei videogiochi, è inutile.
    Sono d'accordo con te, il bombardamento passivo di violenza è serrato... ma non dimenticare che il videogioco non è passivo. Nel video gioco sei tu che premi il grilletto. E ci provi gusto.

    Allora non sarei tanto sicuro di escludere un giudizio negativo per certi videogiochi se messi in mano ad un bambino.

    Ma la censura non serve a nulla... bisognerebbe porre al massimo un limite all'età... un vietato ai minori, dove il numero successivo non debba essere necessariamente 18 (è ridicolo... l'età in cui certi argomenti diventano maggiormente digeribili si è abbassata notevolmente). Un limite che venga rispettato, seriamente. Se poi un bambino vuole davvero giocare al gioco, può andarlo a comprare il papà che giudica se è adatto o meno... perchè, alla fine, il problema è proprio questo... i genitori, spesso e volentieri, di disinteressano...

  4. #4
    Utente L'avatar di Giobbi
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    Il problema é parecchio complesso.

    In sintesi:
    La "società" (= $) fa sì che i genitori non vogliano/possano avere tempo da dedicare al bambino per educarlo.

    Tale bimbo quindi si "autoeduca" con ciò che si ritrova in mano, magari un Silent Hill 3 o una stronzata di telefilm americano trasmesso nel pomeriggio (che nel suo "buonismo" ritengo peggio per il "giovine" di un SH3-BMX XXX)

    In realtà se il "bambino" avesse la "cultura" per affrontare SH3 il problema non sussisterebbe.

    Per cui:
    il problema é a monte: passate tempo con i vs. figli e guardate le cose insieme a loro...

    Ovvero concordo con il paziente.
    Ultima modifica di Giobbi; 13-09-2003 alle 12:39:29

  5. #5
    Bananocrate L'avatar di giobbe
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    Inviato da Giobbi
    Per cui:
    il problema é a monte: passate tempo con i vs. figli e guardate le cose insieme a loro...

    Ovvero concordo con il paziente.
    E' un problema certo, il più grave, ma non l'unico. Il problema che i genitori si preoccupano solamente quando alla TV si trovano un servizio su "acchiappa il ladro" dove devi picchiare chi si vuole rubare la tua auto (e meno male che non hanno capito di cosa trattava il gioco in realtà... GTA:VC per la precisione).
    Allora un sistema di informazione meno allarmista, un sistema di bollini più serio e una minima responsabilizzazione da parte dei genitori, lo smettere di reputare il vidogioco come un semplice giocattolo (è un giocattolo, ma è anche di più... e può anche essere un giocattolone da "grandi") risolverebbe il problema: censura si censura no.
    Comunuqe... se sarò mai genitore per me il problema sarà diverso... mio figlio non farà

    "Papà, giochi con me?"

    ma più probabilmente:

    "Mamma, papà non mi lascia mai libera la mia consolle!"
    e se dirò "E' per il tuo bene, figliolo", sarà solamente una scusa di circostanza...

  6. #6
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    Se ti riferisci a ritiri dalle vendite ad opera dei governi di alcuni paesi sono daccordo nel dire che sia una cosa errata.

    Per quanto riguarda le conversioni credo che alcune modifiche vengano apportate dal distributore stesso del gioco per motivi commerciali, quindi non resta che rivolgersi all'importazione parallela delle versioni originali.

  7. #7
    Discutibile forma di vita L'avatar di ilfalcoeterno
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    Per quanto possa essere scomodo e controverso, sono dell'idea che oscurare/alterare/edulcorare il messaggio contenuto in qualsiasi opera non sia una scelta felice. Se da un lato è giusto tutelare i bambini (e più in generale tutti gli individui che potrebbero essere sensibili a messagi e situazioni forti) non è certo corretto impedire a chi è in possesso di una certa maturità di godere la totalità dell'opera. Credo che il malcontento che crea la censura sia esattamente questo: per venire incontro alle (legittime) esigenze delle categorie più a rischio influenza, si scontentano pesantemente i consumatori più maturi. Il primo piccolo passo avanti consista nel far capire ai censori di turno che la società non è composta unicamente da persone a cui il messaggio "non deve giungere" ma anche da persone che sono in grado di accettare il messaggio di cui sopra. Quando si capirà che entrambe le parti meritano di essere tutelate in egual misura e si ridurranno le discriminazioni, forse avremo un filino in più di libertà.

  8. #8
    Les encompetent L'avatar di melaQ
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    Inviato da ilfalcoeterno
    Per quanto possa essere scomodo e controverso, sono dell'idea che oscurare/alterare/edulcorare il messaggio contenuto in qualsiasi opera non sia una scelta felice. Se da un lato è giusto tutelare i bambini (e più in generale tutti gli individui che potrebbero essere sensibili a messagi e situazioni forti) non è certo corretto impedire a chi è in possesso di una certa maturità di godere la totalità dell'opera. Credo che il malcontento che crea la censura sia esattamente questo: per venire incontro alle (legittime) esigenze delle categorie più a rischio influenza, si scontentano pesantemente i consumatori più maturi. Il primo piccolo passo avanti consista nel far capire ai censori di turno che la società non è composta unicamente da persone a cui il messaggio "non deve giungere" ma anche da persone che sono in grado di accettare il messaggio di cui sopra. Quando si capirà che entrambe le parti meritano di essere tutelate in egual misura e si ridurranno le discriminazioni, forse avremo un filino in più di libertà.
    Se vivessimo in un mondo ideale concorderei in toto con le tue affermazioni.
    Ma nel mondo in cui viviamo e' stato pubblicato un gioco come Postal2, a mio parere una palata di immondizia digitale che ha intelligentemente mirato a campare sul clamore suscitato piuttosto che sull'effettiva validità del prodotto.

    Visti i contenuti del suddetto e la sua (virtualmente) libera vendita (vi sfido ad andare ad un mediaworld qualunque e a trovare qualcuno che fà caso ai bollini di censura sui videogames), mi trovo costretto ad invocare forme più severe di controllo...
    aka ConiglioFrank

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  9. #9
    Discutibile forma di vita L'avatar di ilfalcoeterno
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    Inviato da melaQ
    Se vivessimo in un mondo ideale concorderei in toto con le tue affermazioni.
    Ma nel mondo in cui viviamo e' stato pubblicato un gioco come Postal2, a mio parere una palata di immondizia digitale che ha intelligentemente mirato a campare sul clamore suscitato piuttosto che sull'effettiva validità del prodotto.

    Visti i contenuti del suddetto e la sua (virtualmente) libera vendita (vi sfido ad andare ad un mediaworld qualunque e a trovare qualcuno che fà caso ai bollini di censura sui videogames), mi trovo costretto ad invocare forme più severe di controllo...
    Secondo me il discorso in questo caso è un pochino diverso: più che invocare un maggiore controllo bisognerebbe far leva sullo spirito critico degli acquirenti: il gioco in questione dovrebbe essere lasciato sugli scaffali per manifesta inutilità. Pur rendendomi conto che è praticamente impossibile, bisognerebbe emarginare questo genere di progetti facendo aprire gli occhi alla gente, in modo da far capire che oltre l'aspetto politicamente scorretto del gioco non c'è niente, il nulla, zero. Concetto difficilmente applicabile (c'è ancora molta strada da fare, mettiamola così che suona meglio) ma nonostante questo, per quanto squallido sia il gioco in questione, non me la sento di approvarne la censura

  10. #10
    Les encompetent L'avatar di melaQ
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    Inviato da ilfalcoeterno
    Secondo me il discorso in questo caso è un pochino diverso: più che invocare un maggiore controllo bisognerebbe far leva sullo spirito critico degli acquirenti: il gioco in questione dovrebbe essere lasciato sugli scaffali per manifesta inutilità. Pur rendendomi conto che è praticamente impossibile, bisognerebbe emarginare questo genere di progetti facendo aprire gli occhi alla gente, in modo da far capire che oltre l'aspetto politicamente scorretto del gioco non c'è niente, il nulla, zero. Concetto difficilmente applicabile (c'è ancora molta strada da fare, mettiamola così che suona meglio) ma nonostante questo, per quanto squallido sia il gioco in questione, non me la sento di approvarne la censura
    Ripeto, a livello ideale siamo perfettamente daccordo.
    Ma la censura resta ancora, e purtroppo, l'unico metodo che abbia qualche speranza di praticabilità.
    aka ConiglioFrank

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  11. #11
    Utente L'avatar di Giobbi
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    Questa volta non concordiamo MelaQuit.

    Educazione.
    No censura.


    Columbine é stata causata dalla passione per i videogiochi o da M. Manson?

  12. #12
    Les encompetent L'avatar di melaQ
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    Inviato da Giobbi
    Questa volta non concordiamo MelaQuit.

    Educazione.
    No censura.


    Columbine é stata causata dalla passione per i videogiochi o da M. Manson?
    Ti invito a non estendere il mio nome.

    Columbine non è stata causata ne dai videogiochi ne da marilyn manson.
    Columbine è la solita storia di disagio adolescenziale per la quale la società ha bisogno di cercare giustificazioni immediate e, soprattutto, discolpanti.
    Se fosse successo trent'anni fa, la colpa sarebbe stata dei Doors.
    Se fosse successo nel 1929, della crisi economica.

    Non ho detto che l'educazione non sia da perseguire (anzi, cominciate ad educare certi designer in merito al fatto che non tutte le porcate che gli passano per la testa siano meritevoli di pubblicazione).
    Ho detto che la censura è una tappa intermedia accettabile, sempre ammesso che a qualcuno venga in mente che bisognerebbe poi lavorare a monte...
    aka ConiglioFrank

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  13. #13
    Utente L'avatar di Giobbi
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    a) Come mai? (mp)

    b) Non concordo cmnq anti censura.
    Chi pensa alla censura si impegni sull'educazione piuttosto.

    "Reprimere la bestia" non serve, la bestia repressa sarà ancora più feroce...

  14. #14
    Andrei Ayanori
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    Inviato da Giobbi
    "Reprimere la bestia" non serve, la bestia repressa sarà ancora più feroce...
    Quoto per esperienza personale...

  15. #15
    Bananocrate L'avatar di giobbe
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    Inviato da melaQ
    Ho detto che la censura è una tappa intermedia accettabile, sempre ammesso che a qualcuno venga in mente che bisognerebbe poi lavorare a monte...
    Sono d'accordo con te (e con censura intendo anche il divieto ai minori di anni Tot. di usufruire di certi prodotti)... ma il problema che la censura viene vista come punto d'arrivo in certe politiche sociali... e allora, sinceramente, allora non serve a nulla...

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