FAQ sul Fascismo
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Discussione: FAQ sul Fascismo

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  1. #1
    Veterano dell'Inferno L'avatar di Born to Kill
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    FAQ sul Fascismo

    Apro questo topic per rispondere una volta per tutte alle domande più frequenti sul fascismo

    1- Quali sono le differenze tra Fascismo e Nazismo?

    Visti da un occhio poco esperto i due movimenti parrebbero molto simili, basti pensare al concetto di rivoluzione, alla propensione al militarismo, all'idea di cambiare la società partendo da un evento storico come lo scottante trattato di Versailles..In realtà i due movimenti si distinguevano profondamente, basti pensare come i due partiti simbolo dei due movimenti furono usati dai loro leader..L'NSDAP venne a sostituire completamente la figura dello Stato..Creandone in verità una sorta di governo "manipolato"..Il PNF, una volta raggiunto il potere passo in second'ordine rispetto al bene dell'ITALIA..E lo stesso DUCE fù categorico su questo punto..E a mio personalissimo parere fù questo che determinò il grande appoggio delle masse popolari al DUCE..Hitler fondava il suo consenso sulla superiorità della razza..Concetto mai conosciuto da noi italiani, solo con l'avvento delle "malvolute" leggi razziali ci fù un avvicinamento politico delle due ideologie..Mussolini tendeva a creare il suo FASCISMO in base alle esperienze che aveva vissuto (socialismo e liberalismo), Hitler creava un "nuovo stato biologico"..Il Fsacismo fù un autoritarismo, e non un totalitarismo..E non è una differenza da poco, in Italia, durante il Ventennio si poteva più o meno scrivere e dire tutto..A meno di non criticare il DUCE ed il FASCISMO apertamente....In Germania no....Hitler era diventato l'incontrastato dittatore..In Italia le istituzioni possedevano ancora una forma "istituzionale"..Senza considerare che dai i campi di concentramento non furono mai come quelli tedeschi e volenti o nolenti il DUCE doveva dare i conti con il Vaticano e la religiosità degli italiani....Anche dal punto di vista ANTISEMITA il Fascismo non raggiunse mai i livelli della Germania..Anzi nei primi anni il 12% degli ebrei italiani erano iscritti al PNF..Vogliamo anche citare la politica estera..Hitler era per una politica decisamente espansionistica..Il Duce si rifaceva alla tradizione italiana, al colonialismo e ad una certa rilevanza italiana nel MARE NOSTRUM..Tutto qui..

    2- Il Fascismo si concilia con il razzismo?

    Assolutamente no..Come ho già spiegato prima e come meglio di me ha scritto De Felice..Il Fascismo e più in generale gli italiani, avevano oscuro questo concetto..Allora, non come adesso, la xenofobia era sconosciuta agli italiani e leggi razziali, riconosciute come errore del regime, furono accettate solo per compiacere ad Hitler..Che cominciava a vedere nell'Italia un alleato ormai poco sicuro..Mussolini, ed in particolar modo Ciano volevano un distacco dalla Germania..Le leggi razziali furono emanate solo come "mossa politica" per "tranquilizzare" Hitler..Nel 1938 le leggi razziali arrivarono come una sorpresa un pò per tutti..Tengo a precisare che furono applicate in maniera molto più blanda rispetto alla Germania e tendevano a limitare i diritti agli ebrei nelle scuole e nelle alte cariche dello stato, la loro incolumità fisica venne garantita (salvo qualche caso) fino all'8 settembre..Dopo di che, a seguito dell'incazzmento....DEi tedeschi successero cose anche sgradevoli..Questo ad onor del vero..Ma ripeto, il Fascismo non ha niente a che spartire con l'antisemitismo, la xenofobia, i naziskin od il pensiero della razza tedesco..

    3- Come giustificate le violenze degli squadristi?

    Allora, il fenomeno dello squadrismo è tipico dei primi anni del movimento..Purtroppo molti "sinistroidi" identificano ancora il Fascista medio come la persona che con il manganello e l'olio di ricino impone la sua ideologia politica..Ragionare così è piuttosto semplicistico..
    Tra il 1919 ed il 1922, con l'organizzazione dei Fasci di Combattimento, nacquero in modo spontaneo e per difendere i comizi Fascisti dalle violenze (ebbene si, iniziate dai rossi) dei socialisti.
    In questi 3 anni, sommando le statistiche si può misurare la temperatura delle "agitazioni" che ci sono state in questo modo: i morti furono 418, di cui 220 socialisti, 39 Fascisti, 71 della forza pubblica e 88 estranei.
    Perchè questo fenomeno fù così accettato dall'opinione pubblica di allora?
    Riporto la frase di un articolo:

    "...Preoccupata dalla minaccia del comunismo bolscevico la reazione borghese riconobbe nello squadrismo fascista l'avanguardia antiproletaria in difesa tanto della nazione quanto della proprietà. Durante il "biennio rosso" il dominio incontrastato delle organizzazioni operaie e contadine, i metodi intolleranti della sinistra nella difesa dei diritti dei lavoratori che spesso si traduceva in forme lampanti di sopruso, avevano finito per drammatizzare la lotta politica, facendo sembrare imminente una rivoluzione bolscevica che in realtà era assai poco probabile.
    I ceti medi produttivi si sentirono perciò difesi dalla "sana reazione" dello squadrismo. Lo Stato liberale pensò che lo squadrismo fosse il male minore e lasciò che il fascismo si radicasse nel tessuto sociale diventando il garante della pacificazione politica.
    C'è una frase di Filippo Turati, grande socialista riformista, che dà una spiegazione impietosa e crudele della sconfitta del movimento socialista e della democrazia: "loro" combatterono una guerra civile di sangue mentre "noi" combattemmo solo una guerra di parole...Non è vero che a sinistra ci fossero solo vittime inermi, come pure non risponde a realtà che la violenza fosse patrimonio di una parte sola. È infondato sostenere che i fascisti aggredissero a freddo e muovessero all'attacco in dieci contro uno: diversi di loro morirono per i colpi dei franchi tiratori. Il movimento Fascista ebbe la forza di trasformare i suoi caduti in martiri...".

    Tra i grandi Squadristi storici ricordiamo Italo Balbo, Ettore Muti, ma anche intellettuali come Giuseppe Bottai e Alessandro Pavolini, politici del calibro di Dino Grandi e artisti come Filippo Tommaso Marinetti. Una frase rivelatrice del Diario di Bottai ne spiega il percorso: "Bruscamente il tratto di strada che ci restava da percorrere, dai bivacchi a Roma, mutava rotta: dall'illegalità alla legalità".
    Fu questa la grande impresa politica del Duce: saper utilizzare la forza illegale delle camicie nere venute a Roma per fare la rivoluzione come strumento politico per ottenere il potere legale dalle mani del re. E rispedirle indietro dopo appena due giorni di bivacchi romani con una grande sfilata sotto il Quirinale il 31 di ottobre..
    Tutto ciò è stato fatto dal Duce per il bene del popolo Italiano..E ancora oggi nessuno ha capito i meriti di Mussolini..




  2. #2
    Veterano dell'Inferno L'avatar di Born to Kill
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    4- Sai descrivere il pensiero Fascista?

    Allora..De Felice ci ha messo 30 anni e non ha trovato una definizione o meglio..Lui ha detto che non si può definire cos'è il Fascismo, per capirlo bisogna raccontarlo e quindi leggerlo..Solo allora si potrà capire la grandezza di questa ideologia..E questo lascia riflettere molto..Perchè se uno non ha voglia di conoscere e sapere non comprenderà mai la bellezza del nostro credo..Essere Fascista vuol dire ESSERLO nell'arco delle 24h..Pensare ed agire come tale..Per tutta la vita!! Il "riassunto" che ho stampato a FUOCO nella mia mente e che trovo più vicino al NOSTRO pensiero è quello che ti cito qui sotto..Direi che quello che c'è scritto è quello che tutti noi vorremmo..Ma di altre cose ce ne sarebbero..


    Citazione:
    --------------------------------------------------------------------------------

    LA DOTTRINA DEL FASCISMO


    IDEE FONDAMENTALI

    I
    Come ogni salda concezione politica, il fascismo è prassi ed è pensiero, azione a cui è immanente una dottrina, e dottrina che, sorgendo da un dato sistema di forze storiche, vi resta inserita e vi opera dal di dentro. Ha quindi una forma correlativa alle contingenze di luogo e di tempo, ma ha insieme un contenuto ideale che la eleva a formula di verità nella storia superiore del pensiero. Non si agisce spiritualmente nel mondo come volontà umana dominatrice di volontà senza un concetto della realtà transeunte e particolare su cui bisogna agire, e della realtà permanente e universale in cui la prima ha il suo essere e la sua vita. Per conoscere gli uomini bisogna conoscere l'uomo; e per conoscere l'uomo bisogna conoscere la realtà e le sue leggi. Non c'è concetto dello stato che non sia fondamentalmente concetto della vita: filosofia o intuizione, sistema di idee che si svolge in una costruzione logica o si raccoglie in una visione o in una fede, ma è sempre, almeno virtualmente, una concezione organica del mondo.

    II
    Così il fascismo non si intenderebbe in molti dei suoi atteggiamenti pratici, come organizzazione di partito, come sistema di educazione, come disciplina, se non si guardasse alla luce del suo modo generale di concepire la vita. Modo spiritualistico. Il mondo per il fascismo non è questo mondo materiale che appare alla superficie, in cui l'uomo è un individuo separato da tutti gli altri e per sé stante, ed è governato da una legge naturale, che istintivamente lo trae a vivere una vita di piacere egoistico e momentaneo. L'uomo del fascismo è individuo che è nazione e patria, legge morale che stringe insieme individui e generazioni in una tradizione e in una missione, che sopprime l'istinto della vita chiusa nel breve giro del piacere per instaurare nel dovere una vita superiore libera da limiti di tempo e di spazio: una vita in cui l’individuo, attraverso l'abnegazione di sé, il sacrifizio dei suoi interessi particolari, la stessa morte, realizza quell'esistenza tutta spirituale in cui è il suo valore di uomo.

    III
    Dunque concezione spiritualistica, sorta anche essa dalla generale reazione del secolo contro il fiacco e materialistico positivismo dell'Ottocento. Antipositivistica, ma positiva: non scettica, né agnostica, né pessimistica, né passivamente ottimistica, come sono in generale le dottrine (tutte negative) che pongono il centro della vita fuori dell'uomo, che con la sua libera volontà può e deve crearsi il suo mondo. Il fascismo vuole l'uomo attivo e impegnato nell'azione con tutte le sue energie: lo vuole virilmente consapevole delle difficoltà che ci sono, e pronto ad affrontarle. Concepisce la vita come lotta pensando che spetti all'uomo conquistarsi quella che sia veramente degna di lui, creando prima di tutto in sé stesso lo strumento (fisico, morale, intellettuale) per edificarla. Così per l'individuo singolo, così per la nazione, così per l'umanità. Quindi l'alto valore della cultura in tutte le sue forme - arte, religione, scienza - e l'importanza grandissima dell'educazione. Quindi anche il valore essenziale del lavoro, con cui l'uomo vince la natura e crea il mondo umano (economico, politico, morale, intellettuale).

    VI
    Questa concezione positiva della vita è evidentemente una concezione etica. E investe tutta la realtà, nonché l'attività umana che la signoreggia. Nessuna azione sottratta al giudizio morale; niente al mondo che si possa spogliare del valore che a tutto compete in ordine ai fini morali. La vita perciò quale la concepisce il fascista è seria, austera, religiosa: tutta librata in un mondo sorretto dalle forze morali e responsabili dello spirito. Il fascista disdegna la vita «comoda».

    V
    Il fascismo è una concezione religiosa, in cui l'uomo è veduto nel suo immanente rapporto con una legge superiore, con una Volontà obiettiva che trascende l'individuo particolare e lo eleva a membro consapevole di una società spirituale. Chi nella politica religiosa del regime fascista si è fermato a considerazioni di mera opportunità, non ha inteso che il fascismo, oltre a essere un sistema di governo, è anche, e prima di tutto, un sistema di pensiero.

    VI
    Il fascismo è una concezione storica, nella quale l'uomo non è quello che è se non in funzione del processo spirituale a cui concorre, nel gruppo familiare e sociale, nella nazione e nella storia, a cui tutte le nazioni collaborano. Donde il gran valore della tradizione nelle memorie, nella lingua, nei costumi, nelle norme del vivere sociale. Fuori della storia 1'uomo è nulla. Perciò il fascismo è contro tutte le astrazioni individualistiche, a base materialistica, tipo sec. XVIII; ed è contro tutte le utopie e le innovazioni giacobine. Esso non crede possibile la «felicità» sulla terra come fu nel desiderio della letteratura economicistica del `700, e quindi respinge tutte le concezioni teleologiche per cui a un certo periodo della storia ci sarebbe una sistemazione definitiva del genere umano. Questo significa mettersi fuori della storia e della vita che è continuo fluire e divenire. Il fascismo politicamente vuol essere una dottrina realistica; praticamente, aspira a risolvere solo i problemi che si pongono storicamente da sé e che da sé trovano o suggeriscono la propria soluzione. Per agire tra gli uomini, come nella natura, bisogna entrare nel processo della realtà e impadronirsi delle forze in atto.

    VII
    Antiindividualistica, la concezione fascista è per lo Stato; ed è per l'individuo in quanto esso coincide con lo Stato, coscienza e volontà universale dell'uomo nella sua esistenza storica. E' contro il liberalismo classico, che sorse dal bisogno di reagire all'assolutismo e ha esaurito la sua funzione storica da quando lo Stato si è trasformato nella stessa coscienza e volontà popolare. Il liberalismo negava lo Stato nell'interesse dell'individuo particolare; il fascismo riafferma lo Stato come la realtà vera dell'individuo. E se la libertà dev'essere l'attributo dell'uomo reale, e non di quell'astratto fantoccio a cui pensava il liberalismo individualistico, il fascismo è per la libertà. E' per la sola libertà che possa essere una cosa seria, la libertà dello Stato e dell'individuo nello Stato. Giacché, per il fascista, tutto è nello Stato, e nulla di umano o spirituale esiste, e tanto meno ha valore, fuori dello Stato. In tal senso il fascismo è totalitario, e lo Stato fascista, sintesi e unità di ogni valore, interpreta, sviluppa e potenzia tutta la vita del popolo. VIII
    Né individui fuori dello Stato, né gruppi (partiti politici, associazioni, sindacati, classi). Perciò il fascismo è contro il socialismo che irrigidisce il movimento storico nella lotta di classe e ignora l'unità statale che le classi fonde in una sola realtà economica e morale; e analogamente, è contro il sindacalismo classista. Ma nell'orbita dello Stato ordinatore, le reali esigenze da cui trasse origine il movimento socialista e sindacalista, il fascismo le vuole riconosciute e le fa valere nel sistema corporativo degli interessi conciliati nell'unità dello Stato.

    IX
    Gli individui sono classi secondo le categorie degli interessi; sono sindacati secondo le differenziate attività economiche cointeressate; ma sono prima di tutto e soprattutto Stato. Il quale non è numero, come somma d'individui formanti la maggioranza di un popolo. E perciò il fascismo è contro la democrazia che ragguaglia il popolo al maggior numero abbassandolo al livello dei più; ma è la forma più schietta di democrazia se il popolo è concepito, come dev'essere, qualitativamente e non quantitativamente, come l'idea più potente perché più morale, più coerente, più vera, che nel popolo si attua quale coscienza e volontà di pochi, anzi di Uno, e quale ideale tende ad attuarsi nella coscienza e volontà di tutti. Di tutti coloro che dalla natura e dalla storia, etnicamente, traggono ragione di formare una nazione, avviati sopra la stessa linea di sviluppo e formazione spirituale, come una coscienza e una volontà sola. Non razza, nè regione geograficamente individuata, ma schiatta storicamente perpetuantesi, moltitudine unificata da un'idea, che è volontà di esistenza e di potenza: coscienza di sé, personalità.

    X
    Questa personalità superiore è bensì nazione in quanto è Stato. Non è la nazione a generare lo Stato, secondo il vieto concetto naturalistico che servì di base alla pubblicistica degli Stati nazionali nel secolo XIX. Anzi la nazione è creata dallo Stato, che dà al popolo, consapevole della propria unità morale, una volontà, e quindi un'effettiva esistenza. Il diritto di una nazione all'indipendenza deriva non da una letteraria e ideale coscienza del proprio essere, e tanto meno da una situazione di fatto più o meno inconsapevole e inerte, ma da una coscienza attiva, da una volontà politica in atto e disposta a dimostrare il proprio diritto: cioè, da una sorta di Stato già in fieri. Lo Stato infatti, come volontà etica universale, è creatore del diritto.

    XI
    La nazione come Stato è una realtà etica che esiste e vive in quanto si sviluppa. Il suo arresto è la sua morte. Perciò lo Stato non solo è autorità che governa e dà forma di legge e valore di vita spirituale alle volontà individuali, ma è anche potenza che fa valere la sua volontà all'esterno, facendola riconoscere e rispettare, ossia dimostrandone col fatto l'universalità in tutte le determinazioni necessarie del suo svolgimento. E perciò organizzazione ed espansione, almeno virtuale. Cosi può adeguarsi alla natura dell'umana volontà, che nel suo sviluppo non conosce barriere, e che si realizza provando la propria infinità.

    XII
    Lo Stato fascista, forma più alta e potente della personalità, è forza, ma spirituale. La quale riassume tutte le forme della vita morale e intellettuale dell'uomo. Non si può quindi limitare a semplici funzioni di ordine e tutela, come voleva il liberalismo. Non è un semplice meccanismo che limiti la sfera delle presunte libertà individuali. È forma e norma interiore, e disciplina di tutta la persona; penetra la volontà come l'intelligenza. Il suo principio, ispirazione centrale dell'umana personalità vivente nella comunità civile, scende nel profondo e si annida nel cuore dell'uomo d'azione come del pensatore, dell'artista come dello scienziato: anima dell'anima.

    XIII
    Il fascismo insomma non è soltanto datore di leggi e fondatore d'istituti, ma educatore e promotore di vita spirituale. Vuoi rifare non le forme della vita umana, ma il contenuto, l'uomo, il carattere, la fede. E a questo fine vuole disciplina, e autorità che scenda addentro negli spiriti, e vi domini incontrastata. La sua insegna perciò è il fascio littorio, simbolo dell'unità, della forza e della giustizia.

    --------------------------------------------------------------------------------




    5- La RSI era uno stato fantoccio nelle mani di Hitler?

    Non è esatto vederla SOLO in questo modo..Logisticamente l'RSI è stata la base logistica della Germania..Ma non dimentichiamoci che è stata l'unica forma seria e strutturata con regole e ordine dopo l'8 settembre..Ha avuto un apparato burocratico perfettamente funzionante, e sai qual'è la cosa più importante..La sostanza che essa conteneva..Uomini che non hanno tradito, uomini che pur di non perdere l'ONORE hanno sacrificato la vita!! Questo mi basta per assolvere ed ONORARE tutti i combattenti che vi hanno partecipato..Ovviamente ci sono anche delle critiche mosse non solo da me, ma anche dal Duce..A partire dai 18 punti di Verona, forse troppo socialisti, alla prima riunione alla Rocca delle Caminate, dove Mussolini ormai scoraggiato aveva capito che Hitler voleva servirsi di lui solo come scudo tra lui e gli alleati..Gli stessi italiani ammiravano moltissimo tutti quelli che servirono la bandiera con l'aquila romana, ma criticavano con forti scioperi il regime instaurato..Insomma, per farla breve..Non era più il Fascismo di un tempo..Ma così doveva essere, gli avvenimenti storici avevano cambiato corso e bisognava almeno salvare l'ONORE!! Questo PUGNO DI FERRO portò al crearsi di bande autonome che spesso commisero errori, fatti in buona fede, per il bene della patria..Ma questo portò anche allo sfondamento delle truppe nel momento in cui gli alleati spinsero con maggior vigore..L'apporto partigiano fù scarso e solo "terroristico"..Per non parlare di tutte le atrocità che commisero nelle radiose giornate!!

    6- Mussolini mandava i soldati a combattere con le scarpe di cartone?

    E' una assoluta banalizzazione..E' vero che scarseggiavamo di materie prime, è vero che con l'autarchia le cose non migliorarono, ma Aviazione e Marina eccelsero in tutti gli anni del Ventennio..Anche in guerra..E dove sorgeva la carenza di materiale affiorava il valore dei singoli soldati..

    Questa frase ce l'abbiamo stampata nel cuore tutti:


    Citazione:
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    "…Uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del Regno d'Albania! Ascoltate! Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. L'ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e della Francia…La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti. Essa trasvola ed accende i cuori dalle Alpi all'Oceano Indiano:vincere! E vinceremo, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo. Popolo italiano! Corri alle armi, e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!"

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    E pochi negano che l'esercito era scarsamente preparato per entrare in guerra..Ma era la decisione giusta in quel momento..Lo stesso Mussolini visse lunghi momenti di dubbi, ma alla fine cedette e scelse l'opzione della guerra: a spingerlo, non solo le minacce più o meno velate di Hitler, ma anche i trionfi della macchina da guerra tedesca, capace in poche settimane di occupare Polonia, Norvegia e Danimarca, e di sferrare un'attacco inarrestabile sul fronte occidentale....Attacco che stava portando rapidamente la Francia al disastro. Il Duce era convinto che la guerra fosse già alle ultime battute e che essa avrebbe portato, in breve tempo, ad una pace generalizzata..Cioè quello che voleva il Duce..Questo calcolo rafforzò ulteriormente la sua convinzione della necessità di un diretto contributo italiano al conflitto, pena lo scadimento dell'Italia nello scacchiere d'Europa ridisegnata dai Nazisti vincitori. In un promemoria, Mussolini stendeva e pianificava tale decisiva convinzione, introducendo il concetto di "guerra parallela": l'Italia avrebbe combattuto sì con i Tedeschi, ma perseguendo obiettivi autonomi..Lo scopo era di crearsi una parte importante in Africa e nel Mediterraneo..In modo tale da far riconoscere tale "potenza" al futuro tavolo di negoziato..L'sperienza in Grecia ed in Russia furono sì disastrose..Ma non si possono giudicare con il senno di poi..Ripeto: IL DUCE HA SEMPRE VOLUTO IL MEGLIO PER L'ITALIA E GLI ITALIANI, E CHI AFFERMA IL CONTRARIO DOVREBBE RILEGGERSI LA STORIA!! Evitiamo di parlare del delitto Matteotti..Visto che ormai anche i sassi sanno che Mussolini fù assolto sia come esecutore (ridicolo!!) che come mandante..




  3. #3
    Terza Via L'avatar di Zell '87
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    hai ampliato la mia cultura sul fascismo.Era anche ora che qualcuno aprisse un topic sul e non contro il fascismo

  4. #4
    GrBnBtB L'avatar di cloud125
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    nessuno ha detto ke fascismo e nazismo siano sullo stesso piano...
    comunque:
    E non è una differenza da poco, in Italia, durante il Ventennio si poteva più o meno scrivere e dire tutto..A meno di non criticare il DUCE ed il FASCISMO apertamente
    questa e una privazione di libertà, è nn mi puoi dire sia una cosa giusta...
    ..Vogliamo anche citare la politica estera..Hitler era per una politica decisamente espansionistica..Il Duce si rifaceva alla tradizione italiana, al colonialismo e ad una certa rilevanza italiana nel MARE NOSTRUM..Tutto qui..
    le campagne d'Africa e di Albania sn state fatte, e se nn sono a carattere espansionistico quelle...
    Le leggi razziali furono emanate solo come "mossa politica" per "tranquilizzare" Hitler..Nel 1938 le leggi razziali arrivarono come una sorpresa un pò per tutti..Tengo a precisare che furono applicate in maniera molto più blanda rispetto alla Germania e tendevano a limitare i diritti agli ebrei nelle scuole e nelle alte cariche dello stato, la loro incolumità fisica venne garantita (salvo qualche caso) fino all'8 settembre
    furono applicate, e questo è ingiustificabile. Non sarebbe accettabile neanke se gli ebrei morti fossero solo 2, ma sappiamo benissimo ke sn stati migliaia....
    sul punto 3 nn posso dire nulla nn essendo preparato, comunque quello ke tu hai citato mi sembra decisamente di parte..

  5. #5
    Rivoluzionario L'avatar di Gendo Ikari
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    Io sono di sasso. Sono rimasto scandalizzato, folgorato, ricoperto dallo stupore, leggendo questo topic. Ma non perchè ce l'ho con Born To kill, o con chicchessia, assolutamente no, ma perchè dopo quello che è successo, dopo una Guerra Mondiale, dopo milioni di morti, dopo le squadracce fasciste, dopo gli esili politici, dopo la persecuzione degli ebrei, le leggi raziali, la cruenta e terribile dittatura, il deprovevole regime totalitario che NOI abbiamo provato sulla nostra pelle, nel 2003, si senta parlare di Fascismo con questa non curanza, con questa leggerezza, con il sorriso sulle labbra.

    ..In realtà i due movimenti si distinguevano profondamente
    Certo, ma si distinguevano nella STRUTTURA STATALE! Non nelle idee! Non nell'ideologia! Il fascismo è il padre del nazismo, e le due ideologie sono praticamente identiche!
    Il culto del superuomo, il regime totalitario, il modo propagandistico di fare politica, le leggi raziali, la violenza vista come espressione di forza, il modo in cui venne coinvolta la popolazione all'interno del regime, ovvero giochi giovanili, parate, colonie...Fascismo e Nazismo si distinguono per struttura politica, per scelte estere, ma non certo per ideologia di fondo.

    Ma io rimango esterrefatto dalla faziosità, dalla propaganda che queste pagine, prese ovviamente da siti e informazioni di parte, trasudano. E le falsità che sono dette sono inaudite. Fascismo no n razzista? Ma ci stiamo prendendo in giro?
    Il culto della superiorità della razza romana, i libri di scuola plasmati affinchè i bambini imparassero che la Grandezza di Roma era dovuta alla grandezza della razza italica, che ha differenza della razza inglese e francese, sottomessa dallImpero Romano, era superiore...Ma tutte queste cose ce le siamo dimenticate?
    Il fascismo meno cruento?
    NOI abbiamo fornito liste e liste di ebrei, ai tedeschi, NOI abbiamo mandato nei campi di concentramento di Auswitz e di Mathausen migliaia e migliaia di esseri umani! MACELLATI dalla dittatura!
    Ma quello che mi sconvolge, è la LEGGEREZZA come tutto ciò viene sminuito, assottigliato, quasi ironizzato. E' abominevole il modo in cui si cerca di trasformare il dittatore Mussolini, nel benevolo capo del popolo, che purtroppo ha fatto lo sbaglio di unirsi a Hitler. E non me la prendo con te Born, ma con chi ti ha detto queste cose, con chi propaganda ancora il fascismo su internet, con siti con informazioni distorte e corrotte, di tale genere.

    Allora, il fenomeno dello squadrismo è tipico dei primi anni del movimento
    Dei primi anni del movimento?? Lo squadrismo e la violenza permeano ogni singolo attimo di vita del regime totalitario fascista, dall'inizio, quando gli antifascisti erano tanti, e c'era da menare parecchio le mani, alla fine, quando i repubblichini fucilavano e impiccavano a testa in giù i partigiani e i cittadini che non erano apertamente favorevoli e servili al beneamato Duce e al Nazismo.
    E riguardo alla dottrina del fascismo io ti ho già spiegato di come non sia altro un collage frettoloso e successivo, di varie ideologie passate, che è stato fatto solo per poter perpetrare la menzogna del fascismo, anche dopo la sua colossale, totale, vergognosa sconfitta.
    Viva l'Itaglia!

  6. #6
    Utente L'avatar di vegeth85
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    Inviato da Gendo Ikari
    Io sono di sasso. Sono rimasto scandalizzato, folgorato, ricoperto dallo stupore, leggendo questo topic. Ma non perchè ce l'ho con Born To kill, o con chicchessia, assolutamente no, ma perchè dopo quello che è successo, dopo una Guerra Mondiale, dopo milioni di morti, dopo le squadracce fasciste, dopo gli esili politici, dopo la persecuzione degli ebrei, le leggi raziali, la cruenta e terribile dittatura, il deprovevole regime totalitario che NOI abbiamo provato sulla nostra pelle, nel 2003, si senta parlare di Fascismo con questa non curanza, con questa leggerezza, con il sorriso sulle labbra.
    cioe',fammi capire, se si prova orrore per gli orrori del comunismo,"ah,be',quelle erano dittature,nn confondiamole col comunismo!",mentre lo stesso a quanto vedo nn vale per il fascismo?8|
    “Dunque, la vera e perfetta comprensione del bello nell'arte non può ottenersi se non attraverso la visione degli originali stessi e, più che altrove, a Roma. A tutti quelli che dalla natura sono stati dotati della capacità di comprendere il bello e che a ciò sono stati sufficientemente istruiti, è da augurarsi che facciano un viaggio in Italia. Fuori di Roma bisogna, come molti amanti, contentarsi d'uno sguardo e d'un sospiro, cioè apprezzare il poco e il mediocre.”[J.J.Winckelmann];

  7. #7
    Utente L'avatar di cerberus
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    Ok, mi tocca! :quoto tutto quello che ha scritto Gendo.
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    "Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché ne prova piacere e ne prova piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena studiarla e la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”.( Henri Poincaré )
    "Scientists discover the world that exists; engineers create the world that never was."

  8. #8
    Rivoluzionario L'avatar di Gendo Ikari
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    Tutto ciò è stato fatto dal Duce per il bene del popolo Italiano..E ancora oggi nessuno ha capito i meriti di Mussolini..
    Io non ce l'ho con te Born, ognuno ha le sue idee, e non te la prendere se ti rispondo duramente. Ma ognuno ha le sue idee, tu hai detto la tua, e io adesso dico la mia.
    Simili discorsi sono vergognosi. Ecco l'ho detto. Pazienza, ormai la frittata è fatta, tanto vale finirla di cuocere.

    Vergognosi perchè sono la negazione di ogni singola molecola di civiltà che l'uomo ha costruito dopo l'abisso oscuro degli anni 20-50. Vergognosi perchè sono erronei, sbagliati, fuorvianti.
    Il bene che Mussolini ha fatto all'Italia?
    Noi dobbiamo ringraziare Mussolini di aver preso per il c***o l'Italia, mostrando specchiettini per le allodole (colonie, riforma agraria...) per poter usufruire il suo potere? E' questo che dobbiamo dire? Grazie Mussolini di essere riuscito ha prendere l?italia in giro, grazie per essere riuscito ha distruggerla, grazie per essere riuscito ha infangare ogni valore, ogni atomo di democrazia e libertà che c'era. Grazie per aver fatto tutto questo solo per la tua arroganza e sete di potere, grazie per aver ucciso migliaia di ebrei, grazie per aver partorito il nazismo, grazie per aver collaborato direttamente a macellare milioni e milioni di persone, tra cui civili, donne e bambini, nella Seconda Guerra Mondiale.
    Perchè le cose stanno così! Stanno così!
    MA COME SI PUO' anche lontanamente arrivare a giustificare anche in minima parte il fascismo?!??!? COME!??! Io mi scandalizzo, tento di capire, ma come si può???
    Io mi rifiuto in ogni mezzo di farmi fare fesso davanti alla propaganda di un arrogante ambizioso che ha distrutto l'Italia, per che cosa? PEr che cosa? PEr far rivivere l'impero romano?
    SVEGLIATEVI FASCISTI! L'IMPERO ROMANO E' CADUTO!
    E' CROLLATO! E' finito, come, grazie a Dio, è crollato il Fascismo, il Nazismo, il Comunismo di Russia, e come grazie a Dio crollerò quello della Cina, e di Cuba.
    Quanti milioni di morti dovranno passare prima che l'uomo comprenda che alcune ideologie NON SI POSSONO TOLLERARE NE GIUSTIFICARE IN OGNI MODO?
    Cosa è stato il fascismo? Cosa? E' stato una brillante propaganda, una serie di coincidenze fortunate, e una dose spropositata, illimitata di stupidità umana.
    E adesso siamo qui, tutti pronti a giustificarla? ANCORA UNA VOLTA?
    Viva l'Itaglia!

  9. #9
    Rivoluzionario L'avatar di Gendo Ikari
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    Inviato da vegeth85
    cioe',fammi capire, se si prova orrore per gli orrori del comunismo,"ah,be',quelle erano dittature,nn confondiamole col comunismo!",mentre lo stesso a quanto vedo nn vale per il fascismo?8|
    A parte il fatto che stiamo parlando di Fascismo, e il comunismo non c'entra nulla. ADESSO non c'entra nulla. Quando si aprirà un topic "Fascismo = Comunismo" allora se ne parlerà.
    Per adesso, qui, in questo topic, ti posso tranquillamente dire: "Certo, il comunismo è perfettamente identico al fascismo, anzi, peggio"
    Contento? spero di si.
    Questo è il primo ed ultimo post in questo topic, inerente al comunismo (ovvero OT) a cui risponderò. Invito ogni altro utente a fare altrettanto.
    Viva l'Itaglia!

  10. #10
    Utente L'avatar di vegeth85
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    doppiopesismo.
    “Dunque, la vera e perfetta comprensione del bello nell'arte non può ottenersi se non attraverso la visione degli originali stessi e, più che altrove, a Roma. A tutti quelli che dalla natura sono stati dotati della capacità di comprendere il bello e che a ciò sono stati sufficientemente istruiti, è da augurarsi che facciano un viaggio in Italia. Fuori di Roma bisogna, come molti amanti, contentarsi d'uno sguardo e d'un sospiro, cioè apprezzare il poco e il mediocre.”[J.J.Winckelmann];

  11. #11
    Utente L'avatar di cerberus
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    Verso Giugno era successa una cosa meravigliosa: nessun topic su fascismo e comunismo. L'idilio è continuato per tutto Luglio e poi Agosto. Perchè riprendere....
    Engineers do it better
    "Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché ne prova piacere e ne prova piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena studiarla e la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”.( Henri Poincaré )
    "Scientists discover the world that exists; engineers create the world that never was."

  12. #12
    Rivoluzionario L'avatar di Gendo Ikari
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    Inviato da Born to Kill
    5- La RSI era uno stato fantoccio nelle mani di Hitler?

    Non è esatto vederla SOLO in questo modo..Logisticamente l'RSI è stata la base logistica della Germania..Ma non dimentichiamoci che è stata l'unica forma seria e strutturata con regole e ordine dopo l'8 settembre..Ha avuto un apparato burocratico perfettamente funzionante, e sai qual'è la cosa più importante..La sostanza che essa conteneva..Uomini che non hanno tradito, uomini che pur di non perdere l'ONORE hanno sacrificato la vita!! Questo mi basta per assolvere ed ONORARE tutti i combattenti che vi hanno partecipato..
    Io sto continuamente rileggiendo questo topic, semplicemente allibito.
    Onorati combattenti?
    Onorati combattenti che fucilavano civili perchè I VERI ONORATI COMBATTENTI stavano combattendo contro l'invasore nazista e contro il dittatore illiberale fascista, per la liberazione del popolo Italiano. Uomini che non hanno tradito? Esatto, uomini che per non tradire Mussolini hanno tradito le loro famiglie, hanno tradito l'Italia, hanno tradito la libertà, la democrazia, hanno tradito la vita, hanno tradito l'intelligenza e ogni singolo valore di quella religione cristiana che tu vorresti imporre all'italia.
    Sia reso ONORE invece a quegli uomini, che liberamente, di loro iniziativa, hanno scelto RAGIONANDO di combattere contro il vero nemico dell'Italia, il fascismo, e che hanno combattuto SOLDATI E NON CIVILI, che hanno fatto saltare convogli di armi, che hanno contribuito ha salvare il nostro paese, che hanno sacrificato la vita per ideali più grandi di loro! Partigiani che per la libertà e per la demcorazia del loro paese hanno immolato le loro vite, contro il traditore fascista che incapace di vedere la realtà, o troppo codardo per affrontarla, ha perseguito nell'abomonio della RSI.
    Viva l'Itaglia!

  13. #13
    bah L'avatar di vamp
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    che caz intervengo a fare ?? ha detto tutto Gendo

  14. #14
    Inno alla gioia L'avatar di IL CONTE
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    Più che una FAQ, è un fake

    C' troppa disinformazione in queste pagine per intavolare un discorso serio.

    Sono daccordo con il "camerata" Gendo

  15. #15
    Rika78
    Ospite
    Ottimo lavoro Born
    Rivalutiamo il fascismo e diamogli i meriti che gli spettano
























    Cioè nessuno

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