Rito di San Gennaro, i disoccupati scendono in piazza
Napoli, la cattedrale è stata blindata. Ma la protesta dei senza lavoro non ha interrotto i riti per la solennità del santo patrono.
NAPOLI – "A chi ha fatto del male ai poveri, San Gennaro penserà. Berlusconi noi crediamo nei miracoli". E’ lo striscione che campeggia vicino al Duomo, dove si svolgono le celebrazioni per la solennità di San Gennaro. Il giorno del santo patrono è finito ancora una volta nel mirino dei disoccupati della città. E la città è stata blindata, mentre c'era molta tensione nelle vie del quartiere.
Ma i disoccupati alla fine si sono fermati a un centinaio di metri dalla cattedrale, dove si verificava il miracolo della liquefazione del sangue, senza che riuscissero a interrompere il rito. L'anno scorso i disoccupati erano arrivati all'esterno del Duomo. I
ll rito, dunque, non è stato interrotto, nè vi sono state crisi: "una giornata tranquilla", l'ha definita il questore Franco Malvano.
Polizia, carabinieri e vigili urbani controllavano tutti i varchi d' accesso al perimetro della cattedrale. Alcune sigle di disoccupati (Aderenti all' ex Reddito minimo di inserimento, Lista Storica, Lista Flegrea, Forza Lavoro Disponibile e Movimento di Lotta per il Lavoro) erano però pronte a inscenare un sit-in sul sagrato del duomo.
Anche il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, che è all' interno del duomo, è stata coinvolta nella protesta. Due donne in lacrime hanno avvicinato il primo cittadino dicendole di non dimenticare i senza lavoro e le persone a cui è stato sospeso l’assegno di sussistenza.
Le proteste non hanno, però, bloccato i fedeli: in migliaia riempiono le navate della cattedrale, pregando insieme al cardinale Michele Giordano in onore del Santo. Poco prima delle dieci si è ripetuto il miracolo della liquefazione del sangue.
Il cardinale ha pregato per il Mezzogiorno e per i disoccupati, ha esortato a un dialogo costruttivo tra le forze politiche e ha invitato le istituzioni realizzare nuovi programmi lo sviluppo del Sud. Al sindaco Iervolino e dal governatore Antonio Bassolino, ha fatto presente l' importanza di "lavorare insieme per il bene della nostra gente". Tra gli inviti anche una invocazione per l' Italia: "La ragione prevalga sui sentimenti di conflitto, perché solo attraverso la collaborazione, pur se dialettica, si riesce a costruire il futuro". Il cardinale, infine elencato le categorie più bisognose: disoccupati, anziani, ammalati: "Un esame di coscienza dovrebbe farci arrossire, perché siamo ben lontani da quel che diciamo di essere. Dov' è la presenza dei cristiani, pronti a lottare e sacrificarsi per rendere più giusta e fraterna la comunità in tutte le sue espressioni, familiari, sociali, sindacali, economiche e politiche?"
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Da qualche secolo la chiesa si comporta come ha fatto Wanna marchi.
Soltanto wanna marchi è stata giustamente arrestata, mentre la chiesa continua a mietere vittime di creduloni e ignoranti.
Vendendo fumo alla gente che crede nel "miracolo" di s.gennaro.
LA chiesa prende soldi dai creduloni e perfino bassolino si inginocchia davanti alla reliquia.
Basterebbe un minimo documentarsi per rendersi conto CHE di miracoloso non c'è niente!
Ovviamente piena solidarietà ai poveri disoccupati