Da non credere...cercando su internet il nome GTA mi è spuntato fuori "GTA 4"...e ho detto: ma che m****a è sta roba? Allora ho cliccato sul risultato by Google e guardate un po cos'ho trovato...patetico!! Ecco cosa sanno i cianelli (i bambini, i mocciosi e i poppanti tutti) di GTA, o meglio, di Gta Vice City.
"GTA 4 - Vice city"
"E’ un gioco molto violento e sanguinoso.
Puoi prendere vari veicoli: carri armati, macchine di diverso tipo, moto, scooter, ecc….
Il protagonista è un mafioso ricercato dalla polizia.
Questo gioco è ambientato in varie città , si travolgono bambini e persone innocenti con diversi veicoli e quando vai in strada si ammazza la gente con varie armi: motosega, mitragliatore, revolver, bazuka, fucile a pompa, mazza, piede di porco, bomba a mano, fucile da cecchino. Quando ammazzi troppa gente viene la polizia e devi scappare con dei veicoli per seminarli. Il gioco è ambientato in posti come: discoteche, MC DONALDS,negozi di tutti tipi e soprattutto armerie.
Lo scopo del gioco è guadagnare soldi ammazzando la gente facendo delle missioni per uccidere i poliziotti"
Appena ho letto sta stronz@ta mi sono piegato in due dalle risate....PAZZEEEEEESCOOOO!!!!!
Ah, il "racconto in prosa di GTA 4" è firmato "SACCO"
Si, Sacco, il sacco delle stronzat3 che hai detto!!!!!!!!!
Ecco cosa ne penso: E' una vergogna ! queste cose le scrivono solo per fare notizia, in più gta vice city è vietato hai minori di 18 anni come cè scritto sulla confezione quindi quel bambino nn HA motivo di lamentarsi di un gioco ha cui nn ha giocato visto la recensione che ha fatto, i giornalisti pensano sempre che la gente sia scema e che nn riesce a distinguere la realtà dalla finzione, ma diciamola tutta. se dobbiao censurare la finzione perchè non vietare anche i telegiornali con scene di guerra e morte? Perchè non vietare Passaparola con le sue sgambatissime letterine? Perchè non vietare le pubblicità che vanno in onda d'estate con le modelle poppe al vento? Perchè non vietare il Grande Fratello con le sue allusioni pesanti? Vien da chiedersi se davvero la malizia non stia nell'occhio di chi guarda, vien da chiedersi chi è che decide cosa una persona può vedere e cosa no, e cosa gli fa male e cosa invece, semplicemente lo diverte.!