Sono passati quasi tre anni dall’uscita dell’oramai penultimo episodio e, abituati ad aspettare nemmeno un anno, per noi fan di Lara è stato quasi un trauma, soprattutto dopo i continui rinvii. Ma come tutte le Odissee prima o poi il gioco doveva uscire e, appena uscito ha incredibilmente deluso, le migliori recensioni non gli davano oltre il 6, altre arrivavano a dare un oltraggioso 3. Ma già dopo qualche settimana comparivano le prime recensioni favorevoli, alcune che sfioravano anche l’8. Ma andiamo ad analizzare il gioco e capirete il perché. La prima cosa che chiunque va a notare è se la potenza della Ps2 è riuscita nell’impossibile: rendere l’unica icona dei videogiochi che è riuscita a sfondare veramente il piccolo schermo, ancora più bella, femminile e sexy. La risposta non può che essere affermativa, per la prima volta abbiamo una Lara per niente spigolosa, grazie agli oltre 5000 poligoni di cui è composta, e assolutamente perfetta nel fisico e nel viso, valorizzata da animazioni fantastiche che costituiscono la parte meglio riuscita dell’intero apparato grafico del gioco. Si è molto parlato dei bug grafici del gioco e devo dire che ci sono: sovrapposizioni di texture, frasi ripetute, altre mozzate; ma l’unico veramente fastidioso è stato quando Lara è uscita dall’area di gioco ed ha iniziato a cadere in un infinito vuoto di colore rosa e, dato che mentre Lara cade non è possibile mettere in pausa il gioco ho dovuto resettare, fortunatamente mi è successo una volta sola. Il resto della grafica è molto buona, la quantità di poligoni usati è notevole, la realizzazione dell’acqua con annesa distorsione visiva è una chicca fantastica, ma il tutto manca di una illuminazione in tempo reale degna di questo nome (neanche gli spari delle armi illuminano) e altre particolarità che fanno di un gioco dalla bella grafica uno dalla grafica spettacolare! Molto criticato è stato il sistema di controllo, l’idea del “tutto analogico” è pessima e morirete troppo spesso per un salto sbagliato (ma in fondo che Tr sarebbe se non dovessi calcolare ogni minimo salto). Nonostante le tanto acclamate novità il gioco è simile a se stesso, le novità presenti arrichiscono il tutto, ma alcune sono inutili, come la modalità stealth, altre ridicole, il dover spingere una cassa più piccola per poi spingerne una più grossa che prima non eravate in grado di spostare è abbastanza ridicolo, non trovate? La possibilità di poter parlare con persone sparse nel livello rende l’esperienza un po’ più reale e infittisce la trama in maniera imprevedibile: vi chiederete se il personaggio con cui state parlando è onesto, se è più importante di ciò che vuole far credere, se è immune o meno al fascino dell’archeologa, oltretutto alcune volte se scegliete la frase sbagliata potreste ritrovarvi morti prima del previsto. L’introduzione di un nuovo personaggio giocabile dà più varietà e l’intero enigma che è dietro al ragazzo sarà svelato solo a fine gioco. Fine che purtroppo non tarderà ad arrivare, infatti pur essendo abbastanza lungo per la media attuale degli action-adventure, Tr:TAOD non dura più di due settimane e manca un valido motivo per rigiocarlo. D’altro canto però lo completerete in poco tempo proprio perché vi prenderà moltissimo; la prima ora è uno strazio, riuscire a muovere Lara rasenta l’impossibile, poi però ci prenderete la mano e vi farete contagiare da una trama veramente molto bella (senza dubbio la migliore tra i vari Tr). Per la parte tecnica non posso che lodare il lavoro svolto sul sonoro: assolutamente fantastico. Le musiche sono campionate da un orchestra vera, gli effetti sonori sono numerosi e vi faranno calare benissimo nell’atmosfera; una recensione a parte si meriterebbe il doppiaggio: le voci sono tutte perfette e l’intonazione di esse è degna delle migliori produzioni holliwoodiane! Un sonoro, insomma, di altissimo livello che, purtroppo, stona con tutto il resto che supera di poco la sufficienza. Se siete fan di Lara il gioco vi piacerà molto, anche se lo finirete presto; se non siete fan ritroverete Lara un po’ arrugginita e un gioco che ha mantenuto poche delle tante promesse che aveva fatto. Tirando le somme Tr:TAOD è un action-adventure con una bella storia, con una fantastica protagonista, ma dal sistema di controllo difettoso e dal pregio\difetto di essere troppo uguale ai suoi predecessori!
Grafica: 8
Sonoro: 9,5
Giocabilità: 6
Longevità: 7
Globale: 7,5