Il videogioco è arte?
Un sì deciso è la risposta di Bittanti in una delle sue ultime opere, dove il saggio da lui scritto adduce diversi esempi tesi ad avvallare tale risposta quasi perentoria.
Ma c'è qualcosa che non quadra. Perché c'è sempre qualcosa che non quadra.
Secondo voi il VG può essere arte come lo è questo?
Mi domando: il VG è arte in quanto "ready-made", ossia, l'unico modo affinché il VG sia arte è decontestualizzarlo, imbevendolo di nuovi significati, dal punto di vista contenutistico, quanto da quello fruitivo?
Non sono d'accordo.
Dal mio punto di vista, quanto espresso da Bittanti è persino degradante per il medium videoludico. Perché potenzialmente implica che il VG è una forma espressiva così rozza, basilare, comune, quotidiana, che è sufficiente porla in un nuovo contesto, per farne scaturire valore artistico. In altre parole: se la raffigurazione di una lattina di fagioli può essere arte, perché non potrebbe esserlo uno stupido giochino elettronico?