Ciao ragazzi, perdonatemi se tratto di un argomento estraneo a quelli usuali in questo forum ma lo ritengo abbastanza interessante.
Avrete sicuramente sentito dei 26 piloti da caccia israeliani che si sono rifiutati di effettuare ulteriori bombardamenti sulla popolazione indifesa, bombardamenti ordinati per ritorsione per gli attentati dei kamikaze. Chiedetevi una cosa secondo me molto importante: chi si fa saltare in aria e chi muore negli attentati, i poveracci oppure i leader religiosi e politici che fomentano l'odio? I kamikaze che si fanno saltare negli insediamenti sono poveracci ai quali è stato tolto tutto ingiustamente, gli ebrei che vivono negli insediamenti sono i meno "preziosi" richiamati dagli stati più poveri del mondo. Purtroppo la logica di questa questione è sempre stata la vecchia logica del potente contro il debole mascherata con la religione e con falsi storici grandi come case (abusive). Sono convinto che gli ebrei che vengono mandati a vivere negli insediamenti, in mezzo a territorio e popolazione ostile per essere chiari, non sono certo contenti di finire lì, in quanto significa diventare "carne da cannone" per il prossimo attentato, il quale tornerà certo utile a Sharon & company per allargare ulteriormente il proprio territorio a suon di bombardamenti "di ritorsione". Eppure, se accadono cose come il rifiuto dei piloti ebrei di bombardare nuovamente insediamenti civili, qualcosa può ancora cambiare.
Voi che ne pensate? Un saluto a tutti.