Il valore della cultura
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Discussione: Il valore della cultura

Cambio titolo
  1. #1
    gordon gekko L'avatar di Dark Legion
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    Il valore della cultura

    Apro questo nuovo argomento per sapere come la pensate a riguardo... io frequento il liceo classico (II liceo, quindi IV anno per chi non lo sapesse) e mi rendo conto di studiare materie che fondamentalmente sono una perdita di tempo... prendo in esempio la letteratura greca (la prima che mi viene in mente): a parte il possibile desiderio di conoscere il passato e la letteratura del passato, peraltro molto ricca e in alcuni casi piacevole da analizzare, cosa potrebbe interessarmi, ad esempio, della finalità delle tragedie grece o delle ipotesi relative alla stesura di questa o quell'opera ormai perduta? La cultura è certamente importante, ma in forma così nozionistica a lungo andare diviene stancante...
    In fin dei conti un domani delle tragedie di Eschilo o dello spirito anticonformista di Archiloco ricorderò pochissime cose...
    E soprattutto, in una società che indirizza sempre di più verso le specializzazioni (non più un sapere enciclopedico, quindi) quale sarà il reale valore della cultura?!

  2. #2
    uno di passaggio L'avatar di Wiald
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    nonostante tu abbia fatto il classico sei stato condizionato dalla visione comune, quella più di moda nel mondo di oggi, del ruolo della scuola.

    quindi che senso ha studiare materie inutili? non mi servono nella vita!

    la concezione della scuola come luogo dove si creano persone che sappiano fare una professione bene per essere inseriti nellla casella del sistema a loro predestinata.

    secondo me la scuola deve creare degli individui in grado di pensare e che sappiano rapportarsi nella società.
    invece che schiavi coi colletti bianchi

    la via per il superamento di sé è la liberazione dalle aspirazioni mediocri

  3. #3
    Ex ***** VIPz Estathé L'avatar di nicjedi
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    Un mio professore diceva:
    "La cultura è ciò che eleva un uomo dalla massa dei beceri tecnici"

    Questo non per offendere i tecnici (beceri ), ma per far risaltare il grande paradosso di questo tempo:
    Il mondo sta diventando sempre più tecnologico, ma la gente conosce sempre meno ciò che utilizza. Cioé, 2000 anni fa, un uomo aveva poche cose da utilizzare come "aiuto", ma di queste poche cose sapeva perfettamente il funzionamento, e sapeva come aggiustarle e migliorarle. Con l'avanzare della tecnologia, si è creata una separazione via via più netta fra semplici utilizzatori (i tecnici) e i cultori. Quest'ultimi, oltre a saper utilizzare gli oggetti e tecnologie in questione, sono anche gli unici a saper migliorare e fabbricare o ideare nuovi oggetti (o tecnologie).
    Capisci allora l'importanza della cultura?
    Certo, nel mondo di oggi la cultura classica stà diminuendo il suo "raggio di efficacia"...ma in questo caso il problema è dovuto al caro sistema scolastico che è rimasto agli anni '70, se ben ricordo

    Ciao

    Nicola
    "La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci"
    "Non lasciare mai che la morale ti impedisca di fare la cosa giusta"
    "La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta."
    "fare molte cose alla volta significa non farne bene nessuna"


  4. #4
    Moderatore Pornocratico L'avatar di Saverione
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    Ho sempre preferito studi piu'"pratici", volti ad un possibile inserimento immediato nel mondo del lavoro, vuoi perche' preferisco le materie scientifiche (immensamente piu'affascinanti, almeno per me) vuoi perche' di sapere lingue morte o il pensiero filosofico di chicchessia non me ne e'mai fregato nulla.

    Cmque studiare la storia, le opere e la vita di grandi uomini ci serve prima di tutto per aprirci la mente, insegnarci non "a pensare" o "come pensare" ma per insegnarci che ci sono un numero incredibile di modi di pensare e di interpretare la vita.
    Serve anche per capire meglio i nostri tempi, noi stessi, le sitazioni che ciclicamente nell astoria si ripetono, per quanto apparentemente diverse...

    Cmque hai ragione quando dici che di questo studio nozionistico ti restera' ben poco, e' cosi' per qualsiasi cosa studi (magari anche controvoglia) e poi non tocchi piu'per tutta la vita! A me i professori rispondono che "e' per darvi il metodo", ma sinceramente non so quanto ci credano anche loro...

    La cultura avra' sempre un grandissimo valore, questo me lo auguro almeno, ma preferisco leggermi un testo seduto sulla poltrona di casa QUAND OMI VA, SE MI VA, per diventare una persona piu' "ricca" piuttosto che doverlo fare per forza tutti i giorni a lezione...

    Cmque l'ho gia'detto altre volte e lo ripeto, se potete/volete orientatevi verso studi che vi assicurano un futuro, che coi classici greci non ci si sfama proprio piu'nessuno ormai.

    Moderazione balorda in Rosso e Grassetto

  5. #5
    Oh my iPod! L'avatar di er patata
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    Inviato da Wiald
    ...schiavi coi colletti bianchi
    fightclub rulez

    A volte credo di essere fin troppo nerd. Naa, never too much.
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  6. #6
    i think i'm paranoid L'avatar di DaRkQuEeN
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    Re: Il valore della cultura

    Inviato da Dark Legion
    Apro questo nuovo argomento per sapere come la pensate a riguardo... io frequento il liceo classico (II liceo, quindi IV anno per chi non lo sapesse) e mi rendo conto di studiare materie che fondamentalmente sono una perdita di tempo... prendo in esempio la letteratura greca (la prima che mi viene in mente): a parte il possibile desiderio di conoscere il passato e la letteratura del passato, peraltro molto ricca e in alcuni casi piacevole da analizzare, cosa potrebbe interessarmi, ad esempio, della finalità delle tragedie grece o delle ipotesi relative alla stesura di questa o quell'opera ormai perduta? La cultura è certamente importante, ma in forma così nozionistica a lungo andare diviene stancante...
    In fin dei conti un domani delle tragedie di Eschilo o dello spirito anticonformista di Archiloco ricorderò pochissime cose...
    E soprattutto, in una società che indirizza sempre di più verso le specializzazioni (non più un sapere enciclopedico, quindi) quale sarà il reale valore della cultura?!
    semplicemente il liceo classico come per alcuni versi lo scientifico sono scuole "generaliste"che fanno studiare male...
    come al classico c'è la deformazione per quanto riguarda le materie letterarie nel senso che si fà tanto che non serve a niente ma quel che è + grave lo si fà meccanicamente,così è anche per lo scientifico che meccanicamente istruisce su regole matematiche e fisiche dalle formule impossibili e inutili...
    sono le peggiori scuole per quanto ne ho potuto dedurre
    lasciamo perdere...

  7. #7
    uno di passaggio L'avatar di Wiald
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    Inviato da Saverione
    Ho sempre preferito studi piu'"pratici", volti ad un possibile inserimento immediato nel mondo del lavoro, vuoi perche' preferisco le materie scientifiche (immensamente piu'affascinanti, almeno per me) vuoi perche' di sapere lingue morte o il pensiero filosofico di chicchessia non me ne e'mai fregato nulla.

    Cmque studiare la storia, le opere e la vita di grandi uomini ci serve prima di tutto per aprirci la mente, insegnarci non "a pensare" o "come pensare" ma per insegnarci che ci sono un numero incredibile di modi di pensare e di interpretare la vita.
    Serve anche per capire meglio i nostri tempi, noi stessi, le sitazioni che ciclicamente nell astoria si ripetono, per quanto apparentemente diverse...

    Cmque hai ragione quando dici che di questo studio nozionistico ti restera' ben poco, e' cosi' per qualsiasi cosa studi (magari anche controvoglia) e poi non tocchi piu'per tutta la vita! A me i professori rispondono che "e' per darvi il metodo", ma sinceramente non so quanto ci credano anche loro...

    La cultura avra' sempre un grandissimo valore, questo me lo auguro almeno, ma preferisco leggermi un testo seduto sulla poltrona di casa QUAND OMI VA, SE MI VA, per diventare una persona piu' "ricca" piuttosto che doverlo fare per forza tutti i giorni a lezione...

    Cmque l'ho gia'detto altre volte e lo ripeto, se potete/volete orientatevi verso studi che vi assicurano un futuro, che coi classici greci non ci si sfama proprio piu'nessuno ormai.
    questo è il tipo di pensiero a cui mi riferivo

    la via per il superamento di sé è la liberazione dalle aspirazioni mediocri

  8. #8
    "'nnaggiaasandaaa!!"(cit) L'avatar di Felix486
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    Cmque l'ho gia'detto altre volte e lo ripeto, se potete/volete orientatevi verso studi che vi assicurano un futuro, che coi classici greci non ci si sfama proprio piu'nessuno ormai.
    questo è quello che pensavo l'anno scorso, quando presi l' Istituto Tecnico Industriale...

    poi ho capito che non deve essere il futuro a plagiare me, ma io a plagiare il futuro... ho capito che a me non interessava andare all' ITI, ho riscoperto in me qualcosa che mi ha indicato lo scientifico e...

    ...e quest'anno faccio il liceo scientifico... i voti sono più bassi, ma mi trovo meglio ed è una scuola che più si avvicina a quelle che sono le mie esigenze... anche perchè non devo prendere il pullman per andarci... (ovviamente non è solo per quello)

    li ci sono molti miei amici, alcune materie sono fatte meglio... quelle che non mi piacevano (chimica) non le ho...

    mi dispiace un pò per Fisica, che ho lasciato... e per Latino, che ho (tristemente) conosciuto... ma bisogna pur fare sacrifici, nella vita...
    -=Felix486=-

  9. #9
    Inno alla gioia L'avatar di IL CONTE
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    La scuola ha un grave difetto.
    Non ti prepara minimamente al mondo del lavoro.

    Questo difetto è controbilanciato dal pergio di farti "pensare", ragionare, insegnare un metodo e fornirti delle basi.

    Quindi la letteratura greca o il greco, sono inutili nella vita di tutti i giorni, sono inutili per trovare un lavoro tecnico.
    Ma se vuoi fare una materia umanistica o legata ad essa forniscono delle basi importanti.
    Le nozioni svaniscono con il tempo, la base, il metodo e il ragionamento NO.

  10. #10
    uno di passaggio L'avatar di Wiald
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    Inviato da IL CONTE

    Quindi la letteratura greca o il greco, sono inutili nella vita di tutti i giorni.
    questo non è affatto vero, ti aprono la mente e ti permettono di vedere la realtà con capacità critica maggiore

    la via per il superamento di sé è la liberazione dalle aspirazioni mediocri

  11. #11
    Inno alla gioia L'avatar di IL CONTE
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    Inviato da Wiald
    questo non è affatto vero, ti aprono la mente e ti permettono di vedere la realtà con capacità critica maggiore
    Se decontestualizzi la frase, fai un'opera di lesa maestà.

  12. #12
    TheCalsipher L'avatar di Kalozzo
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    Lo scopo della scuola non è quello di insegnarti una data cosa, ma di insegnarti ad imparare, elaborare, ed in seguito formulare un giudizio critico, confutarlo a te stesso, ed infine prescindere da ogni tua pseudo-certezza ed ottenere una visione obiettiva delle cose.

    In teoria.

  13. #13
    FVCG
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    Re: Re: Il valore della cultura

    Inviato da DaRkQuEeN
    semplicemente il liceo classico come per alcuni versi lo scientifico sono scuole "generaliste"che fanno studiare male...
    come al classico c'è la deformazione per quanto riguarda le materie letterarie nel senso che si fà tanto che non serve a niente ma quel che è + grave lo si fà meccanicamente,così è anche per lo scientifico che meccanicamente istruisce su regole matematiche e fisiche dalle formule impossibili e inutili...
    sono le peggiori scuole per quanto ne ho potuto dedurre
    nn dirmi queto che faccio IV ginnasio 8|

  14. #14
    Utente L'avatar di cerberus
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    Inviato da IL CONTE
    La scuola ha un grave difetto.
    Non ti prepara minimamente al mondo del lavoro.

    Questo difetto è controbilanciato dal pergio di farti "pensare", ragionare, insegnare un metodo e fornirti delle basi.

    Quindi la letteratura greca o il greco, sono inutili nella vita di tutti i giorni, sono inutili per trovare un lavoro tecnico.
    Ma se vuoi fare una materia umanistica o legata ad essa forniscono delle basi importanti.
    Le nozioni svaniscono con il tempo, la base, il metodo e il ragionamento NO.
    Quoto appieno.
    Aggiungerei che oggi come oggi le conoscenze tecniche di basso livello ( quelle fornite da un istituto tecnico ) portano a poco.
    Per costruirsi una carriera nel campo scientifico servono come minimo conoscenze di livello universitario; e per affrontare l'università ( qualsiasi università ), non servono nozioni di base ( nemmeno matematiche ) ma un buon metodo di studio; e sarà un caso che i migliori ingegneri che conosco sono usciti tutti da un liceo classico?
    Engineers do it better
    "Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché ne prova piacere e ne prova piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena studiarla e la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”.( Henri Poincaré )
    "Scientists discover the world that exists; engineers create the world that never was."

  15. #15
    gordon gekko L'avatar di Dark Legion
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    Inviato da Saverione
    Ho sempre preferito studi piu'"pratici", volti ad un possibile inserimento immediato nel mondo del lavoro, vuoi perche' preferisco le materie scientifiche (immensamente piu'affascinanti, almeno per me) vuoi perche' di sapere lingue morte o il pensiero filosofico di chicchessia non me ne e'mai fregato nulla.

    Cmque studiare la storia, le opere e la vita di grandi uomini ci serve prima di tutto per aprirci la mente, insegnarci non "a pensare" o "come pensare" ma per insegnarci che ci sono un numero incredibile di modi di pensare e di interpretare la vita.
    Serve anche per capire meglio i nostri tempi, noi stessi, le sitazioni che ciclicamente nell astoria si ripetono, per quanto apparentemente diverse...

    Cmque hai ragione quando dici che di questo studio nozionistico ti restera' ben poco, e' cosi' per qualsiasi cosa studi (magari anche controvoglia) e poi non tocchi piu'per tutta la vita! A me i professori rispondono che "e' per darvi il metodo", ma sinceramente non so quanto ci credano anche loro...

    La cultura avra' sempre un grandissimo valore, questo me lo auguro almeno, ma preferisco leggermi un testo seduto sulla poltrona di casa QUAND OMI VA, SE MI VA, per diventare una persona piu' "ricca" piuttosto che doverlo fare per forza tutti i giorni a lezione...

    Cmque l'ho gia'detto altre volte e lo ripeto, se potete/volete orientatevi verso studi che vi assicurano un futuro, che coi classici greci non ci si sfama proprio piu'nessuno ormai.
    Quoto alla lettera tutto!!!! Hai praticamente detto tutto ciò che penso!!!!
    Cmq non mi stavo schierando contro il latino o il greco... sono ben consapevole del fatto che lo studio apre la mente e la allena a sostenere gli stimoli più vari, ma nutro un profondo dubbio riguardo l'utilità, nella società odierna, di conoscenze nozionistiche volte unicamente ad ampliare la cultura (per farne sfoggio con gli altri, diciamoci la verità)... non so se mi sono spiegato bene... so che studiare ad esempio greco o filosofia apre la mente e la allena a sopportare uno studio sempre più intenso, ma non capisco quale ruolo possa avere oggi la conoscenza di nozioni completamente inutili...
    e in ogni caso la scuola peggiora sempre di più con il passare degli anni, cosa che certamente non aiuta...

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